La violenza sulle donne è antica come il mondo, ma oggi avremmo voluto sperare che una società avanzata, civile e democratica non nutrisse le cronache di abusi, omicidi e stupri
Helga Schneider
In un'epoca in cui la tecnologia permea ogni aspetto della nostra vita, la violenza digitale è diventata una delle minacce più pericolose e insidiose. Se, un tempo, la violenza fisica e psicologica erano considerate le uniche forme di abuso degne di attenzione, oggi l’evoluzione del mondo digitale ha dato origine a nuove modalità di maltrattamento. Questi abusi, che avvengono attraverso Internet e i dispositivi elettronici, possono avere conseguenze devastanti per le vittime.
La violenza digitale, infatti, non è solo una questione di insulti o messaggi offensivi: è un fenomeno complesso e variegato che include diverse forme di abuso.
In questo articolo esploreremo:
- i vari tipi di violenza digitale,
- l'impatto psicologico che essa ha sulle vittime,
- le strategie di difesa e prevenzione che possono essere adottate.
Per arrivare al 25 novembre, la giornata contro la violenza sulle donne, con ancora maggiore consapevolezza e voglia di cambiamento!
Violenza di genere: cosa si intende per violenza digitale?
La violenza digitale può essere definita come qualsiasi forma di abuso che avviene attraverso l’uso delle tecnologie digitali e cioè Internet, i social media, le app di messaggistica e i dispositivi elettronici. La violenza digitale è un tipo di abuso che si sviluppa nel contesto virtuale, ma può avere ripercussioni altrettanto gravi nella vita offline delle persone.
Le sue manifestazioni sono molteplici e possono essere riassunte così:
- Cyberbullismo: una forma di bullismo che si manifesta attraverso i mezzi digitali, come i social media, le chat online, i forum e le app di messaggistica. Si tratta di attacchi ripetuti e mirati che possono includere insulti, minacce, diffamazioni, esclusione sociale virtuale e divulgazione di informazioni personali con l’intento di danneggiare la reputazione della vittima. Il cyberbullismo colpisce principalmente i giovani, ma anche gli adulti non sono esenti da questo tipo di abuso.
- Revenge porn: è una forma di abuso che consiste nella diffusione di immagini o video sessualmente espliciti di una persona senza il suo consenso. Spesso viene perpetrato da ex partner che, per vendetta o in seguito a una separazione, pubblicano contenuti intimi o privati online. Questa pratica ha conseguenze devastanti per le vittime, che possono subire danni irreparabili alla propria reputazione, carriera e vita privata.

- Stalking digitale: si verifica quando una persona viene perseguitata, molestata o controllata costantemente attraverso mezzi digitali. Il molestatore può monitorare ogni mossa della vittima sui social media, inviare messaggi invadenti, minacciosi o offensivi, e talvolta persino raccogliere informazioni private per intimorire ulteriormente la vittima. In alcuni casi, lo stalking digitale può sfociare in un comportamento fisico aggressivo o in veri e propri atti di violenza.
- Diffusione di notizie false e cybermanipolazione: un altro tipo di violenza digitale che sta emergendo riguarda la creazione e la diffusione di notizie false o dannose su una persona, a volte attraverso l'uso di deepfake o video manipolati. Questo tipo di abuso può rovinare la reputazione di qualcuno, causando danni psicologici gravi. In alcuni casi, può portare anche a perdite finanziarie, professionali o relazionali.
- Grooming: un’altra forma preoccupante di violenza digitale è il grooming, in cui un adulto entra in contatto con un minore online per manipolarne le emozioni e talvolta indurlo a comportamenti sessuali. La vittima spesso non riesce a rendersi conto della gravità della situazione finché è troppo tardi.
Stop alla violenza sulle donne: l'impatto psicologico degli abusi online
Le vittime della violenza digitale possono sperimentare un ampio ventaglio di danni psicologici, che spesso vanno ben oltre le ferite fisiche. E hai mai pensato al legame che c'è tra linguaggio e violenza di genere? La violenza passa anche dalle parole, che hanno un peso e vanno utilizzate nel modo giusto.
L’impatto psicologico della violenza digitale può includere:
- Ansia e stress: le vittime di abusi digitali possono sviluppare disturbi d’ansia, preoccupandosi costantemente di essere monitorate o di ricevere messaggi minacciosi. L'ansia sociale può crescere, con la paura di essere giudicati o criticati pubblicamente.
- Depressione e senso di vergogna: la vergogna è una delle emozioni più comuni tra le vittime di violenza digitale, soprattutto in casi di revenge porn o diffamazione online. Sentirsi esposti e vulnerabili può causare una profonda sensazione di impotenza e, in alcuni casi, depressione.

- Isolamento sociale: molti abusi digitali si traducono in un progressivo allontanamento delle vittime dalla propria cerchia sociale. Le molestie e le minacce online possono far sentire le persone sole, lasciandole incapaci di comunicare apertamente con gli altri per paura di essere giudicate o ridicolizzate.
- Perdita di autostima: subire una forma di violenza digitale come il cyberbullismo o il revenge porn può ridurre drasticamente l'autostima di una persona. Le vittime di questi abusi possono iniziare a dubitare della propria immagine corporea, della propria dignità e del proprio valore personale.
Violenza di genere online: come difendersi?
Fortunatamente, esistono diverse misure che possono essere adottate per prevenire e difendersi dalla violenza digitale. La consapevolezza digitale è un passo fondamentale per ridurre il rischio di diventare vittime di abusi online; anche offline è possibile offrire supporto a donne vittime di violenza.
Ecco alcune strategie di protezione che possiamo adottare tutti quanti per un vero cambiamento:
- Educazione alla sicurezza online: una delle misure preventive più efficaci è l’educazione. È essenziale insegnare ai giovani, e non solo, come navigare in sicurezza online, come proteggere la propria privacy e come riconoscere i segnali di abuso. Le scuole, le famiglie e le istituzioni devono promuovere corsi psicologia ed educazione digitale che trattano temi come la gestione dei social media, il rispetto della privacy e il contrasto alla diffusione di contenuti dannosi.

- Impostare una privacy rigorosa sui social media: una delle difese più efficaci contro la violenza digitale è limitare le informazioni personali visibili online. Impostare le opzioni di privacy sui social media, utilizzare pseudonimi anziché il proprio nome completo, e fare attenzione a ciò che si condivide può ridurre significativamente il rischio di essere perseguitati.
- Gestire le impostazioni di sicurezza sui dispositivi: utilizzare password sicure, abilitare l'autenticazione a due fattori su social come Facebook e aggiornare regolarmente il software di sicurezza su dispositivi e app sono tutte misure fondamentali per proteggersi dai malintenzionati.
- Monitorare l'attività online dei minori: i genitori e gli educatori devono essere consapevoli dell’attività online dei minori, aiutandoli a riconoscere i pericoli del mondo digitale e fornendo loro gli strumenti per affrontarli. Il dialogo aperto è cruciale per mantenere una buona relazione e prevenire potenziali abusi. L'argomento può essere approfondito in uno dei tanti corsi online psicologia.
Se si diventa vittime di violenza digitale, è importante denunciare immediatamente l’abuso alle autorità competenti. Molti paesi hanno leggi che puniscono severamente il cyberbullismo, il revenge porn e lo stalking digitale. Le vittime devono sapere che non sono sole e che possono contare su supporto legale e psicologico.
Se sei vittima o conosci qualcuno che soffre per un abuso digitale di qualsiasi genere, fatti aiutare.
La violenza digitale è una realtà preoccupante che colpisce milioni di persone ogni anno, in particolare donne, adolescenti e giovani adulti.
La società nel suo insieme deve adottare misure educative più incisive per sensibilizzare sul tema - prevenire la violenza di genere attraverso l'educazione è fondamentale - mentre le piattaforme digitali devono fare la loro parte offrendo strumenti di protezione e supporto alle vittime. Solo con un’azione congiunta di prevenzione, educazione e sostegno, possiamo combattere efficacemente questo tipo di violenza, promuovendo un ambiente online sicuro e rispettoso per tutti.









