In uno dei tanti articoli di divulgazione pubblicati da Margherita Hack, astronoma, si ripercorre il ruolo che le donne hanno sempre avuto nella scienza. Si parte dall'antichità con l'esempio di Ipazia, la grande matematica e sacerdotessa greca, fino alle più grandi scienziate dei nostri tempi, da Maria Curie ad oggi.

Margherita Hack dimentica di citare se stessa, una fisica dalla mente brillante e dalla passione sfrenata per lo studio dell'universo, in particolare delle stelle e della loro luminosità.

Con la sua dedizione alla ricerca e divulgazione, Margherita Hack non è stata solo una grande scienziata, ma anche una fonte di ispirazione per molte donne in Italia e nel mondo.

Da quando è nata Margherita Hack nel 1922 alla sua morte nel 2013, non ha mai smesso di dare il suo contributo alla fisica e alla società in generale.

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Chi era Margherita Hack?

Margherita Hack era una fisica italiana specializzata in astronomia, e in particolare nello studio di una classe specifica di stelle variabili molto grandi e luminose, le Cefeidi. Ha dato un grande contributo allo studio delle stelle ed è stata la prima donna italiana a dirigere l'Osservatorio astronomico di Trieste.

Il percorso accademico di Margherita Hack la porta a diventare un punto di riferimento per la spettroscopia.
La vita e la carriera di Margherita Hack sono state dettate dalla scienza e dalle stelle!

Margherita Hack: la vita e i primi passi nella scienza

Nacque a Firenze, il 12 giugno 1922 da padre contabile e madre miniaturista. La sua educazione fu molto libera e senza stereotipi di genere. I genitori non le compravano giochi per bambine, ma la incoraggiavano a scoprire ed esplorare il mondo. Inoltre, le insegnarono fin da piccola a essere vegetariana, una scelta piuttosto insolita per l'epoca.

Come Maria Montessori, i genitori di Margherita Hack facevano parte della Società teosofica, un'associazione internazionale fondata nel 1875 a New York e dedita alla fratellanza e alla scienze esoteriche.

Da adolescente Margherita Hack aveva una passione per lo sport, in particolare la pallacanestro e l'atletica, dove raggiunse traguardi importanti nel salto in lungo e in alto.

Frequentò il liceo classico statale Galileo di Firenze e decise di iscriversi alla facoltà di fisica dell'Università di Firenze. Il suo voto di laurea di 101/110 non rispecchiava la portata della tesi: un lavoro di ricerca sulle Cefeidi, delle stelle variabili particolarmente brillanti, il cui studio aiuta a capire come si espande l'universo. La particolarità delle Cefeidi, infatti, è che alternano costantemente periodi di maggiore e minore intensità della luminosità, accendendosi e spegnendosi come delle lucciole. Calcolando questi periodi si riesce a stimare la distanza della stella.

Dopo la laurea, Margherita Hack continuò a occuparsi di spettroscopia stellare, cioè lo studio delle stelle analizzandone le proprietà della luce e la lunghezza d'onda. Prima lavorò all'Osservatorio astronomico di Arcetri, poi divenne assistente della cattedra di Ottica all'università.

Nel 1944 si sposò con Aldo De Rosa, l'uomo che l'avrebbe seguita e appoggiata in tutto il suo percorso di vita e professionale, fino alla sua morte il 29 giugno 2013.

Nel 1947 fu impiegata in qualità di ottica alla Ducati, un'azienda specializzata in radio che iniziava a produrre moto. Capì subito che il suo posto non era nelle imprese, ma nella ricerca sulle stelle e nella divulgazione scientifica Per questo tornò all'Università di Firenze dove lavorò come assistente per la cattedra di Astronomia dal 1948 al 1951.

Margherita Hack e il contributo alla fisica nel mondo

Nel 1954 Margherita Hack ottenne la libera docenza, la possibilità di insegnare all'università, ma non lasciò mai il lavoro di ricerca sul campo. Iniziò invece a collaborare con una serie di centri di ricerca e università in Italia e all'estero:

  • Insegnò astrofisica e radioastronomia all'Università di Milano
  • Lavorò presso l'Osservatorio astronomico di Merate
  • Insegnò a Parigi, in Olanda, in Messico
  • Collaborò con università americane come Princeton, nel New Jersey, e Berkeley in California

Proprio durante il suo periodo di ricercatore in visita alla Berkeley University scrisse, insieme al fisico Otto Struve, uno dei testi che sarebbero diventati fondamentali nella fisica: "Stellar Spectroscopy".

Margherita Hack: l'impulso dato alla fisica a Trieste

Con la sua intensa attività di ricerca in astrofisica Hack divenne il capo dell'astronomia a Trieste.
La prima donna alla guida dell'Osservatorio astronomico di Trieste fu Margherita Hack!

Quando Margherita Hack divenne professore ordinario di Astronomia all'Università di Trieste, diede un grande impulso allo studio della fisica nel piccolo ateneo, contribuendo a renderlo uno dei poli internazionali della fisica. Le lezioni di storia della scuola italiana dovrebbero parlare di questa eccezionale donna!

Facendosi guidare dalla sua passione per le stelle, Margherita Hack divideva il suo tempo tra la cattedra di astronomia e la ricerca sulle Cefeidi, ottenendo importanti risultati:

  • Dal 1964 al 1992 insegnò astronomia all'Università di Trieste.
  • Dal 1964 al 1987 fu impegnata come Direttrice dell'Osservatorio astronomico di Trieste
  • Nel 1980 creò l'Istituto di astronomia presso l'Università di Trieste, poi trasformato in Dipartimento di astronomia nel 1985.
  • Creò due riviste scientifiche insieme all'astrofisico Corrado Lamberti, "Astronomia" (1978 - 2002) e "Le Stelle" (2002 - 2008)
  • Collaborò con l'ESA, Agenzia spaziale europea, e la NASA, l'agenzia spaziale degli Stati Uniti

Per la sua attività scientifica e culturale ha ricevuto il premio dell'Accademia Nazionale dei Lincei e il Premio cultura della Presidenza del Consiglio.

Margherita Hack: la divulgazione della scienza

Dopo aver smesso di insegnare per motivi di anzianità nel 1993, Margherita Hack continuò con un incessante lavoro di divulgazione scientifica. Il suo merito più grande è stato quello di avvicinare il grande pubblico alla scienza. Gli articoli, le interviste, gli interventi a eventi pubblici di Margherita Hack avevano sempre un linguaggio semplice e a tratti divertente. Non parlava come una grande scienziata, ma come una grande appassionata di stelle, schietta e coinvolgente.

Oltre a fondare diverse riviste, Margherita Hack scrisse molti libri dove non trattava solo temi di natura scientifica, ma anche temi di politica e attualità. Tra i libri più famosi di Margherita Hack troviamo:

  • "Stellar Spectroscopy", un caposaldo dell'astrofisica
  • "Italia sì, Italia no", dove esprime con chiarezza la sua visione su scienza, etica e politica

Scopri anche il contributo al cinema italiano di Monica Vitti!

Cosa ha scoperto Margherita Hack?

Tra i temi trattati dalle lezioni di storia della scienza, si parla della Hack! Osservando e studiando le stelle fin dalla tesi di laurea in fisica, Margherita Hack ha scoperto che ci sono grandi stelle particolarmente splendenti, le Cefeidi, con variazioni luminose regolari. La luminosità della stella indica il suo ciclo di vita e serve a misurare la distanza delle galassie.

La spettroscopia fu uno dei maggiori campi di specializzazione di Margherita Hack.
Un asteroide porta il nome di Margherita Hack!

Il lavoro di Margherita Hack sulle stelle aiuta a stimare in maniera più precisa la distanza nell'universo.

Un altro grande contributo di Margherita Hack è stato l'uso degli ultravioletti in astronomia. Osservando le stelle tramite gli ultravioletti, si rendono visibili fenomeni che invece rimarrebbero nascosti, come la nascita e la morte di una stella.

In generale, Margherita Hack ha contribuito per tutta la vita alla spettroscopia stellare anche scrivendo un libro che rimane una pietra miliare per l'astronomia.

Per ricordare il lavoro della fisica italiana, alcuni ricercatori hanno dato il suo nome a un asteroide: 8558 Hack.

Se potessimo sintetizzare Margherita Hack con una frase, sarebbe:

"Siamo davvero figli delle stelle"

Con questo Margherita Hack intendeva spiegare l'origine dell'universo, anche a chi non è uno scienziato.

All'origine, l'universo era piccolo e caldo e ha iniziato a espandersi come un palloncino. Così facendo, si è raffreddato e sono nate le stelle. Delle stelle molto grandi (molto più grandi del Sole), le Supernove sono caratterizzate da reazioni nucleari che hanno dato vita all'idrogeno e all'uranio.

Quando le Supernove muoiono esplodono e si sparpagliano nello spazio, insieme a idrogeno e uranio, le materie di cui sono fatti anche gli esseri umani.

In questo senso, per Margherita Hack noi siamo figli delle stelle!

Da convinta atea, Marcherita Hack diventò Presidente dell'Unione degli atei e degli agnostici razionalisti.

Margherita Hack: l'uguaglianza e le donne

La vita di Margherita Hack è stata caratterizzata anche dall'impegno politico, fondato sugli ideali di giustizia sociale e uguaglianza.

L'eredità di Margherita Hack è che siamo figli delle stelle e che il lavoro deve essere equamente distribuito tra uomini e donne che vivono nel rispetto del pianeta e degli animali.
Non solo stelle, ma anche diritti nella vita di Margherita Hack!

Nel 1993, quando non insegnava più all'università, Margherita Hack fece una breve esperienza politica come consigliere comunale a Trieste. Nel 2006, venne eletta alla Camera dei Deputati, ma rinunciò al seggio per continuare l'opera di divulgazione scientifica.

Uno degli argomenti che le stavano più a cuore era la figura delle donne nella scienza. Nonostante siano stati fatti diversi passi avanti e il numero delle scienziate sia cresciuto in maniera esponenziale, rimane ancora molto da fare per raggiungere la parità di genere.

Per Margherita Hack tutto parte con l'educazione alla parità in casa. Non solo i bambini e le bambine devono essere educati senza stereotipi di genere, ma devono anche essere coinvolti in ugual misura nelle attività domestiche.

Il lavoro deve essere diviso equamente al 50% tra uomini e donne, in casa e fuori casa. In effetti, i lavori di cura della casa, dei figli e in generale della famiglia pesano ancora sulle spalle delle donne, anche quando lavorano a tempo pieno.

Anche lo sport ha un ruolo da giocare nella promozione delle donne! Nella sua esperienza personale e di insegnante di fisica, Margherita Hack ha potuto notare che lo sport aiuta a sviluppare una sana competitività e capacità di resilienza.

Lo sport è sicuramente un tratto che unisce Federica Brignone e Sofia Goggia con Margherita Hack.

Quando praticava atletica, Margherita Hack iniziava una sfida con se stessa per battere i propri record, rialzarsi e ritentare anche di fronte all'insuccesso. Fece così anche nella ricerca scientifica, fatta di un lavoro incessante, senza scoraggiarsi, per poter raggiungere il risultato sperato.

Altre battaglie di Margherita Hack per smuovere la società italiana riguardavano la ricerca sul nucleare, i diritti degli animali e il diritto all'eutanasia.

Dalla spettroscopia stellare alla parità di genere, dalla ricerca alla divulgazione della scienza con tutti i tipi di media, questi sono stati i grandi contributi di Margherita Hack dei quali tutte le lezioni di storia della scienza dovrebbero sempre parlare con interesse!

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Catia Dos Santos

Traduttrice e scrittrice con una passione per le lingue