Considero Pirandello come uno dei più grandi spiriti matematici.
Bruno de Finetti
Siamo sicuri che la matematica e la letteratura siano davvero così lontane? I numeri sono alla base delle scienze esatte, mentre le parole caratterizzano i saperi umanistici, spesso messi in antitesi con quelli scientifici.
La storia della conoscenza dimostra che ci sono sempre stati punti di contatto tra queste due forme di sapere, che l'una non esclude l'altra, che anzi si completano, che la matematica è una forma d'arte.
E la storia dimostra anche che la figura dello scienziato e del letterato spesso si sono fuse. Pitagora era matematico e filosofo, Leonardo era scienziato e artista, Primo Levi era chimico e scrittore e potremmo fare molti altri esempi, che vanno da Galileo Galilei a Goethe, di come in un’unica persona si fondono la scienza dei numeri e quella delle parole.
Al pari di un'ora di ripetizione matematica roma, faremo alcune tappe nella poesia e nelle narrativa per cercare le tracce di questa stretta correlazione tra matematica e letteratura.
Struttura matematica nella poesia
Cosa sono la poesia e la matematica e quale il loro nesso?
Per poesia si intende una forma di espressione scritta dove le parole sono organizzate in rime, versi e strofe in modo da produrre un suono, un ritmo, un significato ben preciso.
La matematica è un insieme di scienze con cui si studiano e si risolvono problemi legati alla misurazione, ai numeri e alle misure.
Nella poesia la parola è tutto: viene scelta con cura, non solo in base al suo significato, ma anche ina base al suono che produce e al ritmo che vi suole imprimere al componimento.
La struttura con la quale si organizzano le parole deriva da tecniche poetiche sviluppate nel corso della storia dell’umanità come modo per esprimere i propri sentimenti, le proprie emozioni e idee.
La matematica invece viene considerata il linguaggio dell’universo, ma probabilmente sarebbe più consono dire che è il linguaggio con cui noi comprendiamo, misurandole, le leggi che governano l’universo.
Nel corso della sua evoluzione, dall'aritmetica alla geometria euclidea, dalla nascita vera e propria della matematica pitagorica all'algebra araba, questa scienza ha preso le mosse dal reale per capire le regole, trovare l’ordine, teorizzare, immaginare e oggi accettare l’indeterminatezza del caos.
La capacità di immaginare non è l’unico punto di contatto tra matematica e poesia, ci sono anche la tecnica, un linguaggio, schemi e relazioni specifici.
Per esempio, la capacità di organizzare matematica si riflette nella particolare struttura degli schemi poetici:
Versi - righe che contengono parole
Strofe - insieme di versi
Rime - la ripetizioni di suoni che terminano con lo stesso suono
Chi meglio del sommo poeta, Dante Alighieri (1265-1321), può rappresentare un esempio di matematica nella poesia?
Innanzitutto, ci sono diversi riferimenti alla matematica nella Divina Commedia, l'opera in cui Dante inserisce tutti i saperi del tempo e li trasmette al mondo nella lingua del popolo. Per esempio, Dante paragona il proprio interrogarsi a un geometra alle prese con l’iscrizione del cerchio in un quadrato.
Dante AlighieriQual'è 'l geomètra che tutto s'affige
per misurar lo cerchio, e non ritrova,
pensando, quel principio ond'elli indige,tal era io a quella vista nova:
veder voleva come si convenne
l'imago al cerchio e come vi s'indova;
La Divina Commedia stessa è un esempio di schema poetico fondato sulla matematica e sul simbolismo dei numeri 3 e 10:

- L’endecasillabo, è un verso di 12 sillabe
- Le terzine sono gruppi di versi, strofe, in cui il primo e terzo verso rimano e il secondo rima con il primo e il terzo della strofa o terzina successiva
- Le strofe sono raccolte nelle tre cantiche della Divina Commedia: Inferno, Purgatorio e Paradiso
- Ogni cantico ha 33 canti più uno introduttivo, il proemio, per un totale di 100 canti.
Non solo, Dante era anche uno studioso di matematica e fautore dei nuovi numeri introdotti da Leonardo Pisano (1170-1235), meglio conosciuto come Fibonacci.
Il matematico aveva iniziato a usare un sistema di numerazione diverso da quello romano, finora in uso: era il sistema arabo-indiano che scriveva i numeri come li conosciamo oggi e aveva introdotto concettualmente l’uso dello zero.
Un altro famoso schema poetico è il sonetto, che trova in Francesco Petrarca (1304-1374) un altro grande esponente del Dolce Stilnovo come Dante Alighieri:
Il sonetto è fatto di 4 strofe: 2 quartine e 2 terzine
La rima delle strofe è ABBA ABBA CDE CDE
Libri matematica: narrativa basata su principi matematici
In una lettera pubblicata sul Corriere della Sera, lo scrittore Italo Calvino (1923-1985), disse nel 1967 che il miglior scrittore di tutti i tempi era stato Galileo Galilei.
La sua uscita destò qualche sorpresa, perché non si capiva come uno scienziato, un astronomo, potesse essere migliore di Dante e altri letterati con le parole.

In realtà, Calvino voleva ribadire l’idea più volte espressa che la dicotomia tra letteratura e matematica fosse un’invenzione contemporanea, visto che scrittori e matematici si sono sempre cimentati nell’arte delle parole e dei numeri, da Ariosto a Dante con la sua conoscenza enciclopedica, da Galileo a Leopardi.
Italo Calvino sosteneva che il pensiero matematico avrebbe preso sempre più piede nella cultura umanistica. In effetti, ancora prima di Galileo, non sono stati pochi i casi di scrittori che venivano proprio dalla matematica e che hanno usato le proprie conoscenze nella narrativa, come per esempio Lewis Carroll.
Lewis Carroll
Fin da bambino Lewis Carrol aveva dimostrato la sua genialità nella matematica, disciplina che approfondì e studiò a Oxford. Prima di scrivere il suo famoso “Alice nel paese delle meraviglie”, Carrol aveva pubblicato diversi libri di matematica con teoremi e dimostrazioni, tra le altre cose, del “Regresso di Bolzano-Carroll”.
Si pensa che Alice in Wonderland sia stato scritto come monito per le teorie matematiche del tempo che allontanandosi dalla ragione, rischiavano di perdersi un mondo fantastico.
Secondo il matematico Thomas Banchoff il celebre libro è pieno di problemi logici, matematici e algebrici.
Curiosamente, nel 1969, la Random House di New York incaricò, Salvador Dalì, artista che rende appieno il rapporto tra matematica e arte, di creare le illustrazioni per il paese delle meraviglie di Alice.
Tra le storie che utilizzano la matematica nella trama, citiamo anche il Mago di OZ, di Lyman Frank Baum (1856-1919), scrittore e produttore cinematografico americano. Come nel caso di Alice, il libro divenne un film molto amato dai bambini e nasconde enigmi matematici e problemi di logica applicati alla politica monetaria, il sentiero dorato e l’inflazione.
Di sicurò c'è che lo Spaventapasseri non ne sa molto di matematica perché quando acquista il cervello inizia a ripetere a modo suo il teorema di Pitagora, lo studioso che dimostrò la connessione tra la musica e la matematica.
Rimanendo in tema di narrativa in lingua inglese, secondo una ricerca dell’Istituto di fisica nucleare polacco, la struttura di Finnegans Wake di James Joyce (1882-1941) ricalca quelle dei modelli frattali complessi.
Cosa sono i frattali in matematica?
Al corso di matematica imparerai che un frattale è un oggetto geometrico che si ripete nella forma e nello spazio in dimensioni sempre più piccole. Le foglie della felce sono un esempio di frattali in natura.
I frattali servono a spiegare forme come quelle dei fiocchi di neve e la ripetizione nelle galassie.

Nella letteratura di Joyce, incluso il celebre Ulisse, il frattale si manifesta come narrativa simmetrica.
Con il giallo di Edgar Allan Poe o Agatha Christie, i numeri e il ragionamento logico diventano la base del racconto.
Matematica e retorica
Il modello di insegnamento classico suddivideva le materie fondamentali per l’educazione del fanciullo in due categorie:
Trivio
- Logica
- Dialettica
- Retorica
Quadrivio
- Aritmetica
- Astronomia
- Geometria
- Musica
Potrebbe sembrare una dicotomia tra l’apprendimento umanistico e quello scientifico, ma in realtà le discipline che formano le arti liberali sono l’una essenziale all’atra, e si incontrano, come nel caso di matematica e pittura, geometria e architettura.
La matematica incontra anche la retorica.
In antichità la retorica era una tecnica per parlare o scrivere in modo efficace al fine di convincere l’ascoltatore della validità delle proprie ragioni. A una premessa, non poteva che seguire una conclusione. Oggi ha un’accezione negativa e fare retorica significa esagerare e parlare senza dire nulla.
La matematica è agli antipodi della retorica perché tramite la dimostrazione cerca la verità, non quella dell’oratore, come nella retorica strumentale che mira solo alla persuasione. La retorica epistemica, che cerca la verità, non si allontana molto dal pensiero logico-matematico, nel rigore con cui formula la premessa e arriva a dimostrare la conclusione. Chiedi al tuo insegnante di ripetizione matematica milano cosa ne pensi!
Letteratura e numeri non sono poi così distanti!
Chiudiamo il nostro articolo con due libri sulla matematica che lo dimostrano:
- Grande numero di Wislawa Szymborska, matematica e premio Nobel per la letteratura nel 1992- il libro è una raccolta di poesie come Pi, dedicato al numero pi greco
- Lezioni Americane di Italo Calvino, uscito nel 1988 tre anni dopo la morte dello scrittore amante della matematica
L’atteggiamento scientifico e quello poetico coincidono: entrambi sono atteggiamenti insieme di ricerca e di progettazione, di scoperta e di invenzione.
Italo Calvino









