Conoscere i simboli del Natale in Italia è sicuramente un modo divertente e caloroso per immergersi nella lingua e nella cultura italiana.
Il Natale, come in tanti paesi di religione cristiana, è una delle feste più sentite, anche da chi non professa. In effetti, il Natale assume un valore universale di celebrazione della gioia, dell'amore e dello stare insieme in famiglia.
La festa si celebra secondo una tradizione che ha origine nell’antica Roma e che nel corso dei millenni si è arricchita di usanze che abbracciano diverse branche della religione cristiana e coniugano il sacro al profano. Alle decorazioni, ai canti, alle cerimonie, ai rituali, alla festa si aggiungono le ricette irresistibili che rendono il Natale la festa più bella dell’anno.
Se vuoi capire davvero il significato del Natale in Italia, devi partire dai simboli natalizi che indicano che tutto è pronto per un evento indimenticabile.
Cos’è il Natale: i simboli religiosi
Sembra scontato, ma per conoscere davvero i simboli del Natale, è importante capire che cosa si festeggia con questa festa.
Il Natale è una festa religiosa con cui, tra il 24 e il 25 dicembre, i Cristiani celebrano la nascita di Gesù, il figlio di Dio sceso sulla terra per salvare gli uomini dai propri peccati.

Secondo il Vangelo, il messaggio scritto dai seguaci di Gesù per tramandare la sua parola e diffonderla a tutta l’umanità, in particolare i vangeli di Luca e Matteo, Gesù nacque a Betlemme in una grotta, scaldato solo dalla vicinanza di un bue e un asinello.
La madre Maria, che aveva concepito questo bambino per opera dello Spirito Santo, e suo marito Giuseppe provenivano da Nazareth, la città natale di Giuseppe, ai tempi del Re Erode.
Un angelo aveva annunciato a Maria che avrebbe avuto Gesù e annunciò ai pastori che era nato, mentre una stella guidò i Re Magi conducendoli alla grotta in cui era nato. Provenienti da paesi lontani, i Magi resero omaggio al figlio di Dio portando con sé dei doni: oro, incenso e mirra.
In questa storia cristiana del Natale riconosciamo i primi simboli di questa festa: l'Angelo che annuncia la buona novella, la stella che rappresenta la luce, la vittoria della vita contro la morte. I colori del Natale sono rappresentati dai doni portati dai Re Magi e il fatto stesso di scambiarsi dei regali, la sera di Natale deriva proprio da questo.
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Simboli del Natale: la storia
Dal punto di vista storico, quando la religione cristiana smise di essere perseguitata dall’Impero romano con l’editto di Costantino del 313 d.c., inglobò dentro di sé molte delle tradizioni pagane che la precedevano. Il Natale, la festa della natività, quindi della nascita di Gesù, fu istituito a partire da quella data.

In particolare, la religione dominante a Roma ai tempi di Costantino era quella mitraica. Mitra era un Dio indoeuropeo presente negli scritti sacri dell’India, ma anche in quelli dei Persiani, e adorato da diversi popoli, inclusi Greci e Romani. Il 25 dicembre era la festa pagana del dio Mitra, considerato dio del sole, Sol Invictus. La festa si chiamava “Natalis Solis Invicti”. Con l’ufficializzazione del cristianesimo come religione dell’Impero romano, la festa si chiamò “Natalis Christi” ed ecco perché il Natale si festeggia proprio il 25 dicembre.
Ancora prima del dio Mitra, il periodo del solstizio d’inverno intorno al 21 dicembre era una festa agricola con cui praticamente tutti i popoli europei celebravano il passaggio al freddo inverno dove non si potevano lavorare i campi. Allora tutti, anche i contadini, riposavano e festeggiavano andando a trovare parenti e amici e scambiandosi i doni.
L’albero e la ghirlanda venivano spesso usati come ornamento per le case, per simboleggiare la vita nuova e la salvezza. Ed ecco altri due simboli del Natale.
Il Presepe
In Italia, come viene spiegato nella maggior parte dei corsi di italiano per stranieri, il presepe è il simbolo del Natale per eccellenza. Fu introdotto nel XIII secolo da San Francesco d’Assisi che, per celebrare la nascita di Gesù, allestì una stalla con del fieno, il bue e l’asinello e la Sacra famiglia composta da Gesù, Giuseppe e Maria. Per ordine del papa Onorio III non furono ammesse delle vere e proprie rappresentazioni, quindi nessuna recitazione, ma la scena della natività diventò presto una tradizione.
Nel corso dei secoli, il Presepe è entrato in tutte le case dei cattolici che costruivano una propria versione della natalità con statuine intagliate nel legno e scenografie sempre più complesse: dalla semplice grotta o stalla, si è passati a intere città medievali costruite con le proprie mani. Queste tradizioni natalizie si sono tramandate di genitori in figli tanto che sono nate “scuole” regionali come quella genovese o quella abruzzese. Chi non ha manualità, va in giro per mercatini di Natale per trovare le migliori statuine per la propria collezione.
Il presepe napoletano è sicuramente uno dei più conosciuti in Italia e nel mondo: è ricco di tantissimi personaggi, non solo la Sacra famiglia o i Re magi, ma tanti altre figure urbane e agricole. Il più famoso è il pastore, ma non mancano scene della vita quotidiana in miniatura: persone che lavorano il ferro, trasportano la legna, mungono il latte ecc. In pieno centro a Via San Gregorio Armeno si possono ammirare tutte le figure del presepe napoletano. Oggi includono anche personaggi contemporanei famosi da aggiungere alla propria collezione.
Se vuoi trascorrere il Natale in Italia, potrai ammirare il presepe nelle piazze di tutte le grandi città e dei piccoli centri. Non perderti il gigantesco presepe con le statue di San Pietro a Roma o i presepi viventi dove persone in carne e ossa
Albero di Natale
Che Natale sarebbe senza l’albero di Natale? Ormai, l’abete vero o finto addobbato con palline, luci, angeli, campanelli, fiocchi e qualunque altro addobbo è il più sentito simbolo del Natale. La sua presenza regala alla casa allegria e calore e per i più piccoli comincia l’attesa per quando si apriranno i regali tra il 24 e il 25 dicembre.

Il vero valore dell’albero di Natale è la sua preparazione. In Italia, l’8 dicembre è il giorno in cui la famiglia si riunisce per decorare insieme l’albero di Natale, aggiungendo ogni anno un pezzo nuovo a una tradizione che si arricchisce. Amore, condivisione, serenità e attesa sono tutti i sentimenti che ispira questo simbolo del Natale.
L’usanza di decorare i rami di abete con fiori e frutti profumati è antichissima ed è comune a tutte le società agricole d’Europa. Furono i protestanti, dopo la Riforma guidata da Martin Lutero a prendere l’albero di Natale come simbolo di questa festa, mentre il presepe rimaneva più ancorata alla tradizione cattolica.
Per i protestanti, l’albero è l’ultimo tassello degli addobbi natalizi visto che deve essere fatto la vigilia di Natale. In Italia, invece, c'è chi non riesce ad aspettare l'8 dicembre e inizia a preparare l'albero molto prima e si lascia andare a filastrocche e canti di Natale!
Addobbi di Natale
Molti degli addobbi usati per decorare le case e l’albero di Natale hanno un significato ben preciso e traggono origine dalle feste contadine invernali legate al solstizio d’inverno.
Come abbiamo visto, l’inverno, specie quelli rigidi pieni di neve, marcava un periodo di riposo dalla fatica dei campi, portava con sé il buio e c’era la necessità di riposarsi, proteggersi da eventuali spiriti malvagi e ricominciare a prepararsi al nuovo ciclo produttivo con la primavera.
Scopri ai corsi di italiano per stranieri alcuni addobbi che sono anche simboli del Natale e il loro significato:
- Albero – il sempreverde simboleggia la vita
- Stella – la stella cometa che si mette sulla punta dell’albero è la vittoria della luce sulle tenebre
- Campane – servono a portare la buona novella, lanciando un messaggio di gioia e a scacciare gli spiriti
- Calze – vengono riempite con i dolci in attesa dell’epifania del 6 gennaio, ma rappresentano la protezione dei bambini da parte di San Nicola
- Ghirlanda – rappresenta la redenzione e la salvezza per i primi cristiani
- Vischio - una pianta che secondo le tradizioni scandinave protegge dagli spiriti maligni
A questo elenco possiamo aggiungere anche la neve, onnipresente tra le decorazioni e gli addobbi dell'albero di Natale, l'immancabili pupazzo di neve e naturalmente i regali! Non sono una trovata commerciale, ma un modo per dire Buon Natale alle persone che si amano.
Babbo Natale
La figura di Babbo Natale è diventata famosa in tutto il mondo con il celebre spot della nota fabbrica di bevanda analcolica negli anni ’30. Da quel momento in poi, il signore vestito di rosso viene anche nelle case italiane a portare i regali ai bambini.

In realtà, Babbo Natale riunisce la figura di San Nicola (da cui Santa Claus), vescovo di Antiochia e protettore dei bambini, con altre figure del nord e dell’est Europa, come dimostrano la slitta, la neve, le renne, gli elfi che lo accompagnano.
Comunque lo si chiami, i tratti distintivi di questa figura sono la folta barba bianca e un sacco pieni di regali per i bambini che si sono comportati bene.
La Befana (e le calze)
L’Epifania, in greco, manifestazione, viene festeggiata il 6 gennaio e celebra il giorno in cui il bambino Gesù si manifestò ai Re Magi che portarono con sé dei doni. In alcune regioni italiane, un tempo i regali venivano scambiati proprio il 6 gennaio, che tuttora è la data del Natale per le chiese cristiane ortodosse.
In Italia, a portare i doni ai bambini che si erano comportati bene o il carbone, a quelli che avevano fatto i monelli, era una signora anziana, con un grande naso e le scarpe rotte che scendeva di notte nelle case volando sulla sua scopa. Stiamo parlando della Befana, il cui nome probabilmente deriva proprio dal greco Epifania. Probabilmente la Befana era legata al capodanno e segnava il passaggio dal vecchio al nuovo anno.
Durante la festa della Befana, il 6 gennaio, i bambini ricevono delle calze di Natale con dolciumi. Ecco perché le calze di Natale sono sempre presenti sia come addobbi per l'albero, che in dimensioni reali appese sopra al camino.
Simboli natalizi: i dolci
Come in tutte le feste, il Natale si festeggia a tavola, riuniti con tutta la famiglia allargata che si augura Buon Natale. Il cenone della vigilia, il 24 dicembre, è ricco di piatti di pesce, mentre il giorno di Natale, il 25 dicembre, è la volta dei piatti di carne.
Le ricette natalizie fanno parte di una viva tradizione culinaria che ha reso alcuni prodotti il simbolo del Natale. Tra i simboli natalizi culinari ci sono il pandoro e il panettone e il torrone.
Il pandoro è stato inventato dal veronese Domenico Melegatti nel 1894 ed è un dolce a forma di montagna con zucchero a velo sopra.
Il panettone è più antico ed è originario di Milano, ai tempi di Ludovico il Moro nel XV secolo. Il soffice dolce con canditi è uno dei simboli del Natale.
Il torrone, un dolce a base di miele, mandorle, zucchero e spezie con o senza cioccolato è un dolce di origine araba, diffuso in Spagna e tipico della Sicilia. Secondo altre fonti, il torrone è stato inventato a Cremona in occasione del matrimonio tra membri della famiglia Sforza e Visconti nel 1441.
Se durante le feste, fai visita a qualcuno è un'ottima idea portare in regalo un cesto natalizio, contenente pandoro, panettone, torrone e tutte le migliori prelibatezze di Natale da condividere.