Quanto guadagna un insegnante privato che vuole lanciarsi nel meraviglioso mondo delle ripetizioni e delle lezioni private?
Se pensi che sia una buona idea insegnare online, hai perfettamente ragione. Che tu sia uno studente in cerca di un lavoro estivo, un professionista in attività o un docente in pensione, c'è sempre posto per chi vuole diventare insegnante e trasmettere il proprio sapere.
In effetti, dare lezioni private è un'attività molto richiesta in Italia e nel mondo perché rassicura i genitori sulla buona riuscita scolastica dei propri figli.
Se la tua offerta di lezioni private convince gli studenti in cerca di aiuto, puoi trovare un lavoro a tempo pieno o a tempo parziale molto facilmente.
Tuttavia, prima di lanciarti nell'insegnamento a domicilio, sarebbe meglio farti qualche domanda su come esercitare questa attività. Oltre a pensare all'esperienza e ai titoli richiesti come la laurea, è normale che tu voglia sapere quanto guadagnano gli insegnanti privati in Italia.
In questo articolo, ci occuperemo della parte economica dell'insegnamento privato e vedremo come e quanto guadagnare a lezione. In particolare, risponderemo alla domanda più significativa: conviene insegnare online o a domicilio per conto proprio o per un ente di formazione?
Cerchiamo di dare una risposta a questa domanda, così potrai sapere tutto sul sostegno scolastico e su quanto si guadagna con Superprof.
Quanto guadagna un insegnante privato che lavora per conto proprio
Tra gli insegnanti privati, molti decidono di partire dall'offerta di lezioni e ripetizioni per conto proprio. Per capire quanto guadagnare a fine mese, bisogna fissare una tariffa oraria e fare il calcolo delle ore di lezione offerte.
Dal punto di vista giuridico, un insegnante privato che ha deciso di mettersi in proprio può scegliere tra diverse forme di lavoro: autonomo, come libero professionista, come ditta individuale o in società.
Ecco quanto guadagnano gli insegnanti privati che lavorano in autonomia.
Stipendio di un insegnante privato autonomo
Quando lavori per conto tuo e hai uno statuto di insegnante autonomo hai un grande vantaggio: quello di decidere gli orari di lavoro e il tuo compenso lordo.
Che tu voglia dare delle lezioni private di matematica, dei corsi di italiano o francese, sta a te decidere il tuo stipendio di base e lo fai fissando la tua tariffa oraria.

E' chiaro che un giovane insegnante di inglese avrà più difficoltà a negoziare una tariffa alta con i propri studenti, rispetto a un insegnante navigato che può contare sul peso dell'esperienza, magari a scuola o all'università.
Se hai scelto di diventare insegnante privato e sei alle prime armi, dovrai farti una buona reputazione per "passare di livello". Col passare del tempo, invece, potrai alzare la tariffa oraria e quindi potrai guadagnare di più a ogni lezione.
Per farti un'idea delle tariffe dal lato dell'offerta, prendi il prezzo orario per materia applicati dagli insegnanti della piattaforma Superprof.
Per quanto riguarda le ripetizioni, la tariffa media si aggira intorno ai 16 euro l'ora.
Le ripetizioni e aiuto compiti di italiano nella città di Roma, per esempio, (cerca su internet ripetizioni roma) sono valutate circa 16 euro l'ora, mentre matematica e le lingue straniere, come l'inglese o lo spagnolo, hanno una tariffa media di 17 euro l'ora. Tieni presente che sul profilo di molti insegnanti della piattaforma Superprof è riportato che la "prima lezione è offerta", quindi nel calcolo dei tuoi guadagni mensile tieni a mente anche eventuali spese per la promozione della tua attività, il costo dei materiali didattici o degli spostamenti.
Da queste tariffe bisogna togliere i contributi previdenziali.
Se sei iscritto alla gestione separata le spese previdenziali sono del 25,72% dell'imponibile, ovvero la cifra del tuo guadagno che è soggetta alle tasse.
In Italia, l'imponibile cambia in base al settore di attività e devi avere chiaro che ogni attività economica, anche se tra privati, deve essere dichiarata.
Insegnare online e a domicilio con i nuovi voucher
Se il tuo sogno non è quello di diventare insegnante, ma offrire il tuo aiuto ad altri studenti in difficoltà oppure se hai un altro mestiere e di tanto in tanto offri qualche lezione per arrotondare, potresti farti pagare dai tuoi committenti con i voucher.
La regola generale è che il lavoratore autonomo può svolgere l'attività in maniera occasionale, senza superare il tetto di 5.000 euro l'anno e un massimo di 2.500 euro l'anno per committente. Per le società sportive questa soglia è stata alzata nel 2023 a 10.000 euro in totale e 5.000 euro a committente. In realtà dal 2023, il tetto è stato innalzato ulteriormente a 15.000 euro solo per chi lavora in settori come le fiere, i parchi divertimento o le terme. Questo non vale per chi vuole diventare insegnante privato.
Se offri ripetizioni ai privati, quindi direttamente agli studenti, puoi farti pagare dai genitori con il libretto famiglia, una sorta di voucher del valore di 12,41 euro a cui si tolgono circa 2 euro per contributi e spese amministrative dell'INPS.
Se vuoi insegnare online lavorando in modo occasionale per un'impresa, devi usare il contratto di prestazione occasionale che prevede una tariffa oraria 12,41 euro l'ora pari a circa 9 euro netti.
La cosa più interessante di queste nuove forme di voucher è che sono onnicomprensive di tasse e previdenza sociale. Alla fine ricevi il compenso al netto dei contributi, quindi non devi stare a farti i calcoli per capire cosa ti rimarrà in tasca.
Lavorare con partita IVA
Da anni ormai è in vigore un regime forfettario che ha reso più facile aprirsi la partita IVA e soprattutto, mantenerla.
Per i professionisti che svolgono un'attività per la prima volta ci sono questi vantaggi per i primi 5 anni di attività:
- Non devono pagare l'IVA
- Pagano solo il 5% della tassa sul reddito, l'IRPEF
- Possono partecipare a tutti bandi pubblici, come le imprese
Dopo i 5 anni di attività si passa al 15% dell'IRPEF, sempre che non si superi il tetto dei 85.000 euro l'anno (prima del 2023 erano 65.000 euro e prima ancora 30.000 euro l'anno).
Il titolare di partita IVA è iscritto alla gestione separata e i contributi da versare sono il 26,07% dell'imponibile, che dovrebbe essere il 78% del guadagno.
Quanto guadagna un insegnante privato che lavora per un ente di formazione?
Dopo aver visto come lavora un insegnante autonomo e con partita IVA, vediamo qual è il trattamento di un formatore presso un organismo specializzato nell'aiuto compiti e nelle ripetizioni.

Quando scegli di lavorare per un organismo privato, potresti essere assunto come lavoratore subordinato.
In questo caso hai il pacchetto completo delle tutele: pensione, congedi, malattia, disoccupazione, straordinari e trattamento di fine rapporto,TFR.
Di contro, non sei tu a gestire i pagamenti della tua prestazione e devi rispettare la politica di remunerazione dell'agenzia per cui lavori.
Quando lavori presso un ente di formazione ti dovrebbe essere applicato il CCNL che corrisponde alla tua funzione e il tuo salario varia in base alle qualifiche, come la laurea, all'anzianità, vale a dire gli anni di esperienza, e alle ore lavorate. Altri aspetti da tenere in considerazione sono la distanza percorsa per raggiungere il posto di lavoro e l'età o il livello del tuo studente.
Infatti, non vieni pagato allo stesso modo se fai una formazione in azienda, o se dai lezioni di inglese a uno studente delle scuole superiori, se supporti un universitario nella preparazione degli esami o se aiuti un bambino delle elementari o delle medie con i compiti.
Anche le aziende possono avere dei lavoratori occasionali, purché rispettino i requisiti di legge sul numero massimo consentito di contratti di prestazione occasionale e sul tetto al guadagno.
Ricorda però, che a differenza del lavoratore subordinato, l'autonomo dovrebbe scegliere come dove e quando deve lavorare e soprattutto, la sua prestazione è personale e se manca può inviare una persona di fiducia a sostituirlo.
In generale, un insegnante con laurea che lavora per un ente di formazione prende una tariffa lorda di 10-20 euro l'ora.
Con il crescere delle tue esperienze, i tuoi titoli e le tue competenze puoi chiedere all'organismo per cui lavori un compenso più alto, tenendo conto anche del livello dei tuoi studenti.
A proposito, quali enti di formazione pagano di più?
Superprof guadagni: insegnante autonomo e subordinato a confronto
Per avere le idee ancora più chiare facciamo un confronto tra i due modi diversi di esercitare la professione di insegnante privato.
Quanto si guadagna con Superprof: pro e contro
Un insegnante privato che lavora per conto proprio, per esempio tramite la piattaforma Superprof, ha il grande vantaggio di poter scegliere quanto guadagnare, fissando in autonomia il prezzo che corrisponde alle proprie competenze. A volte questo può generare qualche preoccupazione in quelli che non sanno come fissare il prezzo dei corsi di sostegno scolastico.
Anche un insegnante autonomo che lavora per un ente di formazione con contratto occasionale non è bloccato dalla politica dei prezzi della società per cui lavora; in teoria, è libero di gestire il proprio tempo e di selezionare i propri clienti a seconda della propria esperienza e della materia da insegnare. Tuttavia, sappiamo bene che spesso gli insegnanti privati occasionali che lavorano per enti di formazione hanno poco potere contrattuale e decisionale.

Qualunque sia la tua condizione, scegliere da solo la tua tariffa implica dei calcoli su quello che ti rimarrà alla fine del mese.
Come lavoratore autonomo o libero professionista iscritto alla gestione separata devi togliere un 26,07% (prima del 2024 era il 25,72%) dei tuoi compensi per i contributi e dal 5 al 15% di tasse sul reddito se non superi 85.000 euro l'anno. Se invece lavori per una società come lavoratore dipendente, i contributi ti vengono direttamente detratti in busta, se sei un prestatore occasionale dal CPO (contratto di prestazione occasionale).
Aggiungi anche il fatto che sarai tu a cercare i tuoi clienti e ci vorrà del tempo per stabilire un rapporto di fiducia con i genitori dell'allievo. Per iniziare a trovare studenti potresti mettere un annuncio per chi cerca ripetizioni milano, per esempio, in una piattaforma come Superprof che ti permette di insegnare online e a domicilio in tutta autonomia.
Vantaggi e svantaggi dell'insegnamento presso un ente di formazione
Dare delle lezioni presso un organismo che si occupa di sostegno scolastico porta dei grandi vantaggi: quello di essere salariato, con tutte le coperture che implica.
Infatti, hai la copertura dei permessi e delle ferie pagate, la disoccupazione, uno stipendio fisso tutelato dai CCNL che ricevi ogni mese e molti altri benefici.
Sai cosa devi fare per dichiarare i proventi delle lezioni private?
Lavorare come insegnante a domicilio per un'agenzia di formazione è la scelta che fanno molti studenti che in questo modo hanno un ottimo lavoro per pagarsi gli studi e gli extra che comporta il percorso di laurea.
Alcuni insegnanti privati passano per degli organismi che aiutano gli studenti a recuperare gli anni scolastici, magari dopo qualche bocciatura o adulti che vogliono tornare sui banchi di scuola e prendersi il diploma. Per gli stessi organismi c'è anche la possibilità di dare ripetizioni scolastiche di matematica, fisica, storia, geografia o inglese.
L'inconveniente di un ente di formazione è che la tua tariffa oraria è più bassa.
Oltre al costo di intermediazione, ci sono i costi di gestione della sede dell'ente. La tariffa oraria dell'insegnante è per forza di cose più bassa, a meno che non ti trasformi in un super consulente in una materia che pochi conoscono.
Allora: organismo di sostegno scolastico o ripetizioni per conto tuo?
Con qualche precisazione, sei pronto per rispondere alla domanda: "E' meglio scegliere un organismo per il sostengo scolastico o lavorare per conto proprio nelle lezioni private?". Per venire alla parte economica del nostro articolo, devi valutare se puoi guadagnare di più con l'insegnamento privato per conto tuo o per conto di una società.
Quando sei agli inizi, le due soluzioni potrebbero equivalere. Infatti, le tariffe di un corso privato di matematica, recupero di italiano o di una lingua straniera sono intorno ai 10 euro netti.
Considera anche che all'inizio può essere piuttosto difficile trovare i primi clienti, anche quando fanno una semplice ricerca su internet digitando ripetizioni pisa.

In questo caso, perché non inizi con un ente di formazione che fa lezioni a domicilio o ripetizioni online? Potresti conoscere nuove persone e mettere a punto la tua metodologia.
Niente ti impedisce di cercarti contemporaneamente dei clienti per conto tuo, mente lavori per un ente di formazione o una piattaforma per le ripetizioni.
Se hai lo spirito da imprenditore e alcune conoscenze in gestione d'impresa puoi metterti in proprio fin da subito e cercarti da solo i primi clienti. In breve tempo, guadagnerai molto di più di un insegnante salariato.
Invece, se preferisci le condizioni di lavoro di un insegnante dipendente con un salario fisso, permessi e ferie, prendi in considerazione un ente di formazione che ti faccia un contratto.
Se lavori saltuariamente nell'insegnamento a domicilio informati sul libretto famiglia, è un sistema che i genitori dei tuoi figli potrebbero apprezzare.
Tutti possono guadagnare insegnando online: l'importante è scegliere le condizioni di lavoro più adatte al tuo profilo e ai tuoi obiettivi.










Grazie Catia, ottimo articolo con un recap utilissimo!