Un bambino che si è istruito solo a scuola non è un bambino istruito.
Georges Santayana, scrittore
Fare i compiti dopo la scuola, è spesso vissuto come una fatica per gli alunni, ma anche per genitori. Alcuni allievi hanno la sensazione di avere troppi compiti a casa.
E quindi, come uscirne quando anche tu consideri che i compiti dati dagli insegnanti sono troppo e troppo difficili?
Ecco i nostri consigli per gestire al meglio i compiti e le lezioni durante tutto l’anno scolastico.
Cosa significa avere troppi compiti a casa?

Se tuo figlio si lamenta di avere troppi compiti, non basta crederlo sulla parola, ma ci sono dei segnali che ti fanno capire se ciò che percepisce è corretto. Se sei tu stesso un adolescente, puoi valutare da te se il tempo dedicato ai compiti è troppo (ovviamente, con sincerità).
Se si tratta invece appunto di tuo figlio, questo dipende dalla sua età e dal suo livello scolastico:
- Troppi compiti alle elementari?
- In prima, non dovresti trascorrerci più di 20 minuti al giorno
- In seconda e in terza, non più di 30 minuti;
- In quarta e quinta, non più di 45 minuti al giorno e neanche tutti i giorni
- Troppi compiti alle medie?
-
- In prima e in seconda, non più di un’ora ( e non tutti i giorni un’ora),
- In terza, i compiti possono prendere anche un’ora e mezza al giorno, ma non dovrebbe essere la norma.
- Al liceo, un’ora e mezza o due ore al giorno.
Oltre a questi tempi, si può effettivamente pensare che i compiti siano troppi. Ma attenzione: prima di rimproverare il mondo intero, fatevi qualche domanda e cercate di rimediare la situazione attraverso i nostri consigli. Anche perché questo può dipendere da vari fattori, ed esistono delle soluzioni per porvi rimedio.
Troppi compiti come fare: anticipa al massimo
Troppi compiti scuola media, che fare? Quando in una determinata materia la lezione è conclusa, non aspettare che l’insegnante annunci una verifica o un compito in classe: gioca d’anticipo ed imparala subito.
- Se tuo figlio ha scritto una poesia sul quaderno, fagliela imparare a memoria subito, senza aspettare che l’insegnante lo chieda.
- Hai appena concluso una lezione di storia geografia, fisica, ecc…. Imparala subito, prima che l’insegnante annunci una verifica!
Puoi farlo anche alla fine di un capitolo. Rileggere le lezioni tutte le sere prima di andare a letto permette di far lavorare la propria memorizzazione. Nel momento in cui dovrai preparare un lavoro scritto, si tratterà unicamente di una revisione, poiché avrai già la lezione in mente, puoi anche fare delle schede per facilitarti il compito e rileggerle regolarmente durante tutto l’anno.

Tanti compiti? Nel week-end, anticipa il lavoro della settimana
I professori generalmente non danno i compiti da un giorno per il giorno dopo. Di solito l’alunno ha perlomeno una settimana o qualche giorno per fare gli esercizi, imparare una lezione o riportare un lavoro fatto a casa.
Invece di aspettare l’ultimo momento e dover lavorare alla vigilia per l’indomani, approfitta del week-end per portarti avanti su tutto il lavoro della settimana.
Ti sentirai molto più sereno e non avrai l’impressione di essere sovraccarico di compiti poichè le sere della settimana dopo la scuola, dovrai solo rileggere le lezioni del giorno.
Non sei obbligato a consacrarvi tutto il week end. Per quanto mi riguarda quando ero al liceo, ceravo di fare tutti i compiti il venerdì, rientrando da scuola. In questo modo, ero tranquillo tutto il week-end! Buona soluzione, certo, ma questo metodo non è possibile sempre, soprattutto se hai degli esami importanti nel corso della settimana successiva, che necessitano di un lavoro più lungo.
Troppi compiti? C’è forse bisogno di un aggiornamento?
Se il bambino pensa di avere troppi compiti, forse è anche perchè impiega troppo tempo a farli. E se lo svolgimento dei compiti prende più tempo di quanto dovrebbe, è forse perché le basi non sono abbastanza solidamente acquisite.
Ogni bambino è diverso, ed in alcuni momenti dell'apprendimento, avranno bisogno di un aiuto sui compiti per rimanere a galla. Se le basi in matematica non sono solide arrivando in terza, ci sono delle possibilità che il bambino abbia delle lacune da risolvere, altrimenti rischia di vedere i suoi voti scendere.
Durante le vacanze scolastiche, e nei periodi in cui non ci sono troppi compiti, fai ricorso ai corsi di aiuto-compiti a domicilio, o di sostegno scolastico, per aiutare tuo figlio nel suo lavoro personale e fare in modo che abbia meno difficoltà.

Troppi compiti scuola media: parlane con l’insegnante
I compiti sono certamente importanti, ma non devono essere fonte di frustrazione, di litigi, e di perdita di fiducia in sé stessi.
Ad esempio, se passi mezz’ora ad imparare delle parole dal vocabolario per un dettato, e tuo figlio continua a non riuscirci quando lo interroghi, passa ad altro.
Scrivi due parole nel diario di tuo figlio per l’insegnante, spiegandogli il tuo percorso, il tempo che ci hai passato, il fatto che non ha funzionato, e dicendogli che non sai come gestire la situazione.
Non esitare a ricorrere ai corsi di aiuto compiti. A volte, anche il semplice fatto di mettere un annuncio come "cerco ragazza per aiuto compiti milano" e cambiare “tutor” (e soprattutto il fatto che non sia un genitore) permette ai ragazzi di riuscire meglio a fare i propri compiti.
Tanti genitori chiedono un aiuto compiti dsa per i propri figli! Se tuo figlio ha delle difficoltà scolastiche a causa di un problema di apprendimento (tipo dislessia…), parlane assolutamente con l’insegnante. Una giornata di lavoro scolastico per loro è ancora più stancante che non per un bambino che non abbia questo genere di problemi. Dovrebbero allora passare ancora meno tempo a fare i suoi compiti. Parlarne all’insegnante ti permetterà di mettere in atto una serie di strategie all’uopo.
Troppi compiti: ci può essere un problema di metodo di lavoro?
Può succedere anche di avere troppi compiti alle elementari, e a volte è a causa di una carenza di metodologia, o di un metodo di lavoro sbagliato.
Ad esempio, sul dettato di parole, se il bambino ha copiato dieci volte le parole e se quando l’interroghi, non le conosce ancora, significa che forse la strategia non funziona.
Sarebbe quindi interessante cambiare metodo:
- Leggi a voce alta
- Scrivi un bel modello, in corsivo, con le lettere unite (cerca in Internet se non ti ricordi più come si scrive in corsivo): trasporre la parola dallo stampatello al corsivo, può essere una prima difficoltà per un bambino
- Osserva la parola da imparare ed identifica le difficoltà (accenti, differenza tra lettere che si assomigliano, lettere doppie, lettere mute, lettere che hanno suoni diversi….)
- Colora le difficoltà trovate, sottolineale o evidenziale, trova dei metodi mnemotecnici, butta già una mappa mentale. L’importante è creare tutto questo con il bambino, affinché capisca, e affinché questo metodo gli parli
- Allenati a scrivere la parola senza modello (Una parola dopo l’altra)
- Controlla regolarmente durante la settimana le parole da imparare
Eccoti altri consigli:
Esistono dei metodi incentrati sulle parole da imparare per un dettato, ma è applicabile in fondo per qualsiasi altra materia. Se l’alunno integra questo metodo di lavoro, gli servirà per tutti gli step successivi della sua scolarizzazione innanzitutto per imparare le lezioni analizzando, successivamente per individuare le difficoltà, in seguito trovando dei metodi mnemotecnici e delle immagini mentali, ed infine ripassando regolarmente.

Troppi compiti a scuola: lavora regolarmente
Come per gli sportivi di alto livello, i progressi si fanno rimanendo regolari. E’ molto più efficace lavorare un po’ tutti i giorni piuttosto che lavorare molto una volta alla settimana. Il lavoro a casa, non è consacrato solo agli esercizi scritti.
Inizia prima di tutto con l’apprendimento delle lezioni in modo regolare dopo il tempo scolastico, lontano da qualsiasi distrazione per essere efficace. Poiché, se cerchi di imparare una lezione con il tuo smartphone in mano, sappi subito che il tuo lavoro non servirà a molto.
Non sei obbligato ad iniziare subito appena rientrato da scuola. Per qualcuno è più facile sentirsi motivato dopo aver fatto una pausa. Allora, concediti una buona pausa, mangia qualcosa, distraiti per almeno un’ora prima di metterti al lavoro. Sarai più concentrato.
Se un bambino ha bisogno di divertirsi, un adolescente ha bisogno di fare una pausa dopo una giornata seduto su una sedia.
Con questi consigli, dovresti essere in grado di aiutare meglio tuo figlio nei compiti ed assicurargli una buona riuscita scolastica!
Buongiorno che in prima media devono trascorrere al massimo un’ora per i compiti mi sembra un’utopia. Mio figlio dalle 2 alle 3 ore tra fare i compiti e studiare tutti i giorni perché ci sono compiti lunghi che richiedono molto tempo
Mia figlia per i compiti in prima media inizia alle 2:30 e finisce alle 5/6.
Lei va ha scuola anche il sabato, le danno i compiti sempre per il giorno dopo, la riempono di compiti(es.7 pg. da studiare) ed non ha mai tempo per fare un po’ di sue cose
Ciao! Capiamo la tua preoccupazione, sembra che tua figlia abbia un carico di lavoro piuttosto impegnativo per la prima media. Tre ore di compiti al giorno possono essere davvero stancanti, specialmente se consideriamo anche la scuola il sabato. Potrebbe essere utile discutere con gli insegnanti per vedere se è possibile bilanciare meglio i compiti, in modo che tua figlia possa avere anche il tempo per rilassarsi e dedicarsi alle sue passioni. È importante che abbia la possibilità di gestire al meglio il suo tempo tra studio e attività personali. Prova anche a consultarti con gli altri genitori per capire se il problema è diffuso, e provate a parlarne con gli insegnanti tutti assieme per trovare una soluzione comune.
Buongiorno,
anche io, come Simona sono sbalordita dai tempi previsti per i compiti. Mia figlia – terza elementare – ha compiti in ogni materia (italiano, matematica, geometria, geografia, storia, inglese, scienze) dopo ogni lezione che fa – quindi non una volta la settimana -, arrivando ad almeno 20-30 minuti a materia al giorno. Non so a chi rivolgermi neanche, perché gli insegnanti chiudono il discorso dicendo che i compiti non sono obbligatori. Ciò che non capisco è come educare mia figlia insegnandole che o non deve fare il suo lavoro o se lo fa, è naturale che diventa stressata?
Mi pare incredibile, che ai figli dobbiamo insegnare di dover lavorare nei weekend per tenere il ritmo con la scuola. Al weekend libero hanno diritto solo le persone adulte?
Buongiorno,
Capiamo perfettamente la tua preoccupazione riguardo al carico di compiti di tua figlia, come la capiscono e condividono molti altri genitori. Potrebbe essere utile riprovare a discutere con la scuola su come bilanciare meglio i compiti e il tempo libero, specialmente nei weekend. È importante che i bambini abbiano anche del tempo per riposarsi e giocare, che sono essenziali per il loro sviluppo. Magari un dialogo costruttivo con gli insegnanti e gli altri genitori potrebbe portare a un approccio più equilibrato. Facci sapere e in bocca al lupo!
Il metodo di studio in Italia è mediocre,i professori non insegnano più per passione ma solo per arrivare a fine mese,se ci mettiamo poi il turnover per la graduatoria e si sta solo un’anno se va bene o solo alcuni mesi il gioco è fatto.Non esiste un metodo di studio perché ognuno adotta il suo(per arrivare a fine mese) io come genitore sono indignato nel vedere come scaricano la responsabilità dell’apprendimento su di noi e non notano che nonostante i bambini Fanno lezione fino alle 16:30 non hanno assimilato nulla di ciò che hanno fatto in classe.Io al posto loro(maestri) mi sentirei un fallito
Ciao Daniele,
Capiamo perfettamente la tua frustrazione, e come genitore è normale sentirsi indignati quando si percepisce una mancanza nel sistema scolastico 😕 Il metodo di studio in Italia ha sicuramente i suoi punti critici, e il turnover dei professori non aiuta a garantire continuità. È un problema complesso che richiede un cambiamento su più livelli.
Nonostante tutto, siamo sicuri che ci siano anche insegnanti che cercano di fare la differenza. Speriamo che, con il tempo, ci siano miglioramenti nel sistema 📚
Grazie per aver condiviso il tuo punto di vista!
Quanto esprimete non è completamente corretto: i compiti a casa devo avere una funzione di mantenimento, non una funzione di studio, lo studio lo si deve fare a scuola con l’audio di qualcuno che spiega il contenuto dell’argomento. Insegnare significa questo, altrimenti si è autodidatti.
Il carico di studio a casa nella normalità è esasperato non “ipoteticamente” eccessivo.
Sono un Maestro di Arti Marziali, i bambini non riescono ad essere presenti alle lezioni (di un’ora) per l’eccessivo carico di lavoro a casa e quando sono presenti, molto spesso sono “assenti” perché stremati.
Piuttosto che dare come indicazione di fare i compiti costantemente senza trascinarseli nel tempo (cosa utopica perche i compiti sono sempre assegnati per i giorni immediatamente prossimi all’assegnazione) date delle indicazioni ai genitori su come poter ribaltare questa follia! I bambini sono bambini e devono poter vivere la loro vita da bambini, non diventare schiavi della scuola. Ci sono delle normative di legge che regolano questa materia: cari genitori, unitevi e battetevi anche legalmente se necessario, per ripristinare un equilibrio che lasci vivere in modo normale i vostri figli!
Ciao Carlo,
Grazie per il tuo contributo, è evidente quanto tu tenga al benessere dei bambini, e condividiamo l’importanza di trovare un equilibrio tra studio e vita quotidiana. Il nostro obiettivo è fornire spunti di riflessione e strategie utili, ma comprendiamo che ogni realtà può essere diversa e che il carico scolastico può risultare eccessivo in alcuni contesti.
Ti incoraggiamo a continuare a promuovere il dialogo costruttivo tra genitori, insegnanti e scuole per creare un ambiente educativo più sostenibile e rispettoso delle esigenze dei bambini. Grazie ancora per il tuo appassionato intervento!
Non ho trovato un grande aiuto per il problema che abbiamo con il nipotino di sei anni in prima elementare. La maestra assegna tutti i giorni una gran mole di lavoro e con i tempi di un bambino, giustamente un po’ lento dopo solo quattro mesi trascorsi dall’inizio delle lezioni,passiamo sui libri una media di due ore / due ore e mezza: lettura, scrittura,copiatura, matematica ed inglese. Si tratta di pagine e pagine e non si può anticipare nulla.
Ciao Rosella,
Capisco la tua preoccupazione. A sei anni, il carico di compiti dovrebbe essere calibrato sui tempi e sulle capacità di apprendimento di un bambino così piccolo. Due ore o più di studio quotidiano, dopo una giornata di scuola, possono risultare eccessive e rischiano di far perdere la motivazione.
Potrebbe essere utile confrontarsi con l’insegnante per capire se questo metodo sia pensato per tutti gli alunni o se si possa trovare una soluzione più adatta alle esigenze di tuo nipote. A volte, un dialogo sereno con la maestra può portare a un compromesso, come ridurre la quantità di esercizi o dare più tempo per completare il lavoro.
Un’altra possibilità è suddividere i compiti in momenti più brevi, con piccole pause tra un’attività e l’altra, per evitare che il bambino si stanchi e perda la concentrazione. Se la mole di lavoro rimane comunque insostenibile, potrebbe essere utile sentire il parere di altri genitori per capire se il problema sia condiviso e, se necessario, affrontarlo insieme con la scuola.