Madrelingua rumena offro lezioni di rumeno ai bambini e adulti rumeni o italiani che hanno voglia di imparare una lingua romanza meno conosciuta

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• Cosa ti ha fatto appassionare a questa lingua? Origini familiari, interesse personale, un insegnante ispirante o magari un grande amore?

  Il rumeno è la mia madrelingua, una lingua bellissima e allo stesso tempo complessa, esattamente come tutte le lingue romanze! Questa lingua offre una speciale chiave di accesso alle culture balcaniche perché permette ai più curiosi di conoscere le particolarità delle lingue dell'est partendo, però, dall'apprendimento di una lingua molto simile all'italiano. Al rumeno ci si avvicina con la sensazione di approcciare qualcosa di diverso, lontano e anche difficile, ma si scopre molto presto che invece è tutto molto più simile a quello che già si conosce e si rimane sorpresi dalla velocità con cui si apprende.

• Quale personaggio, storico o inventato, secondo te rappresenta in pieno la cultura legata a questa lingua?

  Quale personaggio, storico o inventato, secondo te rappresenta in pieno la cultura legata a questa lingua?
  La cultura di una lingua è molto complessa e per questo che, secondo me, non può essere rappresentata da un solo personaggio. Nella cultura rumena possiamo parlare di Conte Dracula, uno dei più famosi personaggi del mondo, nient'alro che la figura storica della Transilvania, Vlad Tepeș, così come possiamo parlare dell'artista Constantin Brancuși, il regista Cristian Mungiu, il filosofo Emil Cioran oppure la ginnasta Nadia Comăneci. E questi sono solo pochi nomi che rappresentano la cultura molto ricca del mio popolo...

• C'è una parola, un'espressione, una tradizione o un'abitudine culturale che ti diverte o ti fa ridere?

  C'è una parola, un'espressione, una tradizione o un'abitudine culturale che ti diverte o ti fa ridere?
  Il popolo rumeno è un popolo ricco di cultura e di tradizioni, per cui mi limiterò a divertirvi con qualche espressione idiomatica. Questo tipo di espressioni non solo fanno ridere ma anche, utilizzate al contesto giusto, esprimono una moltitudine di stati. Ad esempio, l'espressione: "ești varză", che in italiano sarebbe "sei cavolo", esprime lo stato di caos di una persona, di un posto, di una situazione. Oppure "a freca menta" = strofinare la menta, in rumeno fa riferimento ad una persona che sta senza fare nulla. "Mi-a cazut fața" = "mi è caduta la faccia", invece, vuol dire che sono sorpresa o meravigliata in un modo estremo.

• Perché per te è importante parlare questa lingua?

  Il rumeno è la lingua delle mie origini, per me è importante parlare questa lingua sia per non dimenticarla, ma , al contrario, tenerla viva e ricca così com'è nella mia testa e nel mio cuore, e qui mi riferisco alla lingua bella, letteraria, sia per mantenere un legame stretto con la propria identità.

• Qual è, secondo te, la caratteristica più ostica che si incontra nell'apprendimento di questa lingua?

  Secondo me, la pronuncia delle parole contenente i diacritici. Osservo in questo senso, che non è difficile solo per gli studenti italiani, di solito adulti, ma anche per i bambini rumeni nati e cresciuti in Italia e che utilizzano come prima lingua l'italiano.

• Raccontaci un aneddoto divertente o particolare relativo alla tua formazione o ad una esperienza di lezione!

  Raccontaci un aneddoto divertente o particolare relativo alla tua formazione o ad una esperienza di lezione!
  Come dicevo prima, pronunciare le parole contenente i diacritici non è facile. Per facilitare la pronuncia e per far capire ai miei studenti il suono giusto, a volte, mi invento diverse situazioni come ad esempio per le parole che contengono il gruppo di lettere "ouă" che non è facile pronunciare, chiedo agli studenti di immaginare di avere due uova in bocca e di sputarle fuori. Lascio ora alla vostra immaginazione le scene e le risate...

• Aiutaci a conoscerti meglio: parlaci delle tue passioni, dei tuoi viaggi, dei tuoi hobby!

  Sono una donna di origine rumena, nata e cresciuta nel sud-est della Romania, lì dove il Danubio si getta nel Mar Nero. Ho vissuto nella terra rumena per 38 anni e altri 10 in Italia. Mi piace il sole e il mare, le terre selvaggi, le acque tranquille, le persone, il silenzio e la pace. Mi piace leggere ma anche scrivere, di solito in rumeno e a volte in italiano, perchè ci sono delle situazioni, dei concetti che riesco a sentire ed esprimere meglio in una lingua che nell'altra. Mi piace viaggiare, conoscere posti nuovi, con culture, lingue e comportamenti diversi. Mi piacerebbe vivere fuori città in una casa di campagna con terreno intorno, con le mie piante e la mia gatta, nutrirsi di quello che ci offre la terra, cucinare, scrivere, vivere tranquilli, io e tutti quelli a cui voglio bene...

• Cosa ti rende un vero Superprof, oltre alla capacità di parlare ed esprimerti in più lingue?

  Insegnare una lingua rappresenta un processo complesso e delicato, non basta saper parlare ed esprimersi in più lingue. Bisogna conoscere le persone, essere sensibile ai bisogni altrui, e avere empatia per poter offrire al tuo studente ciò che a lui serve, cioè il metodo giusto di apprendimento. Io provo a offrire tutto questo ai miei allievi e di dare loro la possibilità di immergersi in una nuova lingua senza conoscerne ancora perfettamente le regole grammaticali per lasciare che la relazione tra suoni, parole e regole si crei nella loro testa nel modo più naturale possibile, proprio come succede da bambini quando apprendiamo piano piano la nostra lingua madre.