Anche i dolori sono, dopo lungo tempo, una gioia, per chi ricorda tutto ciò che ha passato e sopportato.” — Omero
Al pari dei registri quali il comico, il tragico e il drammatico, il registro epico ha origini antichissime; ed anzi, secondo alcuni è il più antico, dal momento si tratta addirittura del primo registro letterario di cui ci sia giunta traccia, nonché uno che si incontrano più spesso in un corso italiano!
Il registro epico è spesso associato ad altri registri e generi letterari come l’epopea, il meraviglioso e il tragico.
Le epopee, che sono il terreno perfetto per la fioritura del registro epico, raccontano le peripezie e i pericoli affrontati da un eroe (o, più di rado, da più eroi) durante la sua ascesa verso la gloria. Coraggioso, nobile, impavido —le epopee sono in genere veri e propri elogi, odi che mirano a suscitare l’ammirazione e l’entusiasmo del lettore di fronte al valore dell’eroe.
Vediamo insieme, più nel dettaglio, cos’è lo stile epico in letteratura e quali sono le opere più rappresentative di questo registro.
A lezione di italiano: definire il registro epico
Il registro epico è principalmente la tonalità caratteristica dell'epopea, ovvero di quei lunghi poemi narrativi che raccontava, già nell'Antichità e poi nel Medioevo, raccontavano le avventure meravigliose ed esaltanti degli eroi.

Il termine “epico”, che deriva dal greco ἕπος, traducibile con "parola", "discorso", "racconto" o "verso di poesia", è l'aggettivo che più caratterizza l'epopea. In questo tipo di testi, storia e leggenda si fondono per dar vita ad avventure appassionanti e in grado di tenere il lettore col fiato sospeso.
La dimensione epica di un’opera tende a suscitare stupore, ammirazione o spavento, e si manifesta tramite l’esagerazione dei fatti narrati e la magnificazione di protagonisti e antagonisti, entrambi spesso dotati di capacità sovrumane.
L'epopea ricorre molto spesso al registro meraviglioso ed in genere si oppone di conseguenza al registro realista, che cerca invece di presentare una rappresentazione fedele della realtà.
Sebbene il registro epico fosse particolarmente in un passato abbastanza lontano, è sbagliato credere che non sia giunto fino ai giorni nostri, passando anche attraverso l'opera di grandi scrittori dell'Ottocento quali Verga e Manzoni. Basti pensare che grandi saghe estremamente popolari come quelle della serie televisiva Il trono di Spade o della fortunatissima serie di libri di Harry Potter sono intrise di elementi epici.
In maniera generale, possiamo dire che alcuni degli elementi caratterizzanti del registro letterario epico sono:
- L’eroismo e la prodezza,
- L’azione, il combattimento, la lotta, la guerra,
- Il meraviglioso: l’influenza degli dei, la presenza di mostri e creature mitologiche,
- Il superamento di sé,
- L’apparizione di poteri e capacità straordinarie insospettabili.
Le azioni del’eroe sono sempre esaltate in modo da rappresentare un ideale collettivo e far nascere in questo modo l’ammirazione e l’entusiasmo nel lettore. In questo senso viene spesso impiegato l'epidittico, un discorso retorico rivolto ai lettori o al pubblico volto a esaltare l'eroe.
Come scoprirai forse con un corso di italiano torino, una narrazione epica si articola generalmente in un’azione o missione centrale (ex. il ritorno di Ulisse a Itaca nell’Odissea) che racchiude al suo interno un numero più o meno cospicuo di episodi secondari (storie d'amore impossibili, peripezie, avventure secondarie, ecc...).
Per quanto riguarda i personaggi, generalmente troviamo l'eroe, l'antagonista, gli alleati e il popolo da salvare che fa da sfondo alla vicenda.
La morale epica è piuttosto sommaria, basata su una lettura semplificata, manicheista, della lotta tra il bene e il male.
Bisogna commuovere il lettore senza farlo cadere nel patetico, il che giustifica un intrigo sempre vivido.
I sentimenti eroici si esprimono al meglio in situazioni di prova — una rivolta, la guerra che rima con tragedie e lutti — ma contrariamente ai dogmi della tragedia, l'epopea non prevede una sconfitta ineluttabile.
L’eroe attingerà in queste prove una forza soprannaturale che lo condurrà, in certi casi con violenza, verso al vittoria.
Scopri le differenze tra il registro epico e il registro drammatico!
I processi di scrittura del registro epico
Per ottenere una determinata tonalità o registro in un testo, bisogna mettere in pratica processi di scrittura precisi, al fine di accentuare la magnificenza epica. Alcuni di questi processi sono:
- Le esclamazioni per illustrare l’ammirazione del narratore,
- Figure di esagerazione come iperboli, accumulazioni, elenchi,
- Similitudini, metafore e tutte le figure di stile che mettono in luce le qualità dell’eroe (forza, rapidità, coraggio).

I campi lessicali impiegati nel registro epico sono facilmente identificabili (valori morali, armi, termini legati ad altre epoche, in particolare il medioevo) e vengono spesso utilizzati anche in quello fantastico o soprannaturale.
Verrano impiegati inoltre diversi verbi d’azione e avverbi d’intensità e di tempo per illustrare la violenza e il rapido susseguirsi delle azioni.
L’alternarsi di ritmi lenti e distensivi e di azioni rapide e caotiche ha l'obiettivo di tenere il lettore col fiato sospeso durante tutta l’avventura, fino all'epilogo. La cadenza è studiata per dare un’impressione di grandeur e di potere.
I passaggi encomiastici, o epidittici, sono uno degli aspetti più caratteristici dell'epopea. Servono a stabilire una netta differenza tra ciò che è nobile da ciò che è vile, ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, in uno slancio quasi poetico;
Un altro processo di scrittura estremamente sfruttato dal registro epico è la personificazione. Si rappresenta un ideale collettivo magnificato attraverso un personaggio eroico che compirà il proprio destino e questo malgrado le paure e le sofferenze sopportate durante le prove. Il tutto viene poi accentuato da una dimensione simbolica onnipresente. Ma anche il male è spesso incarnato dall'antagonista.
Anche la sintassi è molto rigorosa nel registro epico, e prevede effetti di ripresa, apostrofi diretti al lettore o ancora domande retoriche volte a rinforzare la magnificenza dell'eroe. Se vuoi approfondire le forme stilistiche del registro epico, perché non provi un corso italiano online?
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Le grandi opere epiche della letteratura mondiale
L’Iliade e l’Odissea di Omero

L’Iliade copre un arco narrativo di alcune settimane durante il decimo e ultimo anno della guerra di Troia.
Dopo un assedio durato un intero decennio, l’epilogo della guerra sempre profilarsi a favore degli Achei, guidati dal loro miglior guerriero, Achille.
Ma un litigio col re Agamennone, capo degli Achei, fa infuriare Achille, mettendo a rischio l'esito stesso del conflitto.
Quest’ultimo decide infatti di ritirarsi dalla lotta. Questo capovolgimento rischia di capovolgere la sorte della guerra in favore dei troiani, galvanizzati da Ettore, il più grande guerriero di Troia.
La narrazione si concentra sul ritorno di Achille al combattimento, preso dalla furia per la morte del suo compagno Patroclo, ucciso a Ettore. Achille salderà il conto uccidendo a sua volta Ettore e mortificandone il corpo.
Il cadavere del guerriero troiano sarà infatti trascinato per le caviglie senza alcun rispetto fino alle navi greche, sotto gli occhi pieni di lacrime di sua moglie Andromaca e di tutto il popolo troiano. L’illiade termina quindi con i funerali di Ettore che durano per ben 12 giorni.
L’Odissea, secondo capolavoro della letteratura greca, narra invece il ritorno a casa di un altro eroe protagonista della guerra di Troia: Ulisse.
Durante le sue peripezie in mari minacciosi, dovrà affrontare diverse insidie e numerose creature mitologiche e pericolose come le sirene, la ninfa Calypso o ancora la maga Circe.
L'Odissea è sopravvissuta alla prova del tempo, diventando la base da cui si è sviluppata tutta la letteratura occidentale, e in particolare quella epica.
Scopri quali elementi contraddistinguono il registro comico e il registro satirico!
L’Orlando Furioso

Probabilmente il testo epico più importante per la letteratura italiana, l'Orlando Furioso è un poema cavalleresco composto da Ludovico Ariosto nel 1516.
Una caratteristica importante che distingue quest'opera da quelle precedentemente citate, è che l'arco narrativo si fa più complesso, ed è infatti possibile distinguere al suo interno almeno tre filoni distinti.
Il primo, quello più prettamente epico, è quello della guerra tra musulmani e cristiani, che si concluderà a favore di questi ultimi grazie alle gesta di Orlando, Brandimarte e Oliviero.
La seconda è la vicenda amorosa di cui sarà protagonista Angelica, donna ambita da tutti i protagonisti della vicenda — incluso Orlando, che per lei perderà il sennò — e che finirà per sposare il musulmano Medoro.
Infine vi è il filone encomiastico, che condurrà al matrimonio di Ruggero, guerriero pagano discendente di Ettore di Troia, e la guerriera cristiana Bradamante. Quest'unione avrebbe portato alla nascita della Casa d'Este, una delle più importanti famiglie europee, che all'epoca regnava sulla Toscana.
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I Miserabili di Victor Hugo
I Miserabili è un romanzo di Victor Hugo pubblicato nel 1862. È considerato come una delle opere maggiori della letteratura francese e mondiale del XIX secolo.
Hugo ci dipinge la vita della povera gente di Parigi, focalizzandosi più nel dettaglio sul destino dell’ergastolano Jean Valjean.
È un romanzo al contempo storico, sociale e filosofico nel quale si ritrovano le idee del romanticismo e quelle di Hugo riguardo alla natura umana.
L’azione si svolge in Francia nella prima metà del XIX secolo, tra la battaglia di Waterloo (1815) e i moti di giugno 1832. I 5 tomi ripercorrono la vita di Jean Valjean dall’uscita di prigione fino alla morte.
Attorno a lui gravitano diversi personaggi secondari anch’essi miserabili o molto vicini alla miseria, e alcuni di loro — Fantine, Cosette, Marius, ma anche la famiglia Thénardier —prestano il nome alle diverse parti del romanzo.
La narrazione spesso drammatica delle peripezie della vita di questi personaggi è intervallata da vaste digressioni che permettono a Victor Hugo di esporre le sue idee sulla storia, la società o la religione.
Queste avventure epiche si incastrano nel registro realista dove l’immaginario miserabilista e i processi di amplificazione vengono a sostenere le idee dello scrittore.
Questo romanzo può essere considerato epico perché rispetta i codici sacri del genere: la lotta, la forza, la grandezza d’animo e la resilienza, benché altri aspetti fantasmagorici siano volontariamente messi da parte per attenersi alla realtà, creando così un gap immaginario volontario.
Allora, sapresti riassumere adesso cos'è il registro epico? 😁 Scopri anche cosa distingue e cosa accomuna il registro realistico e il registro fantastico!