Sono meglio le piante da interno o quelle da esterno?
A chi non piacerebbe avere un giardino o un terrazzo immenso con piante spettacolari che crescono da sole? Per la maggior parte di noi, questo non è possibile, specie se abitiamo in un appartamento e abbiamo il pollice nero.
E allora dobbiamo andare su qualcosa di più fattibile per dare libero sfogo alla nostra parte green (o smetterla di affogare le nostre piantine): scegliere delle piante da interno resistenti, belle e salutari.
È davvero possibile che le piante crescano rigogliose in uno spazio chiuso, magari con poca luce, acqua e diciamolo, poca cura da parte nostra? Alle prime due domande la risposta è sicuramente positiva, ma anche per la cura abbiamo una bella notizia: ci sono delle piante da interno che richiedono poca luce, poca acqua e possono far felici anche i più impegnati o negati di noi.
Da dove cominciare?
Da questa lista delle migliori piante da interno facili da coltivare con i nostri consigli!
Ti spiegheremo quali sono i loro benefici e quanto è facile prendersene cura, anche se non sei proprio green!
Pothos: pianta da interno facile e salutare

La pianta da interno più facile in assoluto per chi ha il pollice nero è il pothos. Scientificamente appartiene alle piante aracee, quindi è piuttosto resistente. Il pothos in effetti è una pianta sempreverde, con bellissime foglioline di verdi diversi che danno un po’ di luce alla casa. Può crescere sia liberamente in vaso sia con l’aiuto di un tutore, su cui si arrampica in verticale.
Ecco la scheda del pothos:
- Luce: media. Meglio non esporla alla luce diretta.
- Acqua: innaffiare una volta a settimana (mantenere il terriccio umido).
- Umidità: ogni tanto bisogna nebulizzare le foglioline a cui piace l’umidità.
- Origine: Isole di Salomone, Pacifico.
- Perché sceglierla: è bella, allegra, la devi innaffiare poco e purifica l'aria.
Accortezze per chi ha il pollice nero: non esporre il pothos alla luce diretta del sole e occhio agli animali domestici; le sue foglie mangiate in gran quantità possono dare qualche fastidio.
Scopri le migliori piante da interno per la coltivazione idroponica.
Monstera: pianta da interno elegante e facile
Se vuoi crearti la tua piccola oasi di verde in casa, puoi aggiungere al pothos un’altra pianta della famiglia delle aracee, la philondendron monstera. L’avrai sicuramente vista in qualche esposizione dei negozi di mobili perché la monstera è una delle piante eleganti più facili da coltivare.
Le foglie di questa pianta rampicante hanno una caratteristica forma a cuore e, a mano a mano, che la pianta cresce diventano sempre più grandi e si aprono formando i caratteristici buchi. In inglese viene anche chiamata pianta svizzera, per i buchi delle foglie che ricordano il formaggio elvetico.
Ecco la scheda della monstera:
- Luce: alta, ma non vuole la luce diretta del sole.
- Acqua: media. Innaffiare una volta a settimana in media (più d’estate che d’inverno).
- Origine: Messico, Guatemala.
Perché sceglierla: cresce in altezza e può raggiungere i 2 metri. Sarà come avere un pezzo dei Maya in casa.
Accortezze per chi ha il pollice nero: d’estate dovresti innaffiare la monstera almeno due volte a settimana, d’inverno invece, ogni due settimane.
Sansevieria: semplice e purifica l'aria

La sansevieria viene chiamata anche la lingua della suocera ed è una delle piante da interno più resistenti che ci siano. Le foglie sono grandi e appuntite e hanno il caratteristico colore verde con alcune striature gialle. Il fatto che richieda molta luce solare viene compensato dalla ridotta quantità di acqua di cui ha bisogno.
Ma vediamo meglio la scheda della Sansevieria per capirne i pro e i contro.
- Luce: alta, possibilmente anche luce diretta del sole.
- Acqua: pochissima. Innaffiare due volte al mese d’estate e una volta al mese d’inverno
- Origine: Africa e Asia tropicali.
Perché sceglierla: è una di quelle piante di cui ti puoi davvero “dimenticare”, dato che ha bisogno di pochissima acqua. Ma la vera particolarità della sansevieria è che produce ossigeno di notte, quindi è adatta come pianta per decorare la camera da letto.
Accortezze per chi ha il pollice nero e chi non segue corsi giardinaggio: d’estate dovresti innaffiare la sansevieria almeno due volte a settimana, d’inverno invece, ogni due settimane.
Filodendro/Philodendron: pianta da interno elegante
Il Philodendron è molto simile alla monstera, ma a differenza di questa non ha le foglie bucate, ma piuttosto “sfrangiate”. In effetti, le foglie non sono compatte ma sono divise da tante frange che servono a far filtrare la luce.
La particolarità di questa pianta sempreverde arrampicante è proprio quella di amare la luce solare. Cresce nelle zone tropicali dell’America latina e forma arbusti che si attaccano ad altri alberi, da cui deriva il nome philos e dendros, amante degli alberi.
Ecco la scheda del philodendron:
- Luce: alta. Ha bisogno di molta luce indiretta e in primavera può stare anche all’aperto in penombra.
- Acqua: va innaffiata quando il terriccio è quasi asciutto.
- Particolarità: le foglie vanno pulite spesso con acqua.
Perché scegliere il philodendron
Questa pianta richiede un po’ più di attenzione per controllare lo stato del terriccio, pulire le foglie e togliere la polvere e soprattutto, trovare la giusta fonte d’illuminazione. In cambio di tutto questo, rende la tua casa un posto elegante e accogliente.
Calathea: varietà e praticità

Con la calathea entriamo nel mondo delle piante da interno che stanno benissimo in bagno. La sua particolarità è che una pianta da interno che purifica l’aria, ecco perché il bagno o la camera da letto saranno i suoi posti ideali.
Ci sono circa 300 varietà di questa piantina che in alcuni casi può raggiungere anche 1 metro di altezza, ma le foglie striate hanno tutte uno splendido colore che va da diverse tonalità di verde miste a bianco, lilla o giallo.
Ecco una scheda generica sulla calathea:
- Luce: media. Va bene la luce indiretta del sole e all’esterno in penombra.
- Acqua: media. Va innaffiata una volta a settimana d’inverno e due d’estate.
- Origine: America Latina.
Particolarità: questa pianta da interno elegante è davvero bella in tutte le sue varietà, inoltre richiede poca acqua e manutenzione, a patto che ti ricordi di pulire le foglie con un panno umido ogni tanto.
Ecco perché sceglierla!
Felce: da interno ed esterno
Per dare luce alla tua casa con un verde chiaro rilassante, dovresti provare a coltivare la felce, una pianta da interno che cresce molto bene anche all’esterno.
Ecco la sua scheda:
- Luce: bassa. La felce non ha bisogno di luce diretta.
- Acqua: media. È sufficiente innaffiarla una volta a settimana.
- Origine: Africa e Sud America.
Perché scegliere la felce
Come spiegato a tutti i corsi giardinaggio, la felce è una di quelle piante versatili che si possono coltivare sia all’interno che all’esterno. Le sue foglie non sono assolutamente dannose per gli animali domestici, il che è un grande punto a loro favore.
L’unica accortezza in più che dovresti avere con la felce, è quella di nebulizzare spesso le sue foglie. Questa pianta da interno ed esterno ama l’umidità.
Crassula Ovata: piante da interno grasse e portafortuna

La risposta a chi ha tanto amore per la natura, ma un irrefrenabile pollice nero, sono le piante grasse. La crassula ovata è una delle più belle e armoniose piante da interno. Viene anche chiamata l’Albero di Giada per il colore delle sue foglie, verde-azzuro come la pietra di giada.
Il nome ovata viene invece dalla forma ovale delle sue foglie che assomigliano a delle monetine. In Cina si dice che la crassula ovata porti fortuna perché ogni volta che nasce una nuova fogliolina sono in arrivo ricchezza e abbondanza.
Per tutto quello che non ti diranno ai corsi giardinaggio, ecco la scheda della crassula ovata:
- Luce: alta. Questa pianta sta molto bene alla luce del sole, ma può crescere anche in penombra.
- Acqua: poca. Le sue foglie morbide hanno bisogno di acqua una volta a settimana d’inverno e due d’estate.
- Origine: Africa meridionale (Sudafrica e Mozambico).
Perché sceglierla: è una pianta ultra-resistente adatta a principianti assoluti.
Accortezze: meglio tenere le sue foglie lontane da bambini e animali domestici perché provocano dissenteria.
Aloe Vera: pianta da interno medicinale
Chiudiamo il nostro elenco delle piante da interno facili da coltivare con l’aloe vera, una pianta grassa versatile e dalle mille proprietà. L’aloe ha delle foglie molto grandi che contengono al loro interno un siero quasi miracoloso: può essere usato per combattere funghi e virus della pelle, inclusa l’herpes, per idratare le ferite o come gel per i capelli.
Questa è la scheda dell'aloe vera:
- Luce: alta. Sta bene in posti soleggiati e ha bisogno di prendere almeno 4 ore di luce al giorno.
- Acqua: pochissima. Innaffiare due volte al mese in primavera ed estate e una volta al mese d’inverno
- Origine: Africa e Asia minore (Sudan e penisola arabica).
Accortezze
L’aloe vera richiede poca acqua e molta luce; basta ricordare questo per curarsene. Il gel contenuto nelle grandi foglie rigide si presta a usi medicinali e cosmetici.
Perché scegliere l'aloe vera
La caratteristica dell’aloe vera è che può essere coltivata in vaso o in giardino, aiuta a purificare, idratare e lenire la pelle ed è davvero una pianta da interno resistente.
In realtà, non devi scegliere una sola pianta da interno anche se sei un principiante assoluto. Ricordati, infatti, che le piante stanno meglio in compagnia!










Un po’ più foto delle piante
Cara Tiziana,
purtroppo il nostro blog ha delle esigenze grafiche e cerchiamo sempre di trovare il buon equilibrio tra testo e immagini, ma terremo presente il suo consiglio per il futuro!
Molto interessante. Grazie
Grazie Michele, ci fa piacere che l’articolo ti sia parso interessante!
Molto interessante, chiaro e schematico.
Grazie Angela, siamo felici che l’articolo sia stato di tuo gradimento!