Ripercorrere la storia ci aiuta a capire diversi aspetti del tempo presente, chiarisce alcuni elementi sulla struttura delle nostre società e ci aiuta a comprendere meglio alcune dinamiche. Con questo articolo vogliamo fare luce sul ruolo della figura femminile nell'antichità e alcune delle donne più influenti che hanno cambiato la società e la percezione che si aveva della donna, o che semplicemente si sono contraddistinte e hanno trovato il proprio spazio come donne e fatto valere la propria figura. Come sappiamo infatti la donna nel corso della storia non ha quasi mai avuto un ruolo paritario e uguale all'uomo.
Il rapporto tra la donna e l'uomo è sempre anche un po' lo specchio delle credenze, dei valori, e delle strutture di potere proprie di ogni epoca e società. In questo articolo vedremo quali sono alcune delle donne più importanti nell'antichità.
Il ruolo delle donne nell'antichità
Cosa sappiamo del ruolo delle donne nell'antichità? Guardiamo indietro nel tempo per fare chiarezza sull'oggi.

Nell'Antico Egitto, la donna era associata a divinità potenti, come Isis e Hathor, simboli di amore, bellezza e maternità. Oltre al loro ruolo sacro, le donne godevano anche di un grado significativo di autonomia e diritti legali rispetto ad altre civiltà contemporanee. Erano considerate allo stesso livello dell'uomo anche se era quest'ultimo a ricoprire le cariche pubbliche.
Nell'Antica Grecia, le donne erano considerate inferiori agli uomini ed erano sottoposte a numerose restrizioni e limitazioni sociali. Il loro ruolo si esprimeva soprattutto nella sfera domestica, dovevano occuparsi delle faccende di casa e della famiglia. Ci sono però esempi di donne che hanno sfidato queste convenzioni, come Saffo, poetessa di Lesbo, che ha guadagnato fama per le sue liriche e il suo contributo alla letteratura.
Nell'Antica Roma le donne avevano il ruolo principale di mogli, madri, responsabili della gestione della casa e dell'educazione dei figli. Venivano preparate a svolgere questo ruolo fin da bambine. Il matrimonio era considerato l'evento più importante della loro vita, che avrebbe dato inizio alla loro funzione riproduttiva. Occorre specificare poi che le donne non godevano degli stessi diritti giuridici degli uomini perché considerate il sesso debole. Erano inoltre escluse dagli officia virilia, cioè le attività sociali... alle quali partecipavano solo gli uomini.
L'uomo aveva il diritto di punire la propria moglie per comportamenti illeciti come l'adulterio o per il fatto di bere vino.
Ora che abbiamo tratteggiato a grandi linee la situazione e il ruolo della donna nell'antichità, vediamo delle brevi lezioni di storia sulle donne che hanno segnato l'umanità in modo significativo, contrapponendosi in qualche modo alla società di quel tempo.
Donne importanti nella storia: Cleopatra VII, l'ultima regina d'Egitto
Il nostro corso di storia online inizia con la regina più famosa di tutte. A Cleopatra sono state dedicate opere letterarie, cinematografiche, letterarie, spettacoli teatrali. La storia di questa regina porta in sé un fascino unico e continua a suscitare interesse. Per questo possiamo affermare che è sicuramente stata una donna influente e che ha lasciato un segno nel corso della storia.

La sua vita è stata caratterizzata dalla sua abilità politica e dalla sua visione strategica, ma anche dalla sua potente presenza femminile. Il fatto ad esempio di conoscere bene la lingua egizia, la lingua greca e numerose altre lingue le consentiva di comunicare con i diplomatici stranieri in modo autonomo e senza affidarsi a consiglieri.
Cleopatra regnò in Egitto dal 51 al 31 a.C. Era figlia del faraone Tolomeo XII, appartenente alla dinastia greco-macedone dei Tolomei.
Cleopatra aveva due sorelle e due fratelli: Tolomeo XIII e XIV. Tutti e cinque crebbero nel palazzo di Alessandria ricevendo un'educazione della cultura greca senza coltivare rapporti di fratellanza ma piuttosto sentimenti di rivalità.
Cleopatra salì al trono insieme al fratello quando il faraone Tolomeo XII morì nel 51 a.C, a quell'epoca lei aveva 18 anni, e suo fratello Tolomeo XIII ne aveva circa dieci. I due dovevano regnare come fratelli e sposi secondo la volontà del padre.
Nel 49 a.C., Cleopatra dovette rifugiarsi in Siria, dove cercò di riunire un esercito per non perdere del tutto il suo potere. Nel 48 a.C. entrò in scena Giulio Cesare che cambiò il suo destino: era infatti in Egitto che era coinvolto nella guerra civile romana tra Cesare e Pompeo. Pompeo morì, le truppe cesariane vinsero e in quell'occasione Cesare sostenne Cleopatra e riuscì a fare in modo che i due fratelli si riconciliassero e tornassero a governare insieme.
Come sappiamo tra Cesare e Cleopatra iniziò una relazione, dalla quale nacque un figlio nel 47 a.C. Cleopatra si trasferì a Roma con la corte finché Cesare non fu assassinato nel 44 a.C, a quel punto la regina tornò in Egitto regnando insieme a suo figlio Cesarione.
A Roma al tempo vi era una guerra civile tra i triumviri Marco Antonio, Ottaviano e Lepido, e gli assassini di Cesare, Cassio e Bruto. Cleopatra scelse di sostenere i triumviri e si legò a Marco Antonio (sentimentalmente e dal punto di vista politico), dal quale ebbe due figli. Tra il 37 e il 34 Antonio donò alcune terre a Cleopatra. Nella battaglia di Azio del 31 a.C i due furono sconfitti da Ottaviano, qui finì il loro potere congiunto e Cleopatra si suicidò, secondo le leggende, con un morso di un aspide o di un cobra egiziano.
Si parla molto della bellezza della regina ma pare che sia una leggenda. Plutarco quando la descrive, dice che non distingueva per la sua bellezza. Erano i suoi modi, la sua intelligenza e la sua istruzione a darle un grande fascino. Cleopatra infatti conosceva numerose lingue, la matematica, l'astronomia e la filosofia.
Donne celebri della storia: la filosofa Ipparchia
«Io, Ipparchia,
non scelsi opere di donne dalle ampie vesti,
ma la dura vita dei cinici,
non ebbi scialli ornati di fibbie,
nè alte calzature orientali,
nè retine splendenti nei capelli,
ma una bisaccia col bastone,
compagna di viaggio e adatta alla mia vita,
e una coperta per giaciglio.»
Ipparchia

Eraclito, Epicuro, Diogene, Platone, Aristotele, Socrate... quando si studia filosofia è raro incrociare il nome di una donna.
Eppure ci sono state delle donne che hanno segnato il pensiero filosofico, anche contrapponendosi allo stereotipo della figura femminile della società di quel tempo, ecco alcuni esempi: Ipazia d’Alessandria (filosofa, astronoma e matematica), la pitagorica Teoclea, la sacerdotessa e profetessa Diotima di Mantinea, la filosofa epicurea Leonzia o ancora Pompea Plotina, moglie dell’imperatore Traiano e grande appassionata della filosofia epicurea.
Tra le filosofe che hanno segnato la storia e che sono andate contro le convenzioni di quel tempo, sicuramente appare Ipparchia che si contraddistingue per un pensiero forte e di valore, è stata infatti spesso paragonata a Platone.
Ipparchia (350 a.C. – 280 a.C.) è una filosofa appartenente al movimento cinico, moglie del filosofo cinico Cratete di Tebe, discendeva da un’importante famiglia di Maronea in Tracia. Nonostante la possibilità di condurre uno stile di vita agiato promuove una vita all'insegna della semplicità e dell'indipendenza dalle ricchezze e dal lusso, rifiutando il conformismo sociale.
Antistene di Atene fondò la scuola cinica nel IV secolo a.C. La parola "cinico" deriva “kynikos” che -si legge su Treccani- significa «canino, simile al cane, che imita il cane», proprio per il dispregio che i seguaci di questa filosofia professavano per le istituzioni sociali e per la ricchezza o la potenza.
Ipparchia e Cratete di Tebe adottarono uno stile di vita ascetico, dedicandosi alla ricerca della virtù e al rapporto con la natura.
Sicuramente Ipparchia era una figura femminile che si contrapponeva rispetto alle donne di quel tempo e alla società patriarcale: interveniva in discussioni filosofiche, partecipava a banchetti e mostrava i suoi talenti dialettici durante i dibattiti, il che era insolito per quel tempo visto che il ruolo delle donne era di dedicarsi alla casa. Secondo alcune testimonianze, quando il filosofo cirenaico Teodoro la rimproverò di aver abbandonato i lavori dei telai lei rispose:
«ma ti sembra forse che io abbia preso una cattiva decisione riguardo a me stessa, se il tempo che avrei sprecato presso i telai, l’ho messo invece a profitto della mia educazione?».
Il pensiero genera cambiamento e genera nuove azioni. Per questo è importante conoscere le donne che hanno scritto la storia della filosofia. Ecco ad esempio alcuni libri che puoi leggere per approfondire l'argomento.



Rebecca Buxton - Lisa Whiting
Grandi donne della storia: le sorelle Trung, guerriere del Vietnam
Ci sono storie che restano nel tempo, con la loro forza echeggiano e passano di bocca in bocca, facendo risuonare sentimenti di ammirazione e, a volte, esclamazioni di incredulità. In questo caso la nostra storia nasce in Oriente: le Sorelle Trung sono due figure leggendarie della storia del Vietnam, ancora oggi sono considerate eroine nazionali e vengono ricordate come simbolo di patriottismo, resistenza e orgoglio nazionale. Chiedi al tuo prof di lezioni di storia trieste di parlartene approfonditamente!
Ma quale fu la loro impresa? Nel 40 d.C. Trung Trac e Trung Nhi decisero di ribellarsi contro gli invasori cinesi.
I cinesi dominavano infatti il Vietnam dal 111 a.C e avevano diviso il territorio in 9 prefetture. Oltre a imporre il loro dominio e le loro tasse, importavano anche la loro cultura e la loro religione.

Le sorelle Trung erano nate nel 12 d.C. in una famiglia aristocratica e crebbero in un ambiente in cui c'era un forte senso di patriottismo e di orgoglio nazionale. Trung Trac (la sorella maggiore) aveva sposato il generale Thi Sach che, per i suoi tentativi di ribellarsi al dominio cinese, venne catturato dal governatore e decapitato.
Questa fu la causa scatenante che portò le due sorelle a riunire un esercito per combattere contro i cinesi e a guidare una rivolta popolare. Organizzarono una forza militare composta principalmente da contadini e popolani e guidata da alcune donne. Ebbene, con il loro carisma e la loro determinazione, costrinsero il leader cinese a ritirarsi dalle loro zone e le due sorelle regnarono più o meno fino al 43 d.C.
Si contraddistinsero quindi per la loro abilità strategica e durante il loro regno riuscirono a guadagnarsi il favore della popolazione promuovendo uguaglianza sociale e giustizia e ripristinando le antiche tradizioni e usanze vietnamite.
Nel 43 d.C l'imperatore cinese inviò un generale in Vietnam per riottenere il dominio di quel territorio. Le sorelle Trung cercarono di opporsi e formare un nuovo esercito ma le loro forze erano troppo deboli rispetto all'esercito cinese. Sulla loro fine, ci sono più versioni: secondo una versione furono fatte catturare e decapitare ma c'è anche chi sostiene che si lanciarono da una cascata per porre fine alle loro vite.
L'impatto e l'eredità delle donne che hanno cambiato la storia nell'antichità
Nell'antichità spesso le donne subivano discriminazioni e restrizioni basate semplicemente sul genere. Il tuo professore di storia potrà parlarti senza problemi del loro ruolo, spesso relegato alla sfera domestica e famigliare; le possibilità di partecipare alla vita politica, economica e culturale per le donne erano davvero limitate.
Le donne hanno sempre dovuto lottare per far valere il proprio pensiero, per mostrare azioni significative e per essere considerate allo stesso livello degli uomini. Nelle civiltà antiche ci sono state alcune figure femminili che con forza hanno lasciato la propria impronta, tirando fuori doti come resilienza, intelligenza e determinazione. Forse non ce ne accorgiamo ma queste donne hanno spianato la strada per le generazioni successive, costruendo importanti momenti nella storia.