Capitoli
Il denaro dei contribuenti deve essere sacro.
Luigi Einaudi
Secondo uno studio condotto dalla Fondazione Luigi Einaudi, almeno 500.000 studenti e studentesse delle scuole medie e superiori prendono regolarmente lezioni private.
Gli alunni in difficoltà che si affidano all'insegnamento privato extra-scolastico sarebbero il 6% del totale degli studenti.
Lo steso studio evidenzia come la spesa annua delle famiglie per le ripetizioni scolastiche è in media di 1620€. Questo vuol dire che il mercato delle ripetizioni scolastiche in Italia vale circa 1 miliardo di euro.
Il 90% di questo valore, però, non viene dichiarato al fisco. Per questo, lo stato ha deciso di mettere a disposizione delle famiglie e dei lavoratori autonomi e liberi professionisti degli strumenti per inquadrare e regolarizzare le ripetizioni.
Vediamo quali sono le opzioni per poter pagare il tuo insegnante a domicilio o per farsi pagare le ripetizioni senza rischiare di alimentare il mercato lavoro nero.
Perché chi cerca lezioni dovrebbe usare il libretto famiglia?
Quando paghi un insegnante privato perché venga a casa tua a dare ripetizioni di matematica, italiano o inglese a tuo figlio, si tratta di una prestazione economica che va inquadrata in base alle leggi in materia di lavoro.
Se la prestazione è occasionale non è obbligatorio fare un contratto di lavoro, ma puoi usare il libretto famiglia.

La legge 96 del 21 giugno 2017 ha sostituito i vecchi voucher e buoni lavoro con uno strumento digitale per pagare chi lavora a domicilio versando anche i contributi.
Ecco uno dei motivi per usare il libretto famiglia con le lezioni private.
Per usare i libretto famiglia devi rispettare i limiti e i vincoli economici:
- Il libretto famiglia vale solo per le prestazioni a domicilio come piccolo aiuto domestico, assistenza a bambini e anziani e insegnamento privato supplementare;
- L'insegnante non deve aver lavorato per te con un contratto nei precedenti sei mesi;
- Non puoi spendere più di 5.000€ l'anno per le prestazioni occasionali e più di 2.500€ per prestatore, nel tuo caso, l'insegnante.
Ci sono diversi vantaggi nell'usare il libretto famiglia:
- Non devi per forza fare un contratto di lavoro da dipendente per le lezioni a domicilio;
- Puoi gestire il libretto famiglia online comunicando le informazioni sulla prestazione sul sito dell'Inps;
- Non hai bisogno di contanti per pagare le prestazioni perché acquisti il libretto online e poi ci pensa l'Inps a trasferire il pagamento all'insegnamento trattenendo la percentuale per pensione e assicurazione su infortuni.
Il libretto famiglia quindi, è uno strumento che tu l'insegnante potete usare per regolarizzare il pagamento delle lezioni private reggio emilia includendo anche contributi e malattie, tramite il sito dell'Inps.
Annuncio ripetizioni: come si usa il libretto famiglia?
Se non sai come usare il libretto famiglia puoi chiamare il Contact centre dell'Inps o fare una delega a un patronato o un intermediario, così penseranno loro a iscriverti al portale.
Per prima cosa, devi sapere che il libretto famiglia non è altro che un titolo di pagamento che include già le prestazioni sociali. Infatti per ogni 10€ di transazione la somma che paghi è suddivisa in questo modo:
- 8€ netti vanno al prestatore
- 1.65€ sono per la pensione di invalidità vecchiaia o superstiti
- 0.25€ sono per l'assicurazione infortuni sul lavoro
- 0.10€ sono per le spese di gestione sostenute dall'Inps
La seconda cosa che devi sapere è che il libretto famiglia è uno strumento che puoi gestire online.

Per poterlo usare devi seguire queste procedure:
- Iscriviti sul sito dell'Inps da solo o fatti aiutare da un patronato o un intermediario con delega;
- Inserisci i tuoi dati e quelli dell'insegnante;
- Acquista il libretto famiglia tramite il portale dei pagamenti o il modello F24 Elide con causale LIFA.
In concreto il pagamento delle lezioni private avviene in questo modo:
- Entro il 3 del mese devi accedere al tuo profilo e comunicare tutte le informazioni richieste su luogo, data, prezzo e durata della prestazione;
- Entro il 15 del mese l'Inps effettua il pagamento all'insegnante trattenendo per sé i contributi per la pensione, l'assicurazione e i costi di gestione;
- All'insegnante arriva un SMS che lo informa sul pagamento che sta per ricevere.
Le domande più frequenti per chi trova un prof privato a partita Iva
Il libretto famiglia non è l'unica alternativa al contratto di lavoro come dipendente per inquadrare le lezioni a domicilio. Alcuni insegnanti infatti, lavorano in maniera continuativa e a titolo professionale nell'insegnamento privato supplementare, per questo hanno la partita Iva. Questa informazione è spesso riportata nel loro annuncio ripetizioni.
Cerchiamo di rispondere ad alcune delle domande per chi trova un prof a partita Iva.
Cosa cambia se un insegnante privato usa la partita Iva?
In realtà, per te che prendi lezioni private o un doposcuola genova, cambia poco se il tuo insegnante ha la partita Iva. L'importante è che quando stabilite il prezzo della tariffa oraria sia chiaro se la tariffa è comprensiva o meno di Iva.
Per tua informazione generale, sappi che puoi trovare insegnanti che hanno partite Iva con regole e funzionamenti diversi perché negli ultimi anni la legislazione Iva è cambiata più volte.
Queste sono le maggiori novità del 2019:
- Flat tax: gli insegnanti che non superano i 65.000€ di fatturato pagano il 15% di tasse, e non più una percentuale che va dal 28% al 37%;
- Fattura elettronica: dal 1 gennaio 2019 c'è l'obbligo di fattura elettronica tra privati intesi come imprese e liberi professionisti. Se prendi lezioni private nell'ambito della tua attività lavorativa come libero professionista o azienda, sappi che il tuo insegnante ha l'obbligo di fatturazione elettronica.
Ci sono però eccezioni: gli insegnanti che hanno il vecchio regime dei minimi del 2011 o regime forfettario del 2014 non hanno l'obbligo di emettere fattura elettronica.

La partita Iva fa aumentare il prezzo delle ripetizioni?
Essendoci dei regimi fiscali agevolati è chiaro che gli insegnanti possono decidere di praticare una tariffa più o meno alta.
In realtà, sono tanti i fattori che influiscono sul prezzo delle lezioni private:
- le competenze dell'insegnante (titoli di studio, esperienza, specializzazioni)
- le necessità dello studente
- il tipo di corso, la durata, i materiali usati...
Il regime fiscale influisce sul prezzo delle lezioni insieme a tanti altri fattori che cambiano in base all'insegnante e allo studente.
L'importante è che tu e l'insegnante vi accordate per un prezzo finale specificando se è Iva inclusa.
Ci sono alternative alla partita Iva?
Se il tuo insegnante non ha la partita Iva ci sono diverse alternative per prendere lezioni private nel rispetto della legge:
-
Libretto famiglia
Si usa per le prestazioni occasionali a domicilio quindi quei lavori che non superano 2.500€ a prestatore e 5.000€ in totale. L'utilizzatore del libretto famiglia deve essere un privato.
-
Contratto di prestazione occasionale
Se prendi lezioni private nell'ambito della tua attività di libero professionista o come azienda prendendo lezioni di inglese aziendali, per esempio, puoi usare un contratto di prestazione occasionale. E' simile al libretto famiglia perché si acquista nello stesso modo e ha gli stessi limiti economici, anche se le prestazioni sociali sono più alte ed è fissata una tariffa oraria minima di 9€ l'ora.
-
Contratto a tempo determinato o indeterminato
Quando le lezioni private non sono svolte da un libero professionista e non ricadono nelle prestazioni occasionali devi fare un contratto di lavoro al tuo insegnante a domicilio seguendo le regole del Decreto dignità.
Lezioni private: partita Iva e libretto famiglia a confronto
Difficilmente le lezioni private superano i 2.500€ a prestatore o i 5.000€ l'anno, quindi i casi più diffusi per remunerare le lezioni private sono attraverso gli strumenti per le prestazioni occasionali e i liberi professionisti.
Ecco un rapido confronto tra libretto famiglia e partita Iva nelle lezioni a domicilio.
Libretto famiglia
- Si usa solo con prestazioni di lavoro occasionale che le famiglie ricevono a casa: piccolo aiuto domestico, assistenza alla persona, lezioni private.
- Il prestatore, l'insegnante non deve essere stato alle dipendenze dell'utilizzatore, la famiglia, nei sei mesi precedenti;
- Le prestazioni non devono superare i limiti economici di 5.000€ in totale e 2.500 a prestatore;
- Il pagamento avviene online iscrivendosi al portale dell'Inps e dando tutte le informazioni richieste su prestatore, utilizzatore e sui dettagli della prestazione.
Il vantaggio del libretto famiglia è che basta comunicare le informazioni richieste all'Inps per far ricevere il pagamento all'insegnante inclusi i contributi.

Partita Iva
- La partita Iva viene aperta da un insegnante che svolge la professione abitualmente e in maniera autonoma. Per intenderci è sopra i 5.000€ e non ha un contratto per fare questo lavoro.
- Ci sono diversi regimi fiscali attualmente in vigore per chi ha la partita Iva: regime dei minimi, regime forfettario e l'attuale regime forfettario agevolato introdotto dalla legge di bilancio 2019.
- Un insegnante privato con partita Iva fissa la propria tariffa liberamente a seconda delle proprie competenze ed esperienza, ma anche del regime fiscale.
- Il libero professionista pensa da solo a pagarsi i contributi, tu devi solo saldare la fattura inclusa l'Iva se prevista dal regime.
Il vantaggio della partita Iva è che comunichi direttamente con l'insegnante senza intermediari ed è l'insegnante stesso a pensare a pagare le proprie tasse.
Purtroppo in Italia, ancora non c'è un sistema per incentivare le famiglie a dichiarare le lezioni private. Non ci sono crediti d'imposta, come in Francia, dove le famiglie recuperano il 50% delle spese sostenute.
Per ora, ti basta chiedere all'insegnante qual è la sua situazione contrattuale e lavorativa per capire se ha partiva Iva oppure se potete usare il libretto famiglia nei limiti previsti dalla legge.
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