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✅ Tariffa media : | 23€/ora |
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Sono numerosi, oggi, i bambini compresi in età 6-12 che lamentano problemi di lettura e comprensione.
Non si tratta di un fenomeno nuovo. Semmai, si è accresciuta l’attenzione di famiglie ed insegnanti relativamente a questi aspetti dell’età evolutiva e del rendimento scolastico.
Si tende a voler “diagnosticare” in tempo eventuali piccole problematiche, in modo da poter intervenire ad hoc ed in tempi utili, salvando il futuro scolastico e formativo dei giovani e dei futuri cittadini che un domani, a Roma o altrove, dovranno confrontarsi col mondo professionale, avendo tutte le carte in regola.
La dislessia riguarda i bambini scolarizzati. Ed ecco, innanzitutto, perché essa appare oggi molto più diffusa rispetto al passato.
Si tratta di una difficoltà a leggere ed apprendere che non dipende da alcun deficit a livello sensoriale, né, per l’appunto, da una cattiva scolarizzazione.
Questa prima caratterizzazione di uno dei più frequenti problemi di lettura è importante ed oggi, per fortuna, ogni insegnante della scuola pubblica, come molti genitori, ha assimilato il suo significato più intrinseco.
Offrire il sostegno per allievi con problemi di lettura (Roma o Milano, non fa davvero alcuna differenza) è un dovere morale, ed anche il primo mattone da porre, perché si costruisca un solido avvenire, possibilmente in discesa, dal punto di vista scolastico, relazionale e dunque professionale.
Capire che i problemi di lettura e le difficoltà legate alla dislessia possono essere affrontati con insegnamenti personalizzati significa non rinunciare a tenere alto il livello formativo di ogni bambino e ragazzo.
Il fatto di leggere a stento, incontrando molte difficoltà, di non riuscire ad imprimere la corretta espressione a ciò che si legge ad alta voce, si accompagna, di solito, a disturbi specifici dell’apprendimento. Questi rendono il bambino oggetto di diagnosi generalmente meno performante, sul piano del rendimento intellettuale, di quanto la sua fascia di età e di istruzione prevedrebbe.
Ma si tratta di una situazione che gli opportuni strumenti compensativi possono arginare ed affievolire a livelli a dir poco inimmaginabili!
Le indicazioni dell’Associazione Italiana Dislessia, in merito, hanno di che far recuperare l’ottimismo a genitori ed insegnanti.
Non bisogna dunque essere spaventati da grossi paroloni quali “sindrome dislessica”. Più che ad una malattia, infatti, si vuole con questo sintagma fare riferimento ad un insieme composito di problemi di lettura, scrittura, calcolo, numeri.
Non è che tutti questi aspetti devono necessariamente essere presenti in ogni caso di lettura stentata - intendiamoci! Capita però, a volte, che difficoltà con le parole e le lettere si alternino o accompagnino a disturbi specifici nell’area della lettura-scrittura del numero e quindi anche nel calcolo.
È evidente che tutto ciò costituisce le basi dell’apprendimento alla scuola primaria e che potrebbe compromettere il procedere regolare e felice dell’istruzione.
Si parla, a tal riguardo, di dislessia evolutiva: da un lato poiché essa interessa l’età evolutiva, dall’altro poiché, se non presa in conto adeguatamente (ad esempio con un piano didattico personalizzato per DSA), la dislessia evolverà necessariamente.
Le prime segnalazioni in caso di dubbio circa eventuale DSA sono sollevate, in età scolare, dagli insegnanti (generalmente dall’insegnante che ha più ore in classe).
In realtà, però, dei genitori attenti e degli insegnanti della scuola materna appassionati al proprio mestiere potrebbero già fare emergere dei segni premonitori:
A Roma, oggi, sono numerosi gli specialisti di logopedia, trattamento della discalculia e della dislessia che scelgono, periodicamente, di operare narrazioni chiare fruibili per il corpo insegnante.
Oltre a fornire piani didattici personalizzati, questi specialisti, incontrano i bambini e gli allievi con DSA e propongono interventi formativi ad hoc presso il personale docente (si parla di importanza della dislessia raccontata agli insegnanti).
Si presentano i casi, si propongono strategie di sostegno per allievi con problemi di lettura e scrittura.
L’AID Roma, a tal proposito, ha sede presso l’Istituto Comprensivo Fratelli Cervi, a dimostrazione dell’importanza dello stretto lavoro interconnesso con le scuole. L’indirizzo è via della Casetta Mattei 279, facile da raggiungere, per chi voglia scoprire, anche con formazioni gratuite per insegnanti, in cosa consistano i problemi di lettura, i più ampi DSA e a cosa servono i PDP (piani didattici personalizzati).
Chi incontra un problema di dislessia, ha anche bisogno di sapere chi possa fornire adeguato sostegno agli allievi con problemi di lettura e comprensione; quali siano i diritti rispetto alle istituzioni scolastiche. L’Associazione Italiana Dislessia aiuta a capire come studiare, come scegliere la scuola adatta, come selezionare la scuola superiore evitando troppe difficoltà. Spesso, sono proprio i ragazzi con DSA ad aiutare altri giovani, presentando soluzioni, descrivendo le scuole tra cui scegliere. Un lavoro sinergico tra chi ha un problema, chi lo ha superato e può aiutarlo a risolverlo e degli specialisti in problemi di lettura, difficoltà scolastiche, esperti di sostegno.
Il coinvolgimento di ragazzi ex-DSA nell’aiuto ai dislessici, ovviamente, mostra vantaggi e successi, innanzitutto perché accresce l’autostima degli ex DSA. Inoltre, fa sentire vicini gli allievi con problemi di lettura a loro coetanei o simili che quelle difficoltà hanno saputo sormontare.
Diversi sono gli specialisti che potranno dare sostegno agli allievi con problemi di lettura a Roma. Il centro F. A. R.E., ad esempio, è accreditato presso il Sistema Sanitario Nazionale. Assicura diagnosi, aiuto nelle relazioni scuola famiglia e, soprattutto, supporto organizzativo per ogni ragazzo dislessico: si lavora molto sulla motivazione, l’autostima, le tecniche specifiche di lettura e apprendimento, nonché sul calcolo e la lettura-scrittura del numero. La sede è in via Carducci 7.
Esistono poi diversi studi logopedici privati che potranno fornire aiuto nella diagnosi dei disturbi specifici di apprendimento ed accompagnare ogni bambino nel processo di acquisizione delle tecniche di lettura, scrittura e appropriazione delle lettere, delle parole, come nello sviluppo di capacità e abilità adeguate alla fascia scolare e all’età.
Se è importantissimo cercare quanto prima una diagnosi di DSA, senza timore di patologizzazione da parte della scuola e guardando in faccia la realtà, è soprattutto perché gli allievi senza sostegno nei problemi di lettura, scrittura e calcolo, possono davvero sprofondare in una errata percezione di se stessi e delle proprie abilità.
Un piccolo problema, insomma, può generare seri ed oggettivi disturbi dell’apprendimento generale.
Chi si scoraggia e non crede nelle proprie capacità, magari in seguito alla mancata diagnosi e comprensione del problema da parte di genitori ed insegnanti, potrebbe davvero sviluppare una serie di problemi psicologici assai ampi e destinati a lasciare segni indelebili.
Il bambino rimproverato per le difficoltà nella lettura, il ragazzino messo in castigo poiché ritenuto pigro e lento nel fare i compiti, gli allievi con problemi di lettura e calcolo ingiustamente accusati di essere svogliati subiscono umiliazioni immotivate e pericolose dal punto di vista della costruzione del sé e dell’auto-percezione.
Un bambino che teme di leggere in classe avrà ancora un’aggravante, che gli impedirà di concentrarsi serenamente su parole, lettere, sillabe e numeri che ha davanti. Si sentirà rigettato, oggetto di scherno, a rischio di continuo giudizio negativo. Ogni potenziale o speranza di recupero sarà così affievolita. Ed il livello intellettuale potrebbe risentire di una situazione solo psicologica indipendente da ogni problema cognitivo di base.
Incontrare precocemente le figure preparate e adeguate alla scoperta di sé e sperimentare strategie per mettere in risalto abilità già presenti nel piccolo, farà in modo da non annichilire le sue capacità relazionali, oltre che cognitive. Le potenzierà, al contrario! Occorrerà però, alla base, una presa di coscienza delle caratteristiche di fondo dell’alunno con problemi.
Oggi, i genitori sono consapevoli della necessità di mettere in risalto le abilità dei figli. A Roma sono molti a ricorrere agli specialisti e a richiedere quanto prima un piano didattico personalizzato, per lavorare in una sinergia a tre con la scuola e l’esperto in dislessia.
Ogni bambino ha un potenziale, ma questo va liberato, con la sua partecipazione consapevole e il sostegno valido degli agenti educativi e socializzanti principali: insegnanti e tutori.
Angelica
Insegnante di dsa - problemi di lettura
Pur non avendo disponibilità per seguire mia figlia si è adoperata moltissimo per aiutarci. Grazie mille
Simona, Una settimana fa
Clara
Insegnante di dsa - problemi di lettura
Mia figlia è alle prime lezioni con Clara e sta procedendo molto bene. Clara è preparata e coinvolgente. Tutto OK!
Francesca, 2 settimane fa
Lorenzo
Insegnante di dsa - problemi di lettura
Abbiamo ingaggiato Lorenzo per un percorso volto al miglioramento della logica matematica per nostra figlia . Dopo poche lezioni i risultati si sono cominciati ad affacciare e per questo riteniamo che il suo imprinting sia stato immediato sulla...
Andrea, Un mese fa
Clara
Insegnante di dsa - problemi di lettura
Capace organizzata paziente e molto professionale
Elisabetta, 8 mesi fa
Clara
Insegnante di dsa - problemi di lettura
fantastica, grande pazienza ottimo modo di spiegazione aiuto nella memorizzazione
Alessia, 9 mesi fa
Zeno
Insegnante di dsa - problemi di lettura
Zeno è davvero fantastico; serio, paziente ed organizzato, ha saputo mettere a suo agio mio figlio, aiutarlo nel metodo di studio e stimolarlo a fare meglio. Siamo stati davvero fortunati a trovarlo!
Paola, 9 mesi fa