La maturità non è un traguardo, ma il primo passo verso la scoperta di sé.
L’esame di maturità rappresenta da sempre una delle tappe più significative nel percorso scolastico degli studenti italiani. Un traguardo che segna la fine della scuola superiore e, per molti, l’inizio di una nuova fase: l’università, il lavoro o altre esperienze di crescita personale.
L'esame di stato di questo 2025 si presenta con un’organizzazione ormai consolidata, ma non per questo priva di sfide: ansia, aspettative, incertezza sul tipo di prove e sulla gestione del tempo sono solo alcune delle difficoltà che i maturandi si trovano ad affrontare.
Data prima prova scritta: Mercoledì 18 giugno 2025
Data seconda prova scritta: Giovedì 19 giugno 2025
Terza prova (ove prevista): Lunedì 23 giugno 2025
Colloquio orale: a partire dalla settimana successiva, secondo calendario d’istituto
Commissione: 3 membri interni, 3 esterni + presidente esterno
Materie seconda prova: annunciate dal Ministero entro febbraio 2025
Crediti scolastici: massimo 40 punti, prove d’esame fino a 60
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio il calendario ufficiale, la struttura dell’esame e le strategie più efficaci per prepararsi al meglio.
Dai metodi di studio per ogni tipologia di prova ai consigli per affrontare con lucidità il colloquio orale, fino ai suggerimenti per gestire stress e motivazione: una guida completa per vivere l’esame con più serenità e consapevolezza.
Le date chiave e la struttura dell’esame
Ogni anno, quando il calendario si avvicina a giugno, migliaia di studenti iniziano a sentire più forte il battito dell’attesa: l’Esame di Maturità è alle porte. Anche nel 2025 il Ministero dell’Istruzione ha confermato la struttura ormai consolidata del “nuovo esame”, composta da due prove scritte nazionali e un colloquio orale.
La prima prova scritta, quella d’italiano, si terrà mercoledì 18 giugno 2025 e sarà uguale per tutti gli indirizzi.
I maturandi si troveranno davanti a diverse tracce tra cui scegliere, che spaziano dall’analisi del testo letterario al tema di attualità.
La libertà di selezione consente a ogni studente di valorizzare le proprie competenze espressive e la capacità di pensiero critico.

Giovedì 19 giugno sarà la volta della seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo scolastico. I liceali potrebbero confrontarsi con versioni di latino o greco, problemi di matematica o quesiti scientifici, mentre negli istituti tecnici e professionali la prova sarà incentrata su discipline caratterizzanti il percorso di studi.
Le materie della seconda prova vengono comunicate dal Ministero entro febbraio, e rappresentano uno degli elementi più attesi e commentati dagli studenti. In alcune scuole, laddove previsto, si svolgerà anche una terza prova (come nei licei internazionali o in specifici indirizzi sperimentali), calendarizzata per lunedì 23 giugno 2025.

Dopo le prove scritte arriva il momento più personale: il colloquio orale, che si svolge a partire dalla settimana successiva secondo un calendario stabilito da ciascun istituto.
L’orale è l’occasione per raccontare un proprio percorso di approfondimento, riflettere in modo interdisciplinare e rispondere a quesiti su cittadinanza e Costituzione, alternanza scuola-lavoro e altre esperienze scolastiche.
A valutare il tutto è una commissione mista, composta da tre docenti interni, tre esterni e un presidente esterno. I crediti scolastici ottenuti negli ultimi tre anni contano fino a 40 punti, mentre l’esame può assegnarne fino a 60: 20 per ciascuna delle due prove scritte e 20 per l’orale.
Il quadro può sembrare impegnativo, ma comprenderne la struttura è il primo passo per affrontarlo con metodo, fiducia e lucidità!
Strategie di studio efficaci
Affrontare l'esame di maturità non significa soltanto imparare nozioni: richiede metodo, organizzazione e la capacità di saper gestire mente e tempo. Per questo è fondamentale iniziare a prepararsi con largo anticipo, pianificando uno studio che sia sostenibile e mirato.
La prima cosa da fare è creare un calendario di studio personalizzato, suddividendo i mesi, le settimane e i giorni che mancano all’esame in blocchi realistici. Non serve riempire ogni ora con lo studio: al contrario, lasciare spazi di respiro aiuta a migliorare la concentrazione e a evitare il sovraccarico.

Alternare le materie, rivedere i programmi in ordine strategico e dedicare più tempo alle proprie aree deboli è una scelta intelligente.
Per rendere più produttiva ogni sessione di studio, molti studenti trovano utili i seguenti metodi di studio:
- il metodo del pomodoro: 25 minuti di concentrazione seguiti da una pausa breve. Questo aiuta a mantenere l’attenzione viva, evitando distrazioni e affaticamento mentale.
- le mappe concettuali sono ottime alleate per sintetizzare e visualizzare le connessioni tra argomenti
- la tecnica dell’active recall (richiamo attivo): questa tecnica stimola la memoria a lungo termine, perchè, invece di rileggere passivamente, ci si interroga, si prova a spiegare un concetto a voce alta o a scriverlo come se lo si insegnasse.
- organizzare lo studio per tipologia di prova. Essendo la maturità suddivisa in tre fasi, per la prima prova scritta, è suggerito allenarsi con le tracce degli anni precedenti è fondamentale: leggere, analizzare, scrivere e riscrivere aiuta a trovare uno stile personale. Per la seconda prova, è importante ripassare in modo specifico le discipline coinvolte, concentrandosi sui nuclei tematici principali, formule, procedure e metodo di risoluzione. Per l’orale, si può iniziare a costruire un percorso interdisciplinare gradualmente, cercando collegamenti non forzati tra le materie.
- simulazione. Mettersi alla prova in condizioni simili a quelle d’esame permette di ridurre l’ansia, familiarizzare con il formato delle prove e imparare a gestire i tempi. Anche il confronto con compagni e docenti è prezioso: una correzione, un consiglio, una lettura diversa possono fare la differenza.
Studiare bene non significa studiare tanto, ma con intelligenza e regolarità, e con un pizzico di fiducia in più!
Come affrontare le prove scritte
Le prove scritte rappresentano uno degli ostacoli più temuti dell’esame di maturità, ma con il giusto approccio possono trasformarsi in un terreno su cui mettere in luce capacità di analisi, ragionamento e padronanza della lingua.

La prima prova scritta, uguale per tutti gli indirizzi, è spesso vissuta come la più imprevedibile. Le tracce proposte dal Ministero spaziano tra ambiti molto diversi: dall’analisi del testo letterario al tema storico, dalla riflessione di carattere generale al saggio breve. La chiave per affrontarla è una buona preparazione trasversale, che includa esercizi di scrittura, lettura critica e comprensione testuale. Rileggere le tracce degli anni passati, confrontare le proprie versioni con quelle di altri studenti o con i testi corretti dai docenti aiuta a raffinare lo stile e a migliorare la capacità di argomentare.

Fondamentale è anche la gestione del tempo: dedicare alcuni minuti alla scelta della traccia, abbozzare una scaletta, procedere con calma nello sviluppo e lasciare un margine per la revisione finale. Anche l’uso corretto del lessico e della punteggiatura può fare la differenza.
La seconda prova, diversa a seconda dell’indirizzo di studi, è quella più legata alle competenze specifiche. Al liceo classico o scientifico, ad esempio, potrebbe trattarsi di una versione da tradurre o di problemi matematici articolati, mentre negli istituti tecnici e professionali si affrontano quesiti disciplinari con risvolti pratici. In questo caso, diventa cruciale conoscere i programmi ministeriali, saper individuare i contenuti centrali e svolgere esercitazioni regolari (magari rivolgendoti a un insegnante di ripetizioni.)
Ripassare con intelligenza significa anche imparare dai propri errori: analizzare le simulazioni svolte in classe, capire dove si è sbagliato e perché, permette di arrivare più sicuri alla prova ufficiale.Entrambe le prove richiedono lucidità, allenamento e soprattutto consapevolezza delle proprie capacità. Saper scrivere bene, tradurre con attenzione, risolvere problemi o analizzare testi non è solo questione di memoria, ma di esercizio e fiducia. Per questo è importante iniziare presto e non aspettare l’ultimo momento per mettersi alla prova.
Come affrontare il colloquio orale
Il colloquio orale rappresenta per molti maturandi il momento più temuto, ma anche il più personale dell’esame. Qui non si tratta solo di rispondere a domande, ma di raccontare un percorso, mettere in relazione le conoscenze acquisite e dimostrare la propria capacità di riflettere e argomentare. È l’occasione per mostrare non solo cosa si sa, ma come si è cresciuti durante il ciclo scolastico.
Il colloquio si apre con l’esposizione di un elaborato o spunto iniziale, che può partire da un testo, un’immagine, un documento o un problema: da lì, lo studente è invitato a sviluppare collegamenti tra discipline diverse, in modo coerente e ragionato. Non è necessario forzare connessioni improbabili, ma cercare invece nessi autentici e significativi tra le materie. Per questo è utile preparare un percorso interdisciplinare ben strutturato, con temi che si conoscono a fondo e che consentano di spaziare tra ambiti differenti.
A seguire, si affrontano argomenti trattati nel corso dell’anno scolastico, e viene valutata la capacità di ragionare in autonomia, di spiegare con chiarezza concetti complessi e di rispondere con spirito critico.

Una parte del colloquio è riservata anche all’educazione civica, con domande su temi d’attualità, cittadinanza attiva, sostenibilità o Costituzione italiana. È importante arrivare preparati, ma anche pronti a esprimere opinioni motivate. In alcuni casi viene richiesto anche un breve resoconto delle esperienze di PCTO (ex alternanza scuola-lavoro): raccontare in modo concreto cosa si è imparato e in che modo l’esperienza ha contribuito alla propria crescita può essere un punto a favore.
Per affrontare il colloquio al meglio, è utile esercitarsi parlando ad alta voce, simulare risposte davanti a compagni o familiari, registrarsi per valutare tono, chiarezza e ritmo. Anche l’atteggiamento conta molto: guardare negli occhi la commissione, respirare con calma, prendersi qualche secondo per pensare prima di rispondere aiuta a trasmettere sicurezza.
Il colloquio è la parte dell’esame in cui più che altrove emerge la personalità dello studente. Non è una sfida da temere, ma un’opportunità per raccontare chi si è diventati in cinque anni di scuola. Se senti di avere bisogno di supporto, perrchè non svolgere ripetizioni online?
Consigli per gestire ansia e stress
È perfettamente normale provare ansia in vista dell’esame di maturità. Anzi, un po’ di tensione può persino essere utile per mantenere alta l’attenzione e la concentrazione. Ma quando lo stress diventa eccessivo, può ostacolare la preparazione e compromettere le performance. Imparare a gestirlo è dunque fondamentale tanto quanto lo studio stesso.

È perfettamente normale provare ansia in vista dell’esame di maturità. Anzi, un po’ di tensione può persino essere utile per mantenere alta l’attenzione e la concentrazione. Ma quando lo stress diventa eccessivo, può ostacolare la preparazione e compromettere le performance.
Imparare a gestirlo è dunque fondamentale tanto quanto lo studio stesso. Vediamo insieme alcuni consigli utili:
| STRATEGIE DI GESTIONE DELLO STRESS | |
|---|---|
| Ricorda che l’esame non definisce chi sei | L'esame è solo un passaggio. Il tuo valore va ben oltre un voto. Affrontalo con consapevolezza e rispetto per te stesso. |
| Riconosci l’ansia come normale | Non è un nemico, ma un segnale che l’esame è importante. Accettarla anziché combatterla aiuta a ridimensionarla. |
| Parlane con qualcuno | Condividere le proprie paure con amici, familiari o insegnanti può alleggerire il carico emotivo e offrire nuove prospettive. |
| Pratica la respirazione consapevole | Dedica qualche minuto al giorno a respirare lentamente e profondamente per calmare corpo e mente. |
| Prova con yoga, meditazione o passeggiate | Attività semplici ma efficaci per ridurre la tensione e migliorare la concentrazione. |
| Usa la visualizzazione positiva | Immaginati mentre affronti l’esame con serenità e successo; aiuta a costruire fiducia e ridurre la paura. |
| Mantieni uno stile di vita sano | Dormi a sufficienza, mangia in modo equilibrato, limita caffeina e zuccheri per mantenere il corpo e la mente in forma. |
| Concediti pause rigeneranti | Guarda un film, ascolta musica, esci con gli amici. Staccare aiuta a ritrovare energie e lucidità. |
L’esame di maturità non è solo una prova scolastica: è un passaggio simbolico verso l’età adulta, un momento in cui si tirano le somme di un percorso e si apre lo sguardo sul futuro. Affrontarlo con consapevolezza, preparazione e fiducia nei propri mezzi è il miglior modo per trasformare l’ansia in energia e la fatica in soddisfazione. Qualunque sia l’esito, ciò che conta davvero è il cammino fatto fin qui, le competenze acquisite e la persona che si è diventati. Perché la maturità, prima ancora di essere un esame, è una conquista interiore.
Buona fortuna a tutti i maturandi: che sia un traguardo da ricordare e un trampolino verso nuovi inizi.









