Per essere insostituibili bisogna essere unici

Coco Chanel

La moda segna tendenze, si intreccia con le storie delle persone, influenza i momenti storici e la cultura, e lascia segni ben visibili. Come nascono le collezioni di moda? Da un'ispirazione che si trasforma in un'idea, che a sua volta genera un mondo creativo.

Dietro ogni abito c’è un lungo percorso, anche se non sempre ce ne accorgiamo. Una collezione di moda non è solo una somma di capi: è un racconto visivo, un modo per esprimere un punto di vista, per far emergere la propria prospettiva e per comunicare qualcosa. Lo stilista è colui che riesce costruire una narrazione che qualcuno indossa e sente sua.

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Un esempio di una collezione di moda: Britney Spears x Balenciaga

Per la Primavera/Estate 2026 Balenciaga uscirà con la collezione Exactitudes, che include una capsule collection in stile anni 2000, con protagonista Britney Spears. La popstar appare su t-shirt, felpe e cappellini, in look iconici come il jeans a vita bassa e il perizoma a vista. Questo è un esempio di collezione di cui sicuramente sentiremo parlare!

In questo articolo vediamo insieme come si crea una collezione moda! Ecco i passaggi fondamentali:

  • creazione del concept
  • il moodboard prende vita
  • la selezione della palette colori e materiali
  • i primi schizzi
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Concept moda: come nasce un'idea

La nascita di un'idea è sempre un processo vivo e stratificato. Stimoli sensoriali, culturali e personali si intrecciano per tradurre un pensiero in tessuto.

come nasce il concept di una collezione fashion design

Quel che è certo è che bisogna avere occhi aperti, sensibilità, studio e uno sguardo tecnico. In questo senso, ogni collezione è molto più di un insieme di abiti: è una storia da indossare.

Ogni collezione ha una sua origine specifica, ma esistono alcuni elementi chiave che spesso costituiscono il punto di partenza per la costruzione di un concept, vediamoli di seguito:

  • Ispirazioni dai viaggi: visitando nuovi luoghi si entra in contatto con altre culture, architetture, artigianati e abitudini, e quindi la mente è più stimolata. Un tessuto tradizionale, un modo diverso di interpretare il corpo, o anche solo una luce particolare possono accendere la scintilla di un’intera collezione.
  • Temi sociali: la moda si fa spesso portavoce di questioni sociali come inclusione, sostenibilità, diritti civili. Questi temi diventano parte integrante della collezione, influenzando sia le scelte stilistiche che quelle produttive. L’abito diventa anche uno strumento per comunicare.
  • L'epoca storica: a volte le mode nascono con l'intento di riprendere elementi da epoche passate – un corsetto ottocentesco, una silhouette anni ’70, un dettaglio punk – in questo modo si creano connessioni tra presente e passato, dando nuova vita a codici estetici antichi.
  • Le parole: una citazione di un autore, un manifesto politico, un estratto di poesia possono diventare la base concettuale di un progetto creativo. La parola scritta può suggerire un’atmosfera, un messaggio o un’estetica da tradurre in forma visiva e materica.

Un esempio di una collezione ben riuscita e con un concept forte ad esempio è Religion (2007) di Jean Paul Gaultier: lo stilista ha esplorato la dimensione della spiritualità con abiti ispirati a paramenti liturgici, veli e simboli religiosi, sfidando tabù e proponendo una riflessione su fede, costume e libertà di espressione.

In questo video puoi vedere un altro esempio pratico di come è nata l'idea della Dior Cruise 2026, che presenta una collezione che celebra l'eleganza senza tempo della Roma rinascimentale, combinando elementi classici e altri più contemporanei:

In questo caso la sfilata Dior Cruise 2026, presentata il 27 maggio 2025 a Roma, ha rappresentato un omaggio emozionante e raffinato alla città natale di Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa della maison.

Ogni idea, per trasformarsi in una collezione coerente e significativa, deve rispondere a delle domande fondamentali, che aiutano a definire il linguaggio, la scelta dei materiali, la strategia visiva e persino la comunicazione del brand.

Ad esempio, ecco chiedersi:

Cosa voglio comunicare?

Qual è il messaggio principale della mia collezione? Una denuncia, un’ode, una provocazione? Voglio raccontare un’identità, un cambiamento sociale, una questione personale?

Qual è il mio target?

Qual è il mio pubblico di riferimento? Giovani attivisti, amanti dell’haute couture, persone attente alla sostenibilità? Capire a chi ci rivolgiamo, aiuta a modulare il linguaggio estetico e a costruire una narrazione che risuoni con chi la indosserà.

Moodboard fashion design: dare forma all'ispirazione

Dal momento in cui nasce un'idea, si passa alla creazione di una moodboard: una raccolta visiva di immagini, colori, materiali, texture, parole chiave e riferimenti estetici che messi insieme raccontano il “mood”, cioè l’atmosfera, il carattere e l'impronta di un progetto creativo. È una sorta di collage che aiuta a mettere in chiaro in modo immediato e intuitivo l’idea di partenza, fungendo da guida e da ispirazione per il team di lavoro.

raccogliere le ispirazioni design storytelling

Questo strumento versatile e potente può anche servire a definire uno stile o un concept, ma quando si ha già l'idea la sua funzione è di:

  • stimolare la creatività e generare nuove intuizioni e soluzioni innovative
  • comunicare idee e ispirazioni in modo chiaro e condiviso tra designer, clienti, fotografi, stylist e tutti i membri coinvolti nel progetto
  • mantenere coerenza estetica e tematica durante tutte le fasi di sviluppo, evitando di perdere il focus

Come si crea un moodboard? Il metodo più tradizionale è quello dei collage cartacei. Si ritagliano immagini, tessuti, colori e materiali da riviste, cataloghi o campionari e si incollano su un supporto fisico come un cartoncino o una lavagna.

Pinterest

Una delle piattaforme più popolari per creare moodboard digitali, è Pinterest. Permette di esplorare ispirazioni, raccogliere immagini e organizzarle in bacheche tematiche, che possono anche essere condivise.

Milanote

Uno strumento digitale pensato proprio per la creatività e il project management visivo. In questo spazio flessibile è possibile inserire immagini, note, link, colori e disegni, organizzandoli liberamente per costruire moodboard dettagliati e interattivi.

Palette colori moda e tessuti: un passaggio che fa parte del design storytelling

Quando si vede una donna vestita di rosso si prova un grande sollievo.

Valentino

Quando si pensa ai colori iconici della moda, il primo a spiccare è il Rosso Valentino. Non si tratta solo di una tonalità: è l’essenza stessa della maison, un simbolo che contiene sfumature di ispirazione, creatività e passione. Il Rosso Valentino è l’esempio perfetto di come il colore, se scelto e utilizzato con consapevolezza, possa diventare un segno distintivo, un tratto identitario riconoscibile, capace di raccontare un universo estetico in un solo sguardo.

Questo colore è stato presentato per la prima volta nel
1959

e da allora è diventato iconico per il brand.

Come è nata l'ispirazione? Il giovane stilista, allora studente, stava assistendo a una rappresentazione al Teatro dell'Opera di Barcellona. Tra la folla, lo colpì un abito di velluto rosso indossato da una signora anziana. Questo incontro casuale ispirò Valentino a creare una tonalità di rosso unica.

la scelta dei colori in una collezione moda
scegliere un colore per comunicare

I colori sono il primo strato della narrazione visiva: esattamente come era successo allo stilista al Teatro dell'Opera a Barcellona, i colori sono capaci di evocare emozioni, suggerire ambientazioni, delineare identità. Proprio per questo nella nascita di una collezione, la definizione della palette è uno dei momenti più strategici e creativi.

Dopo l’intuizione e la nascita dell'idea, il passaggio del processo creativo nel fashion design è trasformare un'immagine in forma, materia e assegnarle un'identità cromatica. La palette comunica l’intenzione del designer, traduce in sensazioni il tema della collezione e guida la percezione dello spettatore.

Ad esempio, tonalità fredde possono suggerire modernità, serietà, introspezione. Colori caldi trasmettono energia o sensualità. Anche l’uso del monocromo o dei contrasti forti fa parte della scelta narrativa.

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Il greige di Armani

Un altro esempio di come un colore diventa simbolo! Armani è famoso per aver dato vita al greige, una via di mezzo tra grigio e beige. Un colore che in modo sofisticato consente ci creare abbinamenti versatili.

Processo creativo moda: tessuti che narrano

Anche l’aspetto visivo del tessuto — opaco o lucido, fluido o rigido — contribuisce a raccontare l'identità della collezione. Le texture in abbinamento con i colori sono tratti che colpiscono subito chi guarda.

I tessuti saranno selezionati in base al concept, se ad esempio questo è legato al sogno e agli ambienti onirici, le superfici potrebbero essere eteree, leggere e cangianti, quindi si potrebbero scegliere pizzi, organze, tessuti traslucidi o iridescenti.

Fashion sketching: da un'idea ai primi bozzetti moda

Il primo passo per trasformare l'idea in qualcosa di concreto è metterla su carta. Qui entrano in gioco i bozzetti iniziali: non disegni definitivi, ma tracce visive che aiutano a chiarire, esplorare e sviluppare.

Si parte da forme semplici, abbozzi veloci, magari più emozionali che tecnici. L’importante non è “saper disegnare bene”, ma riuscire a tradurre un’idea in una prima immagine leggibile, anche solo per se stessi. Si buttano giù appunti visivi: linee che parlano, proporzioni che suggeriscono volumi, tratti che iniziano a raccontare. L’obiettivo è trasmettere un concetto, un’emozione o un’identità.

design storytelling: da un'idea ai primi bozzetti moda
disegnare i primi sketch

I passaggi per fare il bozzetto della propria collezione moda

Parti dall'idea che vuoi rappresentare e usala come fil rouge. Che forme evoca? Che movimento suggerisce? Quali sono i materiali che la rappresentano e che esprimono al meglio il suo carattere? , Elimina i dettagli superflui e concentrati su linee, proporzioni, ritmo. Una giacca può diventare un triangolo spezzato, un fiore può essere un cerchio con pochi accenni di petali, un tessuto fluido può essere reso con una linea curva dinamica. I bozzetti sono il primo strumento per dare forma a una visione: non sono la versione definitiva, ma l’inizio di un processo.

  1. Costruisci una figura base
    Comincia con una figura stilizzata — il classico figurino, deve essere funzionale, leggero, neutro, uno “scheletro” su cui posare le idee. Molti stilisti usano silhouette allungate o estremizzate per enfatizzare il gesto.
  2. Lavora per masse e volumi
    Ora passa ad abbozzare le forme principali dei capi: dove cade il peso del tessuto? Dove si apre il volume? Quali zone vuoi mettere in risalto?
  3. Definisci i punti chiave
    Chiediti cosa rende i tuoi capi riconoscibili. Un taglio obliquo, una cintura rigida o una manica oversize: sottolinea ciò che rende quel capo “tuo”.
  4. Aggiungi accenni di texture e materiali
    Usa il tratto per simulare il comportamento del tessuto, il suo movimento nell’aria o la sua struttura sulla pelle.
  5. Valuta l’insieme
    Ricordati che tutto è collegato: la collezione è un racconto. Il fil rouge dell’idea iniziale si ritrova in ogni pezzo? A questo punto puoi rifinire, eliminare, oppure lasciarli “aperti” come suggestioni da sviluppare più avanti.

Ora hai un'idea di base di come nasce una collezione moda, dall'ispirazione designer al design abiti, dall’ispirazione al design vero e proprio degli abiti, ogni passaggio è una fase di scoperta e fa parte di un percorso attraverso il quale si vuole comunicare un messaggio preciso.

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Alice

Colleziono quaderni e penne da scrivere, amo i fogli bianchi ma ancora di più amo riempirli con le mie parole. Copywriter di professione, da sempre innamorata della lettura e della scrittura.