Un bambino dislessico ha il diritto di imparare nei modi che gli sono più congeniali; ha il diritto di vedere accettati i suoi tempi e le sue modalità, senza che lo si paragoni agli altri [...] ha il diritto di esprimere le sue originalità, di considerare le cose da un punto di vista diverso. Di guardare il buco al posto della ciambella.

Francesca Magni, Il bambino che disegnava parole

Si parla sempre di più di DSA (disturbi specifici dell'apprendimento) ed è un'ottima cosa perché per troppo tempo la dislessia è stata vista esclusivamente come un ostacolo. Ora, grazie a una maggiore consapevolezza, sta emergendo una nuova narrazione che riconosce nella dislessia un diverso modo di pensare, con creatività fuori dagli schemi. Anche molti personaggi famosi hanno dimostrato che questa differenza può trasformarsi in un punto di forza!

Tra le persone dislessiche più famose al mondo, troviamo:

  • Winston Churchill
  • Re Carlo III d'Inghilterra
  • Whoopi Goldberg
  • Jules Vernes
  • Steven Spielberg
  • Albert Einstein
  • Lewis Hamilton
  • Pablo Picasso
  • Robin Williams
  • Mozart
  • Tom Cruise
  • Bill Gates
  • Sylvester Stallone
  • Muhammed Alì
  • Orlando Bloom
  • Mika
  • Noel Gallagher
  • Gustave Flaubert
  • Thomas Edison
  • Ernest Hemingway
  • Auguste Rodin
  • George Washington
  • Magic Johnson
  • Carl Lewis
  • Woodrow Wilson

In questo articolo esploreremo le storie di alcuni di loro e cercheremo di capire perché pensare in modo diverso può essere il vero vantaggio.

Come avrai capito, la dislessia infatti non impedisce di esprimere al meglio il proprio talento!

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Celebrità con dislessia che hanno fatto la storia

Winston Churchill

Iniziamo da lui! Grande stratega politico, Winston Churchill è stato Primo Ministro del Regno Unito in un periodo oscuro della storia, tra il 1940 e il 1945 (poi tra il 1951 e il 1955). Ha dovuto affrontare il nazismo durante la seconda guerra mondiale.

Riconosciuto per le sue eccezionali capacità oratorie, aveva comunque la dislessia. Sarebbe stato impossibile capirlo, se non l'avesse detto lui stesso!

Quel che è certo è che la sua carriera letteraria e politica dimostra che, nonostante le sfide, si può eccellere.

Carlo III, Re d'Inghilterra

Il padre di Elisabetta II, Giorgio VI, soffriva di balbuzie. Suo figlio maggiore, ora Re d'Inghilterra, è dislessico. Questo però non gli ha impedito di studiare a lungo, imparando il francese e la lingua gallese, né gli ha impedito di rivestire oggi la più alta carica reale del Regno Unito.

Chissà se anche lui ha chiesto aiuto sui siti ripetizioni?

Parlando di famiglia reale, anche il principe Carl Philip di Svezia ha rivelato di essere dislessico e ha lavorato per sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema!

Attori dislessici: eccone alcuni!

Whoopi Goldberg

L'attrice americana ha scoperto la sua dislessia solo al termine degli studi, durante i quali è stata definita "stupida" dai suoi coetanei. 

Una volta ricevuta la diagnosi, Whoopi Goldberg ha sviluppato strategie per affrontare la dislessia. Per esempio, quando le viene richiesto di imparare un copione, si fa leggere le battute ad alta voce da qualcun altro per memorizzarle, e quando scrive un libro, lo detta a un assistente e poi riascolta la registrazione.

Queste strategie le hanno permesso di vincere un Premio Oscar per il suo ruolo in Ghost al fianco di Demi Moore e Patrick Swayze... e non solo!

È anche l'unica attrice nera ad aver vinto i quattro premi ambiti dagli artisti negli Stati Uniti: un Emmy (televisione), un Grammy (musica), un Oscar (cinema) e un Tony (teatro).

Insomma la dislessia, se riconosciuta e affrontata, può davvero diventare un punto di forza!

Orlando Bloom

Chi avrebbe mai pensato che il famoso attore di Il Signore degli Anelli e Pirati dei Caraibi fosse dislessico? Alla fine lo dice lui stesso: niente è impossibile, se è riuscito a diventare un attore. Doveva semplicemente comprendere la sua particolarità!

Durante la formazione alla Guildhall School of Music and Drama, ha imparato a concentrarsi sui pensieri dietro le parole anziché sulla memorizzazione letterale del copione, migliorando così la sua capacità di apprendimento e interpretazione.

Aneddoto curioso: sua mamma gli promise una motocicletta nel caso in cui fosse arrivato a leggere 50 libri. Come andò? Non riuscì nell'impresa e quella motocicletta non arrivò mai.

Ma quante soddisfazioni e quanta strada, dopo!

Robin Williams

Nonostante le sue difficoltà con la lettura e la scrittura, ha raggiunto vette straordinarie nel mondo dello spettacolo, diventando uno degli attori e comici più amati di tutti i tempi.

Nel 1981, durante un'apparizione al The Tonight Show con Johnny Carson, Williams ha scherzato apertamente sulla sua dislessia, raccontando:

"Soffro di dislessia grave. Ero l'unico bambino del mio quartiere a dire 'trick or trout' a Halloween. La gente diceva: 'Ecco quel giovane Williams, meglio dargli del pesce."

Lo sappiamo che manca anche a te!

Sylvester Stallone

Lo sapevi? Anche Rambo era dislessico!

Le difficoltà nell'apprendimento scolastico non hanno impedito a Stallone di perseguire il suo sogno di diventare attore e sceneggiatore. Nonostante le sfide, è riuscito a costruire una carriera di successo, diventando una delle icone del cinema mondiale.

Tom Cruise

Non è un caso che oggi Tom Cruise sia un sostenitore dell'alfabetizzazione: nel 1997 ha fondato l'Hollywood Education and Literacy Project (H.E.L.P.), un'iniziativa che offre supporto a persone con difficoltà di apprendimento .

Altri attori che soffrirebbero di dislessia: Jennifer Aniston, Harrison Ford, Jack Nicholson, Dustin Hoffman, Anthony Hopkins, Keira Knightley, Patrick Dempsey... Se ti stavi ancora chiedendo se fosse possibile una carriera nel cinema anche con questo disturbo specifico dell'apprendimento, ora hai la risposta!

Esempi di dislessia positiva: Jules Verne

macchina da scrivere

Jules Verne è un famoso scrittore francese, che ha scritto e pubblicato principalmente romanzi d'avventura e di fantascienza e che è spesso citato come esempio di "dislessia positiva".

Molti studiosi ritengono infatti che la sua difficoltà con la lettura e la scrittura abbia stimolato la sua straordinaria immaginazione, permettendo di creare mondi fantastici che hanno fatto sognare generazioni di lettori!

Oggi, il suo esempio è spesso utilizzato per illustrare come le sfide legate alla dislessia possano essere trasformate in punti di forza, portando a risultati straordinari.

Alcuni suoi libri sono ora disponibili in versione DSA per facilitare la lettura ai bambini con questo disturbo, come ad esempio:

  • Viaggio al centro della terra
  • 20000 leghe sotto i mari
  • Michele Strogoff

La dislessia non impedisce in alcun modo alla creatività di svilupparsi (al contrario anzi)!

Dislessia e talento: parliamo di Steven Spielberg

Questo colosso del cinema americano ha scoperto la sua dislessia solo all'età di 60 anni. Come molte persone con questo disturbo specifico dell'apprendimento, è stato vittima di bullismo durante la sua adolescenza. Questo periodo ingrato emerge spesso nei suoi film (come ne I Goonies per esempio) con una particolare tenerezza per le diversità.

proiettore cinema
Dislessia e talento possono convivere: lo si può vedere chiaramente nelle pellicole di Spielberg!

Il cinema è stato la sua via di fuga: fin da giovane ha iniziato a girare cortometraggi con una cinepresa Super8, trovando nel linguaggio visivo una forma di espressione che gli permetteva di superare le sue difficoltà verbali. Questa passione lo ha portato a diventare uno dei registi più influenti della storia del cinema!

Scienziati con dislessia: Albert Einstein

Ognuno è un genio, ma se si giudica un pesce dalla sua capacità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l’intera vita a credersi stupido.

Albert Einstein

L'autore di questa citazione era chiaramente un genio. Ma sapevi che soffriva di dislessia?

Non ha parlato fino all'età di 6 anni, ha avuto difficoltà a leggere ad alta voce, a esprimere le sue idee per iscritto e ha faticato anche a imparare lingue straniere come l'inglese. Le sue capacità di apprendimento si sono sviluppate quando è entrato a far parte di una scuola basata sull'apprendimento creativo e non sulla memorizzazione.

Ed è senza dubbio perché ha visto il mondo da una prospettiva unica che è stato in grado di sviluppare idee mai viste prima.

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Un altro genio che soffriva di dislessia?

Leonardo De Vinci! Probabilmente era anche iperattivo, il che spiegherebbe perché si è distinto in tanti campi diversi, impossibile limitarsi a uno solo!

Storie di dislessici famosi nell'arte e nella musica: Pablo Picasso e Mozart

Se la dislessia riguarda tanti bambini in età scolare, questo disturbo dell'apprendimento era presente anche nel famoso pittore Pablo Picasso. Considerato uno dei fondatori del cubismo, la dislessia non gli ha in alcun modo impedito di diventare uno degli artisti più importanti del XX secolo con più di 50.000 opere prodotte tra cui Guernica o Les Demoiselles d'Avignon.

Insomma, uno dei più grandi geni della storia dell’arte, ha vissuto la sua infanzia segnato da difficoltà scolastiche. Sembra che all’esame per ottenere la licenza elementare sia rimasto in silenzio... ma dopo ha lasciato parlare il suo talento!

Parlando di bambini, Mozart è stato un vero bambino prodigio che aveva iniziato molto presto a comporre spartiti per pianoforte. Soffriva di dislessia e autismo, ma la musica lo ha anche aiutato a combattere.

Non è l'unico musicista ad essere dislessico: lo era anche Beethoven! E questo non ha impedito loro di comporre i più grandi capolavori della musica classica.

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Sportivi dislessici: un nome su tutti, Muhammad Ali

Cambiamo ambito e ci spostiamo nel campo dello sport, anzi... sul ring!

Muhammad Ali è uno dei pugili più famosi di tutti i tempi, e conviveva con la dislessia. Aveva difficoltà soprattutto nella scrittura. Mai a corto di battute, diceva: " Ho sempre detto di essere il più grande, non il più intelligente" .

Murales Muhammad Ali
Muhammad Ali, il più grande pugile, era dislessico! E tuttavia non si è lasciato scoraggiare...

Consapevole delle sfide legate alla dislessia, Ali ha dedicato parte della sua vita a promuovere l'alfabetizzazione tra i giovani, in particolare tra gli afroamericani. In collaborazione con sua moglie, ha creato la serie di libri per bambini "Go the Distance", progettata per motivare e ispirare i lettori più giovani, trasmettendo valori come la fiducia in sé stessi.

Testimonianze dislessia: la storia di Mika

Il cantante francese anglo-americano-libanese (proprio lui!) ben noto per i suoi numerosi brani è dislessico. Chi l'avrebbe mai detto?

Da bambino non riusciva a decifrare gli spartiti e il suo insegnante di pianoforte non sapeva più cosa fare per insegnargli. Lo affidò alla moglie, cantante lirica che gli disse: "Se non sai leggere le note, canta le note". Se fosse stato italiano, avrebbe potuto anche mettere un annuncio, come "cercasi ripetizioni roma"!

E grazie a questo trucco, Mika ha potuto imparare a suonare il pianoforte e diventare il cantautore che conosciamo oggi.

Altre celebrità dislessiche

Tra coloro che, se abitassero nel capoluogo lombardo oggi, potrebbero puntare al centro ripetizioni milano per un aiuto, vi sono anche:

  • Gustave Flaubert
  • Thomas Edison
  • Ernest Hemingway
  • Auguste Rodin
  • George Washington
  • Magic Johnson
  • Carl Lewis
  • Woodrow Wilson

Probabili dislessici

Per alcuni la dislessia non è "dimostrata" ma sospetta, o perché hanno vissuto in un altro secolo, o perché non ne hanno mai parlato, o semplicemente per ignoranza. È il caso di:

  • Georges W. Bush
  • Walt Disney
  • Luc Besson
  • Benjamin Franklin
  • Charles Darwin
  • Fred Astaire
  • Napoléon
  • Edgar Allan Poe
  • Louis Pasteur
  • Galilée
  • Agatha Christie
  • John Fitzgerald Kennedy

Dislessia scuola inclusiva: perché è necessaria?

Questo lungo elenco di personaggi famosi dislessici serve a ricordare a tutti che la dislessia non è una malattia ma una difficoltà nell'apprendere a leggere e scrivere. Chi è dislessico spesso ha un’empatia e uno spirito artistico sopra la media. Spesso i bambini con la dislessia soffrono di una bassa autostima perché non si sentono all'altezza degli altri studenti, proprio per questo la cosa migliore sarebbe riuscire a individuare e accertare questo disturbo dell'apprendimento e incentivarli nella loro crescita scolastica dando loro tutto il supporto necessario.

Una scuola inclusiva è essenziale per garantire a ogni studente, indipendentemente dalle sue difficoltà, pari opportunità di apprendimento e sviluppo. La dislessia, riconosciuta dalla Legge 170/2010 come Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA), non riflette la capacità intellettiva dell'individuo, ma può influenzare significativamente la lettura, la scrittura e l'ortografia. Senza un adeguato supporto, gli studenti dislessici rischiano di sperimentare frustrazione, bassa autostima e, in alcuni casi, abbandono scolastico.

aula scolastica
La cosa più importante è riconoscere la dislessia e attuare politiche di scuola inclusiva fin da piccoli!

Per affrontare queste sfide, è fondamentale adottare una didattica inclusiva che riconosca e valorizzi le diversità. Ciò implica l'implementazione di strategie didattiche personalizzate, l'uso di strumenti compensativi come software di lettura e scrittura, e la creazione di un ambiente scolastico che promuova la cooperazione e l'empatia tra gli studenti. Inoltre, è cruciale che gli insegnanti ricevano formazione continua sui DSA per identificare tempestivamente le difficoltà e adottare interventi mirati. che permettano agli alunni di superare le difficoltà, ottenere buoni risultati scolastici e vivere il proprio percorso scolastico con serenità e soddisfazione.

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Alice

Colleziono quaderni e penne da scrivere, amo i fogli bianchi ma ancora di più amo riempirli con le mie parole. Copywriter di professione, da sempre innamorata della lettura e della scrittura.