Capitoli
Le lezioni di pianoforte permettono ai bambini non solo di imparare a suonare…ma molto altro.
Prendere lezioni di musica produce innumerevoli altri vantaggi per il bambino: lo sviluppo delle facoltà cognitive, delle competenze sociali, dell’apertura di mente, etc.
Le lezioni di musica per bambini possono aiutarli a svilupparsi meglio?
Scoprire il pianoforte per diventare più intelligenti
Già da diversi decenni gli scienziati si dedicano alla questione: imparare a suonare il piano o altri strumenti, migliora lo sviluppo di facoltà intellettuali dei bambini? È un tema di ricerca piuttosto popolare nella comunità scientifica dei neurologi. E si tende a rispondere affermativamente. L’apprendimento generale, sociale e intellettuale (quindi anche scolastico) è potenziato dal fatto di studiare uno strumento musicale.

Lo studio più famoso è stato svolto nel 1997 da due scienziati di fama: F. Rauscher e G. Shaw. La ricerca dimostrò che i bambini che praticano lo studio di uno strumento musicale mostrano maggiori facoltà di ragionamento rispetto ai coetanei che non studiano musica. Lo studio si era svolto come segue: i ricercatori raccolsero 78 bambini, che suddivisero poi in tre diversi gruppi. 34 presero lezioni di piano (primo gruppo), 20 presero lezioni di informatica (secondo gruppo) e 25 non seguirono nessun percorso formativo particolare (terzo gruppo). Nel giro di pochi mesi, i ricercatori sottoposero un test psicotecnico uguale a tutti i soggetti.
Il risultato fu tranchant. I bambini del primo gruppo, che avevano preso lezioni di piano, ottennero risultati al test che superavano del 30 per cento e più quelli medi di tutti gli altri bambini. Il test concerneva soprattutto facoltà di ragionamento spazio-temporale (abilità essenziali per l’apprendimento della matematica e di certe discipline affini). Sono poi numerosissimi gli studi da citare in materia. Tutti vanno verso una stessa direzione, indicando che i bambini che imparano il pianoforte hanno maggiori probabilità di ottenere migliori risultati scolastici.
Perché insegnare ai bambini a suonare il pianoforte?
I benefici cognitivi della musica non riguardano solo i bambini, ma tutti i musicisti in generale. Uno studio del 2003 pubblicato da scienziati tedeschi mostra che, in generale, i musicisti hanno un cervello più sviluppato rispetto a quello dei non musicisti, specialmente a livello dell’orecchio interno. Le abilità motorie sono più sviluppate rispetto ad altri, poiché i pianisti fanno ricorso al legame tra mente e dita, per svolgere i loro esercizi. La lettura dello spartito infatti è subito collegata al movimento delle dita. Quest’attività è fondamentale, lo immaginerai anche tu! Naturalmente, non stiamo dicendo che un pianista sarà per forza più intelligente di un non pianista. E nemmeno che non possa esistere un pianista non particolarmente intelligente! Vogliamo solamente portare acqua al mulino dello studio del pianoforte, un’attività psicomotoria che incentiva alcune facoltà mentali e alcuni riflessi che altre discipline non toccano nemmeno da lontano.
Per accedere ai risultati di altri studi condotti sul tema dell’influenza della musica sullo sviluppo dell’intelligenza dei bambini, clicca qui. Scoprirai, ad esempio, che l’apprendimento del pianoforte, o di altri strumenti, facilita l’apprendimento del linguaggio nei piccoli o ne rinforza la memoria.
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I bambini, la musica e la disciplina
L’apprendimento del pianoforte favorisce in modo generale lo spirito di disciplina, il rispetto del rigore, tutti elementi essenziali per l’apprendimento. Per imparare qualcosa, la disciplina è fondamentale. Non si impara nulla senza disciplina e senza sforzarsi un po’…. La disciplina, naturalmente, non è solo quella che l’insegnante richiede agli studenti della classe o all’allievo durante la lezione privata; la disciplina invece è anche quella che il bambino, da solo, deve riuscire a imporre a se stesso (con l’aiuto dei propri genitori, ovviamente). Se il pianoforte è innanzitutto questione di piacere, divertimento, esso è anche sinonimo di lavoro, di sforzo. Il pianoforte è l’esempio tipico di un’attività ludica che però non si riduce al puro divertimento. Il pianoforte è invece un piacere, nel vero senso etimologico del termine. Nel senso greco di “scholè”, che ha dato luogo al termine “scuola”.

Un bambino che impara a suonare il pianoforte molto presto, acquisirà lo stato d’animo indispensabile ad ogni tipo di apprendimento (la disciplina). Ecco una delle ragioni fondamentali che spiega perché i bambini che studiano musica vanno bene a scuola, generalmente. Il bambino dovrà imparare i metodo per suonare il pianoforte.
Un bambino che suoni il pianoforte non svilupperà solo delle facoltà cognitive che facilitano il suo apprendimento scolastico, ma potenzierà anche una particolare attitudine verso la disciplina e il rigore, favorevoli, in linea generale, all’apprendimento (quindi all’apprendimento di ogni nozione, non solo musicale, e nemmeno solo scolastica).
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Le lezioni di pianoforte sviluppano attitudini sociali nei bambini
Quando si è adulti, è possibile imparare a suonare il pianoforte senza ricorrere ad un insegnante. Le risorse multimediali, i corsi online e i video tutorial disponibili su YouTube consentono di imparare a suonare il pianoforte da soli, anche se non si tratta della soluzione ideale. In compenso, quando si è piccoli, la soluzione unica per imparare a suonare il pianoforte è quella di prendere delle lezioni private da un insegnante.
Questi, oltre ad essere un appassionato musicista e un appassionato pianista, dovrà anche dimostrare di possedere una propensione all’insegnamento; in particolare all’insegnamento verso i più piccoli, i quali hanno esigenze, ritmi e desideri diversi da quelli di un adulto.
Per forza di cose, si stabilirà una relazione tra insegnante ed alunno. Una relazione innanzitutto umana. Le lezioni di pianoforte consentono al bambino di intrattenere una relazione sociale con un adulto. Questo tipo di relazione sarà già di per sé un’esperienza di relazione sociale, altra da quelle solite nella vita di un bambino (portato ad interagire con coetanei o con adulti che siano parenti).

Il ruolo sociale della musica è naturalmente rinforzato se poi il bambino segue lezioni di gruppo. Se hai un figlio di età inferiore ai tre anni, per esempio, sarà troppo presto perché possa seguire delle lezioni private di pianoforte insieme ad un insegnante privato. Ma potrai iscriverlo ad un corso di risveglio musicale. Questo genere di lezioni, che possono coinvolgere simultaneamente da dieci e venti bambini, costituiscono situazioni favorevoli alla sensibilizzazione musicale e alla socializzazione.
In età più avanzata, poi, tuo figlio potrà finalmente iscriversi ad una scuola di musica vera e propria e finire col poter suonare insieme ad altri coetanei. Suonare e fare musica con un gruppo permette senza ombra di dubbio di sviluppare attitudini sociali.
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L’impatto sulla salute di tuo figlio
La musica addolcisce i costumi. Imparare non significa solo svolgere un lavoro, uno sforzo, apprendere la disciplina, ma anche provare piacere e rilassarsi. Se dovessimo dare un consiglio a quei genitori che desiderano che il figlio impari a suonare il pianoforte, sarebbe questo: perché il vostro piccolo ami la musica e avanzi, bisogna che egli si diverta, che trovi godimento in quello che fa. Il piacere, nel bambino come nell’adulto, è la principale fonte di motivazione. Il piacere, per i bambini, dev’essere un’occasione per eliminare l’eventuale stress.
Suonare il pianoforte a casa propria, o qualunque altro strumento ha un ottimo effetto sullo stress: lo fa diminuire. Certi adulti, infatti, decidono di mettersi a studiare musica in età avanzata proprio per rilassarsi. Per sfuggire alle angosce e alle ansie d’ogni sorta.
Lo sviluppo della sensibilità dei bambini
La nozione di sensibilità è fondamentale nella musica, come anche nell’arte generalmente considerata. Imparare la musica e suonare uno strumento, specialmente se si tratta del pianoforte, costituisce un’occasione ideale per potenziare la sensibilità del bambino. La sensibilità musicale, naturalmente, ed anche quella artistica, insomma: la sensibilità in generale.
La sensibilità designa la capacità di interessarsi a cose estranee, esterne rispetto a se stessi. Si tratta di riuscire ad uscire dall’ “egoismo naturale”. Questa capacità di interessarsi ad altro rispetto a se stessi, è un’apertura a nuovi orizzonti. Ecco cosa permette di sviluppare lo studio del pianoforte nel bambino. Prendendo lezioni di piano, o comunque di musica, un bambino non scopre solo la musica ed il pianoforte. Egli sviluppa al contempo una capacità di apertura verso il mondo, una vera apertura di mente che gli servirà per tutta la sua vita, personale e professionale.

Per concludere, infine, vogliamo tornare ancora una volta su un punto fondamentale: affinché tuo figlio possa trarre il massimo dei benefici dalle lezioni di pianoforte, sviluppando e potenziando al massimo diverse competenze (sociali, cognitive, intellettuali, etc.), è essenziale che l’insegnate che gli insegna il pianoforte si adatti alla sua personalità, alla sua età. Non tutti gli insegnanti di musica hanno la competenza necessaria per insegnare il pianoforte ad un bambino. La pedagogia non è la stessa, ma varia in base all’età del discente. Prenditi tutto il tempo necessario per ben valutare e scegliere il giusto insegnante di pianoforte e, se fosse necessario, non avere remore nel cambiare insegnante. Sarà lui a dare a te, o a tuo figlio, l’imprinting, l’approccio alla musica, al modo di impararla, di studiarla, di riprodurla e di comporla. Quell’approccio che ti accompagnerà per tutta la vita. È primordiale quindi che l’insegnante, o gli insegnanti, che sceglierai sia il migliore sulla piazza.
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Molto interessante!
Ho bambino di 5 anni che fa piano forte. Ha iniziato ha due anni e mezzo e posso dire che è molto intelligente forse il ha aiutato.
Ho una bambina di quasi tre anni alla quale vorrei trasmettere l’Amore e la Passione per il pf… cosa potrei fare in questa prima fase essendo ancora piccolina.
Ho studiato piano parecchi anni or sono. Grazie