L'apprendimento del pianoforte richiede una serie di caratteristiche. Il desiderio, la determinazione, il senso dell'ascolto, ovviamente.

E quando guardiamo all'aspetto più pratico arriva la destrezza. Personalmente, ci lavoro ogni volta che suono il pianoforte. Quando ho iniziato, avevo pochissima flessibilità. Ho dovuto quindi raddoppiare il mio lavoro su questo aspetto tecnico. E avendo delle "mani piccole", è stato necessario compensare con una grande flessibilità, una buona velocità di esecuzione e una buona precisione. Bisogna trovare un buon equilibrio.

Spesso ho l'abitudine di paragonare la musica allo sport. Entrambi richiedono un riscaldamento, un lavoro regolare per progredire e qualità fisiche e mentali.

È in quest'ottica e in questo spirito che sottolineo l'importanza di lavorare su ciò che è forse meno affascinante, ma altrettanto importante come il resto nella pratica del pianoforte.

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Che cosa si intende per destrezza al pianoforte?

Quando si suona il piano, la destrezza è la capacità di muovere le dita sulla tastiera con maggiore precisione e ad alta velocità quando si presenta la necessità. Può essere anche essere chiamata flessibilità. Avere una buona destrezza significa che avremo la possibilità di mettere in fila accordi complicati facilmente e rapidamente, con una grande fluidità.

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Ecco cosa si intende per "destrezza"!
Un'immagine della destrezza!f

Questo lavoro di precisione è essenziale per un pianista, indipendentemente dal suo livello e dalla sua esperienza. Sulla destrezza si lavora per tutta la vita, quindi anche se sei un pianista affermato.

Proprio come uno sportivo, un musicista deve lavorare quotidianamente sulla propria destrezza, sulla propria flessibilità, sulla propria velocità, sulla propria agilità davanti alla tastiera.

E per questo, esistono esercizi e lezioni di pianoforte.

Quali tipi di pianisti lavorano sulla loro destrezza?

La risposta a questa domanda è molto semplice: TUTTI!!! Ogni pianista che si rispetti deve passare attraverso questo stadio in qualsiasi momento della propria vita.
Lavorare sulla propria destrezza significa lavorare sulla qualità della propria tecnica: se desideri suonare ciò che ti piace, lavora su questo.

Che si tratti di prendere in consegna pezzi esistenti, per suonare il pianoforte mentre si canta, o anche (e soprattutto) per comporre al pianoforte, bisogna lavorare sulla propria destrezza. Non farlo diventerà prima o poi un freno al tuo miglioramento. Ovviamente esistono molti strumenti per evitare questo freno.

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Scale per esercitare la propria destrezza al pianoforte

Le scale sono un esercizio molto efficace per riscaldarsi prima delle lezioni di pianoforte.

Poi, in seguito, si lavora sulla destrezza. Quindi ci si può domandare: come farlo? Iniziando con la scala di do Anche se si fa soltanto sui tasti bianchi, il passaggio dei pollici presenta una certa difficoltà. Quindi passa alla scala di re, poi mi, ecc.

E poi, bisogna accelerare. È questo cambio di velocità che ti farà progredire. Prima soltanto la mano destra, poi soltanto la sinistra, e infine entrambe le mani insieme per coordinare il lavoro.
Quindi è chiaro: le scale sono un po' come l'ABC del pianista. E fare scale significa suonare il pianoforte. Anche.

Hanon e Czerny

Questi esercizi, raggruppati in libri e provenienti dagli omonimi compositori, non hanno uno scopo musicale. L'obiettivo è davvero quello di migliorare il modo di suonare, la tecnica, la destrezza.

Hanon e l'importanza del pollice

Hanon era un compositore. Precursore negli esercizi di apprendimento del pianoforte. L'idea è semplice: esercizi semplici, solo sui tasti bianchi, per sciogliere le dita, per renderle indipendenti l'una dall'altra.

Raggruppò questi esercizi in libri, con una ventina di esercizi in tutto. Esercizi ripetibili a volontà, in cui possiamo ovviamente cambiare la velocità e infliggere ulteriori difficoltà. Il pollice viene sollecitato parecchio. L'idea è di rafforzarlo, spesso facendolo passare sopra l'indice, il medio o l'anulare.

Czerny e esercizi di velocità

Per Czerny, l'importanza dell'esercizio si trova piuttosto nella velocità delle sequenze e nell'isolamento delle dita nel lavoro. Anche qui, si opera sui tasti bianchi.

In che cosa consiste il metodo Czerny?
Il metodo Czerny!

Alcune persone pensano che questi libri di esercizi siano solo per principianti. Non è vero! È consigliabile riprendere regolarmente gli esercizi, ovviamente cambiando la velocità e possibilmente la diteggiatura.

In generale, la difficoltà è crescente. E alla fine, il lavoro con questi esercizi risulta molto efficace. Soprattutto per preparare le tue lezioni di piano.

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Alcuni consigli per lavorare sulla propria destrezza

I metodi per imparare il pianoforte e gli esercizi come quelli di Hanon, Czerny o Van de Velde sono efficaci. Ma ovviamente bisogna seguire anche alcuni consigli. Tutti possono immaginare piccoli esercizi che consentano loro di lavorare in maniera più efficiente.

Crea i tuoi esercizi

Ad esempio, si può immaginare una combinazione di dita sulla tastiera (esempio: 1-3-2-4-3-5 per la mano destra e 5-3-4-2-3-1 per la sinistra) e ripeterla sempre più velocemente. Il vantaggio di questi esercizi è conoscere i propri punti di forza e di debolezza in termini di diteggiatura, e quindi di lavorare con precisione.

In seguito, dovrai far funzionare la tua immaginazione, la tua creatività e la tua inventiva. Il tutto per trovare esercizi che corrispondano all'allievo, in base al suo margine di progresso e ai suoi bisogni.

Il talento di un insegnante si riconosce anche da questo. Nella capacità di rilevare le abilità e il margine di progresso del proprio allievo.

Concatenare semplici accordi

Puoi anche allenarti facendo semplici accordi, poi sempre più complicati, non guardando la tastiera. Assicurandosi di non essere sbilanciato nella posizione delle mani.

Questo esercizio consente di lavorare sulla memoria visiva. Perché un pianista che guarda molto poco la tastiera avrà più possibilità di concentrarsi sulla partitura, o su un eventuale brano.

Quanto ci vuole per lavorare sulla propria destrezza al pianoforte?

L'investimento può essere minimo, ma per ripagarlo sarà necessario allenarsi regolarmente.

Ma quando praticare?

10 minuti al giorno sono sufficienti

Non esiste davvero un momento preferenziale per lavorare sulla propria destrezza. Prima di lavorare sul pezzo che desideri, alla fine, poco prima di terminare la lezione di pianoforte o la sessione. L'importante è non fare troppo, ma nemmeno troppo poco.
Tra 5 e 10 minuti in una sessione di un'ora, sono sufficienti.

Allenarsi all'inizio ti permette anche di riscaldarti (non dimenticare che i muscoli e i tendini sono sollecitati al pianoforte, quindi esiste il rischio di incorrere in tendiniti o altre lesioni).

Scopri come rendere migliore la tua tecnica al pianoforte!
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Esercitarsi contribuisce a spingere i muscoli allo sforzo, con un conseguente guadagno di flessibilità, come avviene per i ginnasti.

Regolarità: la chiave del successo

Sulla destrezza si può lavorare in qualsiasi momento nella nostra vita di musicisti. Lavorare regolarmente ti permette di progredire più velocemente nell'applicazione della lettura musicale, e quindi di suonare più velocemente, più a lungo, più precisamente e, ovviamente, in maniera migliore.

Come in ogni pratica, la progressione si ottiene solo allenandosi regolarmente. Ovviamente è necessario fare pause di tanto in tanto per evitare stanchezza o lesioni. Ma non allenarsi regolarmente è un rischio. Il rischio di stagnazione, di essere sempre nello stesso punto, o anche il rischio di regredire nella pratica. E quindi di non diversificarsi.

Che cosa porta a una maggiore destrezza del pianista?

Semplicemente delle capacità aumentate in tutte le aree. Velocità, precisione della diteggiatura sul lato tecnico.

E il fatto di essere tecnicamente più sofisticati permette al pianista di divertirsi. La musica, il pianoforte, devono rimanere un piacere.

Tutti gli esercizi che permettono al pianista di progredire e di migliorare la tecnica sono utili. L'idea è ovviamente quella di scommettere su una difficoltà in relazione al livello obiettivo e sulla regolarità.

La destrezza è quindi un elemento essenziale per un pianista. L'idea è ovviamente quella di diventare un musicista migliore.

Inoltre, ti aiuterà a migliorare l'improvvisazione al pianoforte.

La destrezza può essere considerata un'arte!
La destrezza è un'arte!

Quindi, sapendo questo, ci si chiede quali altri aspetti non debbano essere trascurati per progredire.

Perché è ovvio che la destrezza non è l'unico elemento sul quale il pianista deve lavorare.

La lettura musicale? La capacità di ascolto? La raffinatezza del tocco? La posizione sul pianoforte?

Molti domini sono dotati di un margine di progresso. E ovviamente sono altrettanto importanti quanto la destrezza. Ma questo è un altro argomento.

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Francesca

Appassionata di musica, curiosa e sempre alla ricerca di novità: Acquario in tutto e per tutto.