Fare una tesi significa [...] imparare a mettere ordine nelle proprie idee e ordinare dei dati: è un'esperienza di lavoro metodico.

Umberto Eco.

La stesura di una tesi di laurea rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso accademico di ogni studente universitario. Che si tratti di una tesi triennale o magistrale, questo elaborato finale non è solo una sintesi delle conoscenze acquisite, ma anche un'opportunità per sviluppare capacità di ricerca, analisi critica e scrittura accademica.

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Tesi di laurea: definizione

Usando la definizione fornita da Umberto Eco, possiamo definire la tesi di laurea come un "elaborato dattiloscritto, di una lunghezza media variabile tra le cento e le quattrocento cartelle, in cui lo studente tratta un problema concernente l'indirizzo di studi in cui si vuole laureare".

In Italia, il processo di redazione di una tesi varia a seconda del corso di studi e dell’ateneo, ma segue generalmente una struttura consolidata che prevede la scelta di un argomento, la ricerca di fonti autorevoli, l'elaborazione di una metodologia di analisi e la stesura di un testo chiaro e ben argomentato. Una tesi ben realizzata non solo dimostra la padronanza della materia, ma può anche aprire opportunità professionali o accademiche future, come l’accesso a corsi di specializzazione o dottorati di ricerca.

Tuttavia, scrivere una tesi può risultare un compito complesso, soprattutto per chi si approccia per la prima volta a un lavoro di ricerca strutturato. Questo articolo fornisce una guida dettagliata su come affrontare il processo di scrittura, dalla scelta del tema alla revisione finale, basandosi sulle migliori pratiche accademiche e sui consigli di esperti del settore, tra cui le linee guida classiche fornite da Umberto Eco nel suo libro Come si fa una tesi di laurea.

Seguendo questa guida, potrai affrontare la stesura della tua tesi con maggiore consapevolezza e metodo, evitando gli errori più comuni e consegnando un elaborato chiaro, ben documentato e conforme agli standard accademici.

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01.

Che cos'è la tesi di laurea?

Come abbiamo sottolineato nell’introduzione, la tesi di laurea è un elaborato accademico che parte da una domanda di ricerca e cerca di rispondere attraverso un’analisi approfondita. Tuttavia, è un lavoro ben diverso dalle tesine che potresti aver scritto alle scuole superiori.

Uno studente in biblioteca

Per prima cosa, il tuo relatore non ti assegnerà un argomento predefinito in modo rigido. Sarai tu a dover individuare un tema di ricerca che sia rilevante, ben delimitato e sostenibile in termini di fonti e metodologia. Il relatore potrà guidarti nella scelta e affinare il focus della tua indagine, ma la responsabilità principale sarà tua.

In secondo luogo, la tesi non può basarsi esclusivamente su opinioni personali o semplici rielaborazioni di nozioni apprese. Dovrai dimostrare di saper condurre una ricerca bibliografica solida, analizzando studi esistenti e collocando il tuo lavoro all’interno di un dibattito accademico più ampio. A differenza di molti elaborati scolastici, il tuo compito sarà quello di produrre un contributo originale o, quantomeno, di rielaborare criticamente le fonti per sviluppare un’argomentazione coerente.

Differenze tra tesi e paper

In molti aspetti, la scrittura di una tesi presenta analogie con altri esercizi accademici, come la stesura di articoli scientifici o relazioni di ricerca. Tuttavia, si distingue per la sua maggiore ampiezza, per il rigore metodologico richiesto e per la necessità di seguire una struttura ben definita1. Comprendere queste differenze ti aiuterà ad affrontare la redazione della tesi con maggiore consapevolezza e metodo.

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Tesi

Una tesi di laurea appresenta il progetto finale del percorso universitario e ha una lunghezza variabile, generalmente compresa tra 40 e 150 pagine, a seconda del livello di studi (triennale o magistrale) e delle linee guida specifiche dell’ateneo. Si sviluppa intorno a una domanda di ricerca centrale, che guida l’intero percorso di analisi e sviluppo dell’argomentazione.

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Paper, tesine e articoli accademici

A differenza della tesi, questo genere di elaborati (di solito tra le 10 e le 20 pagine) sono solitamente più brevi e circoscritti. Possono essere compiti assegnati nel corso del semestre o lavori di ricerca destinati alla pubblicazione su riviste specialistiche ed è spesso sottoposto a revisione tra pari (peer review).

In molti Paesi, i termini tesi e articolo accademico vengono spesso utilizzati in modo intercambiabile. Gran parte del linguaggio si sovrappone, soprattutto nei riferimenti a componenti come la domanda di ricerca e la metodologia. Anche il processo di redazione di questi documenti segue principi simili, basati sulla ricerca e sull’argomentazione strutturata2.

In Italia, tuttavia, il termine "tesi" si riferisce specificamente all’elaborato finale necessario per conseguire un titolo di laurea, sia triennale che magistrale. Gli studenti universitari redigono, presentano e difendono la loro tesi di laureadavanti a una commissione accademica, in un momento che rappresenta il culmine del loro percorso di studi.

Durante il percorso universitario, possono essere richiesti altri elaborati scritti, spesso chiamati "tesine" o "relazioni", che svolgono una funzione simile ai term papers delle università anglosassoni. Questi lavori sono generalmente più brevi e hanno lo scopo di sviluppare la capacità di analisi critica e di scrittura accademica in preparazione alla tesi di laurea.

Anche gli studenti delle scuole superiori possono presentare tesine, ad esempio nell’ambito dell’Esame di Stato, ma il loro scopo è diverso da quello di una tesi universitaria. In questa guida, ci concentreremo sulla stesura della tesi di laurea, fornendo strumenti e strategie per affrontare questo importante passaggio accademico con metodo e consapevolezza.

Tesi compilative e tesi sperimentali

Secondo Umberto Eco, esistono due principali tipi di tesi di laurea: compilativa e sperimentale. La tesi compilativa consiste nella raccolta, organizzazione e analisi critica di fonti già esistenti. In questo caso, lo studente non deve produrre nuove scoperte, ma dimostrare la sua capacità di sintetizzare, interpretare e mettere in relazione le informazioni disponibili.

Una studentessa lavora alla tesi
Cerca di aver ben presente che tipo di tesi vuoi presentare prima di iniziare a redigerla!

La tesi sperimentale, invece, richiede un contributo originale, che può consistere nella scoperta di nuovi dati, nella rielaborazione di teorie esistenti o nell’applicazione pratica di concetti accademici. Questo tipo di tesi implica un maggiore grado di ricerca personale e, spesso, l’utilizzo di metodi empirici. La scelta tra i due tipi dipende dall’argomento, dalla disciplina e dalle competenze dello studente.

Tesi compilativa

  • Si basa su fonti esistenti.
  • L'obiettivo è raccogliere, analizzare e organizzare criticamente materiale già pubblicato.
  • Non richiede una scoperta originale, ma un’interpretazione e un confronto delle fonti.
  • È importante la capacità di sintesi e il metodo di ricerca bibliografica.
  • Più diffusa nelle discipline umanistiche, come lettere, filosofia e storia.

Tesi sperimentale

  • Comporta un contributo originale da parte dello studente.
  • Può consistere in un esperimento, un’indagine sul campo o una nuova interpretazione teorica.
  • Richiede la raccolta e analisi di nuovi dati o la verifica di ipotesi.
  • Più diffusa nelle scienze esatte, naturali e sociali (fisica, biologia, psicologia, ingegneria, ecc.).
02.

Tempistiche e metodologia nella preparazione della tesi

Il tempo necessario per completare un elaborato accademico varia in base alla sua complessità e al livello di istruzione. Una tesina scolastica o universitaria di carattere introduttivo viene generalmente consegnata al termine di un trimestre o semestre. Per una tesi di laurea triennale o magistrale, il tempo di preparazione può estendersi da sei mesi a un anno, a seconda della disciplina, dell’ampiezza del lavoro e delle richieste del corso di studio. Un progetto di ricerca più avanzato, come una tesi di dottorato, può invece richiedere da uno a tre anni o più, a seconda della difficoltà della ricerca e dei criteri metodologici.

Quanto è lunga una tesi di laurea?

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Tesi triennale

Solitamente tra le 40 e le 80 pagine.

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Tesi magistrale

Può variare tra 80 e 150 pagine.

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Tesi di dottorato

Supera generalmente le 200 pagine.

Tempistiche di consegna

Una tesi di laurea richiede un periodo di lavoro che può variare a seconda del livello di studi e della complessità del progetto. In generale:

  • Per una laurea triennale: il tempo stimato per completare la tesi è di circa sei mesi, considerando la fase di ricerca, scrittura e revisione.
  • Per una laurea magistrale: la preparazione della tesi può durare da sei mesi a un anno, soprattutto se prevede una ricerca sul campo, analisi dati o sperimentazioni.
  • Per un dottorato di ricerca: il lavoro può estendersi da tre a cinque anni, trattandosi di una ricerca avanzata che deve fornire contributi originali alla disciplina.

Uno degli errori più comuni tra gli studenti è sottovalutare il tempo necessario per completare la tesi. Prima si inizia, meglio è: una pianificazione efficace permette di evitare ritardi e garantire la qualità del lavoro finale. Inoltre, mantenere un avanzamento costante consente di ridurre la pressione negli ultimi mesi e di conseguenza i rischi di burn-out.

💡 Consiglio: Creare un calendario di lavoro suddiviso in fasi aiuta a monitorare i progressi e rispettare le scadenze.

Pianificazione e metodologia di ricerca

Gli studenti universitari dispongono di un tempo più ampio per completare la loro tesi, ma devono anche rispettare standard più elevati in termini di rigore metodologico e approfondimento dell’analisi.

Un aspetto fondamentale della ricerca accademica è la scelta della metodologia, che dipende dall’ambito disciplinare e dal tipo di dati trattati3. Ad esempio:

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Dati qualitativi

Si basano tipicamente sull'osservazione. Questo tipo di analisi è utilizzato per concetti che non possono essere rappresentati numericamente, come l'arte e la letteratura.

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Dati quantitativi

Si basano tipicamente sui numeri. Questo tipo di analisi è più comune nelle discipline matematiche e scientifiche, come l'economia, la chimica, la fisica o la statistica.

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Metodologia mista

Combina elementi qualitativi e quantitativi, risultando ideale per una vasta gamma di ricerche, poiché consente di ottenere un quadro più completo della realtà studiata.

Gli studenti non dovrebbero limitarsi a un solo tipo di dati in base alla loro disciplina, ma piuttosto valutare quale approccio sia più efficace per rispondere alla domanda di ricerca. Integrare diversi metodi, quando appropriato, può arricchire significativamente l’analisi e migliorare la qualità complessiva del lavoro.

Fasi principali della scrittura della tesi

Per facilitare la gestione del tempo, la stesura della tesi può essere suddivisa in quattro fasi principali, ciascuna con tempistiche specifiche:

Fase 1

Pianificazione e ricerca preliminare (1-2 mesi)

Definizione della domanda di ricerca. Revisione della letteratura esistente. Raccolta delle fonti principali.

Fase 2

Sviluppo del quadro teorico e metodologia (2-3 mesi)

Strutturazione dell’indice provvisorio. Definizione e descrizione della metodologia di ricerca. Raccolta ed elaborazione dei dati.

Fase 3

Stesura della tesi (3-4 mesi)

Redazione dei capitoli principali. Integrazione di risultati e analisi. Prima revisione con il relatore.

Fase 4

Revisione finale e preparazione della discussione (1-2 mesi)

Correzione e affinamento del testo. Formattazione secondo le linee guida accademiche. Preparazione della presentazione per la discussione finale.

Seguire questa suddivisione permette di organizzare il lavoro in modo più efficiente, evitando di concentrare tutto all’ultimo momento.

Raccolta e pulizia dei dati

Uno degli aspetti chiave della ricerca è la gestione delle informazioni raccolte. Come sottolineato da diversi esperti, la fase di raccolta dei dati è spesso la più veloce, grazie all’accesso a motori di ricerca, database accademici e archivi digitali. Tuttavia, il vero lavoro consiste nella selezione, analisi e pulizia dei dati, che richiede più tempo e attenzione.

🛠 Passaggi per la pulizia dei dati:

  •  Verifica ed eliminazione di errori e dati incoerenti (ad esempio, informazioni duplicate o poco affidabili).
  • Standardizzazione dei formati, comprese unità di misura, categorie di analisi e risposte nei sondaggi.
  • Organizzazione dei dati in tabelle e schemi, per facilitare la successiva analisi e interpretazione.

Una volta ottenuti dati ordinati e strutturati, è possibile affinare la domanda di ricerca, che deve essere mirata e specifica. Un quesito troppo generico o vago potrebbe infatti portare a un’analisi superficiale o inconcludente.

03.

Come sviluppare una problematica passo per passo

Spesso, gli studenti iniziano a lavorare sulla loro tesi con entusiasmo, senza rendersi pienamente conto delle difficoltà che potrebbero incontrare lungo il percorso. Magari hanno previsto alcune sfide generiche, ma non hanno considerato nel dettaglio gli ostacoli concreti che potrebbero rallentare o complicare il lavoro.

Anche tu potresti aver scelto un argomento che ti appassiona, per poi ritrovarti a pensare: "Ma chi me l’ha fatto fare?"

Ragazza prende appunti per la tesi

Per evitare di perderti in un campo di ricerca troppo vasto o dispersivo, è essenziale restringere il tuo interesse a una singola domanda di ricerca ben definita. Un'analisi attenta delle cause e delle implicazioni principali del tema che hai scelto ti aiuterà a individuare l’aspetto più rilevante e significativo su cui focalizzarti. Definire con precisione la tua domanda di ricerca fin dall’inizio renderà più chiaro il percorso da seguire e faciliterà l’organizzazione del lavoro.

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Che cos'è la Root Cause Analysis (RCA):

La Root Cause Analysis (RCA) è una tecnica di risoluzione dei problemi utilizzata per identificare la causa principale di un evento, fenomeno o situazione. Questo metodo si basa su un processo di indagine approfondito, in cui ci si chiede cosaperché e come fino a individuare un punto in cui la risposta non è più immediatamente evidente.

Applicata alla ricerca accademica, la RCA può essere uno strumento utile per affinare la propria domanda di ricerca. Questo processo permette di andare oltre una semplice curiosità iniziale, aiutandoti a scoprire le vere motivazioni che ti spingono a esplorare un determinato argomento.

Una volta identificata con precisione la questione centrale e compreso il suo contesto, sarà più semplice strutturare il tuo studio e iniziare la ricerca di fonti e dati pertinenti.

L'importanza della motivazione nella scelta dell'argomento di tesi

La scelta dell’argomento della tua tesi è una decisione cruciale, poiché influenzerà il tuo approccio, il tono e il contenuto del tuo elaborato. Un tema ben selezionato non solo renderà la ricerca più stimolante, ma faciliterà anche il processo di scrittura, evitando il rischio di perdita di interesse lungo il percorso.

Ecco le principali motivazioni che spingono gli studenti a scegliere un determinato ambito di studio:

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Incentivi finanziari e professionali

  • Stabilità lavorativa e opportunità di carriera
  • Possibilità di una retribuzione elevata
  • Buone prospettive per il futuro
  • Prestigio e riconoscimento nel settore
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Motivazioni personali ed emotive

  • Passione autentica per l’argomento
  • Interesse intellettuale e curiosità
  • Influenza della tradizione familiare
  • Coinvolgimento in una causa sociale o etica
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Incertezza accademica o esclusione

  • Mancanza di un interesse specifico
  • Speranza di scoprire qualcosa di stimolante lungo il percorso
  • Scelta strategica basata sulla facilità del tema o sui crediti ottenibili

Qualunque sia la tua principale ragione per aver scelto questo argomento, essa costituisce la base della tua domanda di ricerca. Chiediti: cosa voglio scoprire in questo ambito che sia più vicino alle mie motivazioni personali o professionali?

Definire chiaramente questo aspetto ti aiuterà a dare un senso più profondo alla tua ricerca e a mantenere alta la motivazione durante tutto il processo di scrittura della tesi.

Il processo per scegliere un argomento

  • Autoanalisi: interessi e competenze
    - Quali materie ti appassionano di più?
    - Quali argomenti hai approfondito meglio negli esami?
    - Quali competenze hai sviluppato durante il percorso di studi?
    - Hai esperienze lavorative o progetti che potrebbero ispirarti?
  • Valutare la fattibilità
    - Disponibilità di fonti e materiali
    - Tempo necessario per la ricerca e la scrittura
    - Complessità dell’argomento rispetto alle proprie capacità
    - Possibilità di svolgere ricerca sul campo (interviste, esperimenti, analisi dati)
  • Consultare il relatore
    - Chiedere consigli a docenti esperti della materia
    - Verificare la disponibilità del relatore scelto
    - Definire gli obiettivi della ricerca
  • Rilevanza e Originalità
    - L’argomento è attuale e interessante?
    - Aggiunge un contributo nuovo alla disciplina?
    - Può avere sbocchi pratici o professionali?
  • Definire un titolo provvisorio
    - Deve essere chiaro, specifico e non troppo generico
    - Può includere parole chiave che sintetizzano il contenuto
  • Elaborare una prima scaletta
    - Introduzione e motivazione
    - Bibliografia e riferimenti teorici
    - Metodologia
    - Analisi e discussione
    - Conclusioni
  • Interrogarsi prima di procedere
    - Ti senti motivato a lavorare su questo tema per mesi?
    - Riesci a spiegare l’argomento in poche frasi in modo chiaro?
    - Ci sono opportunità di pubblicazione o proseguimento accademico?

La gestione del tempo

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Quando iniziare il processo di RCA?

Il momento migliore per iniziare il processo di Root Cause Analysis (RCA) è il prima possibile, idealmente ancora prima che il tuo relatore o docente discuta della stesura della tesi. Anticipare questa fase ti permetterà di individuare con maggiore precisione il tema su cui lavorare e di evitare ostacoli legati alla mancanza di documentazione o fonti insufficienti.

Ad esempio, immagina di scegliere un argomento che ti interessa particolarmente, ma di renderti conto, durante la ricerca preliminare, che la letteratura accademica disponibile non è sufficiente per sviluppare una tesi solida. In questo caso, dovrai modificare o restringere il focus della tua ricerca, individuando un aspetto più specifico o correlato che disponga di una base di dati e studi più ampia. Questo problema è più comune di quanto si possa pensare e può comportare ritardi significativi nella scrittura della tesi se affrontato troppo tardi.

Numero di tesi presentate ogni anno in Italia:
300000

circa

Importanza della documentazione e costruzione della bibliografia

In Italia, ogni anno vengono pubblicate centinaia di migliaia di tesi di laurea, con un numero crescente di laureati. Con un’enorme quantità di produzione accademica, è fondamentale per gli studenti scegliere tempestivamente un tema con una base documentale solida per supportare la loro ricerca.

Per questo motivo, svolgere l’analisi delle cause principali (RCA) il prima possibile consente di selezionare un argomento ben strutturato e supportato da una letteratura scientifica adeguata. In questo modo, si evitano difficoltà nel reperimento delle fonti e si ottiene un vantaggio strategico nella redazione della tesi.

04.

Costruire la bibliografia

La revisione della letteratura è una fase essenziale della ricerca accademica e consiste nell'analizzare e valutare gli studi esistenti relativi all'argomento scelto.

Un quaderno e una penna per prendere appunti.

Questo passaggio non solo aiuta a definire il quadro teorico della tesi, ma permette anche di individuare le lacune nella conoscenza esistente e di posizionare il proprio lavoro all'interno del dibattito accademico.

📖 Passaggi chiave per una revisione bibliografica efficace:

1️⃣ Leggere e raccogliere informazioni da diverse fonti

  • Consultare libri, articoli accademici, tesi precedenti e documenti istituzionali.
  • Utilizzare database accademici come Google Scholar, JSTOR, Scopus, Web of Science o i cataloghi delle biblioteche universitarie.

2️⃣ Prendere appunti e organizzare i riferimenti

  • Annotare i concetti principali espressi dagli autori.
  • Evidenziare punti di convergenza e divergenza tra le varie fonti.
  • Utilizzare strumenti di gestione bibliografica (Zotero, Mendeley, EndNote) per catalogare le citazioni.

3️⃣ Approfondire gli autori chiave nel settore

  • Se trovi più articoli che affrontano lo stesso tema da parte dello stesso autore, approfondisci la sua ricerca.
  • Conoscere il background accademico di un esperto aiuta a comprendere meglio le sue posizioni e l’impatto del suo lavoro. Anche se queste informazioni non verranno necessariamente inserite nella tua tesi, offriranno un contesto più ampio alla tua analisi.

🔎 Suggerimento: cerca di mantenere un equilibrio tra fonti primarie e secondarie, assicurandoti che la tua ricerca sia aggiornata e pertinente. Inoltre, confrontare diverse prospettive ti permetterà di costruire un'argomentazione più solida e approfondita.

Tipologie di fonti

A prima vista, potresti pensare che le tipologie di fonti facciano riferimento ai diversi formati in cui le informazioni possono essere reperite, come libri, articoli, video o contenuti online. Sebbene questo sia vero, nella scrittura accademica le fonti vengono principalmente classificate in due categorie fondamentali: primarie e secondarie.

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Fonti primarie

  • Documenti storici (trattati, costituzioni, leggi, archivi di Stato)
  • Documenti governativi (relazioni parlamentari, atti normativi, sentenze giudiziarie)
  • Statistiche e rapporti sui dati (studi ufficiali, censimenti, sondaggi)
  • Resoconti in prima persona (diari, memorie, lettere, interviste)
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Fonti secondarie

  • Articoli e libri accademici sottoposti a peer review
  • Recensioni e critiche di film, libri o opere d’arte
  • Enciclopedie e dizionari
  • Pubblicazioni accademiche e saggi di sintesi

A volte, l’identificazione di una fonte come primaria o secondaria non è immediata, poiché può variare in base all’obiettivo della ricerca.

💡 Esempio:

  • Se uno studente sta studiando le pratiche lavorative moderne, potrebbe utilizzare riviste di settore come fonti secondarie, in quanto offrono analisi e interpretazioni basate su dati preesistenti.
  • Tuttavia, se la sua ricerca riguarda la storia dei sindacati, quelle stesse riviste potrebbero essere considerate fonti primarie, poiché rappresentano testimonianze dirette delle condizioni e delle dinamiche lavorative dell’epoca.

Individuare la giusta combinazione di fonti primarie e secondarie è essenziale per garantire l’affidabilità della tua ricerca e per costruire un’argomentazione solida nella tua tesi.

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05.

Dove trovare fonti di qualità

Viviamo in un'epoca in cui il sapere è a portata di mano. Basta inserire alcune parole chiave nei motori di ricerca per ottenere migliaia di risultati in pochi secondi. Tuttavia, questa grande disponibilità di informazioni può essere opprimente, rendendo difficile distinguere le fonti affidabili da quelle meno attendibili.

Per evitare di essere sommersi da dati irrilevanti, è fondamentale adottare criteri specifici per affinare la ricerca e assicurarsi di utilizzare fonti autorevoli.

Il test C.R.A.A.P. per valutare le fonti

Quando si selezionano le fonti per una tesi, è importante valutarne l'affidabilità. Il Test C.R.A.A.P. è uno strumento utile per verificare la qualità delle informazioni disponibili online e nei database accademici.

  • Current (Attualità): Quanto è recente l'informazione? È ancora valida?
  • Relevant (Pertinenza): Il contenuto affronta effettivamente il tuo argomento di ricerca?
  • Accurate (Accuratezza): L’informazione è verificata e priva di errori?
  • Authority (Autorevolezza): Chi è l’autore? È un esperto riconosciuto nel campo?
  • Purpose (Scopo): Qual è l’obiettivo della fonte? Informare, vendere, persuadere?

Fonti con domini come .edu.gov e .org sono spesso più affidabili rispetto a siti commerciali .com o .biz. Verificare sempre l'origine delle informazioni è fondamentale per una ricerca accademica solida.

Dove trovare fonti attendibili

Per condurre una ricerca accademica rigorosa e basata su fonti affidabili, è essenziale utilizzare risorse specializzate. Le seguenti piattaforme offrono accesso a articoli scientifici, libri accademici, dati statistici e documenti ufficiali, fondamentali per sviluppare una tesi ben documentata.

FonteCosa troveraiDove trovarla
Google ScholarArticoli accademici e tesischolar.google.com
JSTORRiviste accademiche, libri e fonti primariejstor.org
PubMedArticoli scientifici e medicipubmed.ncbi.nlm.nih.gov
Scopus / Web of ScienceArticoli peer-reviewed su vari settoriDisponibili tramite le università
OPAC SBNCatalogo delle biblioteche italianeopac.sbn.it
IRISArchivi di tesi e pubblicazioni universitarie italianeVerificare il sito dell’ateneo
ISTATDati e statistiche ufficiali italianeistat.it
EurostatDati statistici europeiec.europa.eu/eurostat
ResearchGateArticoli accademici condivisi da ricercatoriresearchgate.net

Utilizzando queste piattaforme, potrai reperire materiali validi per supportare le tue argomentazioni e garantire che la tua ricerca si basi su dati verificati.

Affinare la ricerca: gli operatori

Per rendere più efficace la ricerca di informazioni, è possibile utilizzare operatori specifici nei motori di ricerca e nei database accademici.

OperatoreCome usarloCosa fa
ANDInserisci parole chiave unite da 'AND'. Es.: iodio AND sale AND saluteMostra risultati che includono tutti i termini indicati.
ORInserisci parole chiave unite da 'OR'. Es.: iodio OR sale OR saluteRestituisce risultati contenenti almeno uno dei termini di ricerca.
NOTInserisci parole chiave separate da 'NOT'. Es.: iodio NOT saleEsclude dai risultati una parola specifica.
" "Inserisci una parola o frase tra virgolette. Es.: 'sale iodato'Mostra solo risultati che contengono esattamente la frase indicata.
(*)Usa l'asterisco come carattere jolly. Es.: iodi*Trova tutte le varianti della parola, es. iodio, iodato, iodico.
(?)Usa il punto interrogativo per una lettera incerta. Es.: iodi?oTrova varianti come iodio, ioduro, iodato.
()Raggruppa parole chiave tra parentesi. Es.: (iodio OR sale) AND saluteCombina ricerche complesse in modo efficace.

Questi strumenti aiutano a ridurre il numero di risultati irrilevanti e a ottenere informazioni più precise e utili per la tua ricerca.

Organizzare la ricerca

Dopo aver raccolto una quantità sufficiente di fonti, è essenziale organizzarle in modo efficace per facilitarne la consultazione e l'integrazione nella tesi.

StrumentoCosa faCome usarlo
ZoteroSalva riferimenti bibliografici e PDFScarica l’app e usa l’estensione per il browser
MendeleyOrganizza articoli e cita automaticamenteCrea un account per archiviare le fonti
EverNotePermette di prendere appunti e salvare linkUsa la versione gratuita per raccogliere materiali
DiigoEvidenzia e annota pagine webInstalla l’estensione per il browser
Foglio di calcoloCataloga le fonti e i datiCrea un file con autore, data e riassunto della fonte

Strumenti come questi ti aiuteranno a gestire le informazioni in modo ordinato e a velocizzare la scrittura della tesi.

Metodologia della Ricerca

Nel progettare la tua ricerca, sceglierai gli strumenti e i metodi che meglio rispondono ai tuoi obiettivi. I revisori non possono indovinare quali siano i tuoi metodi e le tue risorse, né perché li hai scelti. Pertanto, è fondamentale spiegare le tue scelte.

È simile al mostrare il procedimento in un compito di matematica o al giustificare una risposta scritta. Gli insegnanti vogliono vedere come sei arrivato alla tua risposta, anche se è corretta.

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Due aspetti chiave da includere nella sezione Metodologia:

1) Perché si è scelto il proprio metodo di ricerca?
2) In che modo questo metodo ha contribuito alle esigenze della tua ricerca?

Bisogna specificare se si è adottata una metodologia qualitativa, quantitativa o mista e giustificare la scelta. La metodologia deve essere scritta al passato, anche se la ricerca è ancora in corso, per dare l’impressione di una riflessione sul lavoro svolto.

06.

Come scrivere une tesi di laurea

Numerosi studiosi hanno lasciato un segno indelebile nel mondo accademico grazie ai loro contributi. Il processo di scrittura di una tesi non è esente da difficoltà, ma anche i ricercatori più affermati hanno dovuto affrontare sfide simili. Comprendere il loro percorso può aiutarti a sviluppare un metodo efficace per la tua tesi.

Jane Goodall

Foto di Peter Broster

La sua ricerca in primatologia ha ridefinito lo studio sul campo a lungo termine. I suoi dati e pubblicazioni sono oggi custoditi presso la Duke University.

Shinya Yamanaka

Foto di OIST, Onna Village, Japan

La sua scoperta delle cellule staminali ha rivoluzionato la medicina moderna, offrendo speranza a milioni di pazienti.

Tu Youyou

Foto di Bengt Nymen

Il suo studio nella medicina tradizionale cinese ha portato alla formulazione del primo farmaco antimalarico, guadagnandole il Premio Nobel per la Chimica.

Stephen Hawking

Foto di elhombredenegro

Con i suoi contributi alla cosmologia e alla fisica teorica, ha reso la sua tesi la pubblicazione più richiesta nella biblioteca dell’Università di Cambridge.

Tutti questi studiosi concordano sull’importanza di seguire una struttura precisa per la stesura di un lavoro accademico. La lunghezza di ogni sezione, ad esempio, gioca un ruolo chiave nella gestione del tempo e delle risorse dedicate alla scrittura.

Strutturare la tesi: le sezioni principali

Ogni tesi di laurea è composta da diverse sezioni, ciascuna con una funzione specifica. È utile sapere in anticipo quanto tempo e spazio dedicare a ogni parte per evitare squilibri nel contenuto.

SezionePercentuale della tesi
Introduzione 10-15%
Rassegna della letteratura20-25%
Metodologia 15-20%
Analisi dei dati 20-25%
Discussione15-20%
Conclusione e bibliografia 10-15%

Queste percentuali dimostrano che alcune sezioni richiedono più tempo di altre. In genere, è consigliabile concentrarsi prima sulle parti centrali della ricerca e scrivere l’introduzione alla fine, per avere una panoramica chiara del lavoro svolto.

In che ordine scrivere la tesi?

Seguire un ordine lineare, dall’introduzione alla conclusione, può risultare inefficace e rallentare il processo di scrittura4. La maggior parte degli studenti trova più utile iniziare dalla rassegna della letteratura o dal capitolo sulla metodologia, costruendo la bibliografia man mano che si procede.

Un buon punto di partenza è creare una scaletta dettagliata, con date specifiche per completare ogni sezione. Questo approccio ti aiuterà a:

  • Suddividere il lavoro in compiti più piccoli e gestibili.
  • Mantenere una visione chiara dell’intero progetto.
  • Evitare di rimanere bloccato in una sezione per troppo tempo.

Oltre alla scaletta, potresti considerare la creazione di un cronoprogramma. Questo strumento ti permette di assegnare una scadenza a ogni fase della ricerca, aggiungendo note su punti da sviluppare, richieste da fare al relatore e possibili approfondimenti.

Queste strategie non solo semplificano il processo di scrittura, ma ti aiutano anche a sviluppare una ricerca più coerente e ben strutturata.

Costruire un tono adeguato per ogni sezione

A differenza di un saggio tradizionale, la tesi di laurea non richiede un flusso narrativo uniforme tra i capitoli. Ogni sezione ha un proprio stile e scopo:

  • Metodologia: Riflessiva, analitica, descrive il processo di ricerca.
  • Discussione: Coinvolgente, dimostra il tuo interesse per il tema.
  • Conclusione: Riassuntiva, chiude il discorso collegandolo agli obiettivi iniziali.

Gestire questi cambi di tono è più facile se consideri ogni capitolo come un'unità autonoma, evitando di percepire la tesi come un blocco unico e statico.

Concludere efficacemente la tesi

La conclusione rappresenta la sintesi finale del lavoro e deve rispondere chiaramente alle domande di ricerca iniziali. È utile includere:

  • Un riassunto dei risultati principali, evidenziando il contributo della ricerca.
  • Possibili sviluppi futuri, suggerendo nuove direzioni di studio.
  • Una riflessione critica, valutando i limiti e i punti di forza del lavoro svolto.

Infine, assicurati che la bibliografia sia formattata correttamente, seguendo lo stile richiesto dal tuo corso di laurea. Una revisione finale accurata ti permetterà di consegnare un elaborato chiaro, strutturato e ben documentato.

07.

Redigere la bibliografia

Redigere la bibliografia

Se hai annotato le tue fonti durante la ricerca, il lavoro più impegnativo è già stato fatto. Ora devi solo organizzare correttamente i riferimenti alla fine della tesi.

A seconda delle linee guida del tuo corso, potresti dover compilare una bibliografia, una sezione riferimenti o un elenco di opere citate. Sebbene simili, queste categorie hanno differenze:

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Elenco delle opere citate (o "riferimenti bibliografici")

Corrisponde alla "Citation" o "Reference" in inglese. Si tratta dell'elenco delle fonti effettivamente citate o utilizzate nel testo, ordinato alfabeticamente per autore. Spesso, in italiano si usa semplicemente il termine "Bibliografia", anche se tecnicamente include solo le fonti direttamente impiegate.

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Bibliografia

Il termine italiano "Bibliografia" viene spesso usato in modo generico, ma può corrispondere alla "Bibliography" inglese, ovvero un elenco più ampio di fonti lette e rilevanti per l’argomento, anche se non direttamente citate nel testo. In alcuni contesti accademici, per maggiore chiarezza, si può suddividere in "Bibliografia essenziale" (solo fonti citate) e "Bibliografia di approfondimento" (fonti consultate ma non citate).

A complicare le cose, dovrai citare le tue fonti seguendo un formato specifico. In Italia, oltre agli standard internazionali come Chicago, Turabian, MLA e APA, esistono normative locali da considerare. Le norme UNI ISO 690 regolano la citazione di documenti scritti e digitali, mentre il sistema Harvard è diffuso nelle scienze naturali e sociali. Alcune discipline umanistiche preferiscono il metodo tradizionale con note a piè di pagina, mentre in ambito tecnico possono essere applicate le norme CEI.

Stile di citazioneEsempio cartaceoEsempio con riferimento web
APAFreeman, C. W. (1994). *Diplomat’s Dictionary*. DIANE Publishing.OpenLibrary.org (2024). *The diplomat’s dictionary by Charles W. Freeman | Open Library*. [online] Open Library. Disponibile su: https://openlibrary.org/works/OL2628370W/The_diplomat%27s_dictionary [Consultato il 17 set. 2024].
MLAFreeman, Charles W. *Diplomat’s Dictionary*. DIANE Publishing, 1 nov. 1994.OpenLibrary.org. *“The Diplomat’s Dictionary by Charles W. Freeman | Open Library.”* Open Library, 2024, openlibrary.org/works/OL2628370W/The_diplomat%27s_dictionary. Consultato il 17 sett. 2024.
Chicago StyleFreeman, Charles W. 1994. *Diplomat’s Dictionary*. DIANE Publishing.OpenLibrary.org. 2024. *“The Diplomat’s Dictionary by Charles W. Freeman | Open Library.”* Open Library. https://openlibrary.org/works/OL2628370W/The_diplomat%27s_dictionary.
TurabianFreeman, Charles W. 1994. *Diplomat’s Dictionary*. DIANE Publishing.OpenLibrary.org. 2024. *“The Diplomat’s Dictionary by Charles W. Freeman | Open Library.”* Open Library. https://openlibrary.org/works/OL2628370W/The_diplomat%27s_dictionary.
Harvard StyleFreeman, C.W. (1994). *Diplomat’s Dictionary*. DIANE Publishing.OpenLibrary.org (2024). *The diplomat’s dictionary by Charles W. Freeman | Open Library*. [online] Open Library. Disponibile su: https://openlibrary.org/works/OL2628370W/The_diplomat%27s_dictionary.
UNI ISO 690Freeman, C. W., 1994. *Diplomat’s Dictionary*. DIANE Publishing.OpenLibrary.org, 2024. *The diplomat’s dictionary by Charles W. Freeman | Open Library*. [online] Open Library. Disponibile su: https://openlibrary.org/works/OL2628370W/The_diplomat%27s_dictionary [Consultato il 17 set. 2024].
Norme editoriali italiane (note a piè di pagina)Charles W. Freeman, *Diplomat’s Dictionary* (DIANE Publishing, 1994).Charles W. Freeman, *The Diplomat’s Dictionary*, OpenLibrary.org, 2024, disponibile su: https://openlibrary.org/works/OL2628370W/The_diplomat%27s_dictionary (consultato il 17 settembre 2024).
Norme CEIFreeman C.W., *Diplomat’s Dictionary*. DIANE Publishing, 1994.OpenLibrary.org, *The diplomat’s dictionary by Charles W. Freeman | Open Library*, 2024. Disponibile su: https://openlibrary.org/works/OL2628370W/The_diplomat%27s_dictionary [Consultato: 17 set. 2024].

Il docente o le linee guida dell’ateneo specificheranno lo stile di citazione richiesto. Le università italiane tendono a preferire le norme UNI ISO 690, lo stile Harvard, oppure sistemi internazionali come APA o Chicago, a seconda della disciplina.

Per facilitare la formattazione, esistono strumenti gratuiti come Zotero, Mendeley e il generatore di citazioni di Cite This For Me, che supportano vari stili e accettano fonti da diversi media, inclusi articoli, libri e siti web. Registrare le fonti sin dall’inizio semplifica la compilazione della bibliografia, evitando perdite di tempo nella fase finale della stesura.

L'importanza di citare correttamente le fonti

L’accesso immediato alle informazioni ha reso il plagio un problema più diffuso, ma le citazioni non servono solo a evitare la disonestà accademica. Elencare le fonti è fondamentale per dimostrare integrità intellettuale, fornire ai lettori riferimenti utili e permettere alla comunità accademica di verificare e sviluppare ulteriormente le ricerche esistenti.

Dal punto di vista pratico, mantenere una bibliografia ben organizzata semplifica il lavoro: facilita la revisione di concetti, la verifica di dati e la scrittura della tesi. 

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Consiglio pratico

Per migliorare la gestione delle fonti, puoi inserirle direttamente nella scaletta, sotto la sezione pertinente. Così, quando ne avrai bisogno, sarà più facile ritrovarle e formattarle correttamente 📌

08.

Checklist prima di consegnare la tua tesi

Molti studenti considerano la stesura della tesi un compito impegnativo e spesso faticoso. Tuttavia, questo processo porta benefici non solo ai docenti, ma soprattutto a te. 🎓

Ragazza effettua ultime correzioni sulla propria tesi

Potresti non renderti conto immediatamente del valore di questo esercizio, ma quando rileggerai il tuo lavoro, capirai quanto sei cresciuto, sia come studente che come pensatore.

Scrivere una tesi ti spinge a riflettere su te stesso e sul tuo interesse per l’argomento scelto. Questo rafforza la tua motivazione e ti fornisce l’impegno necessario per completare il lavoro con successo. 💪📚

Questo percorso stimola la tua curiosità e accresce la tua capacità di analisi. Anche Socrate sosteneva l’importanza dell’autoanalisi come pratica essenziale nella ricerca della conoscenza:

Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta.

Socrate

Dal punto di vista pratico, questo processo aiuta a eliminare il "rumore esterno" – aspettative altrui, pressioni sociali e accademiche – permettendoti di concentrarti sulla tua domanda di ricerca.

I passaggi fondamentali per la tua tesi

Una volta definito il tema della tua ricerca, segui questi step:

  •  Crea una scaletta per strutturare il tuo lavoro.
  • Conduci una rassegna della letteratura, affinando la tua domanda di ricerca se necessario.
  • Costruisci la bibliografia progressivamente mentre analizzi le fonti.
  • Raccogli e analizza i dati rilevanti per la tua ricerca.
  • Registra i tuoi risultati e descrivi la metodologia adottata.
  • Inizia a scrivere, partendo dalle sezioni più complesse.
  • Redigi l’introduzione e la bibliografia con attenzione.
  • Rivedi e correggi ogni sezione prima di passare alla successiva e rileggi l’intero documento alla fine.

Il tempo a disposizione per completare la tesi varia in base al tuo livello di studio (triennale, magistrale, dottorato). Indipendentemente dalle scadenze, considera questa esperienza come un percorso di crescita personale e non solo come un obbligo accademico.

Non affrontare la tesi da solo

Anche se la scrittura della tesi è un processo individuale, non significa che tu debba affrontarlo senza supporto. Docenti e tutor possono offrirti consigli preziosi, così come familiari e amici.

Se hai bisogno di un aiuto più mirato, potresti considerare il supporto di un tutor specializzato. Un insegnante esperto può aiutarti con:

  • 📌 Scrittura accademica – Migliorare la tua capacità di esposizione e organizzazione dei contenuti.
  • 📌 Comprensione della materia – Chiarire i concetti chiave e rafforzare i collegamenti tra gli argomenti.
  • 📌 Strategie di ricerca – Trovare e valutare fonti autorevoli.

Affrontare la stesura con il giusto atteggiamento ti permetterà di lavorare con passione e determinazione, evitando la tentazione di procrastinare o accontentarti di un lavoro mediocre. Ogni passaggio di questo processo ti aiuterà a sviluppare competenze utili ben oltre il contesto accademico. 🚀

09.

References h2 title

  1. S, Surbhi. “Difference between Thesis and Research Paper":https://keydifferences.com/difference-between-thesis-and-research-paper.html
  2. Daniel Parker, "How to Reasearch a Topic: A Step-by-Step Guide": https://essaypro.com/blog/how-to-research#Conclusion
  3. Clara Llebot, "Data Types & File Formats": https://guides.library.oregonstate.edu/research-data-services/data-management-types-formats
  4. University of Western Australia, "Planning a Research Project": https://www.uwa.edu.au/students/-/media/Project/UWA/UWA/Students/Docs/STUDYSmarter/HM1-Planning-a-research-project.pdf

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Nicolò Superprof

Scrittore e traduttore laureato in letterature comparate. Vivo a Bologna, dove coltivo la mia passione per i libri, il cinema e la buona cucina.