Docente specializzata in DSA e BES, con oltre 20 anni di esperienza, credo nel fatto che ogni studente abbia delle potenzialità uniche e che vada sostenuto per "imparare ad imparare"

Saperne di più su Valentina

• Da dove nasce la tua passione per la materia che insegni e per le lezioni private?

  La mia passione per l'insegnamento ai ragazzi con disturbi specifici dell'apprendimento nasce, in realtà, ancora prima che ci fosse questa capillarità di diagnosi. Spesso i bambini e i ragazzi che mi chiedevano aiuto erano volenterosi, ma mancava loro il giusto tempo e gli strumenti adatti per riuscire a studiare quanto assegnato. Erano ragazzi etichettati, si pensava non avessero interesse per la scuola, facili a distrarsi, spesso andavano a scuola senza compiti inventando bugie. Ma offrire l'ascolto e gli strumenti giusti apriva loro un mondo di scoperte e opportunità. Vedere sbocciare questi ragazzi che si sentono incapaci, far crescere in loro la consapevolezza delle loro risorse è il motivo che mi spinge a fare questo lavoro.

• Quali sono le tematiche che preferisci trattare con gli allievi? E quali sono quelle che ti piacciono meno?

  Le tematiche legate alle materie umanistiche e filosofiche, come anche gli spunti di attualità e l'incoraggiamento a sviluppare un proprio pensiero critico sono senz'altro gli ambiti che preferisco. La matematica e l'inglese un po' meno...

• Quali sono i tuoi modelli o punti di riferimento? C'è stato un insegnante o un'opera in particolare che ti hanno segnato e ispirato?

  Seppure siano passati moltissimi anni, la mia prof di lettere, geografia e storia della scuola media rimane il mio punto di riferimento. Era laureata in filosofia e qualunque disciplina affrontasse, il suo approccio non era mai didascalico. Faceva nascere in noi la curiosità, il gusto della ricerca, il piacere di imparare a pensare con la nostra testa. Davvero un'insegnante preziosa.

• Quali sono, secondo te, le qualità necessarie per essere un buon insegnante o un esperto nel tuo ambito?

  L'approccio deve sapersi modellare in base all'età, alla personalità e alle richieste specifiche di chi abbiamo di fronte. In generale, sapere ascoltare, creare un patto condiviso di regole, usare un po' di leggerezza ogni tanto, in base alla mia esperienza, facilitano la relazione di apprendimento.

• Raccontaci un aneddoto divertente o particolare relativo alla tua formazione o a una esperienza di lezione!

  Uno dei momenti più carini vissuti recentemente, è stato con una bambina che mi ha chiesto aiuto per affrontare l'imminente inizio della prima media. Le ho chiesto di leggere una lezione di scienze, di ripetere quello che ricordava e trovare insieme un sistema per memorizzare le paroline nuove che la lezione sul sistema respiratorio ci offriva. Beh...nell'emozione di voler fare bella figura, ripeteva storpiando termini banali, come telefonigno e caramolla, e i termini scientifici sono diventati moleccole, espiazione (espirazione), alveari (alveoli)... Si rendeva conto anche lei che qualcosa non andava e per fortuna è scoppiata a ridere così ho potuto ridere anche io, perchè non riuscivo più a trattenermi...

• Rassicuraci, anche tu, come tutti noi, hai riscontrato qualche difficoltà a scuola.. ?

  Alle medie, la mia prof di francese mi aveva talmente preso di mira da farmi credere che fossi una frana. Poi al liceo, con una prof francese madrelingua molto in gamba, sono risultata la prima della classe e ancora oggi è una lingua che amo.

• Quali sono le tue passioni, oltre alla materia che insegni?

  Sono una pasticcera compulsiva, adoro avere le mani in pasta. Mi piace inoltre girare per la mia città, Roma, per scoprire angoli nuovi o fermarmi a una mostra. Sul mio comodino non manca mai un buon libro.

• Cosa ti rende un grande Superprof (oltre al fatto di aver risposto a questa intervista :-P)?

  Forse a rendermi una Superprof è il fatto di non arrendermi mai, finché non arrivano i risultati. Sono troppo felice quando mi arrivano messaggi dai miei studenti che mi ringraziano perchè hanno preso finalmente quel voto che mai avrebbero creduto.