La storia della chitarra è un viaggio alla scoperta di come stile, manualità, tecnica e soprattutto musica, si sono evoluti nel corso del tempo.

La chitarra, uno strumento a corde della famiglia dei cordofoni, oggi è diffusa in tutto il mondo. Un rosone centrale, 6 corde, delle chiavi integrate, un manico con dei tasti, un'apertura centrale sono tutte caratteristiche che condividono tutte le chitarre (per lo meno quelle classiche) e che le rendono facilmente riconoscibili.

Ma come era fatta la chitarra delle origini e dove è nata?

Quando si è cominciato a imparare a suonare la chitarra?

Tutti conosciamo questo strumento e l'armonica poesia che abbiamo pizzicandone le corde, e alcuni chitarristi sono arrivati ad avere una tecnica chitarristica così fine da lasciarci senza parole davanti alla dolce melodia che ne viene fuori.

Ma voglio lanciare una sfida, e vediamo chi saprà rispondere correttamente: la chitarra ha origini indiane, uzbeke, arabe o spagnole? E come si è arrivati al magico dispositivo che amplifica il suono della chitarra, il pickup, e cos'ha portato al passaggio dalla chitarra classica a quella acustica ed elettrica?

Lo scopriremo in questo articolo facendo un viaggio attraverso il mondo antico alla ricerca della storia della chitarra.

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Chi ha inventato la chitarra?

Molto tempo fa, sotto il regno della regina Hatshepsut - vale a dire almeno 1500 anni fa - una cantante egizia di nome Har-Mose utilizzava uno strumento a 3 corde confezionato dentro una cassa di risonanza di cedro levigato e circondata da cuoio. Questo oggetto melodioso può essere considerato un modello primitivo di chitarra.

Secondo gli storici, la chitarra sarebbe ancora più antica e risalirebbe a circa 3500 anni fa, quando uno strumento a corde simile al nostro caro cordofono si diffondeva tra i Sumeri per passare in eredità con qualche modifica ai Babilonesi, agli Ittiti fino ad arrivare agli Egizi.

Un modello ancestrale di chitarra risale all'antico Egitto.
Una chitarra davvero antica!

Probabilmente gli Egizi nono sono stati i primi a usare questo strumento divenuto molto popolare e hanno contribuito a diffonderlo in Europa a partire da Roma e da qui al mondo allora noto.

Possiamo presupporre che l'insegnamento di questo strumento e le prime lezioni di chitarra abbiano seguito di pari passo l'evoluzione della chitarra.

Alla "chitarra originale" di origine egizia e dotata di tre corde presto è stata apportata qualche modifica, inserendo una quarta corda (per raggiungere l'unisono) e successivamente una quinta (in Europa), e infine una sesta nel 1700.

Basandoci sui referti che ci sono pervenuti, possiamo dire che le chitarre dei più grandi chitarristi sono dunque di origine egizia? Non esattamente!

In realtà gli strumenti a corde sono praticamente sempre esistiti nella vita dell'uomo.

Probabilmente i primi strumenti a corde erano composti da:

  • Una cassa di risonanza fatta di gusci di animali come quello delle tartarughe
  • Corde create con le interiora degli animali
  • Un manico ricurvo

Per ammirare la più antica chitarra che ci è rimasta, quella di Har-Mose, basta andare al Museo Archeologico del Cairo! Sarà davvero questa l'origine della chitarra o ci sono altri strumenti da cui discende?

Ricerca sulla chitarra: dal liuto della Mesopotamia a Jimi Hendrix

Gli Egizi amavano gli strumenti a corde, come l'arpa e il liuto, e li rappresentavano spesso. Uno di questi il liuto ha assunto dimensioni e forme leggermente diverse nel corso delle dinastie faraoniche, e vista la sua somiglianza con la chitarra è stato ipotizzato che sia l'antenato della sei corde di Jimi Hendrik.

Il liuto possiede una cassa di risonanza a mezza pera, un piccolo ponticello come la chitarra, una tastiera e numerose corde. Bisogna dire che ci sono diversi punti in comune tra i due cordofoni.

Un altro strumento simile alla chitarra è il dotar, un liuto a due corde con una impugnatura lunga e originario dell'Iran e dell'Asia centrale.

Il liuto come lo conosciamo, arriva in Europa portato dagli Arabi che lo chiamavano Al ud, ossia legno. Tuttavia, praticamente in ogni cultura è possibile trovare strumenti simili al liuto e per classificarli si guarda alla lunghezza del manico.

Ci sono liuti a manico corto, come la pipa cinese, o a manico lungo, come il baglama greco e il saz delle popolazioni turche.

A differenza della chitarra, il liuto ha una cassa di risonanza concava, come quella di un guscio e ha sempre le corde doppie.

Il liuto, da strumento per cullare, è diventato uno strumento nobile nella musica erudita del XIX sec. in Uzbekistan e Turkmenistan, mentre in Europa ha vissuto il suo massimo splendore nel Rinascimento.

In realtà il liuto, in tutte le sue declinazioni in giro per il mondo, è uno dei tanti cordofoni e l'idea che la chitarra ne sia l'evoluzione non convince molto gli specialisti.

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Chitarra classica: storia ed evoluzione

Nell'antica Grecia si utilizzava la kithara, un cordofono composto da una cassa di risonanza su cui sono fissate delle corde di dimensioni crescenti e sempre più fini.

Con la mano destra si pizzicano gli accordi, mentre con la sinistra si pizzicano i cori (gruppi di 4 corde). Per molto tempo questo strumento a corde (come gli altri del resto) è stato realizzato con le interiora di animali. A titolo informativo, fu solo nel 1940 che le corde di origine animale furono sostituite dal nylon.

Lo zither è un precursore della moderna chitarra.
Qual è la chitarra più antica del mondo?

Con la mano destra si pizzicano gli accordi, mentre con la sinistra si pizzicano i cori (gruppi di 4 corde). Per molto tempo questo strumento a corde (come gli altri del resto) è stato realizzato con le interiora di animali. A titolo informativo, fu solo nel 1940 che le corde di origine animale furono sostituite dal nylon.

Il nome kithara richiama sicuramente quello di chitarra: ma sarà davvero questo l'antenato della chitarra classica?

Spostiamoci nell'antica Roma per vedere se troviamo l'antenato della chitarra. Il cordofone più vicino all'odierna chitarra sicuramente era la fidicula, dotata di manico, corde e cassa di risonanza con fondo piatto.

Si dice che la kithara sia stata importata in Spagna dai Mori e a questo strumento sarebbe stato aggiunto un manico, dando origine alla nostra chitarra.

E perché no?

Uno strumento simile, lo zither è ancora oggi usato nella musica folkloristica austriaca e tedesca. Il film Il Terzo Uomo ha contribuito largamente a far conoscere lo zither a livello internazionale grazie alla musica di Anton Karas. Scopri come i cordofoni sono anche utilizzati per sedurre!

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Storia della chitarra classica: il punto di vista di Michael Kasha

Il Dott. Michael Kasha, ricercatore in fisica molecolare e appassionato di chitarra, definisce la chitarra così:

"Uno strumento a corde pizzicate, suonato con le dita o con il plettro, dotato di un lungo manico con lamine, una tavola armonica piatta di legno, una cassa di risonanza, una paletta e un fondo piatto, molto spesso con fasce curve."

Michael Kasha è stato il primo ricercatore a porsi questa domanda: come si suona la chitarra?

Michael Kasha è il primo ricercatore che si occupa del suono della chitarra.
La vera domanda di Kasha è: come si suona la chitarra?

Gli studi di Kasha lo portano a una prima importante conclusione: se è vero che il liuto e la chitarra hanno antenati in comune, la chitarra non è un derivato di al-ud.

Inoltre, secondo Kasha la chitarra non sarebbe neanche un'evoluzione della kithara greca.

Innanzitutto, la foggia dello strumento greco è decisamente diversa perché la cassa di risonanza è trapezoidale. Inoltre, nella kithara le corde sono ben 7, mentre i primi modelli di chitarra ne avevano 4. Infine, questo strumento si suona toccando le corde come se fosse una cetra.

Per non parlare poi delle dimensioni!

La kithara greca probabilmente era piuttosto pesante, stando alle numerose raffigurazioni che ci sono state tramandate. L'altezza della kithara nel V sec. a.c. forse era di 70-80 cm e la larghezza di 40-50 cm, anche se nel corso dei secoli ha subito delle modifiche.

E allora perché si accomuna la storia della chitarra alla kithara greca?

E' semplice: proprio per via del nome, kithara, che richiama il modo in cui questo strumento a 6 corde è conosciuto un po' in tutte le lingue: guitarra, guitar, guitare...

Stando alle ricerche di Kasha, i Greci avrebbero preso in prestito il termine kithara dai Persiani che avevano uno strumento musicale a 4 corde chiamato "chartar."

Chartar significa quattro corde, e questo numero lo distingue dal tar, uno strumento persiano molto simile al liuto e dotato di 6 corde.

La chitarra classica discende forse dal chartar di origini persiane?
Non sarà il chartar persiano l'antenato della chitarra?

In realtà, la parola stessa tar significa corda in diverse lingue dell'Asia centrale, quindi il prefisso indica il numero delle corde e identifica cordofoni di diverse provenienze:

  • Dotar, uno strumento a due corde trovato in Turkmenistan
  • Setar, uno strumento a tre corde trovato in Persia, attuale Iran
  • Chartar, una quattro corde da cui probabilmente discende la chitarra
  • Panchtar, uno strumento a cinque corde tipico dell'Afghanistan

Ecco che forse abbiamo trovato le origini della chitarra non tanto nei Greci quanto nei Persiani!

Spesso i Romani sono stati criticati perché si dice che abbiano preso tutto dai Greci, il che è vero perché i modelli e le contaminazioni ci sono sempre stati!

Ma a quanto pare, lo stesso è successo ai Greci, che molto hanno preso dai loro rivali Persiani. 

A loro volta i Persiani hanno influenzato e subito il fascino delle popolazioni turche dell'Asia centrale, che a loro volta hanno avuto scambi con l'India e così via.

Oltre all'evoluzione della chitarra, Michael Kasha ha studiato il comportamento vibratorio delle tavole armoniche. Gibson ha usato le ricerche del fisico americano per mettere a punto la tanto amata serie Mark con un ponte asimmetrico e una catenatura speciale, anche se ben presto abbandonata.

Michael Kasha è stato uno dei padri fondatori dell'Istituto di Biologia Molecolare dell'Università della Florida, ma a noi piace ricordarlo anche per i 30 anni passati a studiare il suono della chitarra.

La chitarra Kasha da lui ideata, raccoglie il frutto del suo lavoro per migliorare la chitarra classica.

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Chitarra storia breve: dal chartar persiano alla chitarra moderna

Il chartar persiano viene portato in Spagna durante le conquiste arabe, iniziate intorno al 700 d.c. La particolarità del chartar è la sua silhouette.

E' uno strumento leggero, a quattro corde, con un'impugnatura molto lunga e una cassa a foggia di otto, ma con la parte superiore più piccola e una "vita" molto stretta.

A contatto con la cultura spagnola, il chartar piano piano si trasforma.

Nel Medioevo si trovano sia la chitarra latina sia la chitarra moresca a corte.
La chitarra moresca e latina sono entrambe presenti nel Medioevo!

Nel Medioevo la chitarra si caratterizza per i seguenti elementi:

  • un manico abbastanza corto
  • 8 tasti massimo (contro i 22 o 24 sull'impugnatura di una chitarra elettrica!)
  • delle corde doppie

In realtà, in questo periodo risultano esserci due tipi di chitarre:

  • La chitarra saracena o moresca: si riconosce dalla cassa bombata e dalle corde doppie. E' una sorta di liuto a tastiera lunga (ancora lui!)
  • La chitarra latina: ha una cassa piatta, delle corde fatte di interiora ed è più simile alla chitarra che conosciamo.

Siamo quasi vicini alla chitarra come la conosciamo oggi, ma manca ancora qualche passaggio.

Il Rinascimento segna la comparsa di una famiglia di piccoli strumenti a corda (cordofoni) nella penisola iberica sotto il nome di vihuela.

La chitarra dell'epoca, che è relativamente piccola, conta 4 corde doppie, mentre la vihuela de mano ne ha 6.

Mentre nel resto d'Europa il liuto era lo strumento prediletto, nella Spagna del '400 le classi più abbienti amavano dilettarsi con la loro vihuela de mano.

La vihuela de mano è molto simile alla chitarra moderna.
La vihuela spagnola!

Attualmente, si sono conservate solo 4 vihuelas de mano autentiche per via della loro grande fragilità. Di queste, 2 sono a Parigi (Musée Jacquemart-André e Musée de la musique). Nel XVI sec. la vihuela finisce per cedere il suo posto alla chitarra spagnola.

E' proprio in questo periodo che lo strumento a 5 corde fa la comparsa con un'accordatura standard in La, Re, Sol, Si e Mi.

La chitarra battente ha origini prettamente italiane. Nel XVIII lo strumento a 5 corde si diffonde nelle regioni del centro-sud, dalla Toscana alla Calabria, dal Lazio alla Sicilia.

La forma è piuttosto allungata, più simile a un otto che non alla pera di chitarre più moderne. Il fondo è piuttosto bombato, ma è costruito con diverse fasce di legno, piuttosto che da un unico pezzo, come il liuto delle origini.

I generi che prediligono la chitarra battente sono la tarantella, la pizzica e gli stornelli romani. Quindi, la chitarra battente attrae un pubblico popolare che ama ritmi allegri e a volte canzonatori.

Mano a mano che si facevano composizioni su questi strumenti, ci si è messi a cercare ulteriori variazioni, il che ha permesso di aumentare il numero dei tasti della chitarra: da 8 a 10 e poi a 12.

Nel XVIII sec. fu il liutaio Antonio Giacomo Stradivari che aggiunse una sesta corda alla chitarra.

Stradivari è uno di liutai più famosi in assoluto. Ha prodotto ogni tipo di cordofone, prima per altri liutai famosi come Nicola Amati, poi crescendo sempre di più con la firma di chitarre, viole, violini, violoncelli, arpe, liuti ecc.

Le sue creazioni sono diventate dei veri pezzi da museo, anche perché come ogni pezzo unico, ce ne sono davvero poche. In tutto gli stradivari originali dovrebbero essere circa 600.

Non c'è bisogno di volare fino al Metropolitan Museum di New York; puoi ammirare le meraviglie del famoso liutaio al Museo del Violino della città dove nacque, Cremona.

Anche i concorrenti e successori di Stradivari scelsero di adottare 6 corde. Progressivamente in tutta Europa i liutai preferirono 6 corde semplici piuttosto che 6 paia di corde.

Il numero 6 è perfetto per le note: Mi, La, Re, Sol, Si e Mi!

Nel XIX secolo l'aspetto della cassa armonica si evolve e segna un enorme balzo nell'evoluzione di questo strumento magico. Verso il 1850, il produttore spagnolo Antonio de Torres Jurado decide apportare una modifica alle proporzioni della cassa di risonanza e di rinnovare i materiali utilizzati. Questo ha permesso di migliorare il suono e la sua proiezione.

Antonio Torres è il padre della chitarra classica.
Torres ha ideato molti progetti avventuristici per le sue chitarre!

Da Torres in poi la chitarra perde la tipica forma stretta e allungata degli strumenti antichi o ad otto di quelli medievali. La cassa si allarga e acquisisce la tipica foggia a pera, modifica che ha ancora oggi.

Il liutaio spagnolo ha fissato gli standard per la costruzione delle chitarre classiche!

Allora possiamo dire che sia Torres l'inventore della chitarra classica? Uno Spagnolo dunque! Allora non sbagliano a dire che la chitarra, la guitar è spagnola. Un'altra idea sulla chitarra è stata accertata!

La guitar è uno strumento che è stato spesso snobbato dalle alte sfere della musica classica.

Il primo corso di chitarra a livello universitario nel Regno Unito è stato tenuto da John Williams (oltre al suo impegno nella musica classica, Williams ha suonato con artisti come Kate Bush, David Bowie e molti altri). Questo corso di chitarra si è tenuto per la prima volta nel 1965.

Da allora le lezioni di chitarra classica sono approdate all'università!

La storia della chitarra elettrica

Le caratteristiche fondamentali della chitarra classica cono state gettate da Torres.

Questo cordofone però non ha smesso mai di evolversi!

Nel 1900 si cominciano a usare delle corde in acciaio. Sono più decise e offrono una migliore risonanza, ma allo stesso tempo creano una tensione troppo forte sul manico. La classica Torres non è in grado di resistere a lungo a questo sforzo, ecco perché viene gradualmente modificata.

Orvell Gibson ha dato un contributo enorme all'evoluzione della chitarra.
La storia delle chitarre Gibson è la storia della chitarra elettrica!

Christian Fredrich Martin, un musicista tedesco trasferitosi negli Stati Uniti, sviluppa la tecnica della catenatura a X.

Si tratta dei sostegni che sono all'interno di una chitarra. Questa modifica serve a rafforzare la tavola armonica sia dal punto di vista del suono sia dal punto di vista fisico, regalandole maggiore resistenza.

Le corde in acciaio non sono più un problema e si fa largo la chitarra acustica.

A partire da quel momento, altri liutai e artisti hanno deposto la loro pietra miliare:

  • Orville Gibson si è ispirato al violoncello affinché il ponte non toccasse più le corde e offrisse una maggiore risonanza.
  • Lloyd Loar introduce l'apertura a f e il ponte flottante;
  • Nel 1920 si aggiungono i microfoni e questa chitarra abbraccia il jazz, sostituendo il banjo come cordofone del genere musicale;
  • E' nel 1930 che la chitarra elettrica (una chitarra munita di microfoni di tungsteno) comincia a essere commercializzata da Rickenbacker.
  • Tuttavia, il debutto della vera chitarra elettrica con pickup si ha nel 1936 con Gibson e i suoi 504 modelli ES150. Una delle prime Gibson accompagnò il famoso jazzista americano Charlie Christian.

Il solid body (corpo pieno della chitarra elettrica) compare in quel periodo da Audiovox, Rickenbacker e Epiphone, ma i discendenti degli inventori si fanno tuttora pagare per sapere chi tra Les Paul e Leo Fender, per citarne solo alcuni, l'ha messo a punto per primo.

Di chiunque sia la paternità del solid body, non possiamo negare che il grande pubblico scopre la prima chitarra solid body grazie a Leo Fender con la Fender Telecaster del 1950.

La Fender Telecaster è la prima vera chitarra a corpo pieno.
La Fender Telecaster!

La Les Paul (corpo pieno con due humbuckers) e la Stratocaser, con i suoi due corni (le cui parti possono essere cambiate a volontà) sono tuttora considerati i principali modelli di chitarra elettrica. Vuoi saperne di più su come acquistare la tua prima chitarra?

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Chitarra: storia e leggende

La chitarra è stata considerata inferiore al liuto dal momento della sua comparsa nel XV secolo.

Eppure, i geni della composizione sono riusciti a fare di questo strumento un oggetto del desiderio! Suonare la chitarra fa bene alla salute!

Grazie al rock, al jazz, al blues e ai diversi stili alla chitarra, la 6 corde ha raggiunto il cuore di milioni di fan!

Basta dare un'occhiata al prezzo delle chitarre di alcuni artisti per rendersi conto del loro valore:

  • Il record è detenuto dalla Fender Statocaster bianca che porta l'autografo di 19 artisti, da Mick Jagger a Brian Adams. I fondi ottenuti nel 2005, ovvero 2.7 milioni di dollari, hanno permesso di aiutare le vittime dello tsunami del 2004.
  • La più conosciuta è quella di Jimi Hendrix the king, la stessa che ha incendiato Woodstock, venduta per 2 milioni di dollari.
  • La Washbum Custom di Bob Marley è stata ceduta tra 1.2 e 2 milioni di dollari. L'artista l'aveva data al suo tecnico preferito Gary Carisen che ha fondato l'associazione benefica "Different Journeys, One Destination."
  • Le chitarre classiche e acustiche si vendono a un po' meno, ma la CF Martin&Co del 1939 di Eric Clapton è comunque andata per 791 500 dollari...

Scommettiamo che il liuto, ormai molto poco usato e relegato al rango di pezzo da museo, non ha smesso di vibrare per l'invidia!

Come puoi immaginare, la storia della chitarra è un po' più ampia di come l'abbiamo raccontata.

La 6 corde conta un gran numero di parenti alla lontana che hai cominciato a scoprire in questo articolo: il tar, il liuto, la khatara, la vihuela, la chitarra battente...

Potresti rispondere alla domanda su chi ha inventato la chitarra classica dicendo che è stato Antonio de Torres Jurado.

Ma non dimenticare l'evoluzione che il tar ha subito nel corso dei secoli, l'aumento del numero delle corde, della tastiera, del manico, il legno diverso!

Il percorso con la chitarra poi non è finito nel '900, anzi. La cassa di risonanza di Torres viene rinforzata, le corde si sono fatte di metallo, la forma è più piccola, l'impugnatura più stretta.

Martin getta le basi per la nascita della chitarra acustica.

Contemporaneamente si cerca un suono sempre più incisivo, il foro della cassa di risonanza diventa piccolo fino a sparire, si aggiungono i microfoni e nasce una delle meraviglie più osannate della storia della musica del '900: la chitarra elettrica. E Gibson e Fender ne sono i pionieri.

Forte del suo successo, la chitarra ha perfino raggiunto le aule di scuola del XX secolo. Che sia un segno del riconoscimento tanto atteso dei corsi di chitarra?

La buona notizia è che, se questo racconto ti ha fatto venire voglia di usare il plettro, Superprof ti aiuterà fin da subito a trovare un insegnante privato!

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Catia Dos Santos

Traduttrice e scrittrice con una passione per le lingue