Primo classificato Coppi; in attesa del secondo, trasmettiamo musica da ballo.
Speaker radiofonico della Milano-Sanremo del 1946
Il ciclismo non è solo uno sport, ma racchiude una filosofia di vita. Lo sanno bene i grandi campioni che sono entrati nella sua storia, per cambiarla per sempre, con tanti sacrifici, concentrazione, allenamento non solo fisico.
Si sono dati battaglia - e hanno sfidato se stessi - tra volate mozzafiato, imprese che sembravano impossibili e anche fragilità che hanno dato loro una consistenza più umana; continuiamo a vedere nascere le leggende di domani, in occasione delle grandi corse ciclistiche internazionali come il Tour de France e il Giro d'Italia.
Ma, se dovessimo scegliere solo alcuni nomi per rappresentare questo sport, quali sceglieremmo?
Eccone alcuni che hanno fatto la storia:
- Fausto Coppi
- Eddy Merckx
- Miguel Indurain
- Bernard Hinault
- Lance Armstrong
- Gino Bartali
- Marco Pantani
- Chris Froome...
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Leggende del ciclismo: Fausto Coppi
Sappiamo che appena hai letto il titolo del nostro articolo hai pensato a lui... e come darti torto?
Nato a Castellania, in Piemonte, il 15 settembre del 1919, Coppi iniziò a salire in sella per effettuare delle consegne a domicilio, per una paga settimanale di 5 lire. Solo a 15 anni ebbe abbastanza denaro per poter comprare la sua prima bicicletta e partecipare alle prime gare non ufficiali.
Nel 1939, finalmente, debutta nelle gare dei professionisti e il resto è storia! "Il Campionissimo" è ormai un mito per tutti i ciclisti di ogni epoca e verrà per sempre ricordato per le sue imprese eroiche.
Una su tutte? La doppietta Giro d'Italia - Tour de France (peraltro, il primo a cui partecipava) che nel 1949 lo consacrò definitivamente come leggenda.
Il suo nome non sarebbe diventato così famoso senza la nascita della bicicletta e le prime gare di ciclismo... fortunati che sia andata così!
Fausto Coppi
In tutto, collezionò nel corso della sua carriera 110 vittorie... un numero impressionante!
Coppi riuscì a far parlare di sé anche per la sua vita privata: la sua relazione con la "Dama bianca" Giulia Occhini, quando entrambi erano sposati con figli, fece scandalo e i due furono addirittura arrestati per adulterio (eh sì, era un'altra epoca!)
Morì prematuramente, a soli 40 anni, dopo aver partecipato a una gara in Burkina Faso dove contrasse la malaria. Felice, speriamo, fino all'ultimo, in sella!
Campioni di ciclismo: Eddy Merckx
Facciamo un salto di qualche anno e arriviamo in Belgio, il 17 giugno del 1945: è in questo giorno che nasce Édouard Louis Joseph Merckx, a tutti noto come Eddy Merckx, e insieme a lui un nuovo campione in bicicletta!
Professionista dal 1965 al 1978, "Il Cannibale" - così soprannominato perché agli avversari non lasciava neanche le briciole - divenne una vera e propria leggenda sportiva.
Eddy Merckx
Nelle circa 1800 corse su strada cui ha preso parte tra le categorie debuttanti, dilettanti e professionisti, Merckx è riuscito a ottenere 525 vittorie, 445 delle quali nelle competizioni professionistiche.
A tal proposito, degne di nota sono le sue cinque vittorie al Tour de France (1969, 1970, 1971, 1972, 1974) - record assoluto che condivide con altri tre grandi della storia - Indurain, Anquetil e Hinalut . cinque vittorie del Giro d’Italia (1968, 1970, 1972, 1973, 1974) e una della Vuelta a España (1973).
Sempre cinque sono le vittorie al Giro d'Italia, impresa che lo mette sullo stesso piano di Coppi e Alfredo Binda.

Vuoi altri record?
Ebbene, sappi che Merckx è anche l’unico ciclista ad aver centrato l’accoppiata Giro-Tour per tre volte (1970, 1972 e 1974) e il primo ad aver vinto nello stesso anno (1974) Giro d’Italia, Tour de France e campionato mondiale su strada!
Ci sembra che i numeri per scolpire il proprio nome nella storia ci siano tutti!
Migliori ciclisti della storia: Miguel Indurain
Lo abbiamo nominato qualche riga più sopra, in quanto detentore di cinque vittorie al Tour de France... il record assoluto!

Ma in più, questo campione spagnolo - classe 1964 - ha compiuto l'impresa in anni consecutivi: dal 1991 al 1995, infatti, non c'è stata nessuna possibilità per gli avversari di piazzarsi al primo posto della competizione.
Portò a casa anche due doppiette Giro - Tour nel 1992 e 1993, mentre non riuscì mai a conseguire una vittoria nella Vuelta spagnola, piazzandosi solo una volta al secondo posto.
Come se tutto questo non fosse abbastanza, "Miguelón" compì un'altra impresa e nel 1996, conquistò anche la medaglia d'oro nella gara a cronometro alle Olimpiadi di Atlanta!
Un fuoriclasse che non lasciava mai trapelare la fatica, capace di trasferire ossigeno ai muscoli in brevissimo tempo (si parla di 88 millilitri per ogni chilo di peso corporeo al minuto) e con una salute di ferro... talento, resistenza e passione: questi gli ingredienti che lo hanno reso una delle leggende del ciclismo e del corso ciclismo.
Miguel Indurain
Oggi, a molti anni dal suo ritiro (avvenuto quando aveva appena 32 anni) guarda con interesse a Vingegaard, Pogacar, Evenepoel, Van Aert: "Sono fantastici. Mi colpisce che siano così completi. Fanno ciclocross, sprint, montagna, cronometro" ha dichiarato in un'intervista a Il Napolista.
Insomma, la passione non è finita... e siamo sicuri che le pedalate, neanche!
Ciclisti famosi: Bernard Hinault
Nato a Yffiniac il 14 novembre del 1954 e soprannominato "Il tasso" per la capacità di afferrare la preda, Hinault è stato uno dei più grandi campioni della storia del ciclismo, conquistando la bellezza di 216 vittorie nel corso della sua carriere.
È uno dei cinque campioni che è riuscito a vincere tutte le tre grandi corse a tappe (Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a España) e l'unico ad averle vinte tutte e tre almeno due volte.
Campione del mondo su strada nel 1980, non si è fatto mancare due vittorie al Giro di Lombardia e alla Liegi-Bastogne-Liegi e una vittoria nella Parigi-Roubaix.

Se ti stai chiedendo che personaggio sia, possiamo dire carismatico per quanto schivo e poco incline alle grandi conversazioni; sicuramente, e la sua carriera ne è una dimostrazione, molto competitivo!
Il suo ritiro dal ciclismo avvenne il giorno del suo 32esimo compleanno, ma il ciclismo non è mai davvero uscito dalla sua vita.
E come potrebbe essere altrimenti?
Bernard Hinault
Grandi nomi controversi del ciclismo: Lance Armstrong
Un nome leggendario e controverso nel mondo del ciclismo: stiamo parlando di Lance Armstrong, nato in Texas nel 1971 e professionista dal 1992 al 2011.
Teoricamente detentore del record di tutti i tempi per il Tour de France con sette vittorie consecutive tra il 1999 e il 2005; nei fatti, dopo la sua intervista-confessione rilasciata a Oprah Winfrey relativa all'utilizzo di sostanze dopanti, le vittorie gli furono revocate. Stessa cosa vale per la medaglia di bronzo vinta nella prova a cronometro ai Giochi di Sydney nel 2000.

Nel palmarès del ciclista rimangono la vittoria nella prova in linea ai Mondiali di Oslo del 1993 e le vittorie nella classica di San Sebastian del 1995 e alla Freccia Vallone del 1996.
Per gli italiani, Armstrong sarà sempre il campione che ha "duellato" con Marco Pantani sulla salita del Mont Ventoux e su quella di Courchevel della Grande Boucle - altro nome del Tour de France - nell'edizione del 2000. In entrambe le tappe fu Pantani ad arrivare primo, ma fu Armstrong ad aggiudicarsi il Tour.
Lance Armstrong
Ovviamente la portata delle confessioni del ciclista texano, che forse non riusciva più a convivere con il peso di non meritare tutto quello che aveva conquistato - ha avuto un impatto enorme non solo tra gli sportivi e gli appassionati di ciclismo, ma su tutta l'opinione pubblica: avendo Armstrong superato un brutto cancro ai testicoli nel 1996, era divenuto anche il simbolo di un campione che riesce a superare la malattia e tornare in gara mostrandosi ancora più forte. Tutto falso.
Dunque, un mito che cade rovinosamente ma un nome che rimarrà nella storia.
Puoi continuare a vederlo pedalare sul suo canale TikTok!
Altri ciclisti leggendari
Ovviamente quelli che abbiamo visto sono solo alcuni dei ciclisti più famosi; ogni epoca - e ogni Paese - sono stati percorsi in sella da alcuni eroi mai dimenticati. Ricordiamo, in ogni caso, che sono moltissime le discipline praticate in sella e i tipi di ciclismo con cui potrai trovarti ad avere a che fare, di persona o come spettatore.
Per noi italiani, Gino Bartali rimane un punto di riferimento. Fu un eroe del ciclismo ma anche della Resistenza: per anni percorse l'Italia facendo anche 400 km nascondendo nei tubi del telaio della sua bicicletta i documenti d’identità falsi da consegnare alle famiglie ebree per lasciare il Paese.
Gino Bartali
E che dire dell'amatissimo "Pirata", Marco Pantani? Quello del 2004 è stato un San Valentino terribile per tutta l'Italia e - siamo sicuri - anche per molti altri appassionati che del campione avevano visto la grandezza anche umana. In quella data, infatti, fu trovato il corpo senza vita del ciclista, nella stanza del residence di Rimini in cui alloggiava.
Una vita spezzata a 34 anni, quella del campione che ha saputo realizzare imprese che restano scolpite nella storia del ciclismo; siamo sicuri che ci avrebbe regalato tante altre emozioni, non solo in salita!
Chi continua a regalarcele è certamente Chris Froome, dominatore degli anni recenti, che al momento ha nel suo palmarès 4 vittorie al Tour de France e coltiva il sogno di arrivare ad eguagliare i campioni più campioni di sempre, Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Bernard Hinault e Miguel Indurain che, come abbiamo visto, ne hanno 5.
E noi non possiamo che augurarglielo!
Chi è il tuo ciclista preferito?









