Come si diventa barman? Ormai è assodato che per “cavalcare i balconi” dei migliori locali hai bisogno di una formazione specifica che ti insegni la parte teorica e pratica del mestiere.
Una volta conclusi i corsi per barman devi continuare ad allenarti e tenerti sempre aggiornato sulle ultime tecniche di bartending per rispondere alle tendenze del momento e magari essere in grado di lanciare le tue ricette di cocktail personali.
In questo articolo abbiamo cercato di creare una sorta di manuale per il barman cercando di capire chi è il barman, cosa offrono i corsi per barman, quali sono le attrezzature necessarie per fare questo lavoro.
Inoltre abbiamo preparato alcune ricette di cocktail che rispondono alla tendenza del momento: la preparazione di cocktail analcolici.
Corsi barman per imparare il mestiere

Che differenza c’è tra barman e bartender? È la prima domanda che ci viene in mente quando pensiamo alla figura professionale esperta nella preparazione di liquidi. In realtà, non c’è nessuna differenza a parte quella linguistica: barman è il termine britannico e bartender quello americano, mentre in italiano il classico nome del barista è associato alla caffetteria.
In realtà, il barman, bartender o barista che sia, è specializzato in generale nella preparazione di bevande calde o fredde, alcoliche e analcoliche.
Lo trovi dietro al bancone a diretto contatto con il pubblico, a differenza dello chef. Questo lavoro si basa sulla conoscenza dei liquidi, dai fermentati ai liquori, dalla caffetteria agli amari. Questi vengono preparati con rapidità e serviti con cura al cliente in locali, ristoranti, hotel, spiagge, navi da crociera, insomma ovunque ci siano un bancone, divertimento, persone del luogo e turisti.
Per diventare bartender la cosa migliore è seguire un corso per barman a cui si accede con o senza titolo di studio di scuola superiore. La via più diretta è scegliere l’Istituto alberghiero indirizzo Servizi di sala e vendita, ma anche senza è possibile accedere a corsi per barman.
Questi sono i fattori da prendere in considerazione per scegliere un corso per barman:
- L’ente di formazione deve essere certificato e riconosciuto dalla Regione in cui ha sede il corso, possedere una certificazione internazionale di qualità ISO 9001 o essere parte di una federazione o associazione riconosciuta per barman
- La durata dei corsi base deve essere di minimo 40 ore
- Devono esserci esercitazioni pratiche
Il costo del corso di barman è di circa 550 euro per il livello base e a partire da 750 euro per corsi di specializzazione come quelli in mixology.
Puoi anche seguire un corso privato per barman e imparare dai migliori professionisti per essere sempre aggiornato sulle ultime tendenze.
Lo stipendio medio di un barman è di circa 1.300 euro al mese, ma nei locali rinomati un barman specializzato, come quelli acrobatici, può avere compensi molto superiori.
Corsi barman: i migliori in Italia

Se hai deciso di diventare un barman, devi seguire un corso per barman che ti faccia diventare un professionista e ti apra le porte dei migliori locali e bar.
Il corso ideale è riconosciuto da enti pubblici o associazioni di categoria, dà spazio a teoria e pratica e ti prepara a lavorare con rapidità, precisione, attenzione al cliente e creatività.
I migliori corsi di barman a Roma sono offerti da:
- Mixology Academy – offre un grande spazio in cui esercitarsi durante i corsi di barman, caffetteria e bar business per chi vuole diventare un manager del bar.
- Accademia Barman – offre corsi intensivi di 7ore al giorno per aiutarti nella preparazione del banco, di cocktail e nel riconoscimento e utilizzo dei distillati e dell’attrezzatura professionale, tra le altre cose.
Corso barman Milano
Degustibuss – azienda specializzata di vino e bar che offre corsi per bartender di 4 livelli con prezzi che vanno da 290 euro per il corso base a 350 euro per il corso di mixology.
Corsi barman Torino
- Sweet&Sour offre uno studio approfondito su liquori, distillati e tecniche di miscelazione avanzata, oltre al corso di flair bartending per imparare le tecniche acrobatiche.
- Master barman Torino – ti prepara su ogni aspetto del bartending dalla caffetteria alla preparazione di cocktail classici e moderni.
Corsi barman Bologna
- Corsi barman gratuiti – sono regolarmente offerti da enti riconosciuti dalla Regione Emilia-Romagna e rivolti a giovani disoccupati e non iscritti a scuola.
- Accademia del bar di Bologna – offre diversi corsi di formazione per barman con una formula che include tutti i livelli per 950 euro.
Se non trovi un corso per barman adatto a te nella tua città puoi sempre cercare un corso di barman online. Non sempre risparmi perché le lezioni dal vivo hanno lo stesso costo di quelle in presenza, ma almeno non rinunci alla tua passione per il bartending.
Attrezzatura barman di base

Dopo aver intrapreso un percorso di studi in barman e prima di trovare lavoro, dovrai esercitarti nell’organizzazione del banco e nella preparazione di cocktail e altre bevande. Per farlo, hai bisogno di un kit da barman essenziale, ma completo.
Ecco qui alcuni pezzi che ogni kit da barman dovrebbe includere.
Shaker
Lo shaker è il simbolo del barman ed è uno strumento per miscelare e scuotere gli ingredienti per preparare un drink. Ha la tipica forma di bottiglia, ma in realtà può essere composto da due o tre pezzi a seconda dei modelli:
- Shaker Boston – un classico con bicchiere superiore di vetro e inferiore di metallo chiamato tin. È il più usato dai barman perché può essere usato per preparare tre o quattro porzioni insieme
- Shaker Cobbler – il tradizionale shaker americano nato dall’unione di due bicchieri di dimensioni diverse, con quello superiore traforato per filtrare il ghiaccio.
- Shaker francese o parisienne – ha tre pezzi che sono i due bicchieri non traforati e un tappo per poter shakerare senza perdere liquido. Il prezzo di uno shaker è di 20-80 euro, a seconda di materiali e casa produttrice.
Strainer
Non è altro che un colino che si usa per versare le bevande preparate nello shaker nel bicchiere adatto. Il prezzo dello strainer è di circa 15 euro
Blender
Il frullatore è il pezzo più costoso del kit da barman. Un blender professionale ha un prezzo che varia da 80 a 480 euro ed è dotato di lame precise e un motore potente.
Bar spoon o stirrer
Sono i cucchiai (e le forchette) da barman con il tipico manico estremamente lungo e la punta un po’ appiattita per mescolare cocktail e creare strati. Il prezzo va da 6 a 20 euro.
Jigger
È una coppia di bicchierini uniti alla base usati per dosare i liquidi da versare nello shaker o direttamente nel bicchiere.
Paletta per ghiaccio
Non solo è più elegante e igienica delle mani, ma aiuta a dosare la giusta quantità di ghiaccio per una porzione di cocktail. Il prezzo è di 5-15 euro.
Pestello
Nei cocktail pestati è uno strumento essenziale. Ha un prezzo di 5-10 euro.
Puoi acquistare l’attrezzatura da barman separatamente, con il vantaggio di scegliere i pezzi di cui hai bisogno, oppure comprare un kit da barman preconfezionato con il vantaggio di avere pezzi con lo stesso design e stile.
Ricette cocktail analcolici

Le migliori ricette per cocktail analcolici non solo sono di tendenza, ma sono anche utili per preparare bevande gustose e nutrienti, specie quelle a base di frutta senza zuccheri aggiunti.
Alcuni di questi cocktail nascono proprio come analcolici, per venire incontro a chi non può o non vuole bevande a base di alcol. Altri nascono come una variante dei ben più noti cocktail classici e sono comunque entrati a pieno titolo nel mondo dei classici.
Abbiamo selezionato per te le migliori ricette di cocktail analcolici da provare nel tuo percorso di bartender.
Prima di fornirti alcuni esempi, vediamo cosa significa esattamente la parola cocktail. Per alcuni viene dall’espressione ippica inglese per indicare cavalli da corsa con una coda particolare a forma di gallo. Da qui è diventato un insulto per indicare qualcosa di alterato, come il whisky mischiato alle bevande analcoliche dell’America del proibizionismo.
Secondo altri, il termine nasce a New Orleans dalla pronuncia inglese data a coquetier, portauovo in francese, usato come bicchiere per servire bevande mischiate a frutta e spezie.
Qualunque sia l’origine, il cocktail è una miscela, un’esplosione di sapori e quelli analcolici esaltano i sapori della frutta. Ecco quali sono le migliori ricette di cocktail analcolici:
- Florida – un classico americano degli anni ’30 fatto con arancia, limone, pompelmo, granatina e ghiaccio. Il jigger e lo shaker sono strumenti essenziali per dosare e poi scuotere gli ingredienti.
- Shirley Temple – chiamato così in onore dell’attrice bambina è a base di ginger ale e granatina a cui si aggiungono ghiaccio e ciliegia per la guarnizione.
- Buffalo Bill – fatto con succo d’arancia, granatina e tuorlo d’uovo è un concentrato di proteine degno del personaggio del far west a cui si ispira.
- Red Sunset – succo d’ananas, arancia e pesca guarnite con menta e ghiaccio rinfrescano nell’ora del tramonto.
- Tutti Frutti – può essere letteralmente fatto con tutti i frutti di stagione, ma nella ricetta originale ci sono banana, arancia, ananas e limone da mettere nel frullatore.
A questi cocktail “naturalmente analcolici” si aggiungono altri cocktail derivati dai classici come il Virgin colada, il Virgin mojito e il Virgin moscow mule per non rinuciare a sapori freschi e decisi.
Ora che hai acquisito le informazioni base sui corsi di barman, inizia subito a muovere i primi passi per diventare un professionista dei liquidi!










