Laureato in Scienze Filosofiche con pluriennale esperienza nell'insegnamento, impartisco lezioni di filosofia. Dalle origini ai nostri giorni

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• Da dove nasce la tua passione per la materia che insegni?

  Sono una persona molto curiosa. Fin da piccolo ho cercato di coltivare questa mia curiosità e, in questa direzione, l'incontro con la filosofia è stato per me fondamentale. La mia passione per la filosofia nasce dall'esigenza di domandare e mettere in discussione tutto ciò che mi circonda.

• Quali sono le tematiche che preferisci trattare con gli allievi? E quali sono quelle che ti piacciono meno?

  In generale, non ci sono particolari tematiche che preferisco trattare e altre che preferisco invece non trattare o sottacere. Il rapporto con i miei allievi si fonda essenzialmente sul dialogo. Ciò che più di ogni altra cosa desidero costruire con gli studenti è il dialogo autentico, fatto di ricerche, domande, risposte e ancora domande.

• Quali sono i tuoi modelli o punti di riferimento? C'è stato un insegnante o un'opera in particolare che ti hanno segnato e ispirato?

  Ho molti modelli o punti di riferimento. Ho avuto la fortuna di conoscere tanti docenti preparati e valenti durante il mio percorso universitario. In particolare, uno di essi si è distinto tra tutti e ha avuto la capacità di stimolarmi e ispirarmi veramente. Ricordo ancora le sue lezioni dedicate all'etimologia e allo studio circa l'origine delle parole, all'importanza del linguaggio e della comunicazione, specie nell'epoca del trionfo e del dominio della tecnologia. Al riguardo, un testo importantissimo che sempre riesce a stupirmi e impressionarmi è "Pragmatica della comunicazione umana" di Watzlawick, Beavin e Jackson: un'opera indispensabile per chi vuole conoscere le basi della comunicazione umana.

• Quali sono, secondo te, le qualità necessarie per essere un buon insegnante o un esperto nel tuo dominio?

  Ciò che ho imparato sulla mia pelle, lavorando in particolare da anni nell'ambito delle lezioni private, è che tra le qualità necessarie per essere un buon insegnante c'è sicuramente la capacità di ascolto. Un insegnante deve necessariamente instaurare un'ottima relazione con gli allievi, ascoltare e prestare attenzione alle loro esigenze in modo da coglierle e metterle in evidenza. Questa capacità di ascolto, ne sono convinto, consente un coinvolgimento maggiore e più vero degli studenti nel processo di apprendimento.

• Raccontaci un aneddoto divertente o particolare relativo alla tua formazione o ad una esperienza di lezione!

  Ricordo la mia prima vera esperienza di lezione. All'epoca avevo circa 23 anni e frequentavo ancora l'università. Un vicino di casa cercava disperatamente un insegnante privato di filosofia per il figlio sedicenne, il quale non aveva, per così dire, uno splendido rapporto con la filosofia di Aristotele. Decisi di aiutarlo, ma era la mia prima volta nel "mondo" delle lezioni private. Tutto sommato fu una bellissima esperienza, ma all'inizio ero talmente emozionato, preoccupato e ansioso che quasi balbettavo e farfugliavo. Dopo un po', per fortuna, mi sono "sbloccato"…

• Rassicuraci, anche tu, come tutti noi, hai riscontrato qualche difficoltà a scuola?

  Qualche difficoltà? Tante difficoltà! Non posso dimenticare, per esempio, il risultato di una verifica scritta di filosofia svolta durante il quarto anno di liceo scientifico: 4 e mezzo! All'inizio di quell'anno ebbi veramente tante difficoltà a scuola. Non riuscivo a cogliere certe sfumature e certi concetti propri della filosofia e, allo stesso tempo, le cose non andavano meglio in matematica o in fisica. Insomma, le difficoltà a scuola credo siano fisiologiche.

• Quali sono le tue passioni, oltre alla materia che insegni?

  Mi piace camminare, perdermi tra i vicoli della mia città. Sono un amante del viaggio: mi piace scoprire nuove culture o realtà e confrontarmi con esse. E mi reputo, infine, una persona sportiva: le mie grandi passioni sono il calcio e il ping pong.

• Cosa ti rende un grande Superprof (oltre al fatto di aver risposto a questa intervista :-P)?

  Forse il mio desiderio di ascoltare autenticamente l'allievo e immedesimarmi nelle sue esigenze o bisogni. Ma una cosa è chiara: aver risposto a questa intervista mi fa sentire indubbiamente un grande Superprof!!!