Penso che cinema, film e magia siano sempre stati strettamente legati. I primi registi erano maghi.
Francis Ford Coppola
Quando si scrive una sceneggiatura per un film è fondamentale ideare e creare con grande cura i personaggi attorno ai quali graviterà la trama, e in particolar modo donare loro dei dialoghi efficaci e capaci di catturare l'attenzione del pubblico. I personaggi di una sceneggiatura dovrebbero avere una caratterizzazione completa, multidimensionale ed essere dotati di caratteristiche riconoscibili e autentiche.
In fase di creazione dei protagonisti è dunque centrale dedicarsi alla costruzione di personaggi attivi, ossia quei personaggi che guidano l’azione della trama con le loro azioni e decisioni.
In una sceneggiatura cinematografica un personaggio attivo "guida" la storia attraverso le sue azioni, i suoi obiettivi e le sue decisioni. Questo tipo di personaggio non subisce passivamente gli eventi, bensì prende l'iniziativa compiendo attivamente le proprie scelte e affrontando sfide capaci di influenzare in modo significativo lo sviluppo della trama.
Personaggi attivi e multidimensionali sono dunque essenziali per dare vita a una sceneggiatura di successo, poiché trainano la storia e creano una connessione emotiva con il pubblico. Le loro azioni e le loro scelte li rendono indispensabili per l'evoluzione della trama e mantengono il pubblico coinvolto, stimolando curiosità ed empatia.
Ideare personaggi trainanti e creare per loro dei dialoghi capaci di rendere avvincente la storia è di primaria importanza se desideri scrivere una buona sceneggiatura per il cinema, e in questo articolo scopriremo quali sono i segreti per farlo!
Creazione dei personaggi principali
Creare personaggi per una sceneggiatura richiede cura, attenzione ai dettagli e una profonda comprensione del ruolo che ogni personaggio avrà nella storia. Ogni personaggio deve essere unico, dotato di motivazioni, conflitti e personalità molto ben definiti. Si tratta della lezione chiave del tuo prossimo corso cinema milano.

Dare vita a personaggi con obiettivi chiari, motivazioni credibili e conflitti (sia interiori che esterni) è essenziale per una sceneggiatura di successo. I personaggi sono il cuore di una storia, e devono quindi essere complessi, dinamici e in grado di attrarre il pubblico attraverso il meccanismo dell'identificazione.
Il pubblico tende infatti a identificarsi con i protagonisti di un film, ed è attratto da personaggi che non desiderano fortemente raggiungere un obiettivo e che sono costretti a lottare contro le proprie insicurezze e a superare ostacoli esterni per raggiungere i propri fini e traguardi.
Creazione di un background efficace
Per ogni personaggio centrale di una buona sceneggiatura è di primaria importanza creare un background, ossia una storia passata che lo caratterizza e che influenza le sue azioni nella trama che stiamo ideando. Solitamente nel film questo background non viene mostrato nella sua interezza, bensì lasciato intuire, questo aspetto non andrebbe assolutamente sottovalutato, perchè ti consente di dare vita a personaggi più ricchi e credibili.
Ma quali sono gli elementi che possono creare un buon background e che vengono spiegati al corso cinema roma?
- Le relazioni passate: le relazioni familiari, amorose o amicali allacciate con altri personaggi influenzano il modo in cui un personaggio si comporta e interagisce con gli altri nella trama che stai scrivendo. Una ferita emotiva del passato potrebbe rendere il personaggio più fragile emotivamente, diffidente oppure cinico e poco empatico.
- Eventi significativi, traumi, incidenti: è importante inserire in sceneggiatura quegli eventi del passato che hanno plasmato il personaggio rendendolo ciò che è. Può trattarsi di un grave incidente, di una tragedia familiare o al contrario un grande successo o una importante esperienza formativa.

In generale un buon background consente di creare personaggi tridimensionali, completi e interessanti sul piano psicologico ed emotivo.
Il personaggio "tridimensionale"
Creare un personaggio tridimensionale per una sceneggiatura cinematografica significa costruire una figura complessa, realistica e multisfaccettata, caratterizzata da obiettivi, motivazioni e conflitti e capace di evolversi nel corso della trama.
Un personaggio tridimensionale è molto di più di un semplice "archetipo": ha una personalità unica, difetti, punti di forza e contraddizioni che lo rendono umano e interessante per il pubblico.
Ma quali sono le caratteristiche che non possono mancare a un personaggio tridimensionale?
CARATTERISTICHE | IN COSA CONSISTONO? |
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Obiettivi chiari e concreti | Un personaggio tridimensionale deve avere obiettivi ben definiti, sia interni che esterni. Questi obiettivi sono ciò che spinge il personaggio ad agire e condurre la trama in una determinata direzione. |
Motivazioni convincenti | Le motivazioni di un personaggio chiariscono il "perchè" agisca in un determinato modo: tali motivazioni devono essere radicate nella sua storia personale, nelle sue esperienze e nei suoi valori. Una motivazione forte rende le azioni del personaggio logiche e comprensibili, ma non necessariamente giustificabili. |
Conflitti interni ed esterni | Un buon personaggio non è mai privo di conflitti. I conflitti interni ed esterni sono ciò che mette alla prova il personaggio e lo spinge a cambiare o crescere nel corso della storia. |
Caratteristiche distintive | Un personaggio tridimensionale ha una personalità che lo rende unico e distimnguibile dagli altri. Questi tratti possono essere positivi o negativi, ma devono essere coerenti con il suo modo di vivere e di interagire con il mondo. |
Personalità espressa attraverso i dialoghi | Il modo in cui un personaggio parla e si comporta deve raccontare chi è: un personaggio tridimensionale deve avere un suo linguaggio, dei gesti risconoscibili e delle abitudini che riflettano la sua personalità e il suo background. |
Evoluzione del personaggio | Un personaggio tridimensionale deve crescere ed evolvere nel corso della storia: il suo è un viaggio di trasformazione. |
Relazioni con gli altri personaggi | Le dinamiche tra i personaggi contribuiscono a definirli in modo netto: un personaggio tridimensionale è caratterizzato e influenzato dalle sue relazioni e dal modo in cui interagisce con gli altri. |
Creare personaggi tridimensionali richiede dunque un bilanciamento tra tutte queste cartteristiche, che consentono di renderli realistici, interessanti e capaci di evolversi, in modo che il pubblico possa identificarsi con loro e vivere con intensità le loro storie!
Archetipi e stereotipi: una distinzione necessaria
Gli archetipi sono modelli universali di personaggi, ruoli o situazioni che compaiono in molte narrazioni, antiche e moderne. Nella scrittura cinematografica gli archetipi rappresentano delle figure essenziali che incarnano caratteristiche e dinamiche umane fondamentali e universalmente riconoscibili. Gli archetipi forniscono quindi una struttura di base che può essere impiegata per dar vita a personaggi complessi e trame avvincenti.
A differenza degli stereotipi, gli archetipi sono flessibili e possono essere sviluppati in modi unici per adattarsi alle esigenze specifiche di una storia. Anche se si parte da un archetipo classico è comunque possibile creare personaggi unici e tridimensionali attraverso dettagli personali, conflitti interiori ed evoluzioni imprevedibili.
La differenza tra archetipi e stereotipi è apparentemente piccola ma assolutamente cruciale nella creazione di personaggi completi e avvincenti in una sceneggiatura:

ARCHETIPI: sono modelli universali e riconoscibili, ruoli o temi che trascendono il tempo e la cultura. Gli archetipi rappresentano esperienze umane fondamentali (eroe, ribelle, maestro, etc.). Sono strutture di base che permettono di costruire personaggi profondi e complessi. Gli archetipi non sono rigidi: forniscono una traccia lasciando spazio alla creatività.
STEREOTIPI: sono rappresentazioni piatte, limitate e semplificate di persone o tipologie di personaggio, basate su preconcetti culturali o sociali. A differenza del personaggio archetipico, uno stereotipo è prevedibile e confinato a caratteristiche rigide, scontate, senza alcuna capacità di evoluzione. Gli stereotipi riducono i personaggi a cliché, privandoli di umanità e individualità.
Quali sono gli archetipi più utilizzati nella scrittura di una sceneggiatura per il cinema?
- EROE: è il personaggio centrale della storia, colui che affronta sfide e ostacoli per raggiungere un obiettivo. Il viaggio dell'eroe rappresenta spesso la crescita interiore e l'evoluzione personale.
- ANTAGONISTA: è il personaggio che si oppone all'eroe, spesso rappresentando un conflitto fondamentale. L'antagonista non deve essere "cattivo", ma deve mettere alla prova i valori e la determinazione dell'eroe.
- MENTORE: è una figura saggia che guida l'eroe nel suo viaggio, fornendo consigli, insegnamenti e spesso spingendolo a credere in se stesso. Può essere una guida spirituale o un alleato esperto che aiuta l'eroe a prepararsi alle sfide.
- OMBRA: rappresenta il lato oscuro del protagonista, le sue paure, i suoi desideri repressi o la parte di sé che cerca di negare. Spesso l'ombra è incorporata nell'antagonista, ma può essere un conflitto interiore.

- GUARDIANO DELLA SOGLIA: un personaggio o una forza che si frappone tra l'eroe e il suo obiettivo. Il guardiano della soglia può essere un ostacolo fisico o metaforico, una sfida che deve essere superata per avanzare nel viaggio.
- AIUTANTE: è il personaggio che supporta l'eroe nel suo viaggio, spesso offrendo amicizia, supporto morale o risorse. Gli aiutanti servono anche a bilanciare il peso emotivo della storia.
- MUTAFORMA: personaggio che cambia il suo atteggiamento o ruolo nel corso della storia. Rappresenta l'incertezza, l'ambiguità e la capacità di adattarsi alle circostanze.
- RIBELLE: è un personaggio che sfida l'ordine stabilito, le regole o l'autorità, spesso con l'obiettivo di creare un cambiamento. Questo archetipo può essere l'eroe o l'antagonista, a seconda del contesto della storia.
- INNOCENTE: rappresenta purezza e ingenuità. Questo personaggio è spesso guidato dal desiderio di felicità o pace ed è vulnerabile agli inganni o alle crudeltà del mondo.
- GIULLARE: è il personaggio che porta leggerezza e umorismo alla storia. Tuttavia, sotto la sua apparenza luminosa, potrebbe nascondere saggezza o una profonda comprensione della vita.
Gli archetipi possono essere un solido punto di partenza, ma è importante, per renderei tuoi personaggi più complessi e originali, imparare ad apportare delle innovazioni, per esempio mescolando gli archetipi, aggiungendo conflitti e dubbi esistenziali, insistendo sull'evoluzione di ciascun personaggio, e, soprattutto capovlgendo le aspettative.
Il nostro consiglio - e quello del tuo insegnante dei corsi di cinema online - è quello di scegliere un archetipo classico e provare a fargli compiere gesti inaspettati per quel tipo di personaggio. L'elemento sorpresa è sempre vincente!
La scrittura dei dialoghi
Scrivere dialoghi realistici è una delle sfide più importanti e complesse nella sceneggiatura di un film. I dialoghi non devono solo trasmettere informazioni essenziali per la trama, ma anche far emergere le personalità, le emozioni e le dinamiche relazionali dei personaggi.

Ma quali sono i segreti per scrivere dei dialoghi avvincenti ed efficaci?
- Conflitto e tensione: il conflitto è essenziale per mantenere interessante il dialogo. Introdurre tensione attraverso disaccordi, incomprensioni o obiettivi contrastanti tra i personaggi.
- Contieni l’infodump: un info-dump è una sezione di dialogo in cui molte informazioni vengono rilasciate in modo espositivo, spesso in modo innaturale. Evita di sovraccaricare il dialogo con dettagli che potrebbero essere mostrati visivamente o gradualmente integrati nella narrazione.
- Mostra, non raccontare: invece di far spiegare direttamente ai personaggi i fatti della trama, usa il dialogo e le ambientazioni per mostrare le loro emozioni, i loro desideri e i loro conflitti. Ciò rende i dialoghi più naturali e coinvolgenti.
- Fluidità e naturalezza: il dialogo dovrebbe fluire come una vera conversazione. Variare ritmo e tono può rendere i dialoghi più dinamici e realistici.
- Linguaggio specifico per ogni personaggio: ogni personaggio dovrebbe avere un modo unico di parlare che rifletta la sua personalità, il suo background, la sua istruzione e il suo stato emotivo. Ciò aiuta a rendere i personaggi distinti e riconoscibili solo attraverso i loro dialoghi.
- Silenzi e pause: i silenzi possono essere potenti strumenti di narrazione. Non è necessario dire tutto; a volte una pausa può trasmettere più di una lunga conversazione.
- Brevità: il dialogo dovrebbe essere conciso e diretto. Evita frasi lunghe e ridondanti; ogni parola dovrebbe avere uno scopo; inserisci dettagli specifici per rendere il dialogo più vivido e realistico.
Scrivere dialoghi efficaci è quindi uno degli aspetti principali in fase di scrittura e revisione della sceneggiatura. Le battute devono suonare naturali e contribuire a costruire i personaggi e la storia.
Bisogni quindi creare dialoghi dotati di un sottotesto efficace, diretti, con parole scelte alternate a silenzi significativi: in fase di scrittura dobbiamo porre attenzione a tutti questi aspetti, perchè i dialoghi possono rendere i personaggi davvero tridimensionali e vivi!

Con i nostri suggerimenti - e con quelli di un corso cinema con Superprof - puoi ora iniziare a ideare i personaggi della tua sceneggiatura, tenendo sempre a mente, però, che il vero ingrediente speciale in fase di scrittura rimarrà sempre e solo uno: la tua fantasia!