Se non segui il tuo sogno, qualcun altro ti assumerà per aiutarlo a costruire il suo.
Dhirubhai Ambani
Dopo aver ottenuto l’abilitazione come istruttore di guida, il passo successivo è capire come entrare nel mondo del lavoro. A differenza di quanto molti pensano, non è possibile aprire una propria “autoscuola privata” o offrire lezioni pratiche in autonomia. Tuttavia, è pienamente legale e molto diffuso lavorare come libero professionista con partita IVA, collaborando con una o più autoscuole autorizzate.
Questa forma di collaborazione consente di mantenere un buon livello di autonomia: puoi gestire i tuoi orari, accettare incarichi da autoscuole diverse, scegliere la zona in cui lavorare e specializzarti in particolari categorie (auto, moto, mezzi pesanti).
Al tempo stesso, il contesto è normato: si deve lavorare esclusivamente su veicoli e in ambienti riconosciuti dalla Motorizzazione e nel rispetto degli accordi contrattuali.
In questo articolo scoprirai:
- Strumenti per promuoverti e trovare allievi tramite autoscuole e piattaforme
- Come avviare l’attività come istruttore con P.IVA
- Quali sono le forme di collaborazione più frequenti
- Come costruire la tua rete professionale
Lavorare come istruttore abilitato: dipendente o collaboratore?
Una volta ottenuta l’abilitazione da istruttore di scuola guida, si apre una fase importante: quella dell’inserimento nel mondo del lavoro. La legge prevede che tutte le lezioni scuola guida pratiche di debbano essere svolte esclusivamente all’interno di autoscuole autorizzate, utilizzando veicoli immatricolati per uso didattico e dotati di doppi comandi.

Tuttavia, non esiste un solo modo per lavorare. L’istruttore può essere assunto come dipendente oppure operare come libero professionista con partita IVA, mantenendo un rapporto di tipo “fornitore/cliente” con l’autoscuola. In entrambi i casi, non c’è mai subordinazione formale, e il contratto regola chiaramente il tipo di prestazione, la durata, i compensi e le responsabilità.
✅ Dipendente di autoscuola (contratto CCNL specifico)
✅ Collaboratore esterno con partita IVA
✅ Collaborazione occasionale (solo in casi specifici e temporanei)
❌ Lezioni autonome a pagamento senza autoscuola: non consentite
Questa flessibilità contrattuale rende la professione adatta a diversi profili: chi cerca stabilità può optare per un incarico fisso; chi desidera libertà organizzativa può scegliere la libera professione e collaborare con più strutture.
| Aspetto | Istruttore dipendente | Istruttore con partita IVA |
|---|---|---|
| Tipo di contratto | CCNL autoscuole | Contratto di prestazione d'opera |
| Orario di lavoro | Stabilito in sede contrattuale | Gestito autonomamente |
| Flessibilità | Limitata | Elevata |
| Contributi | Versati dall’autoscuola | A carico dell’istruttore |
| Possibilità di collaborazioni | Generalmente esclusiva | Anche con più autoscuole |
| Regime fiscale suggerito | Ordinario | Forfettario per semplificazione |
📍Secondo quanto indicato dal MIT e da varie Province, la collaborazione con più autoscuole è consentita purché il professionista sia abilitato, assicurato e operi su veicoli regolarmente immatricolati1.
In particolare, l’istruttore con P.IVA può negoziare la propria disponibilità oraria, lavorare in più sedi, specializzarsi in tipologie di patente diverse e gestire anche i propri strumenti formativi, mantenendo al contempo la piena legalità del servizio erogato.
Come promuoverti e trovare collaborazioni con autoscuole e piattaforme
Dopo aver ottenuto l’abilitazione, uno dei passaggi più importanti per un istruttore libero professionista è creare le giuste connessioni lavorative. Collaborare con autoscuole locali e farsi conoscere da nuovi allievi richiede capacità relazionali, cura dell’immagine professionale e l’utilizzo di strumenti digitali efficaci.

Anche se non si può lavorare in totale autonomia, l’istruttore con partita IVA ha piena libertà nella scelta dei partner: può collaborare con più autoscuole, definire i propri orari e persino selezionare gli studenti con cui lavorare meglio.
l valore della presentazione professionale
Investire su un profilo ben costruito, con una presentazione chiara delle proprie competenze, è fondamentale. Una scheda con:
- titoli abilitativi aggiornati,
- disponibilità oraria,
- zone coperte,
- categorie di veicoli su cui si è abilitati,
- attestazioni assicurative,
è spesso la prima cosa che un’autoscuola guarda prima di avviare una collaborazione.
Per aumentare le probabilità di ingaggio, è utile anche creare un sito personale o un profilo pubblico su piattaforme educative: mostrare recensioni, raccontare il proprio approccio alle lezioni di guida e offrire un contatto immediato possono fare la differenza.
Dove trovare opportunità: autoscuole vs. piattaforme
Autoscuole locali
Offrono collaborazione stabile, talvolta continuativa
Possono fornire il veicolo omologato
Prediligono istruttori disponibili nei periodi ad alta domanda
Piattaforme digitali
Offrono visibilità e autonomia nella gestione oraria
Richiedono possesso di mezzo e copertura assicurativa
Consentono di accettare o rifiutare richieste in libertà
Il 57% degli istruttori under 40 in Italia ha dichiarato di aver trovato almeno una collaborazione tramite canali digitali come Superprof, Guidami o Drive+2.
Le piattaforme online, se ben gestite, permettono di sfruttare appieno la flessibilità del lavoro autonomo, pur mantenendo un contesto regolamentato e professionalmente riconosciuto.
Gestire orari, clienti e veicoli: strumenti pratici per lavorare meglio
Una delle sfide più frequenti per chi lavora come istruttore libero professionista è l’organizzazione quotidiana: coordinare lezioni, spostamenti, scadenze amministrative e manutenzione del veicolo può diventare dispersivo, soprattutto se si collabora con più autoscuole.

Una gestione efficace, invece, permette di lavorare meglio, fidelizzare gli allievi e ridurre i tempi morti.
Orario di lavoro e agenda: equilibrio tra flessibilità e struttura
Avere orari flessibili è uno dei motivi per cui molti istruttori scelgono la libera professione. Ma flessibilità non significa confusione: ogni giornata andrebbe pianificata in base alla zona di lavoro, agli orari scolastici/universitari degli allievi e alle esigenze delle autoscuole partner.
🗓 Gestione efficace dell’orario
Mattina
Lezioni con allievi lavoratori in pausa o privatisti maturi
Eventuali spostamenti tra sedi o comuni
Pomeriggio
Fascia principale per studenti minorenni e neopatentati
Sessioni di teoria (in aula o online) e pratiche su circuito urbano
La disponibilità serale o nei weekend è molto apprezzata dalle autoscuole, specialmente nei periodi con picco di iscrizioni. Questo vale anche per chi vuole impartire lezioni teoriche.
Organizzare clienti, documenti e attrezzatura
Ogni istruttore professionista è anche, in parte, un piccolo “gestore d’impresa”. Un’agenda (digitale o cartacea) ben curata consente di:
- monitorare appuntamenti;
- segnare le richieste di nuovi studenti;
- archiviare documentazione legata al mezzo e all’attività.
Per quanto riguarda il veicolo, è utile mantenere una checklist mensile: scadenze assicurative, revisioni, stato dei doppi comandi, presenza di giubbotto, triangolo, libretto e assicurazione a bordo. Alcuni istruttori usano app come Trello o Notion per creare tabelle condivise con le autoscuole partner.
📍Secondo il portale Autoscuole360, la gestione autonoma tramite app di pianificazione riduce il 30% degli appuntamenti annullati o dimenticati tra allievi e istruttori3.
Come costruire una reputazione professionale e far crescere la propria rete di allievi
Nel lavoro di istruttore abilitato, la reputazione è uno degli strumenti più potenti per costruire una carriera duratura. Non basta essere competenti: occorre anche essere riconosciuti come affidabili, chiari e professionali. È questa percezione a generare fiducia, la vera leva che trasforma un allievo soddisfatto in un promotore spontaneo del tuo lavoro.
📍Una ricerca condotta da Istruttori in Rete nel 2023 ha mostrato che oltre il 60% degli studenti italiani sceglie il proprio istruttore sulla base del passaparola o di recensioni online attendibili.

Costruire una buona reputazione richiede costanza e strategia: non serve vendersi in modo aggressivo, ma mostrare con coerenza e trasparenza il proprio approccio.
Questo significa presentarsi con puntualità, curare il modo in cui si comunica, aggiornare con regolarità i propri profili (online o cartacei), mantenere una relazione rispettosa con le autoscuole partner e rispondere sempre con professionalità agli allievi, anche fuori dall’orario di lezione.
Una modalità utile per valutare e migliorare la propria immagine è confrontare atteggiamenti comuni con le azioni davvero efficaci:
Do's ✅
- Collaborare con più realtà per diversificare
- Chiedere opinioni a fine percorso e rispondere
- Curare descrizione, foto e informazioni di contatto
- Comunicare con trasparenza, senza esagerazioni
- Rispondere entro tempi ragionevoli, con cortesia
Dont's ❌
- Affidarsi solo a una singola autoscuola
- Ignorare recensioni o feedback
- Profilo online scarno o non aggiornato
- Promettere più di quanto si può offrire
- Gestire la comunicazione in modo disordinato
Nel tempo, questo lavoro porta risultati tangibili: agenda piena, fiducia crescente da parte delle autoscuole, passaparola positivo. È un processo che si costruisce lezione dopo lezione, ma che rappresenta il capitale più solido per un professionista della guida.
Iniziare una carriera come istruttore di scuola guida abilitato significa entrare in una professione regolamentata, utile e in continua evoluzione.
Che tu scelga di lavorare come dipendente o con partita IVA, le possibilità di crescita sono reali e concrete: puoi collaborare con più autoscuole, organizzare il tuo tempo, specializzarti in diverse tipologie di guida e, soprattutto, creare il tuo percorso professionale su misura.
Le piattaforme online e gli strumenti digitali possono facilitare l’avvio e lo sviluppo della tua attività, ma sarà la qualità del tuo insegnamento – e il rapporto umano con i tuoi allievi – a fare davvero la differenza.
Con metodo, chiarezza e visione, questa professione può offrirti libertà, soddisfazione e stabilità, in un settore che ha sempre bisogno di buoni formatori.
Bibliografia
- Regione Toscana (2023). Linee guida per la gestione del personale nelle autoscuole autorizzate.
https://www.regione.toscana.it/autoscuole-istruttori-collaborazioni - GuidaFutura (2023). Professione istruttore: visibilità online e nuove opportunità.
https://www.guidafutura.it/report2023/istruttori-online-collaborazioni.pdf - Autoscuole360 (2023). Strumenti digitali e gestione operativa per istruttori professionisti.
https://www.autoscuole360.it/strumenti-lavoro-istruttori-2023.pdf










Articolo molto interessante, valuterò l’opzione di lavorare in modo autonomo, grazie.
Ciao Stefano! Ci fa piacere che l’articolo ti sia piaciuto e in bocca al lupo per i tuoi progetti!
Salve, siete sicuri che la normativa italiana consenta ad un soggetto seppure in possesso dei titoli e di partita iva di possedere ed utilizzare un’auto con installati i doppi comandi? Sto valutando questa possibilità avendone i requisiti ma vorrei essere certo della norma vigente.
Ringrazio anticipatamente.
Grazie per il tuo commento e per aver condiviso una domanda così specifica. Ti consigliamo di consultare direttamente la normativa vigente in materia, in particolare il Codice della Strada e le disposizioni del Ministero dei Trasporti. È sempre una buona idea rivolgersi anche a un professionista del settore o a un ente competente, come la Motorizzazione Civile, per ottenere conferme ufficiali sulla conformità normativa e sui requisiti necessari.
In bocca al lupo per il tuo progetto! 😊