Capitoli
Se la danza ha fatto sempre parte della storia dell’umanità, che dire della danza classica?
Ritroviamo effettivamente le prove dell’esecuzione della danza sulle pitture rupestri del Paleolitico, ma si tratta principalmente della danza della pioggia, della danza della guerra per farsi coraggio o per compiacere gli dei.
La danza classica è la base per i vari stili di danza: danza moderna, danza contemporanea, danza jazz, e ritroviamo inoltre la sua influenza nella danza hip hop o la danza orientale.
I grandi ballerini non sono grandi per la loro tecnica,
Sono grandi per la loro passione. Martha Graham
Ma come nasce la danza classica? Prima di diventare lo spettacolo dal vivo come lo conosciamo, cosa era il balletto?
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L’origine della danza classica

L’atto rituale della danza diventa poco a poco un’arte e una distrazione dall’Antichità fino ai nostri giorni. Ma le origini del balletto classico come lo intendiamo risalgono al Rinascimento italiano nel XV secolo.
L’etimologia e la definizione del balletto
La parola “balletto”, diminutivo di “ballo” significa “danza”. “Ballo” è etimologicamente legato al latino “ballo, ballare”.
Originariamente, “un balletto è un genere drammatico in cui l’azione è incentrata sulle pantomime e sui ballerini” (Wikipedia).
Il balletto italiano
È in occasione dei matrimoni italiani che i balletti e la danza classica fanno la loro grande apparizione. I musicisti e i ballerini avevano per missione di distrarre gli invitati eseguendo passi a due e altri balli.
Quando Caterina de Medici sposa Henri II nel 1533, porta con sé quest’arte e la sviluppa in Francia.
Il balletto diventa poco a poco un vero e proprio spettacolo di danza con canti, versetti, scenografie e costumi. Domenico Da Piacenza è stato uno dei primi maestri di danza.
Il balletto della corte francese
Il balletto intitolato Le ballet comique de la reine è stato allestito a Parigi nel 1581. Non è il primo balletto del genere ma la sua rappresentazione coincide con la pubblicazione del trattato stipulato in Italia, allora centro di sviluppo tecnico del balletto.
È a partire da questi balletti di corte che saranno creati l’opera e il balletto, e le commedie-balletti di Lully e Molière.
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La codificazione della danza classica
Se la danza classica trae le sue origini in Italia, è in Francia e in Russia che si sviluppa e si afferma.
Il ruolo di Luigi XIV
Prima in Francia, grazie a Luigi XIV. Era appassionato di danza e voleva a tutti i costi promuovere la danza in quanto arte. In effetti, l’influenza della danza cominciò a svanire nel XVII secolo.
Il Re Sole crea allora l’Académie Royale de Danse nel 1661 poi l’Académie Royale de Musique nel 1669. Oggi, la conosciamo sotto il nome dell’Opéra nationale di Parigi.
Le cinque posizioni della danza classica

Pierre Beauchamp, ballerino e coreografo alla corte, figura emblematica della bella danza, codifica le 5 posizioni della danza classica ed elabora un sistema di classificazione della danza:
- La prima posizione: talloni uniti, piedi sulla stessa linea,
- La seconda posizione: talloni distanti lateralmente alla distanza di un piede e mezzo tra loro sulla stessa linea,
- La terza posizione: il tallone del piede posizionato davanti al centro del piede posteriore,
- La quarta posizione: i piedi sono posizionati uno di fronte all’altro alla distanza di un piede. È possibile fare una quarta aperta (i talloni sono allineati) o una quarta incrociata (il tallone anteriore è allineato con le dita del piede posteriore),
- La quinta posizione: tallone anteriore contro la punta del piede posteriore.
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Il ballet d’action o ballet-pantomime
Nel XVIII secolo, il balletto diventa uno spettacolo artistico allo stesso livello dell’opera. I movimenti dei ballerini e la sequenza dei passi devono rappresentare i sentimenti e aiutare alla comprensione della storia.
Il primo ballet d’action è Don Juan de Gluck nel 1761. È il diretto antenato dei grands ballets del XIX e XX secolo.
Lo sapevi?
All’epoca, la danseuse étoile (ballerina stella) non esisteva.
Le donne interpretavano dei ruoli secondari, con parrucche, corsetti e tacchi.
Il metodo Cecchetti
Il XIX secolo assiste a un’accelerazione della codifica della danza classica. Numerosi scritti sono stati pubblicati, in particolare sull’arte della coreografia e sull’insegnamento della danza classica.
Carlos Blasis è uno dei grandi teorici della danza classica. Le sue opere come il Traité élémentaire théorique et pratique de l’art de la danse o Manuel complet de la danse influenzano ancora le scuole di danza, gli insegnanti di danza e le accademie di danza.
Carlos Blasis ha in particolare influenzato Enrico Cecchetti nell’elaborazione del suo metodo, ancora oggi utilizzando soprattutto dal Nation Ballet del Canada.
Questo metodo si basa sulla tecnica e l’anatomia del ballerino classico. Ha lo scopo di insegnare i principi base, ma lasciando l’allievo sviluppare il proprio modo di ballare senza imitare il maestro ballerino.
La fluidità del movimento e il lavoro attorno al centro di gravità sono privilegiati. Comprende cinque livelli di difficoltà con un esame finale e un diploma certificato.
La rinascita della danza classica
Dopo il 1850, mentre l’entusiasmo per il balletto diminuisce in Francia, trova un nuovo slancio in Russia.
L’avvento della ballerina classica

I principi fondamentali della danza classica sono chiari: l’en-dehors, le cinque posizioni, l’aplomb, il rigore e le linee precise. Il vocabolario della danza classica si arricchisce continuamente, sempre in francese.
La Sylphide (1832) rappresenta una svolta per la danza classica. Il romanticismo diventa l’ideale da raggiungere. La danza diventa aerea e principalmente femminile.
Le punte (utilizzare per la prima volta nel 1801) permettono alle ballerine di stare sulla punta del piede e di essere ancora più aeree. È inoltre il momento di mostrare le gambe con il tutù che fa la sua prima apparizione.
I partner maschili svolgono maggiormente il ruolo di spalla e portatori della ballerina nel cuore del balletto romantico.
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La danza classica contemporanea
Marius Petipa, francese che ha vissuto in gran parte in Russia, ha lasciato numerosi capolavori del balletto classico: Il lago dei cigni, la Bella addormentata nel bosco, la Bayadère, Casse-Noisette…
Sono i balletti sui quali si basa la danza classica come la intendiamo oggi.
La parola “classica” appare con i Balletti russi nel 1910, realizzati da Serge de Diaghilev.
In Francia, il balletto si rinnova e da origine al neo-classico con Serge Lifar (e la grande ballerina Lycette Darsonval) e negli Stati Uniti con George Balanchine, creatore del New York City Ballet.
Nonostante il regime sovietico liberticida, i Balletti russi continuano il loro sviluppo. Il balletto è sempre stato molto popolare in Russia, in particolare il Teatro Bolchoï e il Teatro Mariinski.
La danza classica al giorno d’oggi
Oggi la danza classica si modernizza ed esce dagli schemi con i ballerini e coreografi come Maurice Béjart, Benjamin Millepied, Pina Baush e Rudolf Noureev.
La gerarchia del balletto
Una compagnia di danza è organizzata in una gerarchia. Ognuno ha il proprio ruolo specifico e anche se questa gerarchia non è universale, è spesso utilizzata.
- Maestro di balletto: direttore della troupe di ballerini. Oggi, ritroviamo anche un direttore artistico,
- Danseur/Danseuse étoile: titolo dato ai migliori primi ballerini dell’Opéra di Parigi dal 1938 (Aurélie Dupont ad esempio dal 1998 al 2015). Nelle compagnie straniere è spesso denominato come “il solista principale”,
- Primo ballerino/Prima ballerina: ruoli di solista,
- Soggetto: ballerino del corpo di ballo, che interpreta i ruoli di solista,
- Corifea:capo dei cori. Ruolo di solista momentaneo,
- Ballerino figurante: membro del corpo di ballo, nessun ruolo di solista, Ballerinosurnuméraire: ballerino non figurante,
- Quadriglia: insieme di 8 o 16 ballerini figuranti.

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L’insegnamento della danza classica
La danza classica è soprattutto la scuola del rigore e della disciplina. Gli esercizi mirano a sviluppare la forza muscolare, l’equilibrio, la leggerezza e la grazia. 7 metodi di insegnamento della danza classica sono da ricordare, dal nome del loro inventore:
- Metodo Vaganova: il più comunemente insegnato,
- Metodo della Royal Academy of Dance: utilizzato da 12 000 membri in 70 paesi diversi,
- Metodo Cecchetti,
- Metodo Balanchine,
- Metodo Legat,
- Metodo Vestris (insegnato principalmente nei Paesi Bassi).
Le regole e il vocabolario della danza classica subiscono solo leggere variazioni. Sono in genere le stesse in tutto il mondo.
Il balletto mira prima di tutto all’estetica ed è in particolare vero per le estensioni, il dinamismo di rotazioni e la rapidità dei movimenti dei piedi.
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In sintesi:
- La danza classica trae le sue origini dal balletto italiano nel XV secolo.
- Luigi XIV ha svolto un ruolo importante nel riconoscimento della danza classica come arte.
- Sono la Francia e la Russia che hanno lasciato il segno nella danza classica con i ballerini e coreografi quali Petipa o Serge de Diaghilev.
- Oggi, il vocabolario della danza classica è uguale per tutto il mondo ed è principalmente utilizzato in francese: « pas-de-bourré », « entrechat » o « pas-de-deux ».
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