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I paesi del mondo di lingua araba, dal Nord Africa al Medio Oriente, in passato sono stati erroneamente evitati dal grande turismo internazionale a favore dell'Europa, dell'America o dell'Asia. Tuttavia visitare i paesi arabi può essere una fucina di nuove prospettive e scoperte: apprendere la lingua araba e scoprire la cultura, la storia del mondo arabo e musulmano, il suo patrimonio artistico e letterario ti permetterà di dischiudere uno scrigno di meraviglie inestimabili.
Il boom turistico dei paesi del mondo arabo-musulmano è in crescita: secondo alcuni dati recentemente raccolti dalla Banca Mondiale l'Arabia Saudita ha attratto 18 milioni di turisti nel suo territorio nel 2016, diventando così il primo paese arabo a entrare nella lista dei luoghi più visitati al mondo.
Per quanto riguarda i paesi del Nord Africa e del Maghreb - Marocco, Egitto, Tunisia - hanno totalizzato quasi 28 milioni di visitatori internazionali.
Ma ci sono dei passi da fare per visitare i paesi del mondo arabo … quali sono? Ecco il nostro elenco di cose da fare prima di partire!
Dovremmo ingannare i paesi del mondo arabo e musulmano?
A prima vista, è opportuno notare che è fondamentale dissociare i popoli arabi dalla religione musulmana: ci sono molti arabi che praticano il giudaismo o il cristianesimo e più in generale, milioni di persone sono musulmane ma non arabe (si pensi a nazioni quali Indonesia , Iran, Afghanistan, Pakistan, India, Cina, Africa sub-sahariana, etc.).
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Viaggiare nel mondo arabo-musulmano può essere a volte complesso: nei paesi di cultura occidentale purtroppo i paesi orientali e il Maghreb godono di una cattiva stampa, soprattutto a causa di diversi fattori:
- Lo shock culturale che talvolta generano in chi viaggia
- Il ruolo delle donne nella società
- i numerosi conflitti armati attualmente in corso in molti paesi
- il terrorismo legato agli islamisti e al fondamentalismo più in generale
Possiamo ancora trovare molti altri fattori che spiegano una disaffezione da parte del mondo occidentale nei confronti dei paesi arabi:
- Gli sconvolgimenti della "primavera araba" in Tunisia (Ben Ali), in Libia (Gheddafi) e in Egitto (Mubarak),
- La legge islamica degli sciiti in Iran,
- Il conflitto israelo-palestinese,
- La guerra civile in Siria e Iraq,
- Estremisti sunniti nella penisola arabica,
- Le tensioni storiche con i paesi ex coloniali, che in alcuni casi possono ancora creare degli attriti (vedi Francia e Algeria), etc
Di tutti i paesi arabi, nel 2018, il Marocco appare uno dei paesi più sicuri in cui viaggiare.
Tuttavia il sincretismo religioso raramente si applica ai turisti, sebbene sia di rigore adottare, con rispetto, alcuni codici sociali molto distanti dal mondo occidentale.
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Anche in Europa, come in tutto il mondo, se ben ci pensiamo, un turista può essere vittima di aggressione e furto se si trova nel momento sbagliato nel posto sbagliato. Possiamo quindi visitare Marrakech, Tunisi, Il Cairo, Amman o Beirut, purché rispettiamo le abitudini e le usanze di ogni paese.
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Prima di partire: cose da fare a seconda del paese che si visita

Naturalmente la prima cosa cui è necessario pensare prima di partire è quella di prenotare un biglietto aereo economico, corrispondente alle date del tuo viaggio.
Per poter fare questo ti suggeriamo il comparatore di volo Skyscanner, che fa riferimento ai possibili voli in base a date flessibili (fino a un mese di flessibilità!) e secondo gli aeroporti più economici.
Il tuo biglietto è la prima cosa da ricordarsi di portare! Poi bisogna ovviamenmte avere un passaporto valido entro 6 mesi dalla data di ritorno in Italia.
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Basta selezionare il mese desiderato e inserire il paese di partenza per avere accesso alle offerte di volo più economiche a seconda della stagione.
In generale, i paesi arabi più economici per noi europei sono ovviamente quelli del Maghreb poiché sono quelli geograficamente più vicini.
Biglietto aereo in mano, ora è necessario conoscere le condizioni legate all’immigrazione e al turismo del paese di destinazione: bisogna pertanto aprire la questione spinosa dei visti.
Se una semplice carta d'identità è sufficiente per viaggiare all'interno dell'Unione europea, se è spesso necessario un semplice passaporto valido per viaggiare 90 giorni in molti paesi, pochi stati della Lega Araba, ahimè, permettono di entrare nei loro confini senza un visto.
Pertanto, solo il Marocco, la Tunisia, gli Emirati Arabi Uniti, i Territori palestinesi e il Kuwait consentono l'accesso limitato a 90 giorni, senza visto e con un semplice passaporto.
Pertanto per riuscire a risolvere questa questione sarà spesso necessario richiedere un permesso di soggiorno. Oltre al visto alcuni paesi richiedono il possesso di un passaporto valido per 6 mesi dopo la data del ritorno: questo è il caso dell'Algeria, dell'Egitto e dell'Iran.
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Ecco i paesi della Lega Araba per i quali è richiesto il visto per qualsiasi tipo di soggiorno:
- Algeria,
- Arabia Saudita,
- Bahrain,
- Comore (visto all'arrivo),
- Gibuti (visto all'arrivo),
- Egitto (visto elettronico),
- Iraq
- Giordania (visto all'arrivo),
- Libano (visto all'arrivo),
- Libia,
- Mauritania (visto all'arrivo),
- Oman (visto all'arrivo),
- Qatar (visto all'arrivo),
- Somalia,
- Siria,
- Sudan
- Yemen
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Viaggiare in un paese di lingua araba: aree a rischio
Poiché abbiamo detto che alcuni paesi sono complessi da visitare, ce ne sono alcuni in cui non conviene proprio andare, almeno in questo momento.
Iraq e Siria sono due paesi in guerra, rispettivamente dal 2003 e 2011, pertanto imparare l'arabo a Damasco o Baghdad, anche se Damasco è il luogo di nascita della civiltà araba, non è molto consigliabile.
Ci sono inoltre alcune aree da evitare dall'Algeria meridionale ai confini del territorio iraniano.
È in discussione il terrorismo dei gruppi fondamentalisti islamici, nonché le tensioni geopolitiche e le instabilità sociali a esse collegate.
Una valutazione dei rischi permette di valutare dove possiamo andare e quali invece sono le aree da evitare.
Algeria meridionale, tutta la Libia, l'Egitto occidentale, la regione del Sinai, lo Yemen, la Siria, l'Iraq e i confini iraniani sono formalmente sconsigliati dal Ministero degli Esteri a meno che non vi siano ragioni convincenti per doverci andare.
In Africa, bisogna evitare di andare in Somalia e nel Corno d'Africa, zone in guerra dal 1991, dove gli shebab - gruppi islamici salafiti che praticano la jihad con gli attentati suicidi - regolarmente affliggono la pace del territorio.
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A partire dal 20 agosto 2018, tra i paesi del mondo arabo-musulmano, solo il Marocco, gli Emirati Arabi Uniti, l'Oman e il Kuwait sono considerati dal Ministero in condizioni di normale vigilanza.
Il 25 dicembre 2018, un ennesimo attacco suicida rivendicato dal gruppo "Stato Islamico" è stato perpetrato a Tripoli (Libia) contro il Ministero degli Affari Esteri.
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Visita i paesi arabi: i codici sociali da rispettare

Dopo alcuni mesi di un corso di arabo ed eventualmente dopo aver socializzato con persone di origine egiziana, saudita, siriana o maghrebina, abbiamo sviluppato il desiderio di viaggiare in un paese di lingua araba? In questo caso è molto importante insistere sulla decostruzione di alcuni pregiudizi: i musulmani e gli arabi non sono tutti uguali e i loro costumi variano di paese in paese.
Se si decide di visitare un paese di religione musulmana, e dove l'arabo è una delle lingue ufficiali, bisogna, come in qualunque posto, rispettare i codici sociali in vigore in quel determinato paese.
Ecco alcune delle cose da non fare in un paese musulmano:
- Mangiare con la mano sinistra, considerata impura e sporca,
- Tocca la parte superiore delle teste dei bambini: simboleggia la sede dell'anima e il legame con il Creatore,
- Fotografare o filmare i tempi della preghiera,
- Lasciare il pane nel cestino: è davvero insensibile sprecare il pane quando centinaia di milioni di persone nel mondo soffrono la fame,
- Fare effusioni in pubblico se si è in coppia coppie: la modestia è importante nella religione musulmana,
- Non adattarsi ai codici di abbigliamento locali: nessuna scollatura, abiti attillati o gonne corte quando intorno a voi le persone sono coperte,
- Entrare in una moschea con le scarpe: devi toglierti le scarpe per visitare gli edifici religiosi (anche il buddismo lo richiede),
- Visitare una moschea con le spalle e le braccia nude: devi coprirti per visitare una moschea, come per visitare una chiesa nel contesto cristiano,
- Adattarsi alla regione per l'uso del velo: non è obbligatorio in Turchia, Marocco o nelle grandi città moderne, piuttosto utilizzato e previsto invece nelle zone rurali remote.
La maggior parte dei paesi del mondo obbedisce a codici sociali che si è tenuti a rispettare come locali.
Quindi, per questa ragione, come rispettiamo le regole basilari della cortesia in Giappone, la stessa cosa vale nei paesi arabo-musulmani.
Ecco alcune altre regole sociali da applicare ovunque:
- Accetta sempre il cibo e la bevanda offerti: rifiutare il tè o il pasto è davvero mal visto, anche se uno non ha fame,
- Togliti le scarpe quando entri nella casa di qualcuno,
- Non gettare nulla a terra (negli Emirati Arabi Uniti, ad esempio).
Scegli quindi il tuo insegnante di lingua araba e compra un biglietto aereo! Si parte!
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