"In cosa risiede la magia dei racconti fantastici? Risiede, credo, nel fatto che non sono invenzioni arbitrarie, poiché se fossero invenzioni arbitrarie, il loro numero sarebbe infinito; risiede nel fatto che, essendo fantastici, sono simboli di noi stessi, della nostra vita, dell'universo, di tutto ciò che è instabile e misterioso nella nostra vita e tutto questo ci porta dalla letteratura alla filosofia" — Jorge Luis Borges
Quando si parla di "fantastico" ci si riferisce a una nozione molto difficile da definire, che riguarda non solo il mondo della letteratura, ma anche quello della pittura e del cinema.
Per quanto riguarda il campo letterario, il registro fantastico è stato sicuramente tra i più utilizzati e amati dell'Ottocento e del Novecento, come avrai modo di vedere nel tuo corso di italiano, e ancora oggi gode di grande popolarità, sebbene la critica tenda spesso a sminuirlo o a considerarlo per certi aspetti troppo "popolare".
Contrariamente al registro comico, il cui obiettivo principale è di far (sor)ridere il lettore, o al registro satirico che attraverso le risate vuol far riflettere e denunciare gli abusi di potere, il registro fantastico mira a disorientare, sorprendere e meravigliare. Per farlo, ricorre alla sorpresa, allo spavento, alla suspence, all’azione e all'incursione di elementi sovrannaturali nella storia per tenere il lettore col fiato sospeso fino all’epilogo.
Vediamo insieme le principali caratteristiche del registro fantastico e le opere più rappresentative di questo genere.
Definizione del registro fantastico in italiano
Nei testi fantastici eventi strani e incomprensibili avvengono su uno sfondo realistico. Questo elemento è davvero importante, poiché permette di distinguere il fantastico dal meraviglioso: nelle fiabe e nei libri fantasy, esistono creature magiche come elfi, fate e folletti, e la loro esistenza non è di per sé scioccante all'interno della narrazione: il lettore sa di trovarsi in mondi fittizi che ubbidiscono a regole diverse da quelle della realtà quotidiana. Nel fantastico invece è l’irruzione stessa dell’irrazionale, del sovrannaturale nel reale a dare origine alla tensione del testo. Se il registro meraviglioso si oppone al registro realistico, il registro fantastico condivide invece con esso alcuni elementi.
In particolare, nei racconti fantastici è possibile trovare:
- Metamorfosi lente o improvvise,
- Apparizioni inspiegabili,
- Oggetti che sembrano dotati di poteri straordinari,
- Luoghi che sembrano godere di una volontà propria.

In un romanzo fantastico l’eroe non sa se ciò che gli accade è reale o se è il frutto della sua immaginazione, e il lettore vive lo stesso genere di confusione.
Una caratteristica distintiva del fantastico è infatti quella di coltivare l'incertezza, l'ambiguità, la perdita di un confine netto tra il reale e l'irrazionale. Laddove il registro meraviglioso o fantasy tratta il sovrannaturale come un elemento costituente della narrazione, nel fantastico esso rappresenta invece sempre una rottura, per quanto questa rottura non sia sempre vissuta in maniera negativa. Esiste infatti anche un fantastico "luminoso" — se vuoi saperne di più, prenota un corso di italiano online!
Il più delle volte però, l’eroe del fantastico ha una reazione di rifiuto, di rigetto o di paura di fronte agli eventi soprannaturali e alle stranezze che gli accadono intorno. Inizialmente, accoglie questi eventi con lo stesso stupore con cui li accoglie il lettore.
Come potresti scoprire durante i tuoi corsi di italiano firenze, per incrementare l'effetto di identificazione, i protagonisti dei romanzi fantastici sono spesso personaggi lambda, ben lontani dagli eroi epici o tragici.
Queste caratteristiche riguardano tutti i tipi di testi — in particolare racconti brevi e romanzi — che fanno intervenire lo strano e il perturbante nel quotidiano.
Il testo fantastico avvolge così il lettore nel dubbio, nell’esitazione tra una manifestazione soprannaturale o una spiegazione razionale.
Nella sua celebre opera "Introduzione alla letteratura fantastica", il critico letterario strutturalista Tzvetan Todorov sosteneva che:
“Il fantastico è l'esitazione provata da un essere il quale conosce soltanto le leggi naturali, di fronte a un avvenimento apparentemente sovrannaturale.
Sebbene in molti testi fantastici sia il narratore a optare per una risoluzione soprannaturale o razionale degli eventi, non è raro veder coltivata questa ambiguità fino all'ultimo. In questo caso, per il lettore è impossibile giungere a una conclusione definitiva, ed entrambe le ipotesi risulteranno ugualmente plausibili.
Anche il quadro spazio-temporale scelto ha una grande importanza nel registro fantastico.
Per nutrire l'atmosfera misteriosa che la contraddistingue, la narrazione fantastica si svolge preferibilmente in luoghi abbandonati e oscuri quali castelli, vecchie dimore gotiche, villaggi deserti, ecc.

Questi luoghi risvegliano nel lettore un’inquietudine legata a eventi ed elementi a cui sono tradizionalmente associati, come:
- I fantasmi,
- La morte,
- Le maledizioni,
- Le epidemie,
- I massacri,
- Ecc.
L’azione si svolge generalmente dopo il calar delle tenebre, in inverno o in autunno, stagioni che richiamano la tristezza, l’oscurità e il freddo. Il clima tetro e la tensione palpabile fanno emergere un sentimento di insicurezza che persiste per tutto il racconto.
Non è poi insolito che nei racconti fantastici sia il protagonista stesso a narrare i fatti in prima persona. Il suo punto di vista soggettivo e limitato contribuisce così a creare la suspence e a rendere possibile l'esitazione del lettore di fronte ai fatti narrati (si tratta di eventi soprannaturali o sono solamente allucinazioni del protagonista?). Sensibile, fragile, malato o ferito, il protagonista si trova spesso in una condizione di vulnerabilità che lo rende poco credibile, e al contempo non lo discredita completamente.
Bisogna però fare attenzione a non confondere il fantastico in letteratura con la fantascienza (che è razionale e si basa su fatti scientifici o pseudoscientifici) o con l’orrore, che può essere una delle espressioni del fantastico, ma non è la sola possibile.
Sei in grado di distinguere il registro tragico dal registro drammatico?
I processi di scrittura del genera letterario fantastico
I processi di scrittura del fantastico permettono di immergere il lettore in un'atmosfera densa e misteriosa.

Tra questi, possiamo segnalare:
- Il ricorso a un punto di vista narrativo interno,
- L'utilizzo di una punteggiatura forte ed espressiva (punti di sospensione, frasi interrogative, ecc...),
- Ellissi,
- Ossimori, chiasmi e altre figure di stile che tendono a invertire l'ordine logico di una frase o ad associare elementi solitamente non associabili,
- Immagini sensoriali (in particolare visive e sonore), similitudini e metafore.
Si sottolinea anche la presenza di numerosi campi lessicali specifici come quello del dubbio, del sogno, del mistero, del pericolo, della paura e dell’inquietudine.
Nella maggior parte dei racconti fantastici il lettore è in contatto diretto con il narratore interno, e non è quindi raro trovare espressioni soggettive del dubbio e della meraviglia quali:
- “Non credevo ai miei occhi”
- “Era come in un sogno”
- “Forse”, “e se”
- “Mi sembrava di avvertire una presenza”.
I racconti fantastici comprendono anche un grande dimensione realista, che si esprime attraverso descrizioni dettagliate di luoghi e situazioni. L'abbondanza di dettagli permette al lettore di creare l'illusione del vero, salvo poi rimetterla in questione quando uno o più fatti inspiegabili vengono a turbare la narrazione.
Il realismo dei racconti fantastici rappresenta infatti un'oggettività travisata, e il lettore è ingannato dal narratore stesso poiché non dispone di tutti gli elementi per farsi un’opinione riguardo agli avvenimenti in questione.
In questo modo, facendo coincidere il punto di vista del lettore con quello del narratore-protagonista, l'autore riesce a destabilizzarlo e a tenerlo col fiato sospeso fino all'epilogo e talvolta anche oltre.
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I grandi scrittori fantastici e le loro opere

Secondo la critica, il fantastico nasce a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento, e conosce il suo apice tra l'Ottocento e il Novecento. Il padre indiscusso di questo genere sembra essere lo scrittore tedesco Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, che con i suoi racconti riuscì a fondare un nuovo genere, un genere in cui il perturbante faceva irruzione nella vita ordinaria. Fu proprio basandosi sui racconti di Hoffmann che, un secolo più tardi, Sigmund Freud avrebbe scritto il suo celebre saggio sul Perturbante (Das Unheimliche in tedesco).
Nel corso dell'Ottocento, anche la Francia ha conosciuto un gran numero di capolavori del fantastico, che vanno dal racconto "La pelle di Zigrino" di Balzac fino ai racconti dell'angoscia di Maupassant, tra i quali citiamo "Le Horla", uno dei testi più emblematici del genere, in cui un uomo si ritrova ad essere perseguitato da una creatura invisibile, che potrebbe essere una manifestazione soprannaturale quanto l'espressione di una psiche disturbata.
Un altro grande maestro del racconto fantastico di cui sicuramente avrai già sentito parlare è l'americano Edgar Allan Poe. Sebbene la maggior parte dei suoi racconti termini con una spiegazione razionale degli eventi narrati, Poe è stato un vero e proprio maestro del fantastico, poiché riusciva a creare nei suoi testi atmosfere macabre e inquietanti, in cui si muovono creature — corvi e gatti neri, per citarne alcune — che sembrano giunte direttamente dal lato più oscuro della fantasia.
Per quanto riguarda il panorama italiano invece, il fantastico ha conosciuto nell'Ottocento meno successo rispetto a quello avuto nei paesi mitteleuropei e nordici. Tuttavia, nel Novecento anche il nostro paese conosce un esplosione di capolavori fantastici. Dovendo scegliere un autore tra tutti, ti consigliamo di leggere i racconti dello scrittore Dino Buzzato, ben lontani dalle macabre fantasie di Poe, ma pur sempre intrisi di elementi fantastici e inspiegabili.
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