Capitoli
- 01. Ripetizioni partita iva o ripetizioni senza partita iva? e quanto si guadagna con le lezioni private?
- 02. Ripetizioni tasse: prestazioni autonome occasionali
- 03. Ripetizioni Tasse: Partita IVA e modello ricevuta lezioni private
- 04. La flat tax per i docenti che danno ripetizioni
- 05. Fare ripetizioni in regola: quali sanzioni se non si rispetta la legge?
- 06. Qual è il modo più vantaggioso per dare lezioni private?
Tutti noi conosciamo un insegnante privato che, ormai da qualche tempo, impartisce lezioni a distanza o a domicilio. Ed è così che riesce ad avere un discreto guadagno extra! Nella maggior parte dei casi si tratta di docenti della scuola pubblica che arrotondano, studenti che si vogliono pagare le spese o le tasse universitarie e professionisti che condividono le proprie conoscenze.
Stai pensando anche tu di offrire ripetizioni?
Potresti insegnare qualunque materia, inglese, italiano o anche disegno, o diventare esperto di yoga (i corsi privati interessano sempre più l'ambito sportivo). Tramite l'insegnamento privato puoi aiutare bambini, ragazzi e adulti offrendo loro il servizio di cui hanno bisogno:
- aiuto compiti
- ripetizioni scolastiche
- preparazione alle certificazioni linguistiche
- preparazione ai test di orientamento universitari
- preparazione agli esami (di maturità, universitari, di lingua...)
- allenamento fitness online
Insomma, ce n'è di materiale su cui lavorare per guadagnare qualcosa in più ogni mese, ma sotto quale status giuridico potresti farlo e, soprattutto, come dichiarare questi redditi?
Essendo un'attività economica andrebbe dichiarata al fisco!
Migliaia di persone lavorano nel settore dei corsi a domicilio in tutta legalità, come i 330.000 insegnanti che sono su Superprof. Uno studio in materia realizzato dalla Fondazione Einaudi afferma, però, che solo il 10% di tale attività lavorativa viene dichiarato al fisco. In Italia, infatti, il solo mercato delle ripetizioni scolastiche vale quasi 1 miliardo di euro annuali!
Far parte degli insegnanti di Superprof conviene? Informarti sulle tariffe dei corsi privati!
In quest'articolo vedremo insieme come dichiarare le tue entrate di teacher a distanza e a domicilio in base alle leggi vigenti in Italia e, soprattutto, la forma giuridica più conveniente!
Ripetizioni partita iva o ripetizioni senza partita iva? e quanto si guadagna con le lezioni private?

Sei uno studente del liceo, un docente o ex-docente e vuoi guadagnare un po' di più insegnando a domicilio ma non sai come regolarti con la tariffa per la tua materia di insegnamento?
Considera che la domanda di lezioni private non smette di aumentare, in particolare in questi settori:
- scientifico: per matematica, fisica e chimica, biologia, ingegneria
- linguistico: per corsi d'inglese (sostegno in inglese), corsi di italiano come lingua straniera, corsi di spagnolo, di tedesco, cinese...
- musicale: corso di piano, canto, violino, chitarra...
- altri ambiti: corsi di informatica, corsi di economia, di filosofia...
Prima ancora di capire tutto sul costo delle lezioni e il relativo guadagno, dovresti fare chiarezza sui motivi che ti spingono a lavorare in questo settore:
- hai già un lavoro e desideri arrotondare lo stipendio
- sei uno studente e cerchi un lavoro universitario
- intendi scoprire un nuovo mestiere da fare a tempo pieno
- vuoi diventare un docente e hai bisogno di acquisire esperienza nell'insegnamento
- ami condividere le conoscenze e cerchi solo qualche ora extra
Non dimentichiamo che il mestiere dell'insegnante richiede svariate competenze. Bisogna essere capaci di trasmettere la conoscenza, essere seri e adottare la metodologia giusta che porti i tuoi allievi a migliorare.
Indipendentemente dalle ore che dedichi all'insegnamento privato il tuo compito è sempre lo stesso: preparare i tuoi studenti a raggiungere buoni risultati scolastici ed extra-scolastici!
Il numero di ore che lavori, però, incide sul tuo guadagno finale.
Come stabilire il prezzo? Devi tenere in considerazione diversi fattori: la materia insegnata, la tua esperienza, il luogo di residenza ecc.
Per avere un'idea di quanto guadagnerai, puoi dare un'occhiata alle tariffe orarie applicate su Superprof:
- Lezioni di matematica: 16 E
- Aiuto compiti: 15 E
- Corsi di inglese: 16 E
- Corsi di italiano: 17 E
- Corsi di chitarra: 20 E
Le medie includono i prezzi praticati dagli studenti che danno lezioni private a tariffe ridotte, intorno a 10-15 E l'ora, e quelli dei professionisti e docenti di scuola, che sono intorno ai 25-30 E l'ora.
Per poter lavorare in regola come insegnante, dovresti adottare il contratto e il regime fiscale previsto dalla legge in base al tuo status di lavoratore dipendente, autonomo o imprenditore:
- Se sei un insegnante che lavora per un organismo che lavoa nell'ambito dovresti avere un contratto con questo organismo e dichiarare le tasse come tutti i lavoratori dipendenti;
- Se sei un lavoratore autonomo che dà corsi a domicilio, devi includere le lezioni private nella dichiarazione dei redditi annuale come prestazione occasionale o aprire la partita IVA.
- Se sei un imprenditore che lavora come ditta privata o Srl semplificata per esempio, allora seguirai la nuova tassazione definita IRI, per il reddito d'impresa.
Il guadagno in questo campo dipende, quindi, dal proprio fatturato e da come viene svolto il lavoro (dipendente, autonomo o impresa).
Ripetizioni tasse: prestazioni autonome occasionali

Ci sono diverse forme giuridiche sotto le quali cominciare la propria occupazione nell'ambito dei corsi a domicilio. Di seguito trovi le diverse opzioni per poter operare legalmente.
Se hai già un lavoro come dipendente, e nel tempo libero offri lezioni private di informatica, per esempio, in maniera sporadica e assolutamente occasionale, devi comunque dichiarare questo secondo mestiere al fisco.
Sai che puoi impartire lezioni private come lavoratore autonomo occasionale, e non dover aprire la partita IVA? Basta che al momento della dichiarazione dei redditi tu inserisca nel quadro RL o quadro D del modello 730, i proventi di tale occupazione occasionale.
Cerchiamo di chiarire alcuni punti sul lavoro occasionale.
Ripetizioni: in quali casi è lavoro occasionale?
Quando un'occupazione non è continuativa, ripetitiva, si parla di lavoro occasionale. Se ogni giorno lavori per una società che ti dice a chi dare lezione, a che ora, e con quali strumenti, molto probabilmente stai svolgendo un lavoro da dipendente e non lo sai.
Così, quindi, se aiuti uno studente per 2-3 ore a settimana per 1 anno, non è proprio un lavoro occasionale.
Gestione separata INPS: qual è il tetto?
Se non superi il tetto dei 5.000 euro lordi l'anno, non hai l'obbligo di iscriverti alla gestione separata dell'INPS e pagare i contributi per la pensione.
Il costo medio delle lezioni incide sui compensi da prestazione occasionale. Più è alta la tua tariffa, più lezioni hai, più è alto il tuo guadagno!
Se i tuoi compensi superano il tetto dei 5.000 euro l'anno, devi iscriverti alla sezione apposita della previdenza sociale e versare i contributi richiesti dalla stessa: il 25,72% dell'imponibile se sei solo autonomo, il 24% se hai un altro lavoro come dipendente.
Per informazioni dettagliate su quanto devi versare come docente o insegnante privato, chiedi più informazioni al tuo commercialista!
Insegnare online tasse da applicare
Nelle prestazioni occasionali devi fare una ricevuta alla persona fisica o giuridica a cui presti il servizio di insegnamento privato.
Ricordati che la ritenuta d'acconto va fatta solo ai sostituti d'imposta, non ai privati.
Se fai una ricevuta a una società devi togliere il 20% dal valore totale. La società funge da sostituto d'imposta, che vuol dire che prende le tue tasse (il 20%) e le versa direttamente allo stato al posto tuo. Un privato, non lo può fare. Quindi quando fatturi al tuo studente non scorporare il 20%!
Tra i vantaggi di lavori come autonomi ci sono le poche richieste burocratiche. C'è solo una marca da bollo da 2 E per ricevute che superano il valore di 77,47 E.
Lo svantaggio è che se hai molto lavoro, non puoi usare questa formula perché è riservata alle prestazioni occasionali che non superano i 5.000 E.
Ripetizioni Tasse: Partita IVA e modello ricevuta lezioni private
Quando il tuo mestiere di insegnante a domicilio viene fatta in maniera sistematica, significa che offri questo servizio come un professionista (scopri ad esempio come diventare personal trainer). Per questo ti devi aprire la partita IVA.

Per farlo devi:
- scegliere il modello adatto sul sito dell'Agenzia delle Entrate
- selezionare il codice ATECO che indica il settore in cui operi (formazione, insegnamento...)
- iscriverti alla gestione separata per versare i contributi previdenziali (pensione, malattia, maternità... ora anche i professionisti ne avranno diritto!)
- scegliere il regime fiscale (ordinario o forfettario)
Il regime più conveniente per chi è agli inizi è quello forfettario. Se i tuoi compensi non superano i 65.000 Eur l'anno, puoi pagare solo il 5% di tasse, se sei una nuova partita IVA, oppure il 15%, dopo il quinto anno di attività.
Visto il grande numero di partite IVA che sono nate negli ultimi anni, soprattutto per rispondere alla crisi, le diverse riforme del lavoro hanno cercato di dare maggiori tutele ai tanti giovani e donne che lavorano come autonomi.
Tra le novità più interessanti:
- la possibilità di partecipare a bandi pubblici per la prestazione di servizi (per esempio un corso aziendale di inglese al Ministero dell'Economia!)
- il diritto all'assegno di maternità (anche se si sceglie di continuare a lavorare durante la gestazione) e al congedo parentale per i primi tre anni di vita del bambino.
In assoluto l'aspetto più interessante della partita IVA è per gli insegnanti della scuola pubblica:
Se sei un docente che offre il proprio aiuto per le materie scolastiche o universitarie sei esonerato dall'IVA! Lo dice l'art. 10 del DPR n°633/72 che include tra gli esenti IVA, le scuole o gli istituti riconosciuti e le Onlus.
Quando il passaparola e l'esperienza fanno aumentare il numero di studenti, tanto da non poter più rispondere a tutte le richieste di corsi privati, puoi pensare di diventare un imprenditore oppure diventare life coach, assumere altre persone e smistare così il lavoro.
In questo caso puoi creare:
- una ditta individuale
- una società (Sas, Srl...)
A differenza di un libero professionista, l'imprenditore non solo trova lavoro per se stesso, ma anche per altre persone che possono collaborare alla sua attività come dipendenti, autonomi, liberi professionisti.
Il vantaggio dell'impresa è che ti dà la possibilità di far crescere il tuo business permettendoti di prendere persone che collaborano con te.
Gli svantaggi sono senz'altro gli adempimenti che includono regole precise per la tenuta del bilancio e tassazioni più complesse (e alte) che sono distinte per te, come persona, e per la tua impresa.
L'Agenzia delle Entrate e un consulente fiscale specializzato sono gli unici che possono darti informazioni aggiornate su Irpef, flat tax, bilancio ecc.
La flat tax per i docenti che danno ripetizioni
I docenti di ruolo della scuola pubblica per queste occupazioni extra-scolastiche, hanno la possibilità di lavorare non necessariamente con ritenuta d'acconto o partita IVA. E' sufficiente che al momento della dichiarazione dei redditi inseriscano nel quadro altri redditi del Mod. 730, i compensi percepiti per le ore private.
Questi compensi vengono conteggiati separatamente rispetto allo stipendio mensile da docente e sono soggetti a una tassazione fissa del 15%, la cosiddetta flat tax.
Questo vale anche per te, nel caso tu sia un docente con contratto a tempo indeterminato. Ricordati di comunicare al tuo preside l'occupazione di sostegno a domicilio che svolgi e ricordati anche che gli studenti che segui non devono far parte del tuo istituto scolastico!

Fare ripetizioni in regola: quali sanzioni se non si rispetta la legge?
Ogni anno l'istituto di ricerca Eurispes, rilascia un rapporto sull'economia sommersa in Italia delineando un paese in cui il lavoro nero è di circa 540 miliardi di euro. A questi vanno aggiunti circa 200 miliardi di proventi di attività criminali. Si arriva a un totale del sommerso di circa 750 miliardi di euro, ossia la metà del PIL ufficiale che negli ultimi anni rimane fermo a circa 1.600 miliardi di euro.
Secondo lo stesso rapporto, le categorie dove il lavoro in nero incide di più sono i baby sitter (80%), gli insegnanti privati (78.7%) e i collaboratori domestici (72.5%). Per queste categorie c'è sempre la possibilità di usare voucher o bonus famiglia per pagare legalmente il lavoro occasionale.
Si sa che l'Italia è anche uno dei paesi dove la tassazione è percepita come molto alta dai contribuenti. Agli occhi della legge questo non giustifica il lavoro in nero che può essere punito anche con la prigione.
I datori di lavoro che non mettono in regola i propri dipendenti possono pagare multe fino a 36.000€!
Invece, per i liberi professionisti che si dimenticano di dichiarare una parte delle proprie entrate al fisco, la multa va dal 100% al 200% del valore dell'imponibile non dichiarato.
Tieni conto che chi lavora in nero non ha nessuna protezione in caso d'incidente. Per gli autonomi il rischio maggiore è quello di non essere pagati dai propri clienti.
A proposito, scopri come determinare il prezzo del tuo lavoro in privat0!
Qual è il modo più vantaggioso per dare lezioni private?
Se sei all'inizio di quest'occupazione è senz'altro conveniente lavorare come autonomo, dichiarando i redditi nell'apposita sezione ogni anno.

Se tale attività domicilio non ha più un carattere occasionale, ma diventa la tua occupazione principale e stabile, allora devi aprire la partita IVA e usare il nuovo modello redditi per le persone fisiche.
Il regime fiscale forfettario ti permette di pagare tasse molto basse, anche se comunque devi pagare l'INPS.
Quando questa occupazione assume una dimensione più grande, allora, fatti coraggio e metti su una squadra per rispondere alle richieste dei tuoi studenti, creando la tua impresa! Puoi iniziare anche non affittando un locale!
Tutor dsa partita iva stesso discorso fatto per le ripetizioni?
Vale lo stesso discorso, se sei un professionista che svolgi l'attività in modo continuativo e superi i 5000 Eur l'anno, allora sì... stesso discorso!
Il portale che connette insegnanti privati/e e allievi/e
Salve, bell’articolo. Potreste inserire più dettagli su come rilasciare la ricevuta non fiscale per lezioni occasionali?
di fatti è una ricevuta fiscale, si chiama ricevuta di prestazione occasionale. cerca su google, è un documento semplice. oppure puoi comprare un plico di prest. occ. presso cancellerei tipo buffetti
Salve,
Mi chiamo Gianni De Lillo, e sono un insegnante di materie scientifiche su Superprof!
Ho cominciato a dare lezioni private online a partire da gennaio/febbraio 2021 servendomi dei contatti offerti dalla piattaforma, alla quale sono abbonato.
A distanza di 4/5 mesi da quando ho iniziato, sono ancora tormentato dal dubbio se le mie lezioni ricadano nell’ambito del lavoro autonomo occasionale o se non lo siano.
Tralasciando gli/le allievi/e che mi contattano in prossimità di una interrogazione a scuola oppure di un compito in classe, per cui è evidente l’occasionalità della prestazione, per quanto riguarda invece studenti e studentesse che, in vista di un esame universitario a distanza di massimo 3/4 mesi, mi chiedono un supporto alla loro preparazione, io non comprendo se la mia prestazione, che evidentemente si svolge in più incontri prima dell’appello, e quindi con un certo grado di organizzazione, possa essere ancora considerata occasionale, o se, al contrario, non lo sia più, e se di conseguenza, per via proprio di queste commissioni di più ampio respiro, sorga la necessità di aprire la partita IVA.
Vi sarei infinitamente grato se rispondeste, chiarificandomi una volta per tutte questo mio dubbio assillante.
Cordiali saluti,
Gianni De Lillo
Caro Gianni,
la ringraziamo innanzitutto per il suo commento. La situazione in cui lei i trova è comune a molti insegnanti, dal momento che lo Stato non definisce con precisione cosa si intenda per “continuità e abitualità” nel contesto delle lezioni private. Se le prestazioni da lei descritte presentano un certo grado di continuità (se ad esempio segue ogni anno diversi studenti per un periodo che superi i 30 giorni), le consigliamo di aprire la partita IVA (salvo nel caso in cui la sua attività professionale principale sia un’altra). A questo proposito, le ricordiamo comunque che le ripetizioni scolastiche e universitarie sono per legge esenti da IVA, che non andrà quindi inserita nelle fatture. Speriamo di esserle stati d’aiuto. Buona giornata, Il team Superprof
Salve. Nel caso si intenda dare lezioni private online per studenti o persone all’estero e si chiede di essere pagati con PayPal, come si devono dichiarare i proventi?
Caro Mario,
la natura del pagamento non influenza le modalità di dichiarazione. Per capire in che modo dichiarare i proventi delle lezioni private, dovrebbe innanzitutto stabilire se si tratti di prestazioni occasionali o se, data la frequenza e la continuità, le convenga aprire una partita IVA, nel qual caso dovrà rilasciare una fattura per le prestazioni fornite.
Speriamo di esserle stati d’aiuto,
Il team Superprof
Buonasera, se per esempio insegnassi su superprof, a chi dovrei fare fattura? Il contratto che stipulo è singolo con ogni studente o con superprof? Grazie
Buonasera Elena,
le fatture per le lezioni saranno da intestare ai singoli alunni e non a Superprof.
Spero di esserle stato d’aiuto :)
Buongiorno
Nel mese di novembre dovrei impartire lezioni di inglese ad una signora per un totale di 60 ore circa. Considerato che la distanza dalla mia abitazione alla casa della signora è di 40 km., Il mio compenso sarà di 30 euro h.
Posso rilasciare una ricevuta come prestazione occasionale per l’importo di 1800 euro? Grazie
Caro Antonio,
per quello che ne sappiamo, dovrebbe poterlo fare senza problemi. Per questo genere di questioni le consigliamo però di rivolgersi ad un commercialista, soprattutto se impartisce regolarmente lezioni di inglese.
Buongiorno, mi è sorto un dubbio: dato che non sono una docente premium, sono soggetta a commissione; in fattura devo mettere il totale meno le commissioni o vanno incluse? Per esempio: un’ora vale 15€, meno 1,5€ di commissione che tiene Superprof, incasso 13,5€. Fatturo 15€ o 13,50€? Grazie mille:)
Buongiorno Giulia,
in fattura dovrà inserire solo l’effettivo incasso, quindi i 13,5€, detraendo la commissione.
Le auguro una buona giornata.
Buongiorno,
Al momento risiedo a Parigi per studio e mi sono iscritta a superprof.fr (Francia) per impartire dei corsi di italiano.
A partire dalla prossima settimana inizierò a dare lezioni per 15 euro/h, e nutro delle perplessità su come dichiarare queste mie entrate, se in Italia o se in Francia, o se in entrambe. Essendo ancora legata fiscalmente ai miei genitori in Italia, penso di avere quindi una residenza fiscale in Italia. Dovrei cambiarla poiché inizio a dare queste lezioni?
Qualcuno (che magari si è trovato nella mia stessa situazione) potrebbe cortesemente aiutarmi?
Questo articolo mi è piaciuto moltissimo perché spiega in modo chiaro Come svolgere lezioni private e pagare in modo semplice le tasse senza essere tartassati .
bravissima Catia e grazie del tuo suggerimento.
Donato
Grazie Donato da parte di tutto il team Superprof!