"Il vero realismo consiste nel rivelare le cose sorprendenti che l’abitudine mantiene nascoste e ci impedisce di vedere." — Jean Cocteau

Come insegna ogni corso di italiano che si rispetti, in letteratura la nozione di registro si riferisce alle emozioni o alle idee che l'autore desidera comunicare attraverso i suoi scritti. Talvolta, si prende anche il prestito dalla musica il termine di "tonalità".

Molti sono i registri che compongono il panorama letterario attuale — il registro comico, il registro tragico, il patetico, il registro epico o ancora il registro lirico, per citarne alcuni — e molti spesso questi registri si combinano all'interno dei testi, dando vita a forme ibride e sempre più eterogenee.  

Il registro realista si oppone al registro meraviglioso e per certi versi al registro fantastico, poiché mira a catturare la realtà che ci circonda e a renderla in forma letterario. I testi realisti sono una sorta di testimonianza che desidera mettere in rilievo il “vero” e non il “bello”, ricorrendo a personaggi ordinari e complessi e a descrizioni dettagliate.

Di seguito, studieremo il registro realista e i processi di scrittura che lo caratterizzano, e daremo un'occhiata ad alcune delle opere più significative in questo campo.

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A lezione di italiano: definizione del registro realista

Il registro realista cerca di rendere la realtà nell'universo letterario, o, per dirla in maniera più corretta, di creare un’illusione di realtà nell'universo narrativo.

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Gli scrittori realisti sono in genere degli attenti osservatori del mondo che li circonda.

I racconti realisti si ispirano spesso a fatti e/o persone reali, e ne ripercorrono le vicissitudini in maniera del tutto vero simile, al fine di creare uno specchio del mondo in cui viviamo.

Contrariamente all’universo delle fiabe e del meraviglioso, il registro realista è mosso da un desiderio di (ri)creare il vero. Il suo obiettivo non è quello di disorientare il lettore, come avviene nel fantastico, ma al contrario di riuscire a convincerlo che quello che sta leggendo non sia un'opera di finzione, ma qualcosa di realmente accaduto, o che potrebbe realmente accadere.

I personaggi dei racconti e dei romanzi realisti sono persone lambda, ordinarie, se non mediocri, alle quali gli spettatori possono facilmente identificarsi. L'identificazione è in effetti uno dei pilastri di questo genere letterario — come imparerai anche nei tuoi corsi di italiano a milano — che proprio per questa caratteristica ripudia gli eroi o i protagonisti dotati di poteri soprannaturali a favore dell'uomo medio o della media.

Nel corso dei decenni, il genere realista ha messo in luce personaggi provenienti da diversi milieu sociali, come ad esempio: 

  • Mercanti, monaci e contadini in epoca medievale, 
  • Valletti e nobili nel XVII secolo, 
  • Operai, borghesi e aristocratici decadenti nella società del XIX secolo,
  • Impiegati, disoccupati, CEO e artisti nel mondo contemporaneo. 

Le ambientazioni sono luoghi pubblici o privati facilmente identificabili: una strada, un bar, una casa o una scuola, ad esempio. Si tratta in ogni caso di luoghi che tutti noi attraversiamo nella vita quotidiana .

Il soggetto delle narrazioni realiste si basa sul vissuto dell'autore o del suo entourage o su fatti cronaca. Gli autori realisti tendono a documentarsi molto sui soggetti scelti per le loro opere, al fine di riuscire a rendere l’atmosfera dei luoghi e le vicende narrate nei minimi dettagli. 

I processi di scrittura realisti

Come potrai imparare in qualsiasi corso di italiano online e non, la cura dei dettagli degli scrittori realisti rende i loro scritti estremamente descrittivi e tangibili.

Scopri tutto sui registri letterari con un corso di italiano.
Contrariamente a quanto avviene nel registro epico o fantastico, nei romanzi realisti i protagonisti e le vicende ricalcano la vita reale.

La descrizione è in effetti uno degli strumenti più amati ed utilizzati dagli scrittori realisti, e può spingersi fino a un livello di dettaglio inusuale per altri generi letterari, ad esempio riportando il colore dei bottoni di una giacca o il profumo che emana da una cucina in una sera d’inverno. 

Nella maggior parte dei casi, i testi realisti non sono vettori di una morale definita, poiché lo scopo dell'autore è dipingere la realtà, e nel mondo reale non tutto accade per una ragione precisa.

Questo desiderio di fedeltà al reale porta il più delle volte alla scomparsa della voce autoriale, che tende a nascondersi dentro una presunta oggettività, anche se in molti casi le idee e le opinioni dell'autore tendono comunque a emergere dal testo.

Lontano dal romanticismo o dal simbolismo religioso, uno scritto realista può descrivere l'esistenza di un essere umano, rendere una scena particolarmente cruda nei minimi dettagli o ancora commuovere il lettore facendo riaffiorare in lui ricordi di situazioni vissute.

Il campo lessicale utilizzato dipende dalla scena: è possibile trovare dialoghi riportati con un registro familiare che comprenda anche imprecazioni, insulti o forme di espressione dialettale, oppure una descrizione di macchinare utilizzati nell'industria tessile con un lessico estremamente preciso.

Nei dialoghi è possibile trovare numerose ripetizioni che suggeriscono tic linguistici dei diversi personaggi e permettono di caratterizzarli, rendendoli estremamente reali.

Per riassumere, possiamo identificare un testo realista grazie a: 

  • La preponderanza di dettagli, 
  • L'utilizzo di espressioni familiari o comunque adattate al registro linguistico in base alla situazione,
  • I personaggi ordinari, 
  • Una certa neutralità dell’autore, 
  • Un lessico preciso e dettagliato, 
  • Dialoghi e discorsi diretti. 

Il registro realista non si contraddistingue solo a livello stilistico, ma anche a livello tematico. Vediamo insieme alcuni dei temi più ricorrenti in questo campo letterario.

Scopri anche quali sono le differenze tra il registro satirico e il registro drammatico!

I temi trattati nel registro realista 

I temi trattati in questo registro letterario sono molti e hanno come comune denominatore l'osservazione e la critica sociale. 

Non sapresti citare neanche uno scrittore realista? Corri ai ripari con le nostre lezioni di italiano!
I romanzi realisti hanno come obiettivo quello di ritrarre la società o una parte di essa.

Ecco una lista di temi e di luoghi particolarmente cari al registro realista:

  • Lo spazio domestico: varia in base all'epoca, ma è sempre presente (una casa borghese, una fattoria, ecc…)
  • Lo spazio e il tempo di lavoro: i campi, la fabbrica, l’atelier di un artista, ecc.
  • I luoghi di incontro e di piacere: balli, feste, metro, cinema, ristoranti, ecc.
  • Le feste familiari: battesimi, matrimoni, funerali, ecc... 
  • Il corpo umano, le sue funzioni organiche e i suoi bisogni (la fame, la sete, il desiderio sessuale), 
  • La decadenza del corpo umano: ferite, malattie, vecchiaia. 

L’eroe del romanzo realista ha spesso origini modeste e desidera ardentemente conquistare il riconoscimento sociale e raggiungere il successo. La sua storia consente all'autore di denunciare l’ipocrisia dei più ricchi e degli abbienti, nonché le dinamiche di una società profondamente ingiusta, che lascia poco spazio ha chi non conosce il privilegio fin dalla nascita.

Questo elemento rappresenta una delle grandi forze del genere realista: esso non conosce crisi, poiché l'ingiustizia sociale sarà sempre presente in una qualche misura nelle società umane.

I grandi scrittori realisti e le loro opere 

Il verismo è stata una corrente italiana particolarmente legata al realismo. Prenota un corso di italiano per saperne di più!
"I Malavoglia" di Giovanni Verga è uno dei grandi classici della letteratura realista italiana.

Dall'Ottocento ad oggi, moltissimi sono gli scrittori che hanno utilizzato il registro realista nelle loro opere, producendo capolavori entrati per sempre nella storia della letteratura. Qualche nome? Honoré de Balzac, Gustave Flaubert, Alessandro Manzoni, Giovanni Verga, Fëdor Michajlovič Dostoevskij, Lev Tolstoj, Elsa Morante, Jane Austen, Natalia Ginsburg e molti altri ancora. Qualcuno di questi nomi ti è familiare? Siamo pronti a scommetterci!

E siamo sicuri che a scuola ti sia capitato di sentir parlare di "Verismo", di Giovanni Verga e dei Malavoglia, il suo più celebre romanzo. Si tratta di un'opera corale che narra le vicissitudini di una famiglia di pescatori siciliani che si trova ad affrontare un destino avverso. Proprio per questo, I Malavoglia rientra, insieme ad altre due opere — Mastro Don Gesualdo e La Duchessa di Leyra — nel cosiddetto "Ciclo dei vinti".

Osserviamo un attimo un estratto di questo romanzo:

Il poveraccio tossiva che pareva soffocasse, col dorso curvo, e dimenava tristamente il capo: – «Ad ogni uccello, suo nido è bello». Vedi quelle passere? le vedi? Hanno fatto il nido sempre colà, e torneranno a farcelo, e non vogliono andarsene.
– Io non sono una passera. Io non sono una bestia come loro! rispondeva 'Ntoni. Io non voglio vivere come un cane alla catena, come l'asino di compare Alfio, o come un mulo da bindolo, sempre a girar la ruota; io non voglio morir di fame in un cantuccio, o finire in bocca ai pescicani.
– Ringrazia Dio piuttosto, che t'ha fatto nascer qui; e guardati dall'andare a morire lontano dai sassi che ti conoscono. «Chi cambia la vecchia per la nuova, peggio trova». Tu hai paura del lavoro, hai paura della povertà; ed io che non ho più né le tue braccia né la tua salute non ho paura, vedi! «Il buon pilota si prova alle burrasche». Tu hai paura di dover guadagnare il pane che mangi; ecco cos'hai!

In questo breve passaggio risultano evidenti alcune caratteristiche del registro realista che abbiamo visto nei paragrafi precedenti, come il ricorso al discorso diretto e l'utilizzo di registri linguistici familiari. Il narratore scompare (quasi) completamente per lasciar parlare i suoi personaggi, in modo da rendere la storia il più credibile possibile.

Allora, ti è più chiaro cosa intenda per registro realista? E qual è il romanzo/racconto realista che più hai amato tra quelli che hai letto? Faccelo sapere nei commenti!

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Nicolò Superprof

Scrittore e traduttore laureato in letterature comparate. Vivo a Parigi, dove coltivo la mia passione per i libri, il cinema e la buona cucina.