Gli insegnanti aprono le porte ma tu devi entrare da solo.
Proverbio cinese
Stai riflettendo sul tuo futuro e stai pensando di iscriverti all'università o senti di avere la vocazione di fare il professore? Magari è così ma hai anche degli interrogativi: cosa significa nel concreto diventare professore universitario? Quale sarà il tuo salario? Diventare docente o ricercatore universitario comporta lunghi studi: oltre alla laurea bisogna ottenere un dottorato, quindi è lecito chiedersi quali sono gli sviluppi di carriera possibili e quale sarà poi la retribuzione per le cariche accademiche.
Per definire a quanto ammonta lo stipendio di un professore, bisogna innanzitutto distinguere tra ricercatori, professori associati e professori ordinari. Nel 2024, lo stipendio netto dei professori universitari ammonta a:
Ricercatori
Tra 1.600€ e 1.800€ mensili
Professori associati
Tra 2.500 e 3.500 euro mensili
Professori ordinari
Tra 3.000 e 6.000 euro mensili
In questo articolo mostreremo una breve panoramica di tutte le caratteristiche di un docente universitario, delle mansioni da svolgere e dell'aspetto retributivo.
Il ruolo e lo stipendio professore universitario

Nella nostra vita da studenti capita di incontrare professori che lasciano un segno e che diventano fondamentali per la crescita personale. Perché un professore fa molto più che insegnare una materia, se lavora nel modo giusto trasmette passione ai suoi allievi e informazioni che saranno utili anche per la loro futura professione.
Ma cosa fa un docente universitario nel concreto? Possiamo dire che deve svolgere tre tipi di attività:
- didattica
- di ricerca
- gestionale e amministrativa
Insomma, non basta entrare in aula e leggere delle slide o ripetere a memoria una lezione, un docente universitario ha diversi compiti tra cui pianificare il calendario delle lezioni, redigere materiale di approfondimento, valutare gli studenti in sede di esame e essere a disposizione, svolgere attività di ricerca e scrivere e pubblicare saggi o articoli accademici. Variare il luogo delle lezioni potrebbe essere uno spunto creativo interessante: perché non dare lezioni anche all'aperto?
Inoltre dovrà occuparsi della gestione della propria facoltà e partecipare anche a decisioni riguardanti il carattere gestionale dell’ateneo. Un professore inoltre non smette mai di imparare e di aggiornarsi, quindi se lo studio non ti pesa, se sai appassionarti ad un argomento e se ti sembra di avere ottime capacità comunicative e relazionali, questo potrebbe essere il lavoro per te! Preparati a anni di studio, e pensa che le tue fatiche verranno ripagate!
Il tuo ingresso in Università avverrà nel ruolo di Ricercatore. La figura del ricercatore confermato non esiste più. Attualmente, il percorso prevede un periodo di 3 anni come ricercatore a tempo determinato di tipo B (RTD-B). Se durante questo periodo ottieni l'Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) per la seconda fascia, puoi partecipare al concorso per diventare professore associato.
Lo stipendio di un professore universitario varia in base alla sua qualifica. In particolare, un professore ordinario gode di uno stipendio più cospicuo rispetto a un docente associato. A partire dal 2024, uno stipendio medio annuale di un professore ordinario si attesta intorno ai 55.000€ annui, con una retribuzione mensile che oscilla tra i 3.000€ e i 6.000€. Per i professori con più di 20 anni di esperienza e che si trovano verso la fine della carriera, lo stipendio massimo può raggiungere gli 80.000€.
Ma vediamo più nel dettaglio gli stipendi medi per le differenti categorie di insegnanti universitari.
Stipendio ricercatore universitario
Il ricercatore organizza progetti di ricerca come dice il termine: significa che analizza e approfondisce fenomeni apparteneti a uno specifico settore disciplinare per presentare poi i risultati della sua attività. Se lavora in università quindi darà il suo apporto per le attività formative dell’ateneo tramite i suoi studi e le sue ricerche.

Ti stai chiedendo quanto guadagna un ricercatore universitario? Il salario medio per i ricercatori a tempo determinato di tipo A (RTD-A) varia tra 1.600€ e 1.800€ al mese, a seconda dell'esperienza. Per i ricercatori a tempo determinato di tipo B (RTD-B), il salario può essere leggermente superiore, avvicinandosi ai 2.000€. Coloro con meno di 3 anni di esperienza guadagnano in media intorno ai 1.600€ mensili, mentre chi ha tra 4 e 9 anni di esperienza può aspettarsi uno stipendio mensile di circa 1.700€. Per coloro con un'esperienza di 10-20 anni, lo stipendio medio si aggira intorno ai 1.800€, mentre per chi ha oltre 20 anni di esperienza lo stipendio può arrivare a circa 1.900€.
Insomma, non cifre da capogiro: se non sei mosso da vera passione per la ricerca, ti conviene forse fare altri lavori anche distanti da questo che possono andare a integrare le tue entrate come ad esempio scoprire come diventare personal trainer o trovare strade alternative per arrotondare lo stipendio.
Stipendio professore associato: scopriamo di più
Un professore associato universitario, o di seconda fascia, è colui che ha conseguito un dottorato e ha un'esperienza nella ricerca ma non è ancora arrivato al massimo grado della sua professione.
Dopo 3 anni come ricercatore confermato nell'Ateneo presso il quale lavora, potrà partecipare a un concorso indetto dall'Università per diventare insegnante associato e insegnare e svolgere attività di didattica fino a 350 ore annuali.
Professore associato stipendio: possiamo dire che va dai 2.500€ ai 3.500 euro mensili.

Stipendio professore ordinario
Il professore ordinario (di prima fascia) è un professore di ruolo, che quindi viene confermato definitivamente nell'ufficio, dopo aver superato un ulteriore concorso e dopo aver insegnato come professore associato.
Ma quanto guadagna un professore universitario ordinario in Italia nel 2024? Secondo le ultime statistiche, lo stipendio mensile varia da 3.000 a 6.000 euro, con una media annuale che oscilla tra 55.000 e 80.000 euro per i docenti con più di 20 anni di esperienza. Queste cifre evidenziano che un professore ordinario, titolare di cattedra, guadagna in media più di un docente associato. I dati sono aggiornati e provengono da fonti affidabili del settore.
Lo stipendio di un professore universitario ordinario in Italia
può andare dai 55.000€ agli 80.000€ a seconda dell'anzianità
E gli scatti di anzianità? I docenti arrivano ad avere un aumento:
- del 12% in più per i primi 12 anni di carriera
- del 6% in più dopo 16 anni di esperienza
- del 2,5% in più dopo 28 anni di lavoro
Nonostante i luoghi comuni che spesso vengono utilizzati semplicemente per generare polemiche, va detto che i professori universitari italiani sono tra i meno pagati in Europa e in Occidente: gli stupendi dei docenti in Svizzera, Danimarca, Germania, Regno Unito e Stati Uniti sono decisamente più elevati, per non contare poi le migliori condizioni di lavoro.
Per approfondire l'argomento, sui siti di alcune università puoi anche trovare delle tabelle retributive del personale docente con riferimento anche al costo annuo lordo (ad esempio puoi trovarle sul sito dell'Università di Pisa o dell'Università degli Studi di Milano)
Ora sai tutto sugli stipendi dei docenti-ricercatori e sui possibili cambiamenti nel corso della tua carriera. Puoi iniziare il tuo percorso per lavorare in Università!
Ricorda che diventare docente universitario non è però solo una questione economica: ti sarà richiesta passione e dedizione per il tuo lavoro, che in cambio saprà offrirti moltissime soddisfazioni.
I docenti universitari non ricevono la carta del docente. Questa è solo per gli insegnanti.
Grazie per la segnalazione, Simonetta! Provvederemo a correggere l’informazione al più presto.
Pazzesco che dei cervelli guadagnino una miseria e chi si mette in mostra in TV o tiri quattro calci ad un pallone guadagni soldi a palate. Vogliamo renderci conto che è la scienza che fa progressi e non le sciocchezze ?
Grazie per i dettagli. Manca una precisazione importantissima per fare i calcoli… si parla di netti o lordi??
La differenza è enorme…
Grazie mille!
Quelli riportati sono stipendi netti, se fossero lordi sarebbero inferiori a quelli di un insegnante delle scuole secondarie. Una cosa rilevante che non è riportata è l’attività di ricerca, intesa anche come richiesta di finanziamenti, organizzazione degli esperimenti scientifici, stesura di articoli. Quest’ultima parte per i docenti di alcune facoltà occupa più del 50% del tempo.
Un’altra precisazione da fare è che l’attività gestionale per alcuni docenti è davvero rilevante. Alcuni professori (sia associati che ordinari) gestiscono gruppi di ricerca e pagano stipendi a 10-20 persone; un’attività che come complessità si può paragonare a quella della gestione di una piccola impresa.
Un’altra precisazione da fare è che, nonostante la notevole disparità stipendiale, gli incarichi di professori associati e ordinari sono esattamente gli stessi. Anzi molto spesso alcuni associati hanno un carico ampiamente superiore a quello dei colleghi ordinari. Infatti nell’Università italiana la retribuzione non è minimamente legata al carico didattico, di ricerca o gestionale. Speriamo che in futuro lo stipendio venga determinato dalle effettive mansioni svolte dal docente, dalla sua ‘produttività scientifica’, dalla sua performance nell’insegnamento e da altri parametri oggettivi.
Grazie Stefano per le precisazioni, le terremo presenti per aggiornare l’articolo!
Articolo scritto con i piedi da chi di università non conosce nulla. In più descrive, male, regole ormai superate
Ciao Francesco,
ci dispiace che l’articolo non ti sia sembrato all’altezza, anche se definirlo “scritto coi piedi” ci sembra un po’ eccessivo. Prendiamo sul serio i tuoi commenti e ci impegniamo a migliorare continuamente i contenuti che offriamo. L’articolo è stato aggiornato di recente, ma verificheremo di nuovo le informazioni per assicurarci che tutto sia corretto e aggiornato.
Grazie per il tuo feedback, ci aiuta a fare meglio!
Articolo interessante ed esaustivo mi ha chiarito tanti aspetti della mi a vita ed eventuali prospettive future.
L altro aspetto da considerare che è un lavoro da fare in equipe, e che può essere molto stressante in quanto competitivo,
Grazie mille per il tuo feedback! 😊 Sono felice che l’articolo ti sia stato utile per riflettere sulla tua vita e sulle tue prospettive future. Hai ragione a sottolineare che lavorare in équipe può essere stressante, soprattutto in contesti competitivi, ed è una differenza importante rispetto al mestiere di insegnante. Se hai altre riflessioni o domande, siamo qui per discuterne!
Abbastanza chiaro ma ci sono alcune inesattezze che dovrebbero essere corrette. Prima fra tutti: non esiste più la figura del ricercatore confermato, da una decina di anni e forse più, sarebbe il caso di correggere. Ii percorso del ricercatore, con la nuova legge in vigore, è una tenure track che permette di accedere al ruolo di professore sssociato dopo 3 snni se nel frattempo si è ottenuta l’abilitazione nazionale di docente di seconda fascia. Se non la si ottiene, dopo 5 anni si è totalmente fuori dai giochi. Anche per partecipare a concorsi da ordinario è necessaria l’abilitazione nazionale di docente di prima fascia (non è richiesto per un associato avere totalizzato 350 ore di lezione da raggiungere, come dichiarato nel testo). Gli importi stipendiali dichiarati sono molto verosimili. Prima di ricercatore tenure track edistono altre posizioni temporanee genericamente indicste come post doc. La carta docente non è usufruibile da parte dei docenti universitari, a meno che non abbiano cambiato la legge da pochissimo. (Mi sono permesso di correggere per esperienza diretta, dato che sono un docente universitario).
Grazie infinite per il tuo commento Valter! Abbiamo fatto tesoro delle tue osservazioni e corretto le informazioni datate o inesatte contenute nell’articolo. Il tuo contributo è stato davvero prezioso, grazie per averci aiutato a migliorare! 😊
I docenti universitari non usufruiscono drlla Carta del docente.
Grazie Fabio, abbiamo provveduto a correggere l’informazione 😊!
Se pagano così poco i ricercatori, a chi vanno tutte le offerte?
Ciao! Hai ragione, il tema della retribuzione dei ricercatori universitari è molto delicato 😕 Purtroppo i fondi disponibili spesso non bastano a garantire stipendi adeguati, soprattutto nelle prime fasi della carriera. Le risorse vanno a coprire molte voci, dalla didattica alla gestione delle strutture, e alla fine a rimetterci sono proprio i giovani ricercatori. Un vero peccato per un settore così strategico!