Con lo sviluppo di sistemi di IA nell’educazione, il mondo dell’istruzione e della formazione online sta assistendo a un grande cambiamento nel modo in cui si impara e si insegna.

Con l’IA è possibile creare corsi, contenuti personalizzati, file audio, video e testi adatti al modo di imparare di ogni studente. Nei prossimi anni le soluzioni IA diventeranno anche fisiche e forniranno strumenti da indossare per superare le barriere alla vita quotidiana e all'apprendimento.

I sistemi di IA nell'educazione sono davvero accessibili a tutti gli studenti? In che modo l’IA influenzerà l’accessibilità dei contenuti digitali per le persone con disabilità?

Lo scopriremo in questo articolo.

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L’IA e l’accessibilità: le regole generali

Come tutti i settori dell’informatica, l’IA deve seguire le leggi esistenti sull’accessibilità dei contenuti per le persone con disabilità. Questo vuol dire che le persone con diverse abilità visive, uditive e cognitive devono poter essere in grado di aprire e usare i contenuti di una pagina web anche quando sono stati prodotti dall’IA per scopi didattici o per qualsiasi altra finalità.

Un piccolo passo indietro, per capire cos’è l’IA: è una parte dell’informatica che progetta prodotti fisici e programmi virtuali che aiutano le macchine a parlare, ragionare e interagire come gli esseri umani.

A partire dal 2022, con il lancio di ChatGPT, l’IA è anche in grado di creare contenuti da sola.

I contenuti web sono accessibili alle persone con disabilità anche con l'IA.
l'IA promuove e accelera l'accessibilità del web.

Come dicevamo, le leggi che governano i siti web, come quelle vigenti in Europa e Stati Uniti, dicono che i contenuti di internet devono poter essere fruiti, ossia usati, anche dalle persone che hanno bisogno di tecnologie assistive per vedere, ascoltare e interagire (con clic, commenti e altre azioni) con i contenuti digitali.

Questo vuol dire che chi usa l’IA per creare corsi e ripetizioni online, materiali didattici per gli studenti o come assistenti virtuale per i compiti, deve progettarli in modo che anche le persone con disabilità possano accedervi.

Inoltre, rendere i siti accessibili porta dei vantaggi a tutte le persone, per esempio chi per un periodo non riesce a muoversi, chi ha bisogno di più tempo per leggere o visualizzare un video, chi ha una connessione internet instabile ecc.

Detto questo, vediamo in che modo l’IA può rafforzare l’accessibilità dei contenuti nell’educazione.

IA e disabilità: le opportunità

L’IA può essere un ottimo strumento per rendere i siti web accessibili a persone con disabilità e a tutti gli internauti grazie alle sue funzionalità tipiche.

IA e riconoscimento vocale

Mettiamo che una scuola usi un LMS, ossia un sistema di gestione dell’apprendimento, basato su intelligenza artificiale per offrire lezioni, corsi e materiali didattici agli studenti.

Un assistente IA in grado di riconoscere gli input vocali permette alle persone di usare la propria voce per accedere, usare e creare contenuti. Questo può essere utile per le persone con disabilità visiva, per chi ha difficoltà di movimento che non può digitare sulla tastiera, per esempio.

Basta la voce, non solo per fare una ricerca (come già facciamo con il motore di ricerca di Google), ma anche per creare testi e immagini, con la tecnologia speech-to-text, da voce a testo oppure immagine.

L'IA aiuta a mettere in pratica l'apprendimento adattivo per le persone con disabilità.
IA e apprendimento adattivo.

IA e sintesi vocale

Allo stesso modo, per le persone che con disabilità visiva o difficoltà nella lettura, l’IA può aumentare l’accessibilità dei contenuti tramite la funzione di sintesi vocale. Questa funzione legge qualsiasi testo di un sito e la trasforma in voce oppure in audio.

Per esempio, se c’è un articolo scolastico da leggere, con la sintesi vocale una persona con disabilità visiva può farsi leggere il testo dall’IA se incorporata nel sito web o dai propri strumenti per l’accessibilità.

Assistente IA in tempo reale

Le funzioni di riconoscimento e sintesi vocale possono funzionare anche in tempo reale. Per esempio, durante un webinar, una lezione online o in presenza o delle ripetizioni, l’intelligenza artificiale è in grado di trascrivere in tempo reale ciò che ascolta.

Se viene proiettato un video didattico, l’IA può creare sottotitoli in tempo reale o descrivere il video creando un audio, così anche le persone con disabilità uditiva possono seguire le lezioni.

Il fatto che tutto questo avvenga in tempo reale garantisce che in classe ci sia davvero inclusione perché ogni studente ha la possibilità di partecipare.

IA e accessibilità: traduzione dalla lingua dei segni e braille

Software di traduzione come Signapse AI o guanti come BrigthSign Glove, usano l’intelligenza artificiale per tradurre la lingua dei segni in tempo reale. Per le persone sorde questo significa avere uno strumento di comunicazione che traduce la lingua dei segni in testi o voci, superando così la barriera comunicativa nella vita quotidiana, nel lavoro e nello studio.

Secondo un articolo di Forbes ci sono delle applicazioni che aiutano le persone a imparare a usare linguaggio braille. Come si impara l’inglese e il francese, le persone con disabilità visiva imparano a leggere tramite il codice braille. Con l’IA queste app possono anche trasformare testi braille fisici nel formato digitale tramite il riconoscimento ottico del carattere.

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IA e disabilità nell’educazione: opportunità e rischi

Le questioni etiche legate all'IA non sono sempre facili. In generale, l’IA rafforza l’accessibilità dei siti web permettendo anche alle scuole o agli insegnanti che non hanno molto da investire in tecnologia, di creare contenuti a cui possono accedere le persone con disabilità, anche se non usano tecnologie assistive (ad es. lettori di schermo o tastiere braille).

Il fatto che lo stesso contenuto possa essere visto, ascoltato, letto o raccontato permette a tutti gli studenti di ogni livello, età o condizione di studiare in base al proprio stile di apprendimento.

I dati dell'IA devono essere liberi da pregiudizi per offrire un apprendimento inclusivo alle persone con disabilità.
L'inclusione è la chiave per superare i rischi di bias dell'IA.

L’IA generativa, poi, permette anche alle persone con disabilità di creare contenuti e comunicare tramite audio, testi, immagini o video. In ambito educativo, la possibilità di apprendere in base alle proprie preferenze, con i propri tempi, in base ai propri bisogni si chiama apprendimento adattivo.

Insieme all’accessibilità, è l’adattamento dell’apprendimento alle esigenze e abilità dello studente è il più grande vantaggio che l’IA porta alle persone con disabilità.

Il rischio, però, è sempre dietro l’angolo.

Come abbiamo visto, l’IA è una tecnologia che si basa su una grande quantità di dati che analizza per poter prendere decisioni e creare contenuti, nel caso dell’IA generativa. Se i dati di partenza portano con sé una certa forma di pregiudizio, anche le conclusioni a cui giunge l’IA è sbagliata o pregiudizievole.

Una macchina addestrata su dati non inclusivi non può essere inclusiva.

Per evitare questo rischio, il modo migliore è avere dei dati di partenza rispettosi dei diritti delle persone e inclusivi, anche nel linguaggio. Per esempio, secondo la legge n.95 del 25 febbraio 2006, nei testi di legge la parola sordomuto deve essere sostituita dalla parola sordo, perché non è vero che le persone sorde non possano parlare.

Per parlare di disabilità uditive o sordità si dice che una persona è sorda, non sordomuta o non udente. Allo stesso modo, una persona con disabilità visiva è cieca. Più in generale, si dice persone con disabilità perché la disabilità non è una malattia ma una condizione che la tecnologia, come l’IA può aiutare a superare.

Quando un assistente virtuale traduce o crea un testo deve essere a conoscenza di questo linguaggio inclusivo. Un’interfaccia che usa il riconoscimento vocale deve essere progettata tenendo conto anche delle persone con difficoltà nel linguaggio, altrimenti queste tecnologie rimangono inaccessibili

In questo senso, l’Università dell’Illinois, insieme alle grandi aziende tecnologiche come Google, Microsoft e Amazon, sta realizzando il progetto Speech Accessibility proprio per lo sviluppo di strumenti di riconoscimento vocale partendo dalle persone con diversi modelli vocali e disabilità legate al linguaggio come le persone con il Parkinson, la sindrome di Down o le persone che hanno avuto un infarto.

Per evitare qualsiasi forma di pregiudizio, in inglese bias, il Forum europeo sulla disabilità, raccomanda di coinvolgere le persone con disabilità fin dalle fasi dello sviluppo delle tecnologie IA. Solo in questo modo si troveranno soluzioni che garantiranno l'inclusione di tutte le persone, incluse quelle con disabilità.

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IA e disabilità: quale futuro

Le barriere architettoniche alla disabilità si superano progettando edifici accessibili e soluzioni per la mobilità inclusive, allo stesso modo, le barriere alla formazione e istruzione online per le persone con disabilità devono essere progettate a priori con strumenti in grado di includerle.

Se i dati di addestramento sono corretti e inclusivi, l'IA è sinonimo di accessibilità e inclusione per le persone con disabilità.
Il futuro dell'IA dipende dai di dati di addestramento.

È questa la sfida dell’IA e dell’accessibilità nell’istruzione.

Nel frattempo, l’IA nell’istruzione sta travalicando i confini dell’aula virtuale, per entrare a supporto della vita reale delle persone. In particolare, le persone con disabilità possono trovare applicazioni anche in oggetti della vita quotidiana:

  • Occhiali che assistono le persone con disabilità visiva descrivendo ciò che li circonda.
  • Guanti che traducono la lingua dei segni.
  • Pendenti che registrano suoni, voci e tutto ciò che l’utente vede e sente, possono essere usati per registrare e trascrivere le lezioni.
  • Smart watch potenziati che ricordano le scadenze e diventano una sorta di tutor virtuale per lo studio.

In sintesi, l'IA offre soluzioni per migliorare l'accessibilità dei contenuti didattici e favorire l'inclusione delle persone con disabilità.

Le tecnologie di base usano funzionalità come il riconoscimento vocale, in grado trasformare la voce in testo o immagini, e la sintesi vocale, che trasforma i contenuti scritti in audio.

Nella vita quotidiana significa che una persona con disabilità può accedere al materiale didattico con la voce, può conoscere il contenuto di video e audio con descrizioni, sottotitoli e trascrizioni e può navigare su qualsiasi sito web in modalità accessibilità con soluzioni IA e tecnologie assistive.

Il vantaggio è quello di poter imparare senza barriere, secondo i propri tempi e nel proprio stile secondo i principi dell'apprendimento adattivo.

La sfida è quella di pensare all'inclusione delle persone con disabilità fin dalle fasi di sviluppo di sistemi IA rispettosi della privacy. I dati sui cui vengono addestrate le soluzioni IA e la loro applicazione, devono partire da un linguaggio inclusivo e dalla partecipazione attiva delle persone con disabilità fin dalla fase di sviluppo.

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Catia Dos Santos

Traduttrice e scrittrice con una passione per le lingue