Più studi e più cose saprai, più impari e in più posti andrai

Dr Seuss

Il primo anno di università rappresenta un passaggio importantissimo nella vita di ogni studente: l'inizio del proprio percorso accademico è un momento di crescita, di apprenproprio dimento e di creazione delle basi necessarie per affrontare il futuro.

Iniziare il primo anno di università con determinazione, organizzazione e con un giusto senso di scopo ti aiuterà a condurre la tua vita accademica e personale nella giusta direzione.

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Quali competenze servono per affrontare l'università?

Imparare a gestire il proprio tempo, apprendere un buon metodo di studio, pianificare il tuo studio e integrarsi nel mondo degli universitari sono le principali competenze da acquisire per affrontare il primo anno di università.

Prepararsi al primo anno di università significa affrontare questo importante passaggio con consapevolezza, sicurezza, cercando di acquisire gli strumenti necessari per trarre il meglio da questa esperienza. Iniziare l'università con un mindset positivo e con la preparazione adeguata può aiutare a intraprendere il percorso di studi in modo gratificante sotto tutti i punti di vista.

In questo articolo ti daremo tutti i consigli necessari per affrontare il primo anno di università con serenità e sicurezza!

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Come gestire al meglio il tempo all'università

Quando si inizia l'università è importantissimo imparare a organizzare le proprie giornate gestendo in modo accurato (e sensato!) il proprio tempo. La gestione del tempo è infatti necessaria per organizzare e pianificare i tuoi impegni quotidiani e per dare priorità alle attività più importanti, al contempo garantendo spazi per rilassarti e svagarti.

Qui di seguito ti proponiamo alcuni consigli per imparare a gestire in modo efficace il tempo all’università:

  • Utilizza un calendario o un'app di pianificazione
  • Stabilisci una routine quotidiana: mantieni una routine che bilanci studio, riposo e tempo libero
  • Dai priorità alle attività più importanti
  • Organizza lo studio in fasi intermedie
  • Evita la procrastinazione
  • Pause programmate: pianifica pause regolari durante lo studio per ricaricarti
  • Limita le distrazioni: trova un ambiente di studio tranquillo e limita l'uso dello smartphone mentre studi

La gestione del tempo all'università è fondamentale per organizzare i tempi di studio e armonizzarli con le tue esigenze personali: trovando un equilibrio tra studio e vita personale potrai ovviamente migliorare il tuo benessere personale. Il primo anno di università implica infatti un carico di studio molto più intenso rispetto a quello delle scuole superiori, pertanto si rende necessario imparare a gestire il proprio tempo in modo efficace, evitando un eccesso di stress.

Una buona gestione del tempo aiuta a conciliare lo studio con la vita sociale e il riposo, e per farlo esistono metodi efficaci e piuttosto celebri. Scopriamo i tre più utilizzati:

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Tecnica del pomodoro

Metodo di gestione del tempo che prevede di studiare per sessioni di 25 minuti (un "pomodoro") seguiti da una breve pausa di 5 minuti. Dopo quattro sessioni("pomodori") si fa una pausa più lunga (15-30 minuti).

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Metodo GTD

Metodo di gestione dello studio in varie fasi: elenca le attività da fare; organizza le attività in lista; riguarda regolarmente queste liste e agi in base alle priorità. Questo metodo aiuta a gestire le attività in modo efficace e riduce lo stress.

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Metodo Eat The Frog

Metodo che consiste nello svolgere all’inizio della giornata l’attività più difficile o per te sgradita. Affrontando subito il compito più difficile si riduce la procrastinazione e si libera la mente per il resto della giornata.

Ciascun metodo presenta vantaggi innegabili ed è importante trovare il sistema più adatto alle proprie caratteristiche.

In generale una gestione efficace del tempo riduce la stanchezza e ti aiuta a stabilire le tue priorità, consentendoti di lavorare in modo più efficace e raggiungere i tuoi obiettivi più velocemente, consentendoti di dedicare del tempo anche alle tue passioni, allo svago e all'attività fisica.

Metodi di studio universitari: i 3 più efficaci

Per riuscire ad affrontare con successo gli esami universitari è importante sviluppare buone capacità di studio attraverso metodi di apprendimento e di organizzazione adatti a te e, soprattutto, efficaci!

Trovare un buon metodo di studio può infatti migliorare le tue performance accademiche, accrescere la tua sicurezza personale e migliorare la tua autostima. Sviluppando capacità di studio efficaci è possibile riuscire a ridurre il numero di ore trascorse a studiare, lasciando più tempo per altre attività altrettanto significative nella tua vita, come le relazioni sociali o l'attività sportiva. Queste competenze ti aiuteranno in molti aspetti delle tua vita, non solo all'università.

Scopriamo allora alcuni dei metodi di studio più efficaci e utilizzati!

1. Il metodo SQ3R

Il metodo SQ3R (o SQRRR) è stato ideato dal filosofo dell'educazione americano Francis P. Robinson, e prende il nome dalle sue cinque fasi: survey (osservazione preliminare), question (domanda), read (lettura), recite (rielaborazione), e review (revisione).

Vediamo questo metodo di comprensione e memorizzazione nel dettaglio:

  1. Survey (Esplora): fai una rapida lettura del testo per avere una panoramica generale.
  2. Question (Domanda): formula domande sugli argomenti chiave.
  3. Read (Leggi): leggi attentamente per trovare le risposte.
  4. Recite (Ripeti): riassumi con parole tue le informazioni apprese.
  5. Review (Rivedi): ripassa regolarmente per consolidare la conoscenza.

2. Le mappe mentali

Le mappe mentali sono uno dei sistemi più diffusi e utilizzati dagli studenti universitari in fase di studio per la preparazione degli esami.

Una mappa mentale è un diagramma utilizzato per organizzare visivamente le informazioni in una gerarchia, mostrando le relazioni tra le varie parti del tutto. La mappa viene creata attorno a un singolo concetto, disegnato come un'immagine al centro di una pagina , a cui vengono poi aggiunte rappresentazioni di idee attraverso immagini, parole o simboli. Le idee principali sono collegate direttamente al concetto centrale e da quelle idee principali si diramano altre idee. Si tratta senza dubbio di un sistema molto efficace e ampiamente utilizzato in tutti i gradi di scuola per la sua versatilità e semplicità.

3. La tecnica Feynman

Questo metodo di apprendimento fu ideato dallo scienziato Richard Feynman e consiste nello spiegare un concetto complesso nel modo più semplice possibile, impiegando termini semplici, come se lo si insegnasse a qualcuno senza conoscenze specifiche o persino a un bambino. Questo sistema consente di mettere in luce alcune mancanze nella tua comprensione di un argomento, aiutandoti quindi a consolidare le tue conoscenze.

Riassumendo:

  1. Metodo SQ3R (Survey, Question, Read, Recite, Review): ideale per manuali complessi.
  2. Mappe mentali: ottime per visualizzare i collegamenti tra concetti.
  3. Tecnica Feynman: spiega il concetto come se lo insegnassi a un bambino → capirai subito cosa non hai ancora assimilato.
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Vita da matricola fuori sede: consigli pratici

Andare a vivere lontani da casa negli anni dell'università è un'esperienza unica e irripetibile, capace di donare un maggiore senso di indipendenza e di autonomia. Dalla ricerca di una casa alla gestione delle proprie finanze, dalla costruzione di nuove relazioni alla preparazione dei pasti, vivere da soli è senza dubbio un'esperienza emozionante e arricchente.

Questo processo può inoltre portare ad avere maggiore fiducia in se stessi, nonché donare una maggiore capacità di adattarsi a nuove situazioni e risolvere i problemi da soli.

Sciopriamo allora alcuni aspetti importanti da prendere in considerazione quando si decide di andare a vivere da soli durante gli anni dell'università.

Ricerca dell'alloggio

Trovare una buona sistemazione è di primaria importanza per poter affrontare la vita da studente fuori sede: vivere in un ambiente confortevole e favorevole per i tuoi studi e per il tuo benessere personale è un prerequisito irrinunciabile e non va in alcun modo sottovalutato.

Come trovare la casa da studente fuori sede.
Ti consigliamo di iniziare la ricerca della casa almeno sei mesi prima dell'inizio dell'anno accademico

Vivere in un alloggio che soddisfa le tue esigenze consentirà di dedicare ai tuoi studi in un contesto per te rassicurante, comodo e piacevole.

Sebbene ancora oggi il passaparola sia uno dei sistemi più utilizzati per cercare casa, è indubbio che la ricerca di alloggi per studenti universitari si sia principalmente spostata online su siti specializzati che mettono in contatto locatori e potenziali affituari.

Siti come sturent.it, immobiliare.it e cercoalloggio.com sono ottimi strumenti per trovare una situazione abitativa adatta alle tue finanze e ai tuoi bisogni.

Gestione delle finanze

Gestire le tue finanze da studente può essere uno degli aspetti più sfidanti e complessi, ma con le giuste strategie è sicuramente possibile e per certi versi divertente.

Provando a monitorare le tue entrate e le tue spese, comprando nei negozi dell'usato, cucinando a casa e limitando le spese superflue puoi risparmiare denaro e rimanere nei limiti del tuo budget. Il modo più semplice per stabilire un budget come studente universitario consiste innanzitutto nel dare priorità alle tue spese primarie.

Le tasse universitarie infatti non sono le uniche spese di cui devi preoccuparti!

I costi legati al vitto, l'alloggio, i trasporti e i libri sono ovviamente spese essenziali che dobbiamo imparare a gestire e ai quali dare la nostra attenzione in modo prioritario. Queste spese hanno infatti la precedenza su tutto nella gestione del tuo budget, e questo ovviamente limita un pò la possibilità di avere un pò di soldi per le uscite e gli svaghi.

Fare amicizia e creare una rete di supporto

Nel percorso di studi l'integrazione sociale e la creazione di una rete di supporto sono aspetti di primaria importanza perchè aumentano il benessere dello studente, favorendone l'inclusione nel contesto dell'ambiente universitario e la partecipazione alle diverse attività collaterali (ma non di minore importanza!). Una buona integrazione favorisce dunque la connessione sociale e il senso di appartenenza e contribuisce al miglioramento del benessere psicologico e, conseguentemente, della performance accademica degli studenti.

Fare nuove amicizie richiede coraggio e vulnerabilità, ma ne vale la pena. Un sistema di supporto amicale può aiutarti ad affrontare le sfide della vita e fornirti un senso di appartenenza che ti seguirà per tutta la vita. Non sei solo, e, soprattutto, la timidezza non è necessariamente un difetto. Essere timido può renderti un amico sensibile, empatico, premuroso e un grande ascoltatore. Quindi, non aver paura di uscire dalla tua zona di comfort, esci e divertiti! Non te ne pentirai!

Avere una buona rete di supporto è uno strumento vitale per mantenere un buono stato di salute e il benessere mentale. Le reti di supporto possono assumere molte forme, ma per la maggior parte delle persone sono costituite dalla famiglia, dagli amici e dai compagni di studio, che possono offrire supporto nei momenti belli e in quelli brutti.

Come è organizzato l'anno accademico?

Quando si inizia l'università è importante conoscere bene la struttura dell'anno accademico e in particolar modo i periodi in cui si svolgono le sessioni d'esame.
Le sessioni universitarie italiane sono infatti organizzate in modo tale da garantire agli studenti diversi momenti dell'anno in cui seguire le lezioni e sostenere gli esami, offrendo la possibilità di organizzare il proprio studio in modo equilibrato ed efficace.

Semestri

In Italia l'anno accademico universitario è suddiviso in due semestri:

  1. il primo semestre inizia generalmente a ottobre e si conclude a gennaio
  2. il secondo inizia a marzo e si conclude nelle prime settimane di giugno

Durante i due semestri si svolgono le lezioni e tutte le attività didattiche cui gli studenti full time sono tenuti a partecipare attivamente.

La chiave per gestire bene le sessioni d'esame è la pianificazione anticipata.

Sessioni d'esame

In Italia le sessioni d'esame, ossia i periodi in cui le lezioni vengono interrotte per consentire agli studenti di sotenere gli esami, sono tre:

1. Sessione invernale (gennaio-febbraio): in questa sessione si affrontano gli esami relativi ai corsi seguiti durante i primi mesi dell'anno
2. Sessione estiva (giugno-luglio): in questa sessione molti studenti devono sostenere più esami in un breve lasso di tempo, e per questa ragione è considerata la sessione più faticosa e temuta (anche per via del caldo afoso estivo che purtroppo non favorisce la concentrazione!)
3. Sessione autunnale (settembre-ottobre): questa sessione rappresenta l'ultima opportunità per gli studenti di sostenere gli esami dell'anno; è una sorta di "sessione di recupero", particolarmente utile per chi non ha superato gli esami nelle sessioni precedenti.

Periodi di vacanza

In Italia le vacanze estive sono il periodo di pausa più lungo per gli studenti universitari: da fine luglio ai primi di settembre le università sono chiuse, e in questo periodo è possibile staccare e svagarsio dopo un lungo anno di impegni accademici. Gli altri periodi di riposo sono invece rappresentati dalle feste nazionali: 1 novembre, 8 dicembre 23 dicembre- 6 gennaio, feste di Pasqua (circa una settimana), 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, cui va aggiunta la festa patronale che varia da città a città.

Le pause accademiche offrono la possibilità di sospendere per un pò l'impegno intellettuale e di "ricaricare le batterie" dopo un periodo intenso di studio, oltre a consentire di staccare la mente dai ritmi intensi dello studio. Questi momenti di riposo sono molto preziosi e necessari per prevenire il burnout e per ridurre lo stress accumulato.

Affrontare il primo anno di università può essere un'esperienza entusiasmante, emozionante ma anche faticosa e un po' stressante: siamo convinti che seguendo i nostri consigli, però, potrai prepararti adeguatamente e goderti questa nuova e incredibile avventura!

Piccolo glossario per matricole universitarie: i termini che devi assolutamente conoscere 📘

Il primo anno di università non porta solo nuove materie ed esami, ma anche un nuovo linguaggio pieno di sigle e termini specifici che all’inizio possono sembrare incomprensibili.

Cosa sono i CFU? Che differenza c’è tra un appello e una sessione d’esame? E perché tutti parlano di media ponderata?

Per aiutarti a sentirti subito a tuo agio nel mondo accademico, abbiamo creato questo glossario completo per matricole universitarie. Una guida pratica che puoi consultare ogni volta che incontri un termine nuovo, per capire subito di cosa si tratta.

🔹 Appello → data ufficiale in cui puoi sostenere un esame. Ogni sessione ne prevede diversi.
🔹 CFU (Crediti Formativi Universitari) → unità di misura del lavoro richiesto da un insegnamento (in media 1 CFU = 25 ore di studio).
🔹 Commissione d’esame → gruppo di docenti che valuta la tua prova scritta/orale.
🔹 Corso integrato → insegnamento diviso in più moduli con un unico esame finale.
🔹 Debito formativo → lacuna da colmare per l’accesso a un corso di laurea.
🔹 Fuori sede → studente che vive e studia in una città diversa da quella d’origine.
🔹 Iscrizione esami → prenotazione obbligatoria online per sostenere l’appello.
🔹 Laboratorio → attività pratica obbligatoria (lingue, informatica, scienze…).
🔹 Laurea triennale → primo ciclo universitario (3 anni, 180 CFU).
🔹 Laurea magistrale → secondo ciclo universitario (2 anni, 120 CFU).
🔹 Media ponderata → media dei voti pesata in base ai CFU di ogni esame.
🔹 Obbligo di frequenza → requisito di presenza a un certo numero di lezioni (di solito 70%).
🔹 Piano di studi → elenco degli esami obbligatori e opzionali scelti dallo studente.
🔹 Sessione d’esame → periodo dedicato agli esami (invernale, estiva, autunnale).
🔹 Sessione straordinaria → appelli extra riservati spesso a laureandi o fuori corso.
🔹 Statino → documento (oggi digitale) che certifica iscrizione e voto d’esame.
🔹 Tesi di laurea → elaborato scritto finale per ottenere la laurea.
🔹 Tutor accademico → figura di riferimento che aiuta lo studente nel percorso universitario.

Il primo anno di università è un viaggio entusiasmante: nuove materie, nuove persone, nuove sfide. Non sempre sarà semplice, ma con la giusta organizzazione, un metodo di studio efficace e una rete di supporto potrai affrontarlo con maggiore serenità.

Ricorda che sbagliare fa parte del percorso: ogni difficoltà è un’opportunità per crescere, scoprire i tuoi punti di forza e acquisire autonomia. Non puntare alla perfezione, ma al miglioramento continuo.

👉 Porta con te questi consigli:

  • organizza il tuo tempo con metodo
  • scegli il sistema di studio più adatto a te
  • non trascurare la vita sociale e il benessere personale
  • informati sempre sui termini e le regole del mondo accademico (il glossario ti sarà utile!)

L’università non è solo esami e libri, ma soprattutto un luogo in cui crescere come persona, costruire relazioni e tracciare la strada verso il futuro che desideri.

💡 Il consiglio finale? Non avere paura di chiedere aiuto: tutor, professori, compagni di corso e servizi universitari sono lì per sostenerti.

Benvenuto nel tuo percorso accademico: che sia l’inizio di una delle esperienze più ricche e formative della tua vita!

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Sandra

Educatrice, insegnante di meditazione, appassionata di storia, filosofia e di discipline spirituali.