Come sappiamo, il Medioevo (età di mezzo) è un periodo storico molto vasto, che dura 10 secoli. Inizia con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476 d.C.) e continua fino alla scoperta dell’America (1492).

Per comodità, storici e studiosi suddividono questo periodo in 3 parti:

Alto Medioevo

474 d.C. -1000 d.C.

Basso Medioevo

1000 d.C -1300 d.C.

Tardo Medioevo

1300 - 1500

Dopo questa brevissima introduzione storica, l'argomento che affrontiamo in questo articolo è: che ruolo avevano le donne nel Medioevo e quali sono state alcune donne in grado di andare controcorrente e di far valere il proprio nome. Per scoprirlo, continua a leggere!

Inizieremo con una piccola panoramica sulla figura femminile in quel tempo, per elencare poi alcune donne che hanno lasciato il segno addentrandoci nelle loro vite.

Ecco quindi gli argomenti che affronteremo:

  • Il ruolo delle donne nel Medioevo
  • Giovanna d'Arco
  • Ildegarda di Bingen
  • Tomoe Gozen

Sei pronto a scoprire le affascinanti storie di donne uniche?

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Le donne nel Medioevo

Senza girarci troppo intorno con le lezioni di storia: la società del Medioevo era patriarcale, le donne erano sempre subordinate e sottomesse alla figura maschile, prima alla figura del padre e a eventuali fratelli e poi ai mariti (se si sposavano).

Nonostante non venisse loro riconosciuta molta importanza, avevano comunque un ruolo attivo e svolgevano diversi tipi di lavori. La loro professione variava a seconda di fattori culturali e della posizione sociale.

Le donne più umili che nascevano in campagna, spesso lavoravano nei campi insieme agli uomini occupandosi dell'allevamento del bestiame e di alcune fasi della coltivazione come la raccolta. Generalmente iniziavano da bambine e continuavano a lavorare anche dopo il matrimonio.

Anche il settore tessile vedeva il coinvolgimento delle donne, dovevano ad esempio confezionare veli e cuffie, preparare acconciature di seta, realizzare manufatti, e in alcuni casi si occupavano della commercializzazione nelle piazze e nei mercati.

Le donne erano inoltre attive nell'edilizia e nelle miniere. E alcune erano incaricate di gestire locande o alberghi.

La posizione della donna però era prevalentemente quella di moglie e madre oppure monaca o, nelle alte classi sociali, di badessa e regina.

Per tutte le donne, il matrimonio era un vincolo al quale era difficile sottrarsi: quest'ultimo era infatti un contratto che le famiglie utilizzavano per ottenere prestigio, stringere alleanze, consolidare la propria posizione sociale.

I matrimoni erano combinati dalle famiglie e l'età per diventare sposa era intorno agli 11/12 anni. La moglie otteneva la dote anche se la gestione dei beni spettava al marito, lei doveva occuparsi del marito, dei figli e della gestione della casa (anche se questo dipendeva dalla classe sociale perché le donne più aristocratiche affidavano i figli alla cura delle balie).

Diversa era invece la condizione delle monache e delle suore.

Le donne nei monasteri e nei conventi avevano una maggior possibilità di esercitare i propri talenti: oltre a dedicarsi alla preghiera c'era un tempo dedicato all'istruzione e quindi allo studio e alla scrittura.

In generale, possiamo dire che le donne nel Medioevo erano considerate inferiori agli uomini ma nonostante questo, vi furono alcune figure femminili in grado di cambiare il corso della propria vita e di lasciare un segno per le generazioni future, così come successe nell'Antichità.

Grandi donne della storia: Giovanna d'Arco

Attraverso il buio Giovanna d’Arco
precedeva le fiamme cavalcando
Nessuna luna per la corazza ed il manto
Nessun uomo nella sua fumosa notte al suo fianco.

Fabrizio De André

Non poteva mancare il grande cantautore genovese nel nostro breve corso di storia online. Una donna con sguardo fiero, con la sua armatura da uomo e con una bandiera bianca: quando pensiamo a questa immagine è difficile non associarla a Giovanna d'Arco. La storia della sua vita ha una potenza straordinaria, narra del carisma e della forza di una donna che è stata in grado di guidare le forze francesi contro gli inglesi durante la Guerra dei Cent'anni, perché sentiva di aver ricevuto una missione da Dio.

Le imprese di Giovanna d'Arco sono state dipinte, messe in musica, scritte tra le pagine di romanzi, rappresentate e riprodotte attraverso opere teatrali o cinematografiche. Citiamo qui alcune delle composizioni: Christine de Pizan le dedica il Poema di Giovanna D’Arco, François Villon la paragona a personaggi mitologici in La Ballata delle dame del tempo andato. Shakespeare ne racconta in Enrico IV, Tchaikovsky le dedica un'opera così come Giuseppe Verdi. L'elenco potrebbe ancora andare avanti! Pensiamo alla forza di questa storia che continua a echeggiare a migliaia di anni di distanza.

Giovanna d'Arco nasce nel 1412 in Borgogna, nel villaggio di campagna Domrémy, oggi chiamato in suo onore Domrémy-la-Pucelle, infatti la nostra protagonista era soprannominata la Pucelle, che significa donna nubile, vergine. La sua era una famiglia di agricoltori e lei fin da bambina si dimostrò molto devota.

All'età di 13 anni circa iniziò a sentire delle voci attraverso cui Dio la incaricava di liberare la Francia. All'epoca infatti l'Inghilterra aveva possedimenti feudali sul territorio francese e le due potenze erano impegnate nella guerra dei Cent'anni, sotto il dominio di Enrico VI re di Inghilterra e di Francia.
La missione che Giovanna sentiva di aver ricevuto eran quindi di riportare la corona ai francesi e far consacrare re Carlo VII nella Cattedrale di Reims.

Per portare a termine questa missione che le era stata assegnata, doveva incontrare il delfino di Francia: Giovanna riuscì ad avere un incontro con Carlo VII nel 1429. Egli le affidò un'armata per dare supporto a Orléans e liberarla, sotto l'assedio degli inglesi. Orléans fu liberata e Carlo VII fu consacrato re a Reims.

A questo punto Carlo VII, diventato re, non aveva più interesse ad ascoltarla e a seguirla nelle sue imprese. Jeanne d'Arc però non demorse e continuò nella sua missione di liberazione della Francia. Nel 1430 venne catturata in battaglia a Compiègne dai Borgognoni (alleati degli inlgesi) che la consegnarono ai nemici.

Gli inglesi la condannarono di eresia e stregoneria e la rinchiusero in prigione per qualche mese. La sua fine fu decretata un anno dopo, nel 1431, nel castello di Rouen da un tribunale ecclesiastico: dichiarata colpevole di eresia morì al rogo nella piazza del mercato di Rouen.

La storia della nostra eroina non finì qui: dopo 20 anni, nel 1456, fu dichiarata innocente in un nuovo processo voluto dal re Carlo VII. Nel 1909 venne santificata presso la cattedrale di Notre Dame e nel 1920 papa Benedetto la dichiarò santa.

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Donne importanti nella storia: Ildegarda di Bingen

Quando la curiosità è rivolta a questioni serie, si chiama ricerca.

Marie von Ebner-Eschenbach

Iniziamo il paragrafo con una citazione sulla curiosità, perché la vita di Ildegarda è animata dalla voglia di conoscenza che la portò a lasciare numerosi contributi nel campo della spiritualità, della musica, della scienza, della medicina e della filosofia... insomma fu davvero una figura eclettica e oggi è inserita nella lista dei santi della chiesa Cattolica.

Ricordiamoci sempre del contesto storico: Ildegarda di Bingen si affermò come teologa nel XII secolo, nel Medioevo le donne non potevano trattare argomenti teologici, ma lei riuscì ad andare in contrasto con questo pensiero.

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Un nome, una vocazione

Ildegarda deriva dalle parole germaniche "Hild" (battaglia) e "Gard" (protezione), il significato quindi è: "protettrice in battaglia". Ildegarda battè le sue battaglie con umiltà e con grande intelligenza, facendo valere il proprio nome.

Durante le tue lezioni di storia trieste sulle donne, imparerai molto su queste figura eccezionale. Nata nel 1908 in Germania a Bermersheim vor der Höhe, vicino a Magonza, era la decima ed ultima figlia di una famiglia aristocratica. Già dai suoi primi anni d'età non godeva di buonissima salute, soffriva di emicrania e nei momenti in cui stava male spesso aveva delle visioni religiose e esperienze mistiche. Questo aspetto contraddistinse tutta la sua esistenza e per questo motivo quando aveva 8 anni i genitori la accompagnarono nel convento benedettino di Disibodenberg (Germania), qui fu affidata alla madre spirituale Jutta e a circa 15 anni prese i voti, visse in questa abbazia per 40 anni e quando Jutta morì, lei divenne badessa.

Oltre a consacrare la sua vita a Dio e alla preghiera, si dedicava molto alla scrittura e allo studio di alchimia, astronomia, scienze naturali e altro ancora.

donne influenti nel medioevo, Hildegarda von Bingen
una storia affascinante

Dopo i 40 anni scrisse numerose composizioni musicali, estratti di medicina, libri di scienze erboristiche. Spesso trovava ispirazione durante le sue esperienze mistiche.

Data la sua posizione come badessa, Ildegarda non doveva obbedire a nessuno e si occupava anche di fare cose che non spettavano alle donne, ad esempio svolse diversi viaggi di predicazione e fondò 3 monasteri. Grazie alla sua autorevolezza, divenne consigliera di papi, imperatori e uomini potenti del suo tempo. Fu la protetta di Papa Eugenio III e ottenne la protezione anche del monaco Bernardo di Chiaravalle che la incitò a trascrivere quello che le veniva detto durante le visioni, nelle opere medico naturalistiche.

Insomma, Ildegarda fu teologa, medico, profetessa, poetessa, drammaturga e consigliera politica. Il segno che lasciò nella storia è visibile ancora oggi. In un'epoca prevalentemente dominata da figure maschili lei diventò una delle profetesse più importanti.

Attraverso le sue scritture affermò la su figura e valorizzò in generale la figura femminile, trattando anche temi delicati come la sessualità e il funzionamento dell'apparato genitale femminile.

Donne famose nella storia: Tomoe Gozen, una donna guerriera

Tomoe era la più bella. Era anche un arciere forte e un soldato vigoroso, in sella o a piedi, adatta ad affrontare un demone o un dio, valeva quanto mille guerrieri.

Jonathan Clements - "La storia segreta dei samurai"

Restiamo nella stessa epoca storica ma spostiamoci geograficamente per conoscere una figura femminile che è diventata simbolo di forza e coraggio.

Tomoe Gozen visse nella seconda metà del XII secolo e fu una donna addestrata al combattimento (onna bugeisha o onna musha). La storia della sua vita si intreccia e talvolta si confonde con miti e leggende poiché è conservata nel romanzo epico giapponese Heike Monogatari.

Tomoe nacque nel 1161 e servì il Generale Minamoto no Yoshinaka che la usò come figura chiave in molte battaglie, mandandola anche in avanscoperta come capitano principale.

Il suo ruolo fu fondamentale nella guerra dei Genpei, una guerra civile nazionale che si svolse tra il 1180 e il 1185 tra il clan Minamoto e il clan Taira e che si concluse con la nomina di Minamoto-no Yoritomo come shogun.

Ci sono molte immagini che ritraggono questa guerriera su un cavallo, con una naginata (un'arma giapponese formata da una lama lunga più o meno un metro e fissata a un manico leggermente più lungo).

Ecco alcune delle battaglie che la vedono come protagonista, dove potè dimostrare il suo valore e guadagnarsi la reputazione di una delle più grandi guerriere del Giappone medievale:

Battaglia di Yokotagawara

Tomoe sconfisse sette guerriere e si dice che raccolse le loro teste

Battaglia di Tonamiyama

Tomoe guidò ad una clamorosa vittoria più di 1000 uomini

Battaglia di Uchide no Hama

Tomoe tenne testa ai 6000 cavalieri dei nemici Taira con solo 300 uomini

donne che hanno fatto la storia in Giappone
il Giappone e le sue eroine

Sulla fine della sua vita ci sono diverse versioni. Le sue tracce si perdono infatti dopo la battaglia di Awazu, secondo alcune fonti morì insieme al suo Generale con un Seppuku (un rituale antico appartenente alla tradizione dei samurai attraverso il quale si suicidavano per evitare il disonore).

Altre fonti invece la vedono catturata da un avversario dopo aver tentato di fuggire nella foresta e infine c'è chi racconta che diventò monaca. Sicuramente la sua storia, come quelle di molte altre donne, continua a vivere nel tempo e ad essere tramandata!

Le figure femminili nel Medioevo

L'epoca medievale è caratterizzata dalla presenza e dalla narrazione di gesta di figure maschili, ma in realtà se guardiamo in profondità e ci dedichiamo a fare un po' di ricerca, scopriamo che ci sono state personalità femminili, imperatrici, sante e intellettuali che hanno illuminato questo periodo storico con la loro forza, ribaltando la percezione che si aveva della donna.

In questo articolo curato dal nostro professore di storia, ne abbiamo citate 3 ma ci sono state molte altre donne influenti in questi dieci secoli.

Ad esempio Teodora di Bisanzio era un'attrice di Costantinopoli e fece innamorare di sé il futuro imperatore Giustiniano, diventando un'imperatrice con lo stesso potere di Giustiniano.

La duchessa Matilde di Canossa, conosciuta anche come Matilde di Toscana, svolse un ruolo fondamentale nel risolvere dei conflitti tra Papa Gregorio VII e l'imperatore Enrico IV.

Eleonora d'Aquitania, conosciuta per la sua intelligenza e il suo spirito intraprendente e indomito, fu una delle prime donne a esercitare una forma di autorità e influenza pubblica su vasta scala in Europa. Fu Regina di Francia (moglie di Luigi VII di Francia) e poi diventò Regina d'Inghilterra (moglie di Enrico II). Eleonora promosse l'importanza della letterature e dell'arte, portando sempre al suo seguito trovatori, musicisti e poeti.

La storia ci parla di grandi donne che hanno compiuto imprese, combattuto battaglie con la forza fisica o anche solo mentale, affrontato la società del loro tempo.

Se il Medioevo è un periodo storico che ti interessa, ti invitiamo ad approfondire ancora l'argomento cercando sul web, leggendo libri, o anche guardando film... siamo sicuri che farai scoperte entusiasmanti!

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Alice

Colleziono quaderni e penne da scrivere, amo i fogli bianchi ma ancora di più amo riempirli con le mie parole. Copywriter di professione, da sempre innamorata della lettura e della scrittura.