Il Kung Fu, Wushu o Gong Fu, è l'insieme delle arti marziali cinesi. Questo termine ampio e versatile abbraccia una vasta gamma di stili e tecniche sviluppate nel corso dei secoli in Cina.
La sua influenza si estende ben oltre i confini del Paese, il kung fu ha lasciato un'impronta significativa su molti altri corsi arti marziali come ad esempio il karate, e ha contribuito alla cultura globale delle discipline marziali. Grazie al mondo del cinema, questa arte marziale si è fatta conoscere anche nel resto del mondo e in Occidente.
Questo termine in cinese si traduce letteralmente in "abilità" o "lavoro duro", e si riferisce a qualsiasi abilità che venga perfezionata con pratica e dedizione.
Tuttavia, in Occidente, è principalmente associato alle arti marziali cinesi. Quando parliamo di arti marziali dunque dovremmo utilizzare il termine“ Kung Fu Wushu” (功夫 武术), poiché “Wushu” significa “Arte della Guerra”
Quel che è certo è che il kung fu si distingue per la sua varietà di stili, che possono essere raggruppati in stili interni e stili esterni. Gli stili interni si concentrano sull'energia interna, la meditazione e il controllo del respiro. Gli stili esterni si concentrano maggiormente sulla forza fisica, la velocità e la resistenza. Ma basta con gli spoiler! Approfondiamo l'argomento nel resto dell'articolo!
La storia del kung fu
Per scoprire le origini e la nascita del kung fu dobbiamo volare in Cina, preparati perché questo sarà anche un viaggio spirituale! Arriviamo infatti a Dengfeng, una città-contea nella prefettura di Zhengzhou, nella provincia cinese dell'Henan: qui si trova il tempio Shaolin, che è esattamente il luogo in cui sono nate queste arti marziali. Il tempio si trova ai piedi del Monte Song, che è una delle montagne più sacre della Cina.
Secondo racconti che uniscono realtà e leggenda, è grazie al monaco buddhista di nome Bodhidharma, che nacque questa disciplina. La figura di Bodhidharma è protagonista di numerose leggende e avvolta dal mistero: secondo alcune fonti nacque in India nel 483 d.C, secondo altre fonti nacque in Iran e morì nel 540 d.C proprio a Shaolin.
Egli arrivò nel tempio di Shaolin intorno al 527 d.C. e introdusse una serie di esercizi fisici e pratiche meditative per migliorare la salute e la disciplina dei monaci, spesso deboli e malati a causa delle lunghe ore di meditazione e di mancanza di movimento fisico. Queste tecniche furono anche d'aiuto per difendersi dalle popolazioni esterne e dagli animali e, anzi, prendevano proprio ispirazione dalle movenze degli animali.
Ecco, questi esercizi costruirono le basi per il kung fu Shaolin. Da qui, i monaci Shaolin svilupparono numerosi stili e tecniche che combinavano forza fisica, agilità e abilità di combattimento.
Se vuoi fare una breve pausa prima di continuare nella lettura, ecco oggi com'è il monastero di Shaolin:
Sviluppo e diffusione storica
Durante le dinastie Sui (581-618) e Tang (618-907), il kung fu di Shaolin divenne famoso in tutta la Cina, influenzando molte altre scuole e stili.
Durante le dinastie Song (960-1279) e Ming (1368-1644), continuò a evolversi, e si svilupparono molte delle forme e tecniche che conosciamo oggi. La cultura delle arti marziali e dei corsi arti marziali si intrecciò con la vita quotidiana e divenne parte integrante della formazione militare e civile.
Questa disciplina subì un declino durante la dinastia Qing (1644-1912) a causa delle politiche oppressive che vietavano la formazione militare per evitare ribellioni. Tuttavia, nelle comunità locali, nei villaggi e nelle famiglie continuò ad essere praticato e tramadanto di generazione in generazione.
Finché non vi fu una rinascita nel XX secolo, dopo la caduta della dinasta Qing e l'inizio della Repubblica di Cina. In questo periodo vennero fondate scuole e istituti per preservare e diffondere queste tradizioni.
Diffusione in Occidente
Sempre nel XX secolo, grazie ai film e alle storie di maestri leggendari come Wong Fei-hung e Huo Yuanjia, il "kung fu" divenne popolare in Occidente. Negli anni '60 e '70, raggiunse una fama mondiale grazie ai film di Bruce Lee, che portarono quest'arte marziale sotto i riflettori internazionali.
Varianti di kung fu e principali stili
Forse conosci bene alcune arti marziali come ad esempio il taekwondo. Ecco adesso è il momento di concentrarci sul kung fu. Sotto il cappello del kung fu c'è una vasta gamma di stili e tradizioni marziali cinesi, ognuno con una storia unica, una filosofia distintiva e tecniche specifiche. Come abbiamo detto all'inizio dell'articolo possiamo fare una distinzione tra gli stili interni e gli stili esterni.
Gli stili interni, attraverso movimenti fluidi e meditativi, si concentrano sullo sviluppo dell'energia interna, sulla salute e sull'armonia tra mente e corpo.
Gli stili esterni, invece, sono caratterizzati da movimenti rapidi e potenti ed enfatizzano la forza fisica, la velocità e le tecniche di combattimento pratiche.
Esiste anche una distinzione geografica, quindi tra stili del Nord e stili del Sud.
Gli stili del Nord si caratterizzano per movimenti ampi e acrobatici, sviluppano flessibilità e agilità, con calci alti, salti e movimenti fluidi e dinamici.
Gli stili del Sud si differenziano invece per movimenti più compatti e potenti, enfatizzando la forza fisica e la stabilità, qui le tecniche sono maggiormente di pugno e di mano. Ma ora vediamone alcuni! Con questo articolo non possiamo entrare nel dettaglio di ogni stile ma vogliamo offrire una breve panoramica e alcuni spunti per farti conoscere meglio il kung fu e le sue mille sfumature.
Tai Chi Chuan
Il Tai Chi Chuan, comunemente abbreviato in Tai Chi, è un'arte marziale interna (neijia), Tai significa “grande”, mentre Chi significa “principio” o “culmine”, Chuan indica il pugno o il palmo della mano.
Si dice che il fondatore sia Chen Wangting della famiglia Chen, che visse durante la dinastia Ming (1368-1644).
Sviluppato come una forma di esercizio fisico e meditazione in movimento, si basa sui principi del Taoismo e dell'alchimia interna cinese, in particolare sul principio del yin e yang, che rappresenta l'equilibrio dinamico tra forze opposte. L'idea di base è di armonizzare il corpo e la mente, migliorando la salute fisica e mentale attraverso movimenti fluidi e continui. Potremmo dire che è una sorta di meditazione in movimento.
La fluidità nei movimenti rappresenta l'adattabilità e la capacità di fluire con le circostanze della vita. Con la pratica, aumenta la consapevolezza del proprio corpo e del proprio respiro e questo consente di sviluppare una mente calma e concentrata. Quindi che dici, il kung fu ti interessa o preferisci altre discipline come il judo?
Shaolin Kung Fu, la forma di kung fu tradizionale
Come abbiamo visto prima, è lo stile più antico del kung fu. La sua filosofia è influenzata dal Buddhismo Chan (Zen), che enfatizza la meditazione e la disciplina mentale. La pratica marziale è vista come un mezzo per raggiungere l'illuminazione e l'auto-perfezionamento.
Ispirato dai movimenti degli animali, include tecniche basate su tigri, gru, serpenti, draghi e leopardi, ciascuna con caratteristiche uniche. Le forme (Kata) combinano attacchi, parate, salti e calci, praticati per sviluppare abilità tecniche e fisiche.
Hung Gar
Associato sempre al tempio Shaolin, Hung Gar è uno stile di kung fu del Sud della Cina, il suo nome deriva dal fondatore leggendario: Hung Hei-gun.
Comprende una varietà di pugni, come il "Pugno di Tigre" e il "Pugno del Drago". Rispetto ad altri stili del nord i calci sono potenti e limitati.
Per quanto riguarda le forme (kata) combinano tecniche di attacco e difesa, come la famosa forma "Fu Hok Seung Ying Kuen" (Tigre e Gru in combinazione).
Wing Chun
Sviluppato nel sud della Cina durante la dinastia Qing (1644-1912), è relativamente recente. Si dice che fu creato dalla monaca buddhista Ng Mui e perfezionato da Yim Wing Chun, da cui prende il nome.
Il Wing Chun è diventato famoso in Occidente grazie a Bruce Lee, che inizialmente si addestrò in questo stile sotto il leggendario maestro e istruttore arti marziali Ip Man. Economia di movimento, velocità e efficienza sono i principi che lo guidano. L'enfasi è posta sulla difesa personale pratica e realistica, con tecniche progettate per essere semplici, dirette e efficaci.
Wushu moderno
Il Wushu moderno, come suggerisce il nome, è una forma contemporanea di arte marziale cinese. Sviluppata nella Repubblica Popolare Cinese a partire dagli anni '50 per sistematizzare e standardizzare le varie tradizioni di kung fu. Comprende esibizioni di forme con e senza armi, pone molta enfasi anche su criteri estetici e tecnici, come l'equilibrio, la flessibilità, la forza e l'accuratezza.
Si basa su due discipline principali: il taolu (sequenze coreografate), e il sanda: combattimento a contatto pieno. Simile alla kickboxing, include pugni, calci e tecniche di proiezione.
Lo sapevi? Il wushu è uno dei nuovi sport aggiunti al programma dei Giochi Olimpici Giovanili di Dakar 2026!
Queste sono solo alcune varianti del kung fu e sono raccontate in modo sintetico, se vuoi approfondire di più l'argomento ricorda che puoi sempre contare sui nostri Superprof e passare anche al lato pratico!
Il Kung Fu nel cinema e nella cultura popolare
Spostiamoci dall'area di combattimento al grande schermo. Hai preso i pop corn?
Come saprai, il kung fu da pratica marziale si è trasformato in fenomeno culturale grazie all'impatto del cinema. Le arti marziali cinesi hanno affascinato il pubblico di tutto il mondo attraverso le storie sullo schermo che hanno messo in luce le tecniche di combattimento ma anche la filosofia orientale.
Le icone del kung fu nel cinema: Bruce Lee e Jet Lee
Non possiamo non nominare per primo Bruce Lee: la figura più iconica di tutte nella storia del cinema di kung fu. Lee ha introdotto il kung fu al pubblico internazionale. La sua combinazione di velocità, potenza e carisma ha reso il kung fu popolare in tutto il mondo.
Nacque nel 1940 a San Francisco e arrivò a Hong Kong subito poco dopo la sua nascita insieme alla sua famiglia, dove trascorse la sua infanzia. Da giovane, Bruce Lee fu spesso coinvolto in risse di strada, per questo il padre a lo iscrisse a lezioni di arti marziali. All'età di 13 anni, iniziò a studiare Wing Chun sotto la guida del maestro di arti marziali Yip Man. Questo fu l'inizio della sua passione per le arti marziali e nel corso degli anni portò questa passione anche in una serie di film di film di arti marziali che rivoluzionarono il genere, tra cui:
- "The Big Boss" (1971)
- "Dalla Cina con furore" (1972)
- "The Way of the Dragon" (1972): in questo caso Lee è stato produttore e direttore del film, che include il famoso combattimento con Chuck Norris al Colosseo di Roma.
- "I 3 dell'operazione drago" (1973): prodotto a Hollywood rappresenta il culmine della sua carriera
Ecco una delle scene più famose:
Un'altra grande icona è Jet Li, anche lui attore e praticante di arti marziali. Con film come "Once Upon a Time in China" (1991), "Fist of Legend" (1994) e "Hero" (2002), ha portato il kung fu a nuovi livelli di coreografia e narrazione, guadagnando fama sia in Asia che in Occidente.
Qual è il tuo film preferito di Bruce Lee? 🐲
Kung Fu nelle serie TV e nei film d'animazione
Il kung fu ha avuto una notevole influenza non solo sul grande schermo, ma anche nelle serie televisive e nei fumetti, che hanno contribuito a diffondere ulteriormente la cultura e le tecniche delle arti marziali cinesi. Tra le varie serie tv citiamo Iron First, prodotta da Netflix in collaborazione con Marvel Television.
La serie è basata sull'omonimo personaggio dei fumetti Marvel ed è incentrata su Danny Rand, un giovane miliardario addestrato nelle arti marziali, che ritorna a New York per reclamare la sua eredità e combattere il crimine.
Di Iron First esiste anche il fumetto della Marvel, creato da Roy Thomas e Gil Kane che racconta sempre la storia di Danny Rand.
Infine, per concludere con una nota di simpatia, vogliamo ricordarti del film d'animazione Kung Fu Panda al quale noi pensiamo appena sentiamo la parola kung fu!
Se hai visto questo video, non sappiamo se ti sia venuta più fame o più voglia di praticare kung fu, ma ti auguriamo di avere la stessa determinazione di Po!
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