Gli antichi egizi non sollevavano le pietre per le piramidi affidandosi agli incantesimi dei loro dei. La conoscenza è sempre stata potere e ricchezza.
Mahathir Moham
L'architettura fu una delle espressioni più significative e stupefacenti della cultura e della religione dell'antico Egitto. Monumenti come piramidi, templi e tombe non furono semplici (seppur incredibili!) imprese ingegneristiche, ma veri e propri simboli spirituali, destinati a garantire l'unione eterna tra il mondo umano e quello divino e perfette matterializzazioni del concetto di ordine cosmico (maat) sul quale il pensiero spirituale egizio si fondava.
Le piramidi, il più grande esempio di architettura funeraria dell'antico Egitto, riflettevano il legame tra il faraone e il dio Ra, mentre templi come quelli di Karnak e Luxor celebravano il culto delle divinità e fungevano da luoghi di collegamento tra terra e cielo.
L'uso di materiali durevoli come calcare e granito e la rigorosa simmetria con la quale furono edificati gli edifici pubblici dimostrano l'intento dell'antica civiltà egizia di dare vita a opere eterne.
L'architettura egizia, quindi, non era solo funzionale, ma anche portatrice di valori religiosi, politici e cosmologici, e ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del mondo antico e nell'immaginario culturale del mondo mediterraneo.
In questo articolo scopriremo dunque i segreti delle grandi opere architettoniche dell'antico Egitto!
Le piramidi: icona eterna della cultura egizia
Le lezioni di storia che affascinano maggiormente adulti e ragazzi riguardano le piramidi!
La piramide, in architettura, è una struttura monumentale costruita di pietra o mattoni e avente una base rettangolare e quattro lati triangolari inclinati che si incontrano in un apice.
Le piramidi sono state costruite in vari periodi in Egitto, Sudan, Etiopia, Asia, Grecia, Cipro, Italia, India, Thailandia, Messico, Sud America e su alcune isole dell'Oceano Pacifico. Quelle dell'Egitto e dell'America centrale e meridionale sono senza dubbio le più note.

Le piramidi dell'antico Egitto erano edifici funerari e sono state costruite in un periodo di oltre 2500 anni,, dall'inizio dell'Antico Regno alla fine del periodo tolemaico. Il periodo in cui la costruzione delle piramidi raggiunse il suo apice, l'età delle piramidi per eccellenza, fu quello che iniziò con la III dinastia e terminò all'incirca nella VI (circa 2686-2325 a.C.): in questo periodo le piramidi furono gli edifici funebri della casa reale per eccellenza.
Le piramidi facevano sempre parte di un complesso architettonico, le cui componenti essenziali erano le seguenti:

- la piramide stessa, che conteneva o sormontava la tomba vera e propria e sorgeva all'interno di un recinto su un terreno desertico elevato;
- un tempio funerario adiacente;
- una strada rialzata che conduceva a un padiglione (solitamente chiamato tempio della valle), situato ai margini della coltivazione e probabilmente collegato al Nilo tramite un canale.
In Egitto sono state trovate decine di piramidi reali, ma molte di esse sono state ridotte a semplici cumuli di detriti e da tempo depredate dei loro tesori.
Il prototipo della piramide egizia era la mastaba, una forma di tomba nota in Egitto dall'inizio dell'era dinastica. Era caratterizzata da una sovrastruttura rettangolare con sommità piatta in mattoni di fango o pietra con un pozzo che scendeva nella camera funeraria molto più in basso.
Il re Djoser diede all'architetto Imhotep il compito di realizzare una mastaba interamente in pietra. Una volta completata, fu estesa sul terreno su tutti e quattro i lati e la sua altezza fu aumentata. Così la mastaba originale di Djoser divenne una struttura terrazzata che si eleva in sei livelli disuguali.

Questo monumento, che si trova a Ṣaqqārah, è noto come la Piramide a gradoni; è probabilmente il primo edificio in pietra di importanza eretto in Egitto. La sottostruttura ha un intricato sistema di corridoi e stanze sotterranee, la cui caratteristica principale è un pozzo centrale profondo, in fondo al quale si trova la camera sepolcrale costruita in granito di Assuan.
L'era aurea delle piramidi egizie
Le nostre lezioni di storia proseguono con i miglioramenti apportati dall IV dinastia alle tecniche di costruzione, che hanno permesso l'edificazione di veri e propri capolavori architettonici come le piramidi di Giza. Come è ben noto le piramidi erano orientate con precisione astronomica, essendo allineate ai punti cardinali. questo aspetto le rende ancora oggi oggetto di grandissimo interesse e curiosità.
Le piramidi egizieriflettono una profonda comprensione dell'astronomia, che fu impiegata per il loro orientamento. Gli egizi facevano riferimento ai punti cardinali e alle stelle, in particolare quelle del sistema di Orione e della Stella Polare dell'epoca, Thuban. Questa connessione simbolica con il cielo aveva una funzione religiosa: le piramidi costituivano un mezzo per ascendere alle stelle, considerate dimora degli dei.
Le fasi principali nell'evoluzione della costruzione delle piramidi più celebri furono le seguenti:
1. La piramide di Meidum

Attribuita a Snefru, fu inizialmente progettata come piramide a gradoni, per poi essere in seguito trasformata in una "vera" e propria piramide. Il crollo parziale della struttura la rende meno popolare di altre.
2. La piramide curva e la piramide rossa di Dahshur
Snefru costruì la piramide curva, che ha una forma peculiare dovuta a un cambiamento di inclinazione a metà altezza. La piramide rossa, sempre di Snefru, fu la prima piramide "vera" completata, con pareti lisce e una base stabile.

3. Le grandi piramidi di Giza
Le piramidi di Giza furono costruite durante il regno dei faraoni Cheope, Chefren e Micerino, e rappresentano senza dubbio l'apice dell'architettura piramidale egizia.
I. Piramide di Cheope

È la più grande, con un'altezza originale di circa 146 metri e una base di 230 metri per lato. La sua costruzione ha richiesto una pianificazione straordinaria, con l'uso di blocchi di calcare e granito, alcuni del peso di diverse tonnellate.
II. Piramide di Chefren
Più piccola della piramide di Cheope, ma situata su un terreno più elevato, dà l'impressione di essere più alta; è collegata al complesso del tempio della Sfinge, attribuito al faraone Chefren.

III. Piramide di Micerino
La più piccola delle tre, raggiunge circa 65 metri di altezza. Si distingue per il rivestimento in granito rosso nella parte inferiore. Una curiosità: al suo interno fu trovato un grande sarcofago di pietra nera scolpita e i resti di una bara di legno che porta il nome di Menkaure (Micerino, per l'appunto!).
Le piramidi furono costruite con blocchi di calcare locale, granito di Assuan da manovali qualificati e lavoratori stagionali. I blocchi venivano trasportati su slitte, utilizzando rampe di sabbia e argilla e, in alcuni casi, canali d'acqua.
Con la V e la VI dinastia, la qualità e le dimensioni delle piramidi diminuirono, e alcune piramidi, come quelle di Userkaf e Pepi II, furono costruite con materiali meno durevoli, a indicare un declino dell'autorità faraonica e delle risorse disponibili.
Le piramidi, inizialmente simboli di potere e connessione divina, persero progressivamente il loro ruolo centrale, lasciando il posto ad altre forme di tombe, come le tombe rupestri della Valle dei Re.
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I templi dell'Antico Egitto
I templi dell'Antico Egitto erano centri religiosi, culturali e politici dedicati al culto degli dei. Questi edifici monumentali simboleggiavano la profonda connessione tra la dimensione divina e quella terrena, ed erano particolarmente importanti perchè consentivano di celebrare e affermare in maniera efficace il potere degli dei e la sovranità del faraone.

Tra i templi più importanti ci sono Karnak e Luxor, entrambi situati nella moderna Luxor (l'antica Tebe), ma l'Egitto è costellato da molte altre strutture sacre di importanza storica e simbolica.
I templi egizi non erano semplicemente luoghi di preghiera per la popolazione, bensì spazi riservati al clero e al faraone, ai quali spettava il compito di eseguire rituali quotidiani per mantenere l'ordine cosmico, il Maat. I templi erano infatti considerati come dimore per gli dei o i re a cui erano dedicati. Al loro interno venivano compiute offerte agli dei, si rievocavano le loro interazioni mitologiche attraverso i testi scritti e si cercava di tenere lontane le forze maligne associate al caos.

Ospitare e prendersi cura degli dei erano obblighi dei faraoni, che quindi dedicavano risorse prodigiose alla costruzione e alla manutenzione dei templi. I faraoni delegavano la maggior parte dei loro doveri rituali ai sacerdoti, ma la maggior parte della popolazione era esclusa dalla partecipazione diretta alle cerimonie e gli era proibito entrare nelle aree più sacre di un tempio.
Tuttavia un tempio era un importante sito religioso per tutte le classi sociali, che vi si recavano per pregare, fare offerte e cercare la guida oracolare del dio che vi dimorava.
Tra gli elementi ricorrenti dei templi possiamo elencare:
- Piloni monumentali: grandi portali che simboleggiavano le montagne dell'orizzonte, dove sorge il sole.
- Cortili aperti: cortili nei quali venivano celebrate le cerimonie pubbliche.
- Sala ipostila: uno spazio coperto con file di colonne, che rappresentava il mondo intermedio tra cielo e terra.
- Sancta Sanctorum: il cuore del tempio, contenente la statua della divinità e accessibile solo al sommo sacerdote o al faraone
Il tempio di Karnak
Il tempio di Karnak è il più grande complesso religioso mai costruito. Include una serie di templi, cappelle e laghi sacri.
Karnak era il centro spirituale e amministrativo di Tebe, sede del sacerdozio di Amon, una delle istituzioni più potenti dell'antico Egitto.
La Sala Ipostila, costruita da Seti I e Ramesse II, è uno dei grandi capolavori architettonici dell'antico Egitto, caratterizzata 134 colonne alte fino a 21 metri, decorate con rilievi che celebrano la maestosità del faraone.

Il Grande Obelisco di Hatshepsut e il lago sacro dimostrano la ricchezza e il simbolismo di questo importantissimo complesso templare.
Il tempio di Luxor
In questo tempio si adoravano Amon-Ra, Mut e Khonsu, i quali formavano la celebre triade tebana.
La costruzione di questo tempio fu iniziata sotto Amenhotep III (XVIII dinastia) e completata da Ramesse II.

Il tempio era il fulcro delle celebrazioni di Opet, una processione annuale in cui le statue degli dei venivano trasportate da Karnak a Luxor per simboleggiare il rinnovamento dell'ordine cosmico e la forza del faraone. Il Viale delle Sfingi collegava infatti Karnak a Luxor, e rappresentava uno dei più importanti e significativio percorsi cerimoniali dekll'antico Egitto.
Il tempio stesso è dominato da un colonnato centrale e dalla corte di Ramesse II, decorata con rilievi che glorificano il faraone e il dio Amon.