Educare la mente senza educare il cuore significa non educare affatto.

Aristotele

Settembre non segna soltanto la fine delle vacanze estive: è il mese del ritorno sui banchi, dell’odore dei quaderni nuovi e dell’emozione di rivedere compagni e insegnanti.

Come sempre il rientro a scuola porterà con sé attese, entusiasmi e inevitabili preoccupazioni, sia per i più piccoli che per gli studenti delle superiori.

Ogni ordine scolastico vive questo momento in modo diverso: per i bambini della primaria è spesso una scoperta, per chi affronta le medie un passaggio di crescita, mentre per i ragazzi delle superiori è il trampolino verso scelte sempre più decisive per il proprio futuro.

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I numeri del rientro a scuola

Il ritorno in classe non riguarda solo studenti e insegnanti: è un fenomeno collettivo che muove milioni di persone. Oltre otto milioni di alunni si preparano a varcare la soglia di più di quarantamila scuole sparse su tutto il territorio nazionale, affiancati da centinaia di migliaia di docenti e personale scolastico che garantiscono ogni giorno il funzionamento delle lezioni. Questo enorme flusso si riflette anche nella vita quotidiana delle città: i trasporti pubblici tornano a riempirsi, le cartolerie registrano un boom di vendite e le mense scolastiche riprendono a servire migliaia di pasti. Il rientro a scuola è dunque molto più di un evento educativo: è un momento che segna il ritmo dell’intero Paese, coinvolgendo famiglie, istituzioni e persino l’economia locale.

Conoscere le date esatte, le modalità di avvio e le differenze tra regioni è fondamentale per organizzarsi: famiglie, studenti e insegnanti si preparano a un nuovo anno scolastico che scandirà impegni, vacanze e obiettivi didattici fino all’estate successiva.

Scopriamo dunque come prepararsi all'inizio di un nuovo anno scolastico, ciclo per ciclo!

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Calendario scolastico 2025-26: inizio della scuola e vacanze

Il rientro a scuola non avviene lo stesso giorno in tutta Italia: ogni Regione, nel rispetto delle linee guida ministeriali, stabilisce autonomamente la data di inizio delle lezioni. Questo porta a un avvio “scaglionato” che si distribuisce nella prima metà di settembre 2025, con differenze anche di una settimana tra Nord e Sud.

Quando inizia la scuola nel 2025?

La prima campanella a suonare sarà quella della Provincia autonoma di Bolzano, l’8 settembre 2025, mentre gran parte delle Regioni ha scelto il 15 settembre 2025 come data comune di rientro.

Alcune anticipano leggermente, come il Piemonte, il Trentino e il Veneto (10 settembre), altre invece slittano di un giorno o due, come la Calabria e la Puglia, che hanno fissato l’inizio al 16 settembre. Questa varietà risponde a esigenze locali: territori di montagna che anticipano per sfruttare al meglio i mesi primaverili, zone turistiche che invece ritardano il rientro per non accorciare troppo la stagione estiva, oppure semplicemente differenze organizzative legate al numero minimo di giorni da garantire.

Il calendario scolastico prevede due grandi chiusure per Natale e Pasqua. Ci sono poi altre feste nazionali e relativi ponti che possono essere decisi dai singoli istituti scolastici.

Il primo stop dell’anno è rappresentato dalle vacanze di Natale, che inizieranno intorno al 22 dicembre 2025 e termineranno il 6 gennaio 2026, garantendo una pausa rigenerante durante i mesi invernali. Segue la vacanza di Carnevale, che in alcune Regioni cadrà tra il 16 e il 18 febbraio 2026, e la tradizionale pausa pasquale, prevista tra il 14 e il 21 aprile 2026.

Calendario scolastico 2025/26.

Non mancano poi i ponti legati alle festività nazionali: il 1° novembre (Ognissanti), l’8 dicembre (Immacolata), il 25 aprile (Festa della Liberazione) e il 1° maggio (Festa dei Lavoratori), momenti utili per staccare dalla routine scolastica senza ricorrere a lunghe assenze. Alcune Regioni possono aggiungere giorni aggiuntivi o anticipare/posticipare le vacanze per bilanciare i giorni di lezione e rispettare il numero minimo previsto di 200 giorni scolastici.

L’anno scolastico 2025-26 si concluderà nella maggior parte delle Regioni il 10 giugno 2026, dopo circa 200 giorni di lezioni. Per alcune Regioni, soprattutto al Sud, la chiusura potrebbe slittare di pochi giorni, fino al 15 giugno 2026, per rispettare il numero minimo di giornate scolastiche. La fine delle lezioni segna anche l’inizio degli esami di Stato per i ragazzi di terza media e della quinta superiore, mentre per tutti gli altri studenti rappresenta l’avvio di un periodo di vacanza estiva!

FESTA/EVENTODATA
Inizio della scuola8–16 settembre 2025 (a seconda della Regione)
Vacanze di Natale 22 dicembre 2025 – 6 (o 7) gennaio 2026
Vacanze di Carnevale16–18 febbraio 2026 (solo alcune Regioni)
Vacanze di Pasqua14–21 aprile 2026
Ponti principali1 novembre, 8 dicembre, 25 aprile, 1 maggio 2026, 2 giugno
Fine della scuola10–15 giugno 2026
Esami di statogiugno 2026

Rientro alle elementari: prepararsi al primo giorno

I genitori che preparano i propri figli all'ingresso in prima elementare avranno molte domande sulle regole e sull’organizzazione della didattica. Il primo giorno di scuola elementare è infatti un momento indimenticabile, sia per i bambini sia per i genitori.

Per i più piccoli, soprattutto per chi varca per la prima volta la soglia di un’aula, si tratta di una vera e propria avventura: nuove persone da conoscere, regole da imparare, emozioni forti da gestire. Non è raro che si alternino entusiasmo e timore, curiosità e incertezza.

Iniziare la scuola elementare al meglio.

Prepararsi con attenzione può aiutare a vivere questa giornata in modo sereno e positivo.

Un aspetto fondamentale è la routine: già nei giorni precedenti è utile ripristinare orari regolari per sonno e pasti, così da abituare gradualmente i bambini ai ritmi scolastici. Anche la preparazione del materiale (zaino, quaderni, astuccio) può diventare un momento condiviso e divertente: coinvolgere i bambini nella scelta e nell’organizzazione li aiuta a sentirsi più responsabili e partecipi.

Il giorno del rientro conviene mantenere un clima leggero e rassicurante: niente fretta al mattino, un abbigliamento comodo e magari un piccolo rituale simbolico, come una foto davanti al portone di casa o una colazione speciale.

Iniziare la scuola primaria.

È importante trasmettere entusiasmo, perché i bambini tendono a riflettere lo stato d’animo dei genitori: se mamma e papà vivono l’evento con ansia, anche loro lo percepiranno come un ostacolo; se invece respirano serenità, sarà più facile affrontare la giornata con il sorriso.

Il primo giorno di scuola elementare non è solo l’inizio di un percorso didattico, ma anche di un’avventura personale che segnerà in modo indelebile i propri ricordi d’infanzia. Per questo, più che la perfezione, conta la disponibilità all’ascolto, all’accoglienza e al sostegno: elementi che rendono davvero speciale il ritorno tra i banchi.

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Consigli per il rientro a scuola 2025: come affrontare le medie

Il passaggio dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado rappresenta una tappa importante nella crescita dei ragazzi. Non è soltanto un cambio di edificio o di compagni: è l’inizio di un percorso che richiede più autonomia, più responsabilità e un diverso approccio allo studio.

L’entusiasmo per la novità, per un programma scolastico più ricco e articolato, si accompagna spesso a una certa ansia, sia per gli studenti sia per le famiglie, che si trovano a fare i conti con nuove materie, più insegnanti e un’organizzazione scolastica più complessa.

Come affrontare le scuole medie.

Dal punto di vista organizzativo, il rientro alle medie porta con sé alcune differenze significative: l’orario delle lezioni si allunga, con giornate che possono arrivare a sei ore di lezione continuative, e il carico di compiti aumenta. Inoltre, i ragazzi non hanno più un unico maestro di riferimento ma diversi docenti, ciascuno specializzato in una materia. Questo cambiamento richiede capacità di adattamento e spirito di organizzazione: saper gestire più quaderni, libri e richieste diverse può inizialmente risultare impegnativo.

Sul piano emotivo, l’ingresso alle medie coincide con un’età delicata: preadolescenza, nuove amicizie, desiderio di indipendenza ma anche bisogno di punti fermi. Non è raro che i ragazzi manifestino timori o incertezze nei primi giorni: paura di non trovarsi bene con i compagni, di non essere all’altezza delle nuove aspettative, o semplicemente nostalgia della scuola elementare. In un contesto così delicato il sostegno della famiglia è cruciale e può fare la differenza:

  • ascoltare senza giudicare
  • incoraggiare
  • valorizzare i piccoli successi quotidiani

Dal punto di vista pratico, è utile aiutare i ragazzi a sviluppare da subito un metodo di studio. Non serve imporre rigide regole, ma piuttosto proporre un’organizzazione semplice e graduale: un’agenda per segnare i compiti, uno spazio dedicato allo studio in casa, pause equilibrate tra scuola e svago. Allo stesso tempo, è importante lasciarli sperimentare e trovare il proprio ritmo: l’autonomia non si insegna, si costruisce passo dopo passo.

Bisognerà certamente dedicare più tempo e attenzione allo studio e forse anche alle lezioni private.

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Perché alle medie ci sono più problemi in matematica e scienze?

La risposta generale, come insegnano da anni le Prove Invalsi, è nella situazione socio-familiare e geografica di ogni studente e sul peso che hanno il genere e la provenienza nel grado di preparazione scolastica.

In definitiva, il rientro alle scuole medie non va visto solo come una sfida, ma come una grande opportunità di crescita. Con il giusto mix di organizzazione, sostegno emotivo e fiducia, il passaggio sarà più fluido e potrà trasformarsi in un’esperienza arricchente e motivante.

Quante volte ho visto l'annuncio "cerco ripetizioni bergamo"...! Forse, con l'inizio delle meie, potrebbe esserti utile!

Rientro alle scuole superiori 2025: nuove responsabilità e scelte per il futuro

Il primo giorno alle scuole superior segna l’ingresso in una fase della vita scolastica e personale molto diversa dalle precedenti. È un passaggio che segna l’adolescenza e che porta con sé entusiasmo, nuove possibilità, ma anche timori legati all’aumento delle responsabilità e delle aspettative.

Gioie e timori nel rientro alle superiori.

Per i ragazzi delle prime classi, il rientro è carico di curiosità: una scuola nuova, compagni da conoscere, docenti che richiedono maggiore autonomia. Per chi prosegue negli anni successivi, invece, settembre diventa un punto di ripartenza, con obiettivi sempre più concreti da raggiungere.

Dal punto di vista organizzativo, le superiori introducono cambiamenti importanti: gli orari scolastici sono più estesi e possono prevedere il rientro pomeridiano, il numero delle materie aumenta e, soprattutto, cresce la complessità dei programmi. A seconda dell’indirizzo scelto (liceo, tecnico o professionale) i ragazzi si confrontano con discipline nuove e con modalità di studio che richiedono metodo, costanza e capacità di pianificazione. Inoltre, le verifiche e le interrogazioni assumono un peso maggiore, influenzando non solo la media scolastica, ma anche il percorso futuro, compreso l’accesso all’università o al mondo del lavoro.

Sul piano emotivo, il rientro alle superiori coincide con anni di trasformazioni personali: maggiore ricerca di indipendenza, nuove amicizie, primi amori e, a volte, dubbi sul proprio percorso.

Non mancano momenti di incertezza, soprattutto per chi si accorge che l’indirizzo scelto non rispecchia le proprie aspettative. In questi casi, il dialogo con la famiglia e con gli insegnanti diventa essenziale per valutare eventuali cambiamenti o per incoraggiare la perseveranza, sempre senza pressioni eccessive.

Come affrontare le emozioni difficili alle superiori.

I consigli pratici per affrontare al meglio il rientro partono dalla gestione del tempo: saper bilanciare studio e vita sociale è fondamentale per evitare stress eccessivo. Tenere un’agenda, organizzare lo studio per obiettivi settimanali e non ridursi all’ultimo momento sono strategie semplici ma efficaci.

Prova nuove metodologie di studio con l'aiuto di di un insegnante paziente e preparato: affrontare le scuole superiori con il supporto di un insegnante privato potrebbe essere la soluzione ai tuoi problemi!Allo stesso tempo, è importante coltivare passioni extra-scolastiche – sport, musica, hobby – che aiutino a scaricare le tensioni e a mantenere un equilibrio tra doveri e benessere personale.

Il rientro alle scuole superiori non è quindi solo l’inizio di un nuovo anno: è un banco di prova per la maturità dei ragazzi, un allenamento alla vita adulta e alle scelte che li accompagneranno negli anni successivi. Con il giusto sostegno e una buona dose di fiducia, questo percorso può trasformarsi in un’opportunità straordinaria di crescita personale e culturale.

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Catia Dos Santos

Traduttrice e scrittrice con una passione per le lingue