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Corsi di yoga Verona

Verona lo yoga e il principiante: apprendere a respirare!

All’inizio di una nuova attività, ci si potrebbe trovare un po’ in difficoltà, per un misto di sensazione di disorientamento, di emozione e di naturale (e temporanea) inadeguatezza. Ecco, allora, alcune brevi indicazioni per i principianti yoga di Verona che si accingano ad iscriversi ad un corso in una delle tantissime palestre della città e della provincia o che vogliano prendere lezioni private con uno dei nostri superprof di yoga di città e provincia.

La lezione di yoga per principianti e per avanzati

Che tu sia alla tua prima lezione o al tuo decimo anno di yoga, cambia molto poco: la concatenazione delle fasi di una seduta di yoga (in particolare dello Hatha Yoga) è grossomodo sempre la stessa.

  • Si inizia con il Nadi Shodhana, una respirazione a canali (narici) alternati
  • Si prosegue con degli esercizi di riscaldamento e di scioglimento del corpo
  • Si continua con una sequenza di asana (posture): l’ordine è importante, anche se la sequenza, ovviamente, potrà cambiare di volta in volta
  • Si procede con un altro ciclo di Nadi Shodhana
  • Si passa, poi, allo Yoga Nidra, ovvero il rilassamento
  • I mantra (la ripetizione a voce alta di alcuni termini o alcune frasi), infine, arrivano a concludere la lezione e a dare un senso di completezza alla serata: si tratta di un'espressione sacra e possono prendere la forma di un verso dei Veda, di una formula sacra indirizzata ad una divinità, di una preghiera, di un canto sacro o di una pratica meditativa (ad esempio, il termine sanscrito Om – altrimenti noto come Aum - ripetuto 21 volte).

Ovviamente, non si tratta di una regola fissa ed ogni maestro o insegnante di yoga può personalizzare la singola lezione come meglio crede (ma stai pur certo che, anche dovesse apparirti random, in realtà ci saranno sempre una logica e un ordine ben precisi dietro tutto quello che farai). Ad esempio, dopo soli pochi mesi di pratica, in alcune scuole agli allievi anno saranno proposti la meditazione o il Pranayama (controllo del corpo e della mente attraverso tecniche di respirazione), mentre in altre scuole le medesime pratiche saranno riservate esclusivamente agli studenti avanzati, che abbiano già almeno un paio di anni di esperienza.

Un altro elemento che potresti trovare in alcuni casi è la teoria; secondo alcuni maestri:

  • la spiegazione delle posture e dei loro effetti sul praticante,
  • l’importanza dell’alimentazione per la pratica yogi e per la vita di tutti i giorni,
  • la lettura dei testi antichi, alla ricerca dei significati profondi della filosofia che soggiace a tutta la cultura yogi.

Vanno trattate sin dalle prime settimane e in maniera costante, per far sì che veramente lo yoga sia una disciplina completa per chi lo pratichi; altri, invece, inseriranno delle pillole di teoria qui e là, durante le singole lezioni.

Il Nadi Shodhana: cos’è e come si pratica?

Focalizziamoci sul primo punto: il Nadi Shodhana (o Nadi Shuddi, a seconda delle trascrizioni nella nostra lingua dal sanscrito): di cosa si tratta?

Etimologia e significato del termine

È una tecnica di respirazione, che, pur facendo parte del Pranayama, il quarto degli otto stadi dello Yoga, viene praticata sin dalla prima lezione. È fondamentale che i principianti di yoga la apprendano correttamente: oltre che prima e dopo gli asana, il Nadi Shodhana viene praticato anche avulso da una lezione, allo scopo di calmare la respirazione e quindi ogni stato di agitazione; consente a chi ne fa uso di controllare e calmare mente e corpo. Può, se fatta velocemente, eccitare il corpo e lo stato mentale.

Il termine, lo abbiamo detto, deriva dall’antica lingua sanscrita:

  • Nadi significa “canale” o “flusso”
  • Shodhana significa “purificazione”

La tecnica di esecuzione

L’esecuzione è piuttosto semplice; si tratta di una respirazione a narici alternate, da effettuare aiutandosi con due dita: il pollice della mano destra chiude la narice destra, mentre l’indice della stessa mano chiude la narice sinistra (ovviamente, se si utilizza la mano sinistra, sarà il pollice a posizionarsi sulla narice sinistra, mentre il l’indice si metterà sulla narice destra).

  1. Si inizia chiudendo la narice destra
  2. Tenendo la sinistra aperta, si respira per quattro secondi
  3. Si chiude la narice sinistra e si libera la destra
  4. Si espira per sei secondi
  5. Si inspira per sei secondi con la destra
  6. Si tappa la narice destra e si libera la sinistra
  7. Si espira con la sinistra per sei secondi
  8. Si ripete il ciclo completo

Tra ogni inspirazione e l’espirazione successiva, si trattiene l’aria per un istante. Il ciclo può essere ripetuto 5, 10, 15 volte oppure si procede a tempo: 5 minuti, 10 minuti, 20 minuti.

Una variante consiste nel aumentare progressivamente il tempo di inspirazione (4 secondi, 6 secondi, 8 secondi, …) e quello di espirazione (rispettivamente, 6 secondi, 9 secondi, 12 secondi, …) fino a quando la capacità polmonare lo consente; l’importante, poi, una volta arrivati alla massima capacità (ad esempio, 20 secondi di inspirazione e 30 secondi di espirazione), è di tornare gradualmente ai 4 secondi iniziali, prima di concludere la sessione.

Un altro punto da ricordare è che si inizia sempre inspirando con la narice sinistra e si conclude sempre espirando con la sinistra!

Perché praticare il Nadi Shodhana?

La respirazione alternata è fondamentale nello yoga, ma anche nella vita quotidiana. I principali benefici (ve ne sono tanti altri) sono:

  • Il miglioramento del sonno, grazie al progressivo rallentamento delle emozioni e del battito cardiaco
  • La maggiore concentrazione mentale; grazie alla migliore ossigenazione del cervello (maggiore quantità di ossigeno in entrambi gli emisferi), aumenta la chiarezza mentale
  • Diminuzione dello stress e maggiore calma alla mente; il sistema nervoso parasimpatico viene attivato e consente il rilassamento
  • Aumento dell’energia nel corpo e nella mente; questo è vero nel caso di accelerazione dell’esecuzione della tecnica
  • Regolazione della temperatura del corpo; per aumentare la sensazione di freschezza si respira di più con la narice sinistra (canale associato alla parte femminile, ovvero quella che calma, che nutre e rinfresca); per aumentare la sensazione di calore, si respira di più con la narice destra (canale associato alla parte maschile, quindi quella che dona calore, forza e competizione.

Om e buona pratica dello yoga a te!

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