Il Natale offre un’ottima occasione per chi vuole imparare l’italiano come lingua straniera: tra libri di Natale, filastrocche e canti natalizi si possono trovare degli stimoli divertenti per apprendere qualcosa di più sulla lingua e sulla cultura italiana.

Il Natale offre un’ottima occasione per chi studia l’italiano come lingua straniera: tra libri, filastrocche e canti si trovano stimoli autentici per ampliare il vocabolario, migliorare la pronuncia e avvicinarsi alla cultura italiana. In questo articolo proponiamo risorse adatte a diversi livelli e suggeriamo attività semplici da svolgere durante le vacanze!

In questo articolo, ti daremo degli spunti per trovare i migliori libri sul Natale e alcuni dei racconti natalizi più amati dai bambini, senza dimenticare le filastrocche natalizie che rendono facile l’apprendimento della lingua.

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Libri natalizi consigliati per studenti Italian L2

La lettura è il modo più naturale per entrare nel ritmo della lingua. I racconti e i romanzi a tema natalizio permettono di lavorare su famiglia, emozioni, desideri e buone azioni: tutto il lessico che a Natale torna spesso nelle conversazioni. Per livelli A2‑B1 è utile partire da versioni adattate di classici come "Canto di Natale" di Charles Dickens; nelle edizioni semplificate la trama resta coinvolgente e i tempi del passato sono più accessibili. Chi ha già dimestichezza con la narrativa può alternare racconti brevi, per esempio "Racconti di Natale" di Louisa May Alcott, con pagine più “italiane” come le novelle di Luigi Pirandello, ottime per osservare registri diversi e sottintesi culturali.

Per scegliere bene il testo, considera tre fattori: interesse personale, livello linguistico e disponibilità di supporti. Se una storia ti appassiona, sarai più costante; se il livello è troppo alto, avrai bisogno di tradurre ogni frase e perderai il gusto; se esistono audiolibri, glossari o edizioni annotate, potrai alternare lettura e ascolto e fissare meglio i significati. Per gli studenti visivi funzionano bene le edizioni con illustrazioni o box culturali, mentre chi ama l’ascolto può acquistare l’ebook con audio o cercare letture espressive sui canali ufficiali. Valuta anche la lunghezza: una raccolta di racconti ti permette di concludere una storia in una sola serata, generando un senso di completamento che motiva a proseguire.

Libro aperto su un tavola allestita con decorazioni natalizie.
Sotto l'albero non può mancare uno de libri di Natale che accendono lo spirito natalizio.

Un’altra via è la narrativa contemporanea: storie come "I fratelli Kristmas" di Giacomo Papi si prestano a dialoghi e attività comunicative; un giallo come Il Natale di Poirot di Agatha Christie motiva alla lettura con l’indagine e allena connettivi logici e ipotesi. Per curiosi di cultura italiana, "I figli di Babbo Natale" di Italo Calvino (da "Marcovaldo") racconta la modernità con ironia ed è da leggere assolutamente in periodo natalizio ai corsi di italiano per stranieri.L’idea è semplice: scegli un testo vicino al tuo gusto, leggi poco ma bene, ricava un glossario essenziale e prova a riassumere con parole tue.

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Da dove comincio?

Scegli un racconto breve (8–12 pagine), leggi due volte e scrivi cinque frasi al passato con le parole nuove: è sufficiente per “accendere” lo studio nei giorni di festa.

Per aiutare la scelta in base al livello, questa tabella riassume alcune risorse e un’attività didattica suggerita per ciascuna.

RisorsaTipoLivelloAttività suggerita
Canto di Natale (Dickens)LibroB1–B2Timeline degli eventi; glossario emozioni
Racconti di Natale (Alcott)LibroB1Lettera di auguri a un personaggio
Novelle di Natale (Pirandello)LibroB2–C1Parafrasi in registro semplice; dibattito
I figli di Babbo Natale (Calvino)RaccontoB1Riscrittura del finale in 5 frasi
Storie di Natale (Camilleri)RaccontiB2Espressioni colloquiali → italiano neutro

Dopo aver selezionato il libro, definisci un obiettivo concreto per ogni sessione: “leggo sei pagine e trovo tre espressioni per fare gli auguri”, oppure “rileggo una scena e trasformo i verbi al passato prossimo”. Se studi in coppia, concorda domande guida da discutere a fine lettura: “Chi cambia idea e perché?”, “Quale gesto gentile vorresti imitare?”. Queste micro‑attività trasformano la lettura in pratica attiva e creano una memoria emotiva: ricordiamo meglio ciò che discutiamo o mettiamo in relazione con la nostra vita. Quando possibile, completa con l’audio: ascoltare la stessa scena a velocità ridotta e poi normale fa crescere comprensione e pronuncia in modo naturale.

Filastrocche e poesie di Natale: testi e attività

Le filastrocche sono perfette per fissare ritmo e pronuncia: rime brevi, lessico concreto, memorizzazione veloce. A scuola in Italia accompagnano spesso i “lavoretti” come biglietti, decorazioni, cartoline e funzionano bene anche per chi studia da solo. Per i livelli A1‑A2 si possono usare testi sui simboli del Natale (Babbo Natale, la Befana, l’albero, le luci) creando piccoli esercizi; dal livello A2 in su una poesia permette di lavorare su verbi d’azione e frasi dell’empatia, evitando di riportare il testo integrale e concentrandosi su parafrasi e parole chiave. ecco una filastrocca molto famosa con cui poter fare pratica:

"Babbo Natale" di Patrizia Nencini

Sono un papà molto speciale
mi chiamo Babbo Natale!

Il vestito che porto addosso
è di un vivace colore rosso.

Cappello, stivali e cintura
completano la mia figura.

Quando mi guardo nello specchio
vedo la faccia di un bel vecchio.

Vivo al Polo tra nevi e orsachiotti
insieme a tanti gnomi grassotti.

Al lume fioco di una lampadina
leggo la posta fino a mattina.

Nella stanza delle sorprese
incarto i regali dal primo del mese.

Ho una slitta a nove renne
e scio sulla neve carico di strenne.

Per non sentire la tramontana
mi copro tutto con la sciarpa di lana.

Arrivo in città a notte scura
lascio le renne per una nuova avventura.

Salgo svelto sopra il tetto
poi scivolo piano nel caminetto:

nella casa tutto tace
e a luci spente regna la pace.

L’albero di Natale è luminoso:
metto i giocattoli e mi allontano silenzioso.

Dopo un dolcetto e un riposino
lascio la casa di ogni bambino.

Al mattino, tutto solo,
sveglio le renne e …via verso il Polo!

Durante il viaggio saluto tutti:
i piccoli, i grandi, i belli e i brutti!

A casa arrivo con un po’ d’affanno,
mi stendo sul letto e dormo per un anno.

Sogno una notte fatata e speciale…
il tempo è passato: è già Natale!

Per ottenere risultati rapidi conviene lavorare per cicli brevi.

  • Primo ciclo: ascolto del ritmo battendo le mani, lettura corale e individuazione delle rime.
  • Secondo ciclo: focalizzazione su due o tre suoni caratteristici dell’italiano come le vocali sempre chiare, con brevi ripetizioni lente.
  • Terzo ciclo: piccola produzione creativa, ad esempio due versi che descrivono un ricordo dell’infanzia o un desiderio per l’anno nuovo.

La creatività non è un “extra”: costringe a scegliere verbi, aggettivi e rime, e quindi consolida la grammatica.

Piano di legno con sopra decorazioni natalizie.

Dal punto di vista lessicale, le filastrocche offrono campi semantici ricorrenti: colori, cibi, oggetti della casa, verbi del dare e ricevere, formule di cortesia. Puoi creare una mappa mentale con quattro rami: persone, oggetti, azioni, sentimenti, e aggiungere via via le parole incontrate, collegandole a immagini. Chi insegna può proporre attività TPR (Total Physical Response): a ogni parola si associa un gesto, si ascolta il testo e si eseguono i movimenti. L’associazione gesto‑suono aiuta moltissimo la memorizzazione, soprattutto per studenti principianti.

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Trucchetto per la pronuncia

Leggi ad alta voce battendo le mani sulle sillabe toniche: il ritmo della filastrocca aiuta a memorizzare accento e suoni difficili come “gli”, “gn”, “sci”.

Dopo la lettura, prova sempre a produrre due o quattro versi originali con lo stesso schema di rime: la micro‑produzione consolida la grammatica del presente e rende divertente lo studio. Se lavori in gruppo, chiudi con una piccola “performance”: ogni studente legge i propri versi e gli altri scelgono la rima più efficace o la parola più interessante. Questo dà valore alla produzione e crea un contesto affettivo positivo, che è la vera benzina dell’apprendimento linguistico.

Conosci anche le filastrocche dedicate alla festa di Santa Lucia?

Canti di Natale italiani: testi, ascolto e pronuncia

Tra le tradizioni natalizie più amate dai bambini, ci sono sicuramente gli zampognari, suonatori travestiti da pastori, che intonano i canti di natale per bambini e adulti. Per imparare l’italiano, non c’è niente di meglio che intonare i migliori canti di Natale tradizionali. Alcuni sono canti di Natale religiosi che i fedeli cantano a messa, altre sono canzoni di Natale italiane reinterpretate in chiave pop e altri canti di Natale internazionali tradotti in lingua italiana.

Cantare in gruppo migliora intonazione e fluidità e aumenta la fiducia quando si parla. Tra i brani tradizionali, "Tu scendi dalle stelle" lavora bene su suoni tipici dell’italiano e su un lessico invernale semplice; tra i brani pop, "A Natale puoi" ha una melodia chiara e parole ripetute, ideali per l’ascolto guidato. Anche versioni moderne di "Bianco Natale" o brani come "Buon Natale (se vuoi)" permettono di praticare espressioni di augurio e cortesia. L’approccio consigliato è sempre lo stesso: un ascolto globale per cogliere il significato, un ascolto mirato per la pronuncia e infine lo shadowing di 30–45 secondi.

Ecco alcuni canti di Natale che potresti imparare, magari ai corsi di italiano per stranieri.

Per curare la pronuncia, concentrati su pochi elementi alla volta. Le vocali italiane sono brevi e chiare: “a‑e‑i‑o‑u” non cambiano qualità in base alla posizione, a differenza dell’inglese. Quando canti, marca leggermente le doppie e prova a prolungare la consonante centrale; registrati e confronta con il modello. Lavora poi sull’intonazione della frase: l’italiano tende a una melodia regolare con accento forte sull’ultima parola di ciascun gruppo ritmico. I canti tradizionali, per la loro semplicità metrica, sono un laboratorio ideale per questi aspetti.

Anche la comprensione beneficia di una scheda d’ascolto. Prima ascolta senza leggere, individua il tema (nascita, inverno, desideri, famiglia), poi riascolta con il testo annotando due parole chiave per strofa. Infine, scegli tre espressioni da riciclare in una breve dedica: “ti auguro…”, “possa…”, “che sia…”. Con gli strumenti digitali puoi rallentare la velocità, ripetere porzioni di brano e usare i sottotitoli: sono aiuti didattici legittimi se non diventano stampelle permanenti.

Con i canti di Natale è più facile imparare la lingua italiana.
Le canzoni di Natale più belle sono quelle che piacciono ai bambini.

Se studi da autodidatta, crea una piccola routine: ascolta il brano, sottolinea 5 parole nuove, ripeti subito dopo la voce originale e registra la tua voce. Confrontare due registrazioni a distanza di una settimana è un ottimo modo per percepire i progressi.

Come utilizzare queste risorse per studiare italiano durante le feste

L’obiettivo non è “fare tutto”, ma costruire un’abitudine breve e costante. Una settimana di vacanze può trasformarsi in un percorso motivante se alterni lettura, ascolto e produzione. Il primo giorno scegli il materiale e fissa un mini‑obiettivo (dieci parole nuove); il secondo giorno dedica mezz’ora alla lettura con un breve riassunto; il terzo giorno lavora su una filastrocca e crea due versi tuoi; il quarto giorno canta un brano tradizionale curando i suoni più difficili; il quinto giorno ritorna alla lettura più lunga con una timeline degli eventi; il sesto giorno prova un brano pop con un esercizio cloze; il settimo giorno produci un testo: un biglietto di auguri o una breve email.

filo da spago e dischetti sul tavolo.

Chi dispone di più tempo può estendere il piano a due settimane, alternando giorni “leggeri” e giorni “forti”. Nella seconda settimana inserisci una rilettura selettiva dei passaggi più belli, un’attività di conversazione con un compagno (anche online), una revisione del glossario con frasi personali e un momento di auto‑valutazione: quali suoni mi riescono meglio? quali situazioni comunicative posso affrontare con sicurezza? Scrivere queste risposte su un taccuino crea una traccia concreta dei progressi e riduce la sensazione di “studiare a vuoto”.

Per gestire l’attenzione prova la tecnica del timer: 25 minuti di lavoro concentrato e 5 minuti di pausa, senza multitasking. Spegni le notifiche e prepara in anticipo i materiali: libro, auricolari, penna, acqua. Se sei in viaggio, sfrutta i tempi morti con l’audio o con brevi esercizi di pronuncia; se sei in famiglia, chiedi a una persona cara di ascoltare la tua filastrocca o di leggere con te un dialogo. Portare l’italiano nella vita reale è la strategia più efficace per fissare ciò che studi.

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come esprimo un biglietto di auguri?

 Usa una formula semplice: “Cara/Caro… ti auguro buone feste e spero che tu possa…”. Due frasi sincere, firma e data bastano per un messaggio in ottimo italiano.

Chi studia con un’insegnante o in coppia può aggiungere una breve conversazione guidata su tradizioni del proprio Paese e dell’Italia; chi studia da solo può usare un diario di bordo con giorno, attività svolta e tre cose imparate. La regola è chiara: poco, bene e spesso. Così le feste diventano un alleato per la tua Italian L2. Non cercare la perfezione nella prima bozza: l’obiettivo è comunicare. Dopo aver scritto, leggi ad alta voce, correggi una o due frasi, sostituisci un aggettivo generico con uno più preciso e passa oltre. La fluidità nasce dalla ripetizione nel tempo, non dal controllo totale di ogni dettaglio.

Pacchi di natale (regali) appoggiati sulla tavola in sala-
I migliori libri sul Natale raccontano le storie di famiglie.

Tra libri, filastrocche e canti, il Natale mette a disposizione risorse autentiche e motivanti. Scegli testi adatti al tuo livello, alterna input (lettura e ascolto) e output (parlato e scrittura), e verifica i progressi con registrazioni e riassunti brevi: alla fine delle vacanze avrai un lessico più ricco, una pronuncia più sicura e, soprattutto, la voglia di continuare a studiare con gioia. Se trasformerai due o tre rituali natalizi in piccole attività linguistiche (leggere un racconto con qualcuno, cantare insieme una strofa, scrivere un biglietto), scoprirai che l’italiano può diventare parte delle tue feste in modo naturale. E quando riaprirai i libri a gennaio, non ripartirai da zero: avrai costruito una base viva, fatta di parole, suoni ed emozioni.

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Catia Dos Santos

Traduttrice e scrittrice con una passione per le lingue