Uno studio delle università di Pisa e Sapienza, di cui si è parlato all'ultimo corso giardinaggio che abbiamo seguito, ha scoperto che la crescita delle piante è regolata da un ormone vegetale, l’auxina, che si trova nelle radici.
Già la parola ormone ci fa capire come la crescita delle piante non sia molto diversa da quella degli esseri umani, visto che anche noi abbiamo gli ormoni della crescita.
Se ti affascina il mondo delle piante, ami il giardinaggio e ti piacerebbe scoprire qual è il meccanismo che permette di passare dal seme alla pianta, questo è l’articolo adatto a te. Vedremo insieme tutte le fasi di crescita delle piante per poter realizzare il giardino dei tuoi sogni indoor o outdoor, accompagnando le piante nel corso della loro vita.
Il ciclo di vita delle piante
Come tutti gli esseri viventi, le piante hanno un ciclo di vita che prevede diverse fasi: da un piccolo seme nascono delle piantine che poi raggiungono la maturità, si riproducono più e più volte e infine muoiono. In realtà, il ciclo di vita di una pianta potrebbe essere infinito perché dai semi nascono piante sempre nuove.
In genere, le piante hanno una vita che va da pochi anni fino a centinaia o migliaia di anni, come nel caso di piante plurisecolari come la quercia o la sequoia.
Se è vero che ci sono piante che sopravvivono così a lungo, è anche vero che in alcuni casi le piantine possono morire in poco tempo, soprattutto se siamo noi a coltivarle nel nostro orto, in giardino o in casa.
Per poter crescere al meglio le nostre piante è importante sapere che la loro crescita si basa sia su meccanismi interni, dettati dal loro DNA, sia su stimoli ambientali.
Le stagioni, per esempio, influenzano le fasi di crescita della pianta, ma sono anche importanti il tipo di nutrimento che questo organismo trae dalla terra, l'acqua, l'umidità e l’esposizione alla luce solare.
Vediamo quali sono le diverse fasi di crescita di una pianta e cosa possiamo fare per supportarla.
Crescita piante: la germinazione
Seguiamo lo sviluppo di una piantina da quando è un seme. Nella prima fase di crescita della futura pianta, il seme è in uno stato di riposo. Poi il seme inizia ad assorbire l’acqua e l’ossigeno e questo fa in modo che il suo guscio diventi sempre più gonfio fino a che non inizia ad aprirsi e dare spazio al primo fusto e alle prime foglioline.

I fattori che provocano la germinazione dei semi possono essere il passaggio dal freddo al caldo che avviene in primavera, l’attività di alcuni microorganismi che ci sono nel terreno, la presenza di acqua o altri elementi come il fuoco.
L’ambiente esterno fa in modo che il seme attivi i processi interni per cui il guscio assorbe l’acqua, si gonfia e al suo interno nascono le radici che spingono verso la terra e il fusto che spinge verso l’alto alla ricerca della luce del sole. Con l’energia solare, le piante iniziano a prodursi il nutrimento da sole grazie alla fotosintesi clorofilliana.
Crescita piante: la fase vegetativa
La luce, l’acqua, la temperatura adatta consentono alle piante di continuare a crescere, trasformando la luce solare in energia e usando l’acqua per produrre zuccheri e rilasciare l’ossigeno come materiale di scarto. È questa la fotosintesi clorofilliana. Gli zuccheri verranno consumati come nutrimento per consentire lo sviluppo del fusto della pianta.
Al fusto si aggiungeranno sempre nuove foglioline, in un processo di crescita che può durare da pochi mesi a diversi anni, a seconda della specie e della varietà a cui appartiene la pianta.
In effetti, le piante possono avere un periodo vegetativo annuale, biennale o pluriennale. A questa fase vegetativa si alterna una fase riproduttiva in cui la pianta si riproduce.
Crescita piante: la fase riproduttiva
Nel periodo riproduttivo la pianta è pronta per dare vita a nuove piantine. Questa fase può avvenire una o più volte l’anno, in alternanza con il periodo vegetativo.

Il periodo riproduttivo inizia con la fioritura. Prima si formano piccole gemme, poi con l’esposizione alla luce del sole, il fiore si apre e le gemme vegetative diventano gemme floreali. Aprendosi, il fiore espone i propri organi riproduttivi in modo che gli agenti impollinatori possono raggiungerli e dare il via all’impollinazione.
Pensiamo alle api, per esempio, che vanno di fiore in fiore quando questi sbocciano.
Dopo l’impollinazione, i petali dei fiori cadono e nasce il frutto. In una prima fase, il frutto è acerbo e di colore verde. Questo aspetto serve a proteggere il frutto da altre specie che potrebbero mangiarlo. Il frutto prende sempre più zuccheri e cambia colore arrivando alla completa maturazione.
Il frutto maturo cade insieme alle foglie nel processo che viene chiamato abscissione.
Scopri come comunicano le piante!
Crescita piate: la senescenza
Prima che cadano, parti delle foglie vengono trasformate in composti semplici che si accumulano nelle radici e diventano nutrimento. La fase della caduta di frutti e foglie si chiama abscissione e prende il nome dall’acido abscissico che rallenta il metabolismo della pianta.
Viene prodotta meno clorofilla, il pigmento che conferisce alle foglie il colore verde e innesca il processo di fotosintesi clorofilliana. Con meno clorofilla, altri pigmenti diventano più evidenti e le foglie diventano rosse e gialle, i colori tipici dell’autunno, prima di cadere nel periodo invernale.
Un po’ come fanno gli animali con il letargo, le piante entrano in un periodo di dormienza che chiamiamo senescenza in cui hanno un metabolismo rallentato. Siamo tornati al periodo di riposo di cui parlavamo all’inizio, perché i semi contenuti nei frutti caduti, inizieranno piano piano a germogliare e il ciclo ricomincerà.
La senescenza può anche essere definitiva per la pianta che conclude il proprio ciclo di vita quando muoiono le cellule.
Come favorire la crescita delle piante
La scienza ci dice che la crescita delle piante dipende dai meccanismi interni che vengono combinati a stimoli esterni. Il meccanismo interno dipende dal DNA della pianta ed è ciò che studiano i biologi e gli esperti di scienze ambientali.
Per chi vuole dedicarsi al giardinaggio, coltivare il proprio orto, far crescere delle piante da interno o mantenere in salute il proprio giardino, l’unico modo per aiutare le piante a crescere è conoscerle e agire sugli stimoli esterni.
Acqua, luce solare, terriccio, temperatura, umidità sono tutti fattori che possono influenzare la crescita delle piante in termini di qualità.
Ecco alcuni consigli per avere delle piante rigogliose.

Quando acquisti una pianta, informati sulle condizioni del suo habitat naturale per evitarle situazioni di stress che la possono danneggiare. Se ami le piante da interno, per esempio, tieni sempre presente la loro zona di provenienza.
Per lo più, le piante da coltivazione indoor sono piante tropicali abituate a crescere nel sottobosco senza esposizione diretta ai raggi del sole. In altri casi, sono piante che crescono in pieno deserto e hanno bisogno di molta luce e poca acqua.
Valuta la possibilità di usare del concime o un altro topo di prodotto naturale per aiutare la tua pianta a prendere le sostanze nutritive di cui ha bisogno.
È vero che le piante sono degli organismi autotrofi in grado di prodursi il cibo in autonomia, ma per farlo hanno bisogno di idrogeno e ossigeno, quindi acqua, anidride carbonica dell’aria e naturalmente la luce del sole che innesca la fotosintesi.
Non dimenticare però, che le piante hanno delle radici che traggono dal terreno altre sostanze per loro importanti, come i minerali.
Se il prato o le piante del tuo giardino faticano a crescere è possibile che il terreno non sia adatto perché non contiene tutti minerali necessari. Potresti allora usare prodotti che apportano sostanze come il fosforo, il magnesio, il calcio, l’azoto e il potassio.
Fai sempre attenzione a usare il dosaggio giusto del prodotto che hai scelto: un eccesso di concime e fertilizzanti potrebbe soffocare la pianta e mandarla in stress, invece di aiutarla a crescere.
Per promuovere la coltivazione delle piante indoor e outdoor presta attenzione anche al vaso in cui le fai crescere. Il vaso è importante per determinare la temperatura e l’esposizione solare della pianta.
Non dimenticare che la giusta quantità d’acqua, la corretta esposizione alla luce del sole, una temperatura e un grado di umidità ottimali e delle sostanze nutritive bilanciate sono fondamentali per la qualità della vita delle tue piante.
Ecco quali sono le strategie di sopravvivenza delle piante!
Curiosità sulla crescita delle piante
Qual è la pianta che cresce più velocemente?
La pianta che cresce più velocemente è il bambù che può alzarsi anche di 60 cm in un giorno. Altre piante che crescono velocemente sono la lavanda, il potos e per l’orto abbiamo il basilico, le carote o l’insalata.

Qual è la pianta che cresce più lentamente?
Gli alberi sono delle piante legnose che tendono a crescere più lentamente. Gli alberi a crescita lenta come la magnolia sono anche più resistenti e hanno una vita molto lunga.
Qual è la pianta che produce meno fiori?
L’agave è una pianta dell’America centrale e latina (alcune varietà di agave si usano per fare la tequila) che vive circa trent’anni e arriva alla fase della fioritura una sola volta nella vita. Produce un fiore spettacolare alto oltre 5 metri che cade dopo qualche mese e porta alla morte della pianta.
Qual è la pianta che vive più a lungo?
Diversi alberi, per lo più sempreverdi, si contendono la palma di pianta più longeva del pianeta. L’albero con la vita più lunga dovrebbe essere la sequoia che vive circa 2000 anni.









