La differenza tra un guerriero e un uomo comune è che un guerriero vede tutto come una sfida, mentre un uomo comune vede tutto come una benedizione o una maledizione.
Carlos Castaneda
Le arti marziali sono state praticate sin dagli albori della storia dell'umanità, e le loro origini sono da individuare nelle grandi civiltà del mondo che hanno lasciato traccia di sè attraverso l'arte e la letteratura., dall'Estremo Oriente alle Americhe. passando per le grandi civiltà del Mediterraneo e della Mesopotamia.
La storia delle arti marziali è profondamente legata alle tradizioni sociali, culturali e spirituali dei popoli che le hanno sviluppate, e nel corso dei secoli hanno conosciuto cambiamenti ed evoluzioni prodotti dall'incontro/scontro con le altre civiltà, dando origine a nuove discipline o a forme "riviste" e aggiornate delle discipline antiche.
Le arti marziali oggi sono entrate definitivamente nell'immaginario culturale globale grazie alla sempre crescente popolarità delle arti marziali di origine asiatica (karate, kung fu, aikido, taekwondo o le moderne MMA). L'interesse del cinema e in generale della cultura popolare verso queste discipline, iniziato nel XX secolo, è oggi sempre più forte, come testimoniato dall'onnipervasività di queste pratiche nei film, nei videoclip musicali, nei fumetti e nei libri.
Scopriamo in questo teorico corso arti marziali dunque la storia, l'evoluzione e l'enorme impatto culturale di queste discipline nela cultura e nella società moderna.
Le origini e lo sviluppo delle arti marziali nelle culture antiche
Le prime tracce di una qualche forma di attività bellica umana risalgono al tardo Paleolitico: innumerevoli testimonianze di tali attività sono state trovate nelle sepolture di massa emerse da numerosi scavi in Europa e in Africa. Alcune delle opere d'arte più antiche raffiguranti scene di battaglia sono invece le pitture rupestri della Spagna orientale e dell'India, le quali mostrano gruppi di persone che combattono con archi e frecce.
Le arti marziali nel mondo del Mediterraneo e del Vicino Oriente
Nelle grandi civiltà antiche del Mediterraneo e del Vicino Oriente troviamo numerose tracce della pratica delle arti marziali:
| REGIONE | FORMA DI COMBATTIMENTO |
|---|---|
| EGITTO | Nell'Antico Egitto era diffuso il tahtib, una forma di lotta con il bastone conservata sino a oggi come forma di performance e di combattimento rituale accompagnato dalla musica. Sono giunte a noi tracce dell’arte del tahtib sono grazie alle incisioni provenienti da alcuni siti archeologici, nei quali sono presenti raffigurazioni accurate dell'addestramento militare basato sull’utilizzo dei bastoni. |
| MESOPOTAMIA | Nel testo più importante della letteratura sumera, l'epopea di Gilghamesh, e in altre numerose testimonianze artistiche dell'antica Mesopotamia emerge in modo piuttosto evidente l'importanza e la diffusione della lotta corpo a corpo. |
| GRECIA | Nell’Antica Grecia la lotta (pále) era senza dubbio l’attività sportiva più popolare. Nell'VIII sec. a.C. fu aggiunta ai giochi olimpici poichè era considerata la migliore espressione di forza tra tutte le competizioni ed era presente anche nella mitologia (si veda il mito di Eracle). |
| ROMA | I romani adottarono il pankration (in latino pancratium) dal mondo greco e lo inserirono nei loro giochi pubblici. ll pancratium combinava vari stili di combattimento: gli atleti utilizzavano un insieme di tecniche di lotta e impiegavano calci, prese, leve e strangolamenti a terra. In epoca repubblicana inoltre nacquero a Roma i celebri combattimenti dei gladiatori, combattenti armati che intrattenevano il pubblico con violenti scontri con altri gladiatori, animali e criminali condannati. |
Le arti marziali in Asia
Le origini delle arti marziali dell'Estremo Oriente sono molto complesse, poiché le varie forme di combattimento hanno radici in varie regioni dell'Asia, anche molto distanti tra loro.
Possiamo però individuare una caratteristica comune a tutte le arti marziali nate e fiorite in Estremo Oriente: l'influenza del taoismo e del buddhismo Zen. In molte arti marziali asiatiche, infatti, la meditazione è considerata una componente importante dell'allenamento di base. La meditazione può essere utilizzata per sviluppare la concentrazione e la chiarezza mentale.
In India troviamo traccia della pratica con qualche maestro di arti marziali nella letteratura hindu antica, nella quale viene utilizzato il termine dhanurveda, "scienza del tiro con l'arco", in seguito applicato alle arti marziali indiane in generale, le quali potrebbero essersi diffuse in Cina attraverso la trasmissione del Buddismo all'inizio del V o VI secolo dell'era volgare e potrebbero dunque aver influenzato il Kungfu Shaolin.
Le arti marziali cinesi, spesso designate con il termine kung fu, sono tecniche di combattimento estremamente diversificate sviluppate nel corso dei secoli in Cina. Questi stili di combattimento sono spesso classificati in base a tratti comuni, identificati come “famiglie” di arti marziali. Le basi delle arti marziali cinesi sono caratterizzate da un allenamento costituito da movimenti semplici ripetuti, stretching, meditazione, colpi, lanci e salti.
Espansione globale delle arti marziali nel XIX e XX secolo
A partire dal XIX secolo, in seguito al contatto con il mondo europeo e americano e a causa dell'incontro/scontro tra culture distanti prodotto dal colonialismo, le arti marziali asiatiche hanno iniziato a subire un profondo processo di rinnovamento e ridefinizione, che le ha trasformate nelle discipline oggi note in tutto il mondo.
Forme di lotta tradizionale come il kenjutsu e il jujutsu in Giappone, il taekyon e il soobak in Corea subirono l'influenza di altre arti marziali, dando vita a forme e stili nuovi, i quali produssero le tipologie di arte marziale che nel XX secolo si diffusero in tutto il mondo:
- Karate
- Aikido
- Kung fu
- Judo
- Taekwondo
In Giappone le arti marziali tradizionali assunsero una forma nuova (judo, jujutsu, karate, kendo) per via della rinascita delle vecchie scuole di arti marziali del periodo Edo.
Nel corso del XX secolo le grandi migrazioni avvenute dall'Asia verso i paesi occidentali contribuirono enormemente a diffondere le discipline marziali asiatiche, ma fu soprattutto un fattore a giocare un ruolo centrale nel fenomeno globale delle arti marziali: il cinema e un grande istruttore arti marziali!
Le arti marziali e i media: un connubbio magico
Nel corso del XX secolo le arti marziali sono diventate un fenomeno culturale e sportivo globale grazie a innumerevoli fattori socio-politici, e soprattutto grazie ai film iconici che a partire dagli anni '70 hanno conquistato il grande pubblico.
Il cinema infatti, con i grandi classici di Bruce Lee e Jackie Chan, ha davvero rappresentato un trampolino di lancio senza precedenti nella popolarizzazione delle arti marziali, che, a partire dagli anni '70 del XX secolo, hanno conquistato il pubblico di tutto il mondo, stimolando la diffusione delle discipline orientali e hanno favorito e incentivato l'aperture di palestre e di centri dedicati alla pratica delle arti marziali.
L'impatto culturale delle arti marziali ha coinvolto anche il mondo dei fumetti e dei videogiochi, che a partire dagli anni '80 hanno contribuito a diffondere l'immaginario legato alle arti marziali.
Prendiamo due casi eclatanti: Dragon Ball e Street Fighter!
- Dragon Ball: manga giapponese ideato da Akira Toriyama nel 1984, ispirato dal romanzo classico cinese del XVI secolo Viaggio in Occidente e ai film di arti marziali di Hong Kong. Il manga è poi divenuto un anime di immenso successo, capace di generare un culto intergenerazionale.
- Street Fighter: popolare serie di videogiochi di combattimento pubblicati dalla casa di produzione Capcom. Il primo giocofu prodotto nel 1987, seguito da altri sei giochi della serie principale e da innumerevoli spin-off e crossover, accompagnati da numerose apparizioni in altri media (fumetti, cinema).
L'evoluzione delle arti marziali: nuovi stili, nuove tecnologie
Le arti marziali sono andate evolvendosi grazie agli scambi culturali con le altre culture, dando vita a forme più moderne di discipline marziali, come le MMA, le quali fondono stili e tecniche provenienti da diverse discipline europee e asiatiche, che rappresentano per certi versi una sintesi "globale" di tutte le arti marziali del mondo.
Le MMA sono nate in Brasile, nella pratica del vale tudo, noto per i combattimenti senza restrizioni tra vari stili come il jiu-jitsu brasiliano, la luta livre, la Muay Thai e la capoeira. Con a diffusione di questa pratica mista gli insegnanti di MMA hanno elaborato regole disciplinari sicure per praticanti di ogni età, genere e forma fisica.
Le discipline marziali contemporanee stanno continuando ad evolversi grazie all'impiego delle nuove tecnologie e grazie ai nuovi metodi di insegnamento, che stanno rendendo le arti marziali discipline sempre più complete e formative su ogni livello.
Grazie ai progressi tecnologici queste discipline si stanno ulteriormente aggiornando e trasformando. Dall'allenamento in realtà virtuale alle tecnologia indossabile che tiene traccia di ogni mossa, la tecnologia sta rivoluzionando il modo in cui i praticanti si allenano e gareggiano e le modalità in cui vengono analizzati i combattimenti.
La storia delle arti marziali, come abbiamo visto, è lunga, articolata e complessa, e grazie al costante scambio culturale e al crescente interesse di un pubblico sparso in tutto il globo, prosegue il suo affascinante cammino di evoluzione, trasformazione e integrazione culturale.
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