Lo scopo ultimo del Karate non risiede nella vittoria o nella sconfitta, ma nella perfezione del carattere dei suoi praticanti.

Gichin Funakoshi

Questa frase appartiene a uno dei più grandi maestri di karate, considerato da molti il padre stesso di questa disciplina delle arti marziali. Infatti se andiamo indietro nel tempo, per riscoprire le sue origini, scopriamo che è nata nell'isola di Okinawa anche grazie a Funakoshi.

Il karate prevede il coinvolgimento di tutto il corpo per combattere l'avversario e include anche importanti tecniche di difesa per saper rispondere. Coinvolge diversi aspetti dell'individuo, che vanno dalla formazione personale all'impatto positivo che ogni individuo può lasciare nella società, passando per la competizione sportiva e il raggiungimento del benessere fisico e mentale.

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Etimologia di karate

Questo termine deriva dall'unione di due ideogrammi: “kara” (空) che significa vuoto e “te” (手) che significa mano. Letteralmente significa "mano vuota", ovvero la disciplina che non implica l'uso delle armi. Una disciplina che si applica a mani vuote, per rafforzare corpo e mente.

Possiamo dire che il karate, come tante altre arti marziali, è quasi una filosofia di vita. Praticandolo, i karaketi migliorano le loro abilità fisiche e anche il loro carattere, imparando valori etici e morali da applicare nella vita di tutti i giorni.

Lo scopo di questo articolo è fornire una panoramica generale sul karate, per conoscere meglio questa disciplina. In particolare affronteremo questi temi:

  • la storia del karate
  • la filosofia del karate
  • le tecniche del karate
  • gli stili del karate
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Storia del karate

A differenza del kung fu che è di origine cinese, il karate nasce in Giappone. Per capire e scoprire le origini del karate dobbiamo volare nella bellissima e piccola isola a sud est del Giappone: Okinawa, nell'arcipelago delle Ryu Kyu, questa disciplina si diffuse durante la dinastia Ryukyu, fondata nel XV secolo.

come e dove è nato il karate

Okinawa, proprio per la sua posizione a metà tra Cina e Giappone, era un centro di scambi culturali e commerciali.

Il karate si sviluppò in risposta a leggi che proibivano ai cittadini di portare armi, quindi le arti marziali locali si mischiarono un po' con quelle cinesi.

I mercanti cinesi portarono con sé lo stile di combattimento noto come "chuan fa", che influenzò profondamente gli stili di combattimento locali.

Questi stili vennero poi sistematizzati e codificati in quello che oggi conosciamo come Karate.

Da Okinawa al resto del mondo

Ma dall'isola di Okinawa come arriva in tutto il resto del mondo, e prima ancora in Giappone? Possiamo attribuire la diffusione del karate a tutto il Giappone quando all'inizio del XX secolo, un maestro di Okinawa, Gichin Funakoshi, fu invitato a Tokyo per una dimostrazione al pubblico giapponese di questa arte marziale. Questo evento ebbe un impatto significativo che ha portato a considerare Funakoshi il padre del karate moderno.

Mano a mano emersero diverse scuole e stili di karate, con tecniche e filosofie caraterizzanti. Oggi infatti ci sono tantissimi stili di karate tra cui lo lo Shotokan (che è proprio quello fondato da Funakoshi), Goju-ryu, Wado-ryu e tanti altri che vedremo più avanti nell'articolo.

Quando iniziò a diffondersi nel resto del mondo? Probabilmente dopo la seconda guerra mondiale, quando alcuni maestri giapponesi emigrarono in Europa e negli Stati Uniti. Inoltre anche i film di arti marziali e le competizioni internazionali contribuirono alla diffusione di questa arte.

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Il karate alle Olimpiadi, per un'unica volta!

Durante le Olimpiadi di Tokyo 2020, il karate fu inserito tra i giochi olimpici per la prima volta. Una storia che è durata poco: il karate è stato escluso dal programma delle Olimpiadi di Parigi 2024.
Quale sarà il seguito di questa storia?

Filosofia del karate

Come abbiamo anticipato all'inizio, il karate ha una filosofia profondamente radicata nei principi etici e morali (un po' come il taekwondo) ed è sempre mirato allo sviluppo personale e spirituale. Dobbiamo infatti dire che questa disciplina è influenzata dal Bushido, il codice dei samurai, che sottolinea valori come lealtà, onore, rispetto e disciplina.

Chi pratica karate si troverà sempre a migliorare l'autocontrollo, la disciplina personale e il rispetto degli altri, controllare le proprie emozioni e reazioni, imparare a perseverare e a rafforzare lo spirito. Nonostante sia un'arte marziale, il karate promuove la non-violenza e l'uso della forza solo come ultima risorsa. L'obiettivo è la difesa personale, non l'aggressione.

Dōjō kun

Il karaketa segue una serie di principi che lo guidano non solo quando pratica il karate ma anche nella vita di tutti i giorni. I principi fondamentali sono racchiusi Dōjō kun che significa "regole del luogo in cui si pratica la Via". Dōjō è infatti il luogo dove si svolgono gli allenamenti e i corsi arti marziali.

Questi principi sono 5 e variano leggermente a seconda dello stile di karate, ma generalmente sono questi:

  • Ricercare il perfezionamento del carattere/dell'anima.
  • Percorrere la via della verità e della fedeltà.
  • Rafforzare la costanza dello spirito.
  • Rispettare gli altri.
  • Rinunciare alla violenza e acquisire autocontrollo.

Dunque, il karate spinge a migliorarsi, abbandonando quei comportamenti e quegli aspetti che non ci consentono di vivere in armonia con gli altri, a essere sempre sinceri e praticare la via del bene.

Ma porta anche a perseverare e rafforzare la costanza dello spirito e non fermarsi di fronte alle difficoltà, rispettare gli altri e ad applicare sempre l'educazione, e infine incita ad acquisire l'autocontrollo e rinunciare alla violenza.

alle radici del karate, una forte filosofia
alla scoperta del karate e delle sue fondamenta

Niju Kun

Ma questi non sono gli unici 5 principi sui quali si basa il karate, un altro grande punto di riferimento è il Niju Kun che è una raccolta di 20 precetti formulati sempre dal maestro di arti marziali Gichin Funakoshi, e che quindi guidano prevalentemente il karate shotokan. Vediamoli uno ad uno:

  1. Il karate comincia con il saluto, e termina con il saluto. Il saluto è una forma di rispetto verso gli altri.
  2. Nel karate, non si prende l'iniziativa dell'attacco. L'attacco deve cioè essere messo in campo solo quando non si può rispondere in altro modo, non si può per questo iniziare colpendo.
  3. Il karate è dalla parte della giustizia.
  4. Conosci prima te stesso, poi gli altri.
  5. La mente e il cuore vengono prima della tecnica. Il valore mentale quindi viene messo al primo posto.
  6. La mente deve essere lasciata libera.
  7. La disgrazia proviene dalla disattenzione. Nel karate bisogna mettere la massima concentrazione, ebbene sì!
  8. Il karate non si vive solo nel dōjō. Ma anche nella vita di tutti i giorni!
  9. Il karate si pratica tutta la vita.
  10. Applica il karate alla vita di tutti i giorni, per trovare la bellezza.
  11. Il karate è come l'acqua calda. Appena smettiamo di riscaldarla, si raffredda.
  12. Non pensare a vincere, piuttosto pensa a non perdere.
  13. Adeguati alle sfide che ti pone il tuo avversario.
  14. L'essenziale in combattimento si gioca sul falso e sul vero.
  15. Considera mani e piedi dell'avversario come spade.
  16. Quando un uomo varca la porta di casa, si può trovare di fronte a un milione di nemici.
  17. Mettiti in guardia come un principiante, più avanti si torna alla posizione naturale. Questo significa che all'inizio della pratica bisogna concentrarsi sulla tecnica e imparare le guardie codificate, progredendo si possono invece assumere posizioni più naturali.
  18. Bisogna eseguire correttamente i kata, la loro applicazione nel combattimento è altra cosa. Perché nel combattimento ci si deve muovere a seconda delle mosse dell'avversario, e quindi si possono variare i kata (una serie di movimenti codificati).
  19. Non dimenticare la variazione della forza, la scioltezza del corpo e la lentezza o la velocità nelle tecniche.
  20. Sii sempre creativo.

Tecniche del karate

Ma ora passiamo al lato pratico e entriamo nel vivo di questa disciplina per scoprire le sue tecniche. Prima di tutto, dobbiamo fare una distinzione tra i 3 elementi fondamentali della pratica del karate:

Kihon

tecniche di base

Kata

forme e sequenze delle tecniche di base

Kumite

applicazione delle tecniche nel combattimento

Queste tre metodiche contribuiscono in modo unico a sviluppare le abilità del praticante.

Alla base vi è il kihon, che comprende infatti quelle tecniche fondamentali che insegnano le posizioni e i movimenti fondamentali e a colpire, parare e calciare nel modo giusto. Questi gesti devono essere interiorizzati alla perfezione, diventare parte di chi li pratica.

Una volta appresi i kihon, si può passare ai kata (che variano in base agli stili di karate) una serie prestabilita di movimenti e tecniche.

Ogni kata rappresenta una coreografia precisa di pugni, calci, parate e spostamenti.

Con i kata quindi si impara a combinare i diversi movimenti.

Kumite significa combattimento, e rappresenta quindi la fase in cui gli studenti mettono in pratica le tecniche lottando uno contro l'altro. Esistono vari livelli e tipi di kumite, che vanno dal preordinato al libero, ognuno con scopi e regole specifiche.

I nomi delle tecniche variano un po' in base alle scuole e agli stili di karate, ma ce ne sono alcune che sono trasversali per tutti.

Le tecniche possono essere suddivise prevalentemente in:

  • tecniche di caduta
  • tecniche di colpo
  • tecniche di parata
  • tecniche di calcio
  • tecniche di percossa e a mano aperta
  • tecniche di proiezione e di controllo
  • tecniche di guardia

Elencarle tutte sarebbe impossibile. Ma nel video sopra ne hai potute conoscere alcune che rientrano in queste categorie come tra le tecniche di colpo:

  • il tate tsuki: un pugno verticale, con la mano dritta
  • il tettsui: pugno a martello.

Tra le tecniche di parata (quindi tecniche per difendersi, che sono fondamentali nel karate) vi sono:

  • jodan age uke: parata alta
  • gedan barai uke: parata bassa
  • shuto uke: parata col taglio esterno della mano
  • hiza uke: parata col ginocchio
  • hiza geri ginocchiata frontale

Tra le tecniche di calcio:

  • mae geri: calcio frontale, in cui si colpisce con la zona subito sottostante alle dita
  • mawashi geri: calcio circolare

Ci sono poi anche tecniche per le posizioni e per gli spostamenti. Questo argomento deve essere approfondito con la pratica e affidandoti anche ai nostri superprof karaketi!

Ora facciamo un piccolo test!

Quali sono le tecniche di base del karate? 🤓

kata25%
kumite6.25%
kihon68.75%

Gli stili di karate

Come forse oramai avrai capito, ad oggi non è esiste un unico stile di karate. All'interno di questa disciplina vi sono affascinanti diramazioni, ognuna con le proprie sfumature e le proprie caratteristiche. Proprio per le sue radici antiche, questo tipo di arte marziale si è modellato nel tempo, subendo influenze e quindi intraprendendo di volta in volta diversi percorsi.

Wado-Ryu, Shito-Ryu, Kuma Ryu, Shotokan... questi sono solo alcuni dei tanti nomi che definiscono le diverse tipologie di karate. Vediamo quali sono i 4 più praticati e conosciuti.

Shotokan: caratteristiche e tecnica

Il karate Shotokan è uno degli stili più diffusi e influenti di oggi, fondato da Gichin Funakoshi. Il nome "Shotokan" deriva dal nome d'arte "Shoto" utilizzato da Funakoshi per firmare le sue poesie e significa "Casa di Shoto", perché kan significa casa, sala. Shoto (Shòtò) significa "vento tra i pini nella pineta".

Le tecniche sono potenti e dirette, le posizioni lunghe e basse, per favorire la stabilità e la forza. I movimenti sono lineari e forti, con un'enfasi sullo sviluppo della massima potenza attraverso l'uso del corpo intero. I passi sono ampi e le posizioni profonde, i pugni distanti e i calci alti.

I praticanti sono incoraggiati a sviluppare non solo la forza fisica ma anche a migliorare il carattere, un po' come nel judo, seguendo i cinque principi del Dojo Kun che abbiamo visto sopra.

Goju-Ryu: filosofia e pratica

Gōjū-ryū, è un altro dei principali stili, significa "stile duro-morbido", o "scuola (ryū) della durezza (Gō) e cedevolezza (jū)"). Combina infatti movimenti duri, come pugni potenti, calci e parate, ad altri morbidi, come movimenti circolari, bloccaggi morbidi e tecniche di deviazione, creando così un bilanciamento continuo tra forza e flessibilità. Secondo la filosofia del Goju-Ryu, questa dualità tra forza e flessibilità/armonia deve riflettersi anche nella vita di tutti i giorni.

Il Goju-Ryu si distingue per la sua enfasi sulla respirazione corretta (ibuki) la potenza interna e l'applicazione pratica delle tecniche di combattimento. La respirazione è fondamentale per il controllo dell'energia e per aumentare la concentrazione e migliorare la resistenza.

i diversi stili di karate
ogni karaketa deve imparare le tecniche base

Wado-Ryu

Fondato dal maestro Hironori Otsuka nel 1939, questo stile combina elementi del karate tradizionale con il jujutsu giapponese.

Wado-Ryu significa "la via dell'armonia" e infatti qui il movimento è fluido e armonico, poco rigido, vengono favoriti l'evitamento e la redirezione delle forze piuttosto che il confronto diretto.

Shito-Ryu

I corsi di arti marziali karate Shito-Ryu sono invece iniziati nel 1931; lo stile è stato fondato da Kenwa Mabuni. Il nome "Shito" nasce dall'unione dei 2 maestri dei nomi dei 2 maestri del fondatore Mabuni: Ankō Itosu e Kanryo Higaonna, che si possono pronunciare rispettivamente anche Shi e To. Comprende un vasto numero di kata, combinazioni di movimenti duri e morbidi, e una varietà di tecniche e strategie di combattimento. Viene posta grande enfasi sulla precisione e sulla correttezza dei movimenti. Unisce posizioni lunghe e stabili e usa movimenti circolari e diretti in otto direzioni,

Qui possiamo vedere una dimostrazione pratica di 3 di questi stili a confronto:

Abbiamo fatto una breve panoramica su quello che troverai nei diversi corsi arti marziali karate, abbiamo guardato dall'alto la disciplina per vederla nel suo insieme e per vedere le sue diverse sfumature. Abbiamo scoperto le sue origini, la filosofia che la sorregge, le tecniche che stanno alla base e alcuni degli stili più praticati.

Hai le basi per capire se il karate può fare per te. Che dici, sei pronto a iniziare?

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Alice

Colleziono quaderni e penne da scrivere, amo i fogli bianchi ma ancora di più amo riempirli con le mie parole. Copywriter di professione, da sempre innamorata della lettura e della scrittura.