Prof di Spagnolo e Inglese. Esperienza con ragazzi BES e DSA (metodi personalizzati, preparazione mappe e interrogazioni). Disponibile per lezioni di lingua (anche da zero!), ripetizioni per ragazzi

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• Cosa ti ha fatto appassionare a questa lingua? Origini familiari, interesse personale, un insegnante ispirante o magari un grande amore?

  Mi sono innamorata dello spagnolo quando ero bambina: mia zia insegna e mi ha trasmesso la passione per questa lingua. Guardavo i cartoni in spagnolo e imitavo l'accento spagnolo fino a quando ho potuto iniziare a studiarlo a scuola. La consacrazione è avvenuta quando a 12 anni, durante uno spettacolo teatrale su un'opera di Lorca, mi resi conto che quella cultura mi affascinava in modo viscerale e decisi di provare a farla anche mia.

• Quale personaggio, storico o inventato, secondo te rappresenta in pieno la cultura legata a questa lingua?

  È difficile individuare un personaggio solo perché si rischierebbe di cadere nel cliché. Lo spagnolo si parla in 21 paesi del mondo, scegliere un rappresentante sarebbe troppo riduttivo. Posso però fare i nomi di alcuni personaggi che personalmente considero pieni di stimoli: Chavela Vargas per la musica, Rossy de Palma e Almodóvar per il cinema, i poeti del 27 e Mario Benedetti per la poesia. Ma potrei fare una lista infinita.

• C'è una parola, un'espressione, una tradizione o un'abitudine culturale che ti diverte o ti fa ridere?

  L'abitudine che preferisco è la "sobremesa", la cultura di rimanere seduti a tavola a chiacchierare per ore dopo la fine dei pasti, credo sia emblematica della cultura hispana di godere del tempo insieme.

• Perché per te è importante parlare questa lingua?

  Perché è la mia lingua dell'anima. In psicolinguistica si studia questa particolarità di acquisizione: nell'impararla ho capito che quando parlavo spagnolo mi sentivo diversa, mi sentivo migliore.

• Qual è, secondo te, la caratteristica più ostica che si incontra nell'apprendimento di questa lingua?

  Si dà per scontato che sia facile perché somiglia all'italiano. In alcune situazioni è utile pensarlo perché per la produzione orale spesso è utile la vicinanza delle due lingue per poter arrivare intuitivamente a un esito comunicativo. Tuttavia, la grammatica e la sintassi differiscono molto così come il lessico.

• Raccontaci un aneddoto divertente o particolare relativo alla tua formazione o ad una esperienza di lezione!

  Una volta chiesi ai miei alunni di preparare una ricetta di cucina per praticare l'Imperativo. 15 su 20 scelsero la carbonara. Cercarono gli ingredienti su internet senza accertare (usando google immagini) che quel che cercavano fosse proprio l'ingrediente utile. Tutti e 15 avevano usato come ingrediente principale il "cuscino" per dormire, "la almohada", che corrispondeva alla loro prima ricerca di "guanciale". È stato divertente usare quella scusa per insegnargli a cercare le parole su internet.

• Aiutaci a conoscerti meglio: parlaci delle tue passioni, dei tuoi viaggi, dei tuoi hobby!

  Scrivo poesie e monologhi/dialoghi per il teatro, frequento laboratori teatrali da molti anni e nel teatro trovo le grandi ispirazioni per il mio lavoro che è una quotidiana e intensa performance. Amo viaggiare, anche da sola. Di solito, almeno una giornata, sto senza le mappe per scoprire le città e i luoghi lasciandomi guidare solo dagli odori e dalle impressioni. Vorrei fare un lungo viaggio in Sudamerica, è il mio sogno nel cassetto!

• Cosa ti rende un vero Superprof, oltre alla capacità di parlare ed esprimerti in più lingue?

  Il fatto che la cosa più importante per me è far credere ai miei alunni che ce la possono fare. Sono una prof che tifa per i suoi alunni, che crede in loro, che li entusiasma, li gratifica, li corregge con spirito di miglioramento e non di punizione. Ritaglio le lezioni secondo il bisogno dello studente, modifico, copio, incollo, spunto, riadatto, modello. Non ho un metodo, ho tanti metodi quanti ragazzi avrò da aiutare.