Ludovico Ariosto è stato un dei più importanti poeti italiani del Rinascimento, universalmente conosciuto per il suo celebre Orlando furioso, prosecuzione ideale dell'Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo.

L’opera, che descrive -tra le altre cose- le avventure di Orlando e di Carlo Magno, è una satira della tradizione cavalleresca. L'Orlando furioso è infatti costituito da una serie di episodi tratti dall'epica, dai romanzi e dalla poesia eroica del Medioevo e del primo Rinascimento.

L’opera di Ariosto è considerata come la massima espressione della letteratura e del pensiero rinascimentale italiano e una delle opere essenziali della letteratura italiana, insieme al Decameron di Boccaccio o alle poesie di Giacomo Leopardi. A lui dobbiamo inoltre l’introduzione del termine "umanesimo", con il quale soleva designare l’importanza del concentrarsi sulle forze e sulle potenzialità dell'essere umano.

Scopriamo insieme, durante un corso di italiano online, la vita di Ludovico Ariosto e il suo meraviglioso Orlando furioso!

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La vita di Ariosto

Ludovico Ariosto nacque a Reggio Emilia, dove il padre Niccolò Ariosto ricopriva l’incarico di capitano della rocca. Ludovico era il maggiore di dieci figli ed era considerato come il successore del padre; fin dai primi anni Ariosto si interessò molto alla poesia, ma fu obbligato dal padre a studiare legge.

Ludovico Ariosto ebbe una vita affascinante e ricca di eventi.
La vita di Ludovico Ariosto è legata a doppio filo alla città di Ferrara.

Dopo cinque anni di studi di giurisprudenza, fu concesso ad Ariosto di intraprendere lo studio dei classici sotto la guida di Gregorio da Spoleto. I suoi studi sulla letteratura greca e latina furono interrotti dal trasferimento di Gregorio in Francia. Dopo poco tempo il padre di Ariosto morì, e Ludovico fu pertanto costretto a rinunciare alle sue passioni letterarie per occuparsi della famiglia, i cui affari erano allo sbando. Nonostante i suoi obblighi familiari, Ariosto riuscì comunque a dedicarsi alla stesura di alcune commedie in prosa e ad alcuni brani lirici.

Alcuni di questi attirarono l'attenzione del cardinale Ippolito d'Este, che prese il giovane poeta sotto la sua ala e lo accolse tra i gentiluomini della sua casa. Ippolito tuttavia non seppe valorizzare Ariosto per i suoi sforzi. L'unica ricompensa che diede al poeta per l'Orlando Furioso, a lui dedicato, fu la domanda:

"Dove hai trovato tante storie, mastro Ludovico?"

Ariosto in seguito ebbe modo di dire che il cardinale era stato decisamente ingrato e che deplorava il tempo trascorso sotto il suo patrocinio, e che se aveva ricevuto una piccola rendita dal suo mecenate non fu certo come ricompensa della sua poesia - che il prelato disprezzava - ma per aver svolto la funzione da portavoce per lui.

Ludovico Ariosto e Leonardo da Vinci condivisero invece un altro mecenate, ossia la sorella maggiore del cardinale Ippolito, la marchesa Isabella d'Este, la "Prima Donna del Rinascimento". Isabella d'Este compare infatti nel capolavoro di Ludovico, l'Orlando Furioso, e anche nel celebre ritratto oggi conservato al Louvre.

La casata d'Este fu la principale mecenate di Ludovico Ariosto.
Isabella d'Este fu una grande sostenitrice del lavoro di Ariosto.

Il fratello del cardinale, Alfonso, duca di Ferrara, prese ora l'Ariosto sotto il suo patrocinio. Ariosto si era già allora distinto come diplomatico, soprattutto in occasione di due soggiorni a Roma come ambasciatore presso papa Giulio II.

La fatica di uno di questi viaggi lo portò a una malattia dalla quale non si riprese più, e nella sua seconda missione fu quasi ucciso per ordine del Papa, che si trovava allora in conflitto con Alfonso.

A causa della guerra, il suo compenso di 84 scudi all'anno fu sospeso, e fu sospeso del tutto dopo il raggiungimento della pace. Per questo motivo Ariosto chiese al duca di provvedere a lui o di consentirgli di cercare lavoro altrove. Fu allora assegnato alla provincia della Garfagnana, situata sull'Appennino e al tempo senza governatore. Ariosto ricoprì la sua funzione di governatore per tre anni, durante i quali l’aerea fu attraversata da scontri tra fazioni opposte e dalle scorribande dei banditi. Il governo dell'Ariosto soddisfò però sia il sovrano che il popolo affidato alle sue cure; si racconta, infatti, di una volta in cui, passeggiando da solo, si imbatté in un gruppo di banditi, il capo dei quali, scoprendo che il suo prigioniero era l'autore dell'Orlando Furioso, si scusò per non avergli mostrato subito il dovuto rispetto a un uomo di tale rango!

Le opere di Ariosto

Nel 1508 fu pubblicata la commedia Cassaria, mentre l'anno successivo fu rappresentata la commedia I suppositi prima a Ferrara e dieci anni dopo in Vaticano. Un'edizione in prosa fu pubblicata a Roma nel 1524, e la prima edizione in versi fu pubblicata a Venezia nel 1551.

Nel 1516 fu invece pubblicata a Ferrara la prima versione dell'Orlando Furioso in 40 canti. La terza e ultima versione dell'Orlando Furioso, in 46 canti, apparve l'8 settembre 1532.

L’Orlando furioso

L’Orlando furioso è una continuazione del romanzo incompiuto di Matteo Maria Boiardo, Orlando innamorato, pubblicato postumo nel 1495. Nella sua ambientazione storica e nei suoi personaggi l’opera di Ariosto condivide alcune caratteristiche con l'antica Chanson de Roland dell'XI secolo, la quale narra della morte di Roland (versione francese di Orlando). La storia è infatti parte di una tradizione cavalleresca che ha avuto origine da una tradizione iniziata nel tardo Medioevo e che ha continuato a essere popolare nei secoli XVI e XVII. L'opera ebbe una grande influenza sulla Gerusalemme liberata di Torquato Tasso.

OL'Orlando furioso riprende la leggenda del cavaliere Rolando.
L'Orlando furioso è il capolavoro della letteratura rinascimentale italiana.

Orlando è un cavaliere cristiano conosciuto in francese (e successivamente in inglese) come Roland. La storia si svolge sullo sfondo della guerra tra i paladini cristiani di Carlo Magno e l'esercito saraceno che invase l'Europa nel tentativo di rovesciare l'impero cristiano.

L’opera di Ariosto parla di guerra, di amore e dell'ideale romantico del mondo cavalleresco. Mescolando realismo e fantasia, umorismo e tragedia, il Furioso ha come palcoscenico il mondo intero, più un viaggio sulla Luna!

L'ampio parterre di personaggi comprende soldati cristiani e saraceni, stregoni e creature fantastiche tra cui un gigantesco mostro marino chiamato Orco e persino un cavallo volante chiamato Ippogrifo.

Molti temi si intrecciano nella sua complicata struttura episodica, ma i più importanti, affrontati in qualsiasi corso di italiano, sono:

  • l'amore non corrisposto del paladino Orlando per la principessa pagana Angelica, che lo farà impazzire
  • l'amore tra la guerriera cristiana Bradamante e il saraceno Ruggiero, che si sostiene siano gli antenati dei mecenati dell'Ariosto, gli Este di Ferrara
  • la guerra tra cristiani e musulmani

L’Orlando furioso è diviso in quarantasei canti, ciascuno contenente un numero variabile di strofe di otto versi in ottava rima, metro già utilizzato in opere precedenti quali il Morgante di Luigi Pulci e l’Orlando Innamorato di Boiardo. L'opera di Ariosto è una delle più lunghe della letteratura europea!

Il poema dell'Ariosto è il seguito ideale dell'Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo, il quale principali aveva operato una fusione tra la tradizione delle storie su Carlo Magno e i suoi paladini (come Roland) con la materia del ciclo arturiano (le leggende su Re Artù ei suoi cavalieri).

Quest'ultimo conteneva gli elementi magici e l'interesse amoroso che generalmente mancavano nelle poesie più austere e bellicose incentrate sugli eroi carolingi.

Ariosto proseguì a mescolare questi elementi nella sua opera, così come ad aggiungere materiale derivato da fonti classiche, sebbene l'Ariosto presenti un tono ironico raramente presente nel Boiardo, che trattava molto più seriamente gli ideali cavallereschi. Nell'Orlando Furioso si celebra invece in modo vivido e fresco una concezione umanistica dell'uomo e della vita sotto l'apparenza di un mondo fantastico.

Insieme alle opere di Dante Alighieri ,di Alessanro Manzoni o di Italo Svevo, il lavoro di ariosto è da considerarsi una delle vette assolute della letteratura europea e mondiale.

La trama dell’Orlando furioso

Al corso di italiano, si racconta dell'azione dell'Orlando Furioso, che si svolge sullo sfondo della guerra tra l'imperatore cristiano Carlo Magno e il re saraceno d'Africa, Agramante, che invase l'Europa per vendicare la morte del padre. Agramante ei suoi alleati – tra cui Marsilio, re di Spagna, e il vanaglorioso guerriero Rodomonte – assediano Carlo Magno a Parigi.

Nel frattempo, Orlando, il paladino più famoso di Carlo Magno, cade nella tentazione di dimenticare il suo dovere di proteggere l'imperatore a causa del suo amore per la principessa pagana Angelica.

All'inizio del poema Angelica fugge dal castello di un duca bavarese e Orlando si mette all'inseguimento. I due vivono innumerevoli avventure fino a quando Angelica salva un cavaliere saraceno ferito, Medoro, se ne innamora e fugge con lui in Cina (chiamata Catai nell’opera).

Quando Orlando scopre la verità impazzisce per la disperazione e inizia a vagare furibondo attraverso l'Europa e l'Africa distruggendo tutto ciò che incontra. Il cavaliere inglese Astolfo si reca in Etiopia sull'ippogrifo per trovare una cura alla follia di Orlando.

Vola sul carro fiammeggiante di Elia verso la Luna, dove si trova tutto ciò che è perduto sulla Terra, compreso il senno di Orlando. Astolfo lo raccoglie in una bottiglia e lo faannusare da Orlando, riportandolo così alla sanità mentale.

L'Orlando furioso è ricco di fantasia, inventiva e immaginazione!
Il viaggio sulla luna di Astolfo.

Orlando si unisce a Brandimarte per combattere Agramante, Sobrino e Gradasso sull'isola di Lampedusa. Lì Orlando uccide il re Agramante.

Un'altra tematica importante dell’opera riguarda l'amore tra la donna guerriera cristiana Bradamante e il saraceno Ruggiero. Anche loro devono sopportare molte vicissitudini. Ruggiero viene infatti fatto prigioniero dalla maga Alcina e deve essere liberato dalla sua isola magica. L’eroe deve anche evitare gli incantesimi del suo padre adottivo,un mago che non vuole che Ruggiero combatta o veda il mondo al di fuori del suo castello di ferro, perché – avendo scrutato le stelle - scopre che se Ruggiero dovesse convertirsi al cristianesimo lui morirebbe.

Lui non lo sa, e quando finalmente ha la possibilità di sposare Bradamante, dopo essersi disperatamente cercati l'un l'altro per tutta l’opera, si converte al cristianesimo e sposa Bradamante.

Rodomonte compare al banchetto di nozze, nove giorni dopo le nozze, e lo accusa di essere un traditore della causa saracena, e il poema si conclude con un duello tra Rodomonte e Ruggiero. Ruggiero uccide Rodomonte e i versi finali del poema descrivono lo spirito di Rodomonte che lascia il mondo. Ruggiero e Bradamante sono i capostipiti della Casa d'Este, patroni dell'Ariosto, di cui egli offre con dovizia di particolari la genealogia nel terzo canto dell’opera.

Ma la storia della letteratura italiana non si ferma certo con il Rinascimento: hai mai letto ad esempio La Storia di Elsa Morante, considerato uno dei più grandi capolavori del'900?

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Sandra

Educatrice, insegnante di meditazione, appassionata di storia, filosofia e di discipline spirituali.