Tutti gli uomini dovrebbero essere femministi. Se gli uomini si preoccupassero dei diritti delle donne, il mondo sarebbe un posto migliore. Siamo migliori quando alle donne viene riconosciuto il potere: questo suppone una società migliore.
John Legend
La violenza di genere è una delle più gravi violazioni dei diritti umani a livello globale. Colpisce milioni di donne e uomini, in particolare le donne, in ogni angolo del mondo, e le sue radici affondano in disuguaglianze storiche, culturali e sociali. La prevenzione di questo fenomeno complesso non può essere affrontata solo con misure legali e politiche, ma deve partire dall’educazione.
L'educazione gioca un ruolo fondamentale nel cambiare le mentalità, le norme sociali e i comportamenti che perpetuano la violenza. In particolare, la formazione sulla parità di genere, sui diritti umani e sul rispetto reciproco può iniziare fin dalla giovane età, influenzando profondamente le generazioni future.
Vediamo cosa si può fare di concreto e cosa è già stato fatto in questa direzione a livello di:
- scuola
- famiglia
- educatori
E non dimenticare che il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne istituita dall’ONU nel 1999!
No alla violenza di genere, sì alla formazione sulla parità
Il concetto di parità di genere, che implica l'uguaglianza tra uomini e donne in diritti, opportunità e responsabilità, è fondamentale nella lotta contro la violenza di genere. La violenza non nasce dal nulla: è il risultato di stereotipi di genere radicati, che vedono le donne come "inferiori" o "subordinate", e gli uomini come "dominanti" o "aggressivi". Questi stereotipi sono spesso rafforzati dalla cultura popolare, dai media, dalle tradizioni familiari e, purtroppo, anche dal sistema educativo stesso.
L'introduzione di programmi educativi (nei corsi psicologia) che promuovono la parità di genere fin dalla scuola primaria e secondaria può contribuire a sradicare questi pregiudizi. L’obiettivo è quello di fornire agli studenti gli strumenti necessari per comprendere le disuguaglianze di potere tra i sessi e come queste contribuiscono alla violenza.

Insegnare il rispetto per i diritti umani e la dignità di ogni individuo è essenziale. I programmi scolastici dovrebbero includere argomenti come l’autodeterminazione, il diritto alla libertà e alla sicurezza, e l'importanza del consenso in ogni relazione. L’educazione sessuale, che dovrebbe essere parte integrante del curriculum, è un altro strumento potente. Quando viene insegnata in modo completo e inclusivo, può aiutare gli studenti a comprendere non solo la biologia del corpo umano, ma anche le dinamiche di potere nelle relazioni e l’importanza del rispetto reciproco.
Anche "l'importanza delle parole" dovrebbe fare parte di lezioni e confronto nella scuola. Il legame tra linguaggio e violenza di genere, infatti, è fortissimo e può svolgere un ruolo centrale nel perpetuare o contrastare la violenza di genere.
Contro la violenza sulle donne: esempi di progetti educativi di successo
Esistono numerosi esempi di programmi scolastici e progetti educativi che hanno avuto un impatto positivo nella prevenzione della violenza di genere. Un esempio di successo è il progetto “Respect” che si è diffuso in molte scuole europee. Questo programma si concentra sul sensibilizzare gli studenti al concetto di relazioni rispettose, affrontando tematiche legate al consenso, all’uguaglianza e alla gestione non violenta dei conflitti. In alcune scuole, i ragazzi partecipano a workshop interattivi, giochi di ruolo e discussioni guidate in cui esplorano scenari reali di conflitto, imparando come riconoscere segni di violenza e come reagire.
Dunque, dispositivi e tecnologie usate in positivo, per contrastare tutte le forme di violenza, anche il fenomeno della violenza digitale che è in continua crescita!
Un altro esempio significativo è il programma “HeForShe”, lanciato dalle Nazioni Unite. Questo progetto invita gli studenti, in particolare gli adolescenti, a riflettere sul loro ruolo nella promozione della parità di genere e nella prevenzione della violenza. Il programma sottolinea l'importanza di un impegno attivo da parte degli uomini, che sono chiamati a diventare alleati nella lotta contro la violenza di genere. Diversi istituti scolastici hanno adottato questa iniziativa, creando gruppi di discussione e progetti comunitari che coinvolgono ragazzi e ragazze in egual misura.
Negli Stati Uniti, un altro esempio di buona pratica è il programma “Coaching Boys into Men” che si concentra sull’insegnamento del rispetto, della responsabilità e del comportamento non violento tra i ragazzi delle scuole superiori. I partecipanti sono incoraggiati a riflettere sul loro comportamento in relazione alle ragazze e alle donne e a diventare modelli positivi per i loro coetanei. Questo programma si è rivelato particolarmente efficace nel ridurre gli episodi di bullismo e violenza tra i giovani.
Un ottimo risultato, eh? Se ti interessa approfondire, potresti seguire corsi online psicologia.
In ambito italiano possiamo segnalare il progetto "Gender school - Contrasto alla violenza di genere" nato da una collaborazione a tra il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri e l’Indire.
Lo scopo del progetto è quello di educare gli studenti e le studentesse alla parità di genere ed al contrasto della violenza attraverso una combinazione articolata di azioni di comunicazione didattica, di educazione e formazione, di sensibilizzazione socio-culturale.
Il progetto si sviluppa attraverso l’erogazione di un piano educativo che possa rappresentare la base per la costruzione di relazioni non discriminatorie tra ragazzi e ragazze, uomini e donne, sulla base di percorsi e azioni formative e informative, sensibilizzando gli studenti in un’ottica di anticipazione e di prevenzione dei contrasti.
Sarebbe comunque sempre utile spiegare agli studenti come offrire supporto a donne vittime di violenza, in modo che possano effettivamente riconoscere e dare aiuto a chi si trova in situazioni di violenza.
Violenza domestica: il ruolo delle famiglie nella prevenzione
Mentre le scuole svolgono un ruolo centrale nell’educazione alla parità di genere, non si può ignorare l’importanza fondamentale della famiglia nell’influenzare i valori e le convinzioni dei giovani. I genitori, in quanto primi educatori, sono spesso i modelli di riferimento per i figli, e le loro attitudini nei confronti della parità di genere, del rispetto e della non violenza si riflettono direttamente nelle azioni dei bambini.
Il dialogo familiare sulla parità di genere è quindi cruciale. I genitori devono essere consapevoli dei messaggi che trasmettono ai propri figli, anche attraverso azioni quotidiane. Ad esempio, se un padre sostiene una visione tradizionale della famiglia in cui la madre è responsabile dei lavori domestici e del bene dei figli, trasmette implicitamente un messaggio di disuguaglianza.

Allo stesso modo, se una madre tollera comportamenti violenti o prepotenti del figlio, questa può essere vista come una forma di approvazione implicita della violenza. Invece, quando i genitori promuovono l’idea di un’uguaglianza tra i sessi, di un dialogo aperto e del rispetto reciproco, sono in grado di formare giovani adulti più consapevoli e rispettosi.
Stop alla violenza sulle donne: il ruolo di educatori e tutor
Educatori e tutor hanno una responsabilità enorme nel trasmettere messaggi positivi riguardo la parità di genere. Sebbene il programma scolastico fornisca una base, è l’atteggiamento degli insegnanti e il loro approccio alle dinamiche di classe che possono fare la differenza nella formazione dei giovani.
Ma come parlare di violenza di genere?
- Creare un ambiente di fiducia: gli studenti devono sentirsi sicuri nel parlare di tematiche delicate come la violenza di genere. Gli educatori devono creare un’atmosfera di rispetto, dove le opinioni possono essere espresse liberamente, senza giudizio.
- Affrontare gli stereotipi di genere: un aspetto fondamentale dell'educazione alla parità di genere è sfidare gli stereotipi di genere. Gli insegnanti possono affrontare temi come le aspettative sociali legate al ruolo maschile e femminile e come queste influenzano la percezione delle relazioni. È importante farlo in modo che gli studenti possano riflettere criticamente sulle proprie idee e su quelle della società.
- Utilizzare risorse multimediali: spesso i giovani sono più ricettivi a concetti astratti se sono presentati tramite video, articoli, o anche storie vere.
- Insegnare l’importanza del consenso: le scuole dovrebbero includere nelle loro lezioni concetti chiari riguardo il consenso, sia in contesti romantici che sociali. Discutere di cosa significa "dire di no", di cosa implica "consenso reciproco" e come rispettare i limiti altrui è fondamentale per prevenire abusi di ogni tipo.

5. Facendo formazione continua: gli insegnanti devono essere costantemente aggiornati sui temi legati alla parità di genere e alla violenza, non solo per poter affrontare le problematiche in aula, ma anche per intervenire tempestivamente in situazioni di rischio. È utile organizzare sessioni di formazione per educatori, che li aiutino a riconoscere segni di violenza e a sapere come intervenire adeguatamente per evitare che degenerino.
In definitiva, l’educazione è un pilastro fondamentale nella prevenzione della violenza di genere. Le scuole, gli educatori, le famiglie e la società nel suo complesso devono lavorare insieme per creare un ambiente che promuova la parità di genere, il rispetto reciproco e l’uguaglianza. Sebbene l’insegnamento dei diritti umani e della parità di genere nelle scuole possa sembrare solo un passo iniziale, rappresenta un cambio di mentalità che può ridurre a lungo termine la violenza di genere e le disuguaglianze, oltre che il numero di crimini orrendi come il femminicidio.
Ogni giovane che cresce con una comprensione più chiara del rispetto, della dignità e della parità è un passo verso una società più giusta e meno violenta. La formazione delle nuove generazioni non è solo una responsabilità degli educatori, ma di tutti noi, come cittadini e genitori, perché solo con un impegno collettivo possiamo sperare di costruire un futuro libero dalla violenza.









