Dove c’è musica non c’è spazio per il male
Miguel de Cervantes
È risaputo che la musica addolcisce l’anima, e la Francia da molti decenni ha dunque deciso di promuoverla in patria e in tutto il mondo. Ogni anno, infatti, la Festa della Musica risuona nelle strade di tutta la Francia, da Mauritius a Parigi, e in tutto il resto del globo, per la gioia delle orecchie di tutti i partecipanti.
Secondo l'INSEE, il festival musicale è conosciuto dal 97% dei cittadini francesi. Un vero e proprio evento nazionale che si svolge ogni 21 giugno, caratterizzato da concerti e da una pletora di spettacoli pubblici. L’idea di celebrare la musica con una festa specifica viene rispettata e portata avanti ancora oggi sin dalla nascita dell’evento avvenuta nel 1981/1982.
Seguiamo allora delle lezioni di canto online e scopriamo allora la storia ricca ed emozionante della Festa della Musica, partendo dai suoi ideatori, Jack Lang a Joël Cohen, per arrivare a tutti i musicisti che l’hanno abbracciata.
Il festival della musica: un'idea che fatto la storia
Tutto ebbe inizio nel 1976, esattamente il 21 giugno. A Joël Cohen, musicista americano, sorse il desiderio di rendere omaggio al solstizio d'inverno (21 dicembre) e al solstizio d'estate (21 giugno).
Quell'anno, mentre lavorava in radio, decise quindi di organizzare la sua programmazione musicale attorno a questi due momenti speciali dell’anno.

Cohen decise di chiamare il suo progetto “Saturnales de la Musique”, che a tutti gli effetti rappresentò la premessa di quella che diventerà la Festa della Musica.
Va inoltre segnalato che in quel periodo lavorava alla radio un certo critico musicale, Maurice Fleuret. Quest'ultimo sarà di capitale importanza nella storia della festa!
Nel 1981, il governo francese aveva nel suo organico un ministro della cultura che segnerà la storia della Festa della Musica: Jack Lang. Quest’ultimo, spinto dall’idea di Joël Cohen, decise, grazie all’idea del Direttore della musica e della Danza presso il Ministero della cultura francese dell’epoca, di celebrare la musica. Si trattava di Maurice Fleuret, il critico musicale cui abbiamo accennato poco fa!
Possiamo quindi dire che l'idea del festival musicale è stata direttamente ispirata da quella dell'americano Joël Cohen e, ovviamente, che il ministro della Cultura Jack Lang abbia avuto un'idea davvero geniale!
Ma se abbiamo imparato a considerare questo festival musicale europeo come un appuntamento ormai imperdibile e imprescindibile nelle nostre afose estati, è importante capire quali fossero le ambizioni di fondo di chi lo ha ideato.
Sicuramente fu un’idea vincente, perché ha cambiato la nostra idea del solstizio d’estate, proprio come un corso canto potrebbe cambiare la tua idea di musica!
La Festa della Musica: il progetto iniziale
L'idea iniziale aveva sicuramente qualcosa di interessante, ma se la Festa della Musica è riuscita a conquistare l'Europa e il resto del mondo, è anche perché il progetto era valido, e aveva qualcosa di oggettivamente molto promettente!

Nel 1982 fu condotto uno studio su ampia scala dal quale emerse che moltissimi francesi suonavano almeno uno strumento musicale.
Allo stesso tempo emerse, però, che le persone spesso si sentivano coinvolte negli eventi e nelle kermesse culturali. Il campo d’azione per Jack Lang fu dunque molto ampio, poiché vide una grande opportunità per diffondere l'arte e la cultura in tutta la Francia.
In quest'ottica il 21 giugno 1982 fu organizzata la prima Festa della Musica "ufficiale", sebbene già nel 1981 fu organizzato un concerto per l'elezione di François Mitterrand che radunò un grande numero di persone a Parigi.
La data del 21 giugno 1982 non fu scelta a caso, in Francia come in Europa: come era stato pensato dal principio, si scelse il giorno simbolico del solstizio d'estate, il più lungo dell'anno nell'emisfero settentrionale.
In occasione della Festa della Musica si cercò di risignificare lo spazio pubblico attraverso il ritmo, il canto, e tanti generi musicali, poche ore prima della festa di Saint-Jean.
Il 21 giugno rappresenta l’unico giorno dell'anno in cui la SACEM (società francese che si occupa dei diritti d’autore e del copyright) diventa un po' più tollerante. Chi vuole, infatti, può mettere musica per strada, e gestire tutto questo diventa complicato a livello di autorizzazioni, pertanto si tende a chiudere un occhio sulla questione copyright.
Il progetto iniziale fu dunque quindi quello di riunire le persone attorno alla musica, ma bisognava rispettare alcune condizioni.
Il festival, infatti, doveva essere gratuito, promosso attraverso manifesti e pubblicità, e permettere la diffusione delle iniziative provenienti dai cittadini stessi.
Molto rapidamente l’idea superò tutte le aspettative del Ministro della Cultura e del suo team, e il 21 giugno si è affermato come una kermesse nazionale celebrata su larga scala, durante la quale moltissimi musicisti dilettanti e professionisti si riuniscono per mettere in risalto ciò che li unisce: la musica!
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Il festival della musica: un'esportazione storica
Oggi la Festa della Musica non riguarda più solamente la Francia: anche l'Europa e molti paesi in giro per il mondo hanno deciso di celebrare questa giornata nella modalità festosa in cui è stata sin da subito pensata. Ogni anno la Festa unisce tantissime persone: dai piccoli gruppi ai cantanti solisti, comprese le orchestre di paese e le corali. Ognuno mette in campo il proprio talento e la propria passione per la musica a beneficio del pubblico.

Lo svago e la gioia connesse alle esibizioni musicali piacciono a tutti, ma onestamente non era prevedibile fino a che punto la Francia e l’Europa si sarebbero interessate a questa Festa e ai migliaia di musicisti coinvolti, siano essi dilettanti o professionisti, in tutte le città.
Un successo quasi inaspettato, che permise, nel 1985, di esportare questa kermesse musicale in tutto il continente europeo, con la dichiarazione dell’Anno Europeo della Musica. L’idea del Ministro Jack Lang ebbe un ruolo centrale nella promozione della musica in Europa, al punto da dare indirettamente vita ad una carta firmata nel 1997 a Budapest dedicata alla Festa Europea della Musica.
In seguito alla stesura di questa carta tutti i paesi interessati potranno decidere di organizzare la festa promuovendo ogni genere musicale anche grazie alla collaborazione di partner e sponsor. Questa tradizione francese ha potuto quindi essere esportata di città in città, di luogo in luogo, per modificare in modo permanente il panorama della musica, da Parigi a Lione, passando per Berlino o Firenze.
Ovviamente la Festa della Musica ha trasformato la concezione degli eventi musicali e del loro modo di celebrarli, e sono stati molti i risvolti positivi!
Le conseguenze del festival musicale nella storia
85: è questo il numero dei paesi del mondo che, in pochi anni, hanno aderito a questa grande celebrazione voluta dal Ministero della Cultura francese.

Così, in meno di dieci anni, si sono osservate forti conseguenze intorno a questa importante data del 21 giugno:
- Nel 1998 è stato realizzato un francobollo recante l'immagine dell'evento
- La diffusione e la conoscenza di nuovi generi musicali,
- La nascita di molti nuovi gruppi e cori
- Un incremento nell’interesse verso la musica suonata dal vivo
- L’umore generale delle persone che partecipano è … semplicemente migliore!
Grazie agli eventi che ospitano gli artisti più apprezzati possiamo comprendere quanto la Festa della Musica sia riuscita a modificare in modo considerevole e duraturo la percezione che abbiamo delle feste di piazza notturne e delle manifestazioni musicali.
E sebbene sia innegabile che le sue origini siano a tutti gli effetti politiche, è ovvio che il mandato del ministero sia stato ben presto superato, dato che ogni anno partecipano 120 paesi in tutto il mondo. Una manifestazione popolare, sì, nel senso più positivo possibile!
Come si è evoluta la Festa della Musica negli anni?
Democratizzare la musica in Francia e in tutto il mondo è oggi la principale ambizione degli organizzatori della Festa della Musica. Tutti gli amanti dei più svariati generi musicali saranno sicuramente accontentati!
Come tutte le manifestazioni popolari, anche la Festa della Musica ha subito piccole modifiche. Tuttavia, in termini assoluti, rispetto alla sua prima edizione, il nucleo essenziale non è cambiato, tranne la spinta sempre maggiore verso una democratizzazione della musica.
Infatti, come avremo capito, attraverso i cambiamenti che ha reso possibili nella società e nel mondo, la Festa della Musica ha permesso di rendere più stimolante l'accesso alla fruizione musicale, ma anche di aprire le porte a molti gruppi e artisti.

Perché ogni 21 giugno è proprio la strada a trasformarsi in un palcoscenico, permettendo a tutti di mostrare il proprio talento e arrivare a tante persone.
Più che una buona idea, questa giornata è dunque oggi un vero e proprio simbolo, sia storico che artistico. Invece di scaricare musica online, ecco una grande opportunità per immergerti in un concerto a misura d'uomo, pienamente coinvolto nella realtà cittadina.
La data del 21 giugno ha quindi trasformato profondamente la nostra visione degli eventi musicali: la Festa della Musica ha portato una grande gioia di ritrovarsi insieme, nella musica e per la musica, in Italia e nel mondo!









