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Se le relazioni diplomatiche tra Unione Europea, da un lato e Russia dall’altro non sono sempre state rilassate (e non lo sono neanche ora), gli europei che studiano il russo (anche con un corso di russo online) sono in continua crescita.
Conoscere la lingua può essere un plus davvero molto interessante per la propria carriera e, a parità di competenze, sarà una carta importante da giocarsi... non tutti sono in grado di cavarsela con l'alfabeto cirillico!
Ma l'aspetto lavorativo non è il solo: San Pietroburgo è diventata destinazione culturale di spicco, e anche i matrimoni italo-russi aumentano. Un cambiamento che si sente quindi anche a livello sociale.
Non hai ancora intenzione di sposarti ma anche tu vorresti intraprendere un viaggio in terra russa? A proposito, preferiresti Mosca o San Pietroburgo? Se sei interessato a scoprire questa lingua e iniziare a studiarla, stai leggendo l'articolo giusto.
Innanzitutto, come saprai, possiamo dire con sicurezza che la lingua russa (Русский) differisce di molto dall’italiano e dalle altre lingue neo-latine.
Ciò che salta all’orecchio di noi occidentali è la sua dolcezza, il suo calore, il suono che sembra quasi un cantato della lingua dei russi.
La pronuncia della lingua risulta avere un accento e un’intonazione particolarmente affascinanti e divertenti per uno straniero amante delle lingue moderne.
Vuoi imparare il russo corso base?

Ma il russo è stato sempre così gradevole da ascoltare?
Risaliamo indietro di qualche secolo e seguiamo insieme e le evoluzioni linguistiche russe e, allo stesso tempo, scopriamo qualcosa di più sulla Russia!
L’origine etnica dei russi
Gli Slavi costituivano un vasto gruppo etnoculturale e linguistico costituito da diverse sotto-popolazioni.
Giusto per fare un esempio, Omero parla già degli Eneti che il linguista Raymond Delattre identifica come dei probabili Slavi, nel suo saggio Langues et origines des peuples de l’Europe antique: influences sur les langues actuelles.
Questo storico, poi, situa l’origine delle etnie slave nell’alta vallata del Dniepr, a Nord dell’Ucraina e della Bielorussia.

A partire da questo sostrato si costituisce gradualmente la lingua russa moderna, così come la analizzano Jean Breuillard e Stèphane Viellard nel testo Histoire de la langue russe des origines au XVIIIe siècle.
Quest’opera è da consigliare agli studenti di russo all’Università: oltre alle belle illustrazioni di documenti autentici, essa presenta il vantaggio di trattare della sintassi, della costituzione del lessico (o vocabolario) e di altri aspetti della lingua sicuramente molto interessanti.
Tra lingue slave e vecchia lingua russa
Il linguaggio detto antico-slavo sarebbe più o meno la fonte comune di tutte le lingue slave di oggi. Il sotto-gruppo slavo, poi basso-slavo, in generale, è esso stesso derivato dal gruppo centrale delle lingue indo-europee, cosa che lo mischia al greco ed al tracio.
Il vecchio russo deriva dal vecchio slavo, così come lo slavo ecclesiastico antico, di cui è d’altro canto una sorta di escrescenza o possiamo dire un dialetto parallelo che ne subisce pesanti influenze.
I linguisti situano la sua apparizione nel corso del X secolo, e il suo uso fino al XIV secolo, epoca in cui esso sfociò poco alla volta in un russo più moderno (lo stesso che potrai studiare, conoscere e approfondire durante il tuo corso di russo).
Il vecchio russo è classificato nel sotto-gruppo delle lingue slave orientali: si tratta di un insieme dialettale parlato in Ucraina, in Bielorussia e nella Russia europea.
Si è sempre trattato di una lingua non tonale, ma dotata di accenti tonici variabili. Possiede vocali brevi ed altre no.
Ricordiamoci che fu solo tardivamente, in epoca moderna addirittura contemporanea, che gli Zar si diressero verso Est, annettendosi la Siberia!
L’alfabeto cirillico… poi russo
I due monaci e santi Cirillo e Metodio partirono dall’Impero Bizantino e penetrarono le contrade slave in qualità di missionari.
Ovviamente, per condurre bene a termine i loro progetti, dovettero interagire e comunicare con gli autoctoni.
Come fare?
Questi ultimi non avevano alcuna scrittura codificata, dunque i due religiosi ritrascrissero i suoni che ascoltavano (in particolare un dialetto macedone) tramite lettere derivanti dal sistema greco dando vita all'alfabeto cirillico.
La loro impresa fu coronata dal successo postumo, col battesimo del principe Vladimir I († 1015), che regnò su Kiev a partire dal 980.
Il Professore Roberto de Mattei, vice-presidente onorario del CNR, spiega, nel testo La Chiesa nella tormenta, che il termine «rus’» (Russkaya Zemlye) serviva a designare tutti i territori sottomessi ai sovrani di Kiev, i quali successivamente si convertirono.
Anche le Cronache dell’Origine della Russia (o dei tempi passati) composte da monaci del XII secolo ci raccontano la storia della genesi della nazione russa e della linguistica relativa.
A proposito dell’ortografia cirillica , che pure si deve a loro, possiamo dire che è innanzitutto fonetica, con declinazioni secondo il genere, il caso e il numero.

L’alfabeto cirillico (33 lettere) delle origini ha ovviamente subito numerose modifiche di utilizzo, nel corso dei secoli.
Queste trasformazioni sono state tali che il suo nome è cambiato: ormai bisognerebbe parlare di alfabeto russo.
In effetti, una volta fissata la scrittura cirillica, il linguaggio parlato ha continuato ad evolvere, al punto tale da differire sempre più dal modo di scrivere.
È stato allora necessario riadattare tutte le morfologie e le fonologie di un idioma che si era piuttosto ripulito nel corso del tempo.
Adesso l’alfabeto russo (quello che conoscerai alla prima lezione del tuo corso di russo) non si scrive generalmente più nella stessa maniera in cui si pronuncia.
Se vuoi iniziare a prendere familiarità con le principali sonorità del russo, considera che la rete è un ottimo strumento per avvicinarti alla lingua e mette a tua disposizione risorse illimitate e davvero preziose.
Le lingue russe religiose
Se le lingue slave preesistevano al metodo cirillico, il suo avvento ha consentito di tradurre e fissare i testi religiosi cristiani nella lingua locale, contribuendo così moltissimo alla diffusione e alla sua conservazione nel corso della storia.
Questa lingua di un tempo è oggi rimasta la lingua sacra del patriarcato di Mosca, ma anche della ormai minoritaria Chiesa Cattolica russa.
Si tratta della cosiddetta lingua slava della Chiesa, anche detta “vecchio Slavo liturgico”. Fissata attraverso i testi latini, essa non è cambiata quasi per niente dall’epoca della cristianizzazione delle contrade, avvenuta circa mille anni orsono!
Lo slavo ecclesiastico antico è stato creato nel corso del IX secolo, per una Chiesa ancora attaccata alla Roma cattolica e alla fede ortodossa (a proposito, se non sei di Roma potrebbe interessarti questo: corso di russo milano).
Ed è stato solo nel X secolo avanzato che l’uso della scrittura si è diffuso davvero presso i Russi.
Il russo ecclesiastico è più ricercato rispetto ai linguaggi vernacolari correntemente usati dalla persone meno erudite.
Il suo utilizzo è legato certamente ai momenti di liturgia e di preghiera, ma la sua esistenza ha pervaso tutti gli ambiti della vita, contribuendo a dare risalto anche ad alcuni aspetti culturali e sottolineando ancora di più la bellezza della lingua russa.
Lo slavo ecclesiastico antico ha mantenuto la sua preminenza letteraria e intellettuale fino al XVII secolo: al pari del latino che aveva perso terreno in Europa dell’Ovest dopo il Medioevo, la lingua ecclesiastica russa lasciò il suo prestigio al russo moderno.
La letteratura russa classica
Il russo è insomma nato nel corso del XVIII secolo.

Lo Zar Pietro il Grande († 1725) ne fu il principale artefice, con la sua ferma volontà di occidentalizzare l’Impero.
Non solo egli accantonò lo slavo ecclesiastico antico relegandolo alla sola liturgia, ma presiedette anche alla modernizzazione della lingua russa amministrativa allora in vigore, ereditata direttamente dall’antico Russo.
Il russo moderno è un’alchimia tra la grammatica di Lomonossov (1711-1765) e lo slavo ecclesiastico antico. Una volta fatta la sua comparsa, la lingua russa moderna entra anche nella letteratura: è infatti la lingua parlata e utilizzata da tutti i grandi dell’epoca.
Diversi autori brillanti diedero lustro a tale lingua, tra questi troviamo certamente Gogol (1809-1852), Dostoevskij (1821-1881), ed altri personaggi inclusi tra le nostre 10 celebrità russe, come Cechov (1860-1904).
Ruolo fondamentale lo ebbe il poeta Pushkin, poeta considerato padre fondatore della lingua russa moderna. Non è un caso che, nel giorno del suo compleanno (il 6 giugno) si festeggi anche la Giornata della Lingua Russa.
Se ti interessa approfondire la conoscenza di questo autore, sappi che potrai scoprire generi letterari molto diverse: dalle odi classiche ai romanzi in versi, e poi lirica d'amore e civile, drammi storici, ma anche favole, racconti, letteratura di viaggio.
Sotto l'apparente semplicità della sua scrittura (in realtà ricercatissima), l'autore ci racconta la sua epoca in una fotografia della realtà che rimane davvero impressa per la sua potenza.
Si tratta di letture davvero interessanti, anche se non sempre facili, non solo dal punto di vista linguistico ma anche da quello culturale. Sai che soddisfazioni, un giorno, poterle leggere in lingua originale?

Ecco un'altra opera interessante per seguire l'evoluzione della lingua russa: si tratta della Revue des ètudes slaves (1965, vol. 44, n° 1, p. 19-28) in cui Boris O. Unbegaun ricorda che la letteratura russa moderna ha origine solo nel corso del XVIII secolo ed ha ben poco a che vedere con le precedenti produzioni letterarie moscovite.
Egli aggiunge anche che questa pretesa «rottura» è stata oltremodo esagerata, così come le presunte mutazioni subite dalla lingua.
I fattori di continuità sono stati infinitamente più numerosi rispetto agli elementi della rivoluzione: senza tutto ciò, il vecchio russo non avrebbe dato origine al russo… ma ad un sistema linguistico totalmente diverso.
Tuttavia, segnaliamo due momenti importanti di riforma: il Settecento, sotto l'impulso di Pietro I, e il 1917, sotto i bolscevichi. Con la prima riforma, avvenuta nell'anno 1710, l'alfabeto fu semplificato attraverso la riduzione del numero di lettere (divenute 35). La seconda portò a una semplificazione ancora maggiore dell'alfabeto cirillico con una "nuova ortografia".
Oggetto di riforma furono ad esempio alcune desinenze aggettivali e pronominali, prefissi e desinenze. Si attuò anche l'eliminazione della jer muta e la variazione di aggettivi e partecipi femminili in alcuni casi.
Senza voler entrare troppo nel dettaglio, tutti questi elementi ci fanno capire che la specificità del russo classico sta nel fatto che esso non si è formato a partire da un dialetto particolare divenuto universale nel corso del tempo (come invece fu per altre lingue slave, ed anche per il Castigliano diventato Spagnolo o per il Fiorentino diventato Italiano), ma nel fatto di essere una creazione ibrida fatta di vecchio russo e slavo ecclesiastico antico.
Lo stesso diciannovesimo secolo corrisponde ad un’epoca di grandi conquiste territoriali da parte degli Zar, che corsero verso Oriente, fino in Alaska!
Di fatto, questa diffusione della lingua classica russa ebbe il suo acme con l’URSS: in quel particolare periodo storico, infatti, il russo serviva da lingua internazionale con i diversi stati satellite o alleati, ma anche, ovviamente, con le repubbliche sovietiche interne.
Sai tutto quello che devi sapere prima di partire per la Russia?
Il mondo russofono nel XXI secolo
Oggi giorno, il Russo è parlato da 145 milioni di locutori come lingua madre e da 135 milioni di persone come seconda lingua.
Il russo è una delle lingue autoctone più parlate d’Europa, poiché sono 18 i paesi in cui - anche quando non è considerata lingua ufficiale - ha un numero cospicuo di parlanti:

1. Azerbaigian
2. Bielorussia
3. Cina
4. Estonia
5. Georgia
6. Israele
7. Kazakistan
8. Kirghizistan
9. Lettonia
10. Lituania
11. Moldavia
12. Mongolia
13. Polonia
14. Tagikistan
15. Turkmenistan
16. Ucraina
17. Uzbekistan
18. ... la Russia, ovviamente!
La lingua russa appartiene al gruppo slavo della famiglia delle lingue indo-europee. Il gruppo di lingue slave si divide in lingue slave occidentali (Ceco, Polacco e lingue sorabe), lingue slave del Sud (Bulgaro, Croato, Macedone, Serbo e Sloveno) e lingue slave dell’Est (Russo, Ucraino e Bielorusso).

Il Russo è una delle cinque lingue ufficiali delle Nazioni Unite e si classifica come la principale lingua mondiale insieme al Cinese, all’Inglese, allo Spagnolo e all’Indi.
Si tratta della lingua madre di 142 milioni di cittadini della Federazione russa, il più grande paese al mondo.
I Paesi russofoni sono numerosi e si concentrano nella metà nord dell’Asia e nell’estremità orientale dell’Europa.
Si tratta, risaputamente, delle zone: Abcasia, Bielorussia, Kazakhstan, Kirghizistan, Transistria, Gagauzia, Ossezia del Sud, Federazione di Russia e CEI, che hanno fatto del russo la loro lingua ufficiale.
Ma non solo: il russo è anche la lingua di... un altro pianeta, è proprio il caso di dirlo!
Per un astronauta infatti, qualsiasi sia la sua provenienza, lo studio del russo è elemento imprescindibile per affrontare le missioni spaziali. Poiché la ricerca russa nel campo è molto forte, il linguaggio utilizzato - anche nelle situazioni critiche - è proprio il russo.
Spaziale davvero!
Dunque, se da piccolo dicevi a tutti che saresti diventato un astronauta, tieni bene a mente che per realizzare il tuo sogno devi applicarti con lo studio della lingua russa. Un piccolo passo per l'uomo, un grande passo per... la tua carriera in orbita.
Ecco un'altra cosa che ti stupirà: se è vero che il russo è la lingua ufficiale della Russia, nel paese si parlano altre 27 lingue ufficiali.
Inoltre, curiosità che forse non sai, oltre a un russo accademico (sotto la supervisione dell’Accademia delle scienze di Russia) esistono parallelamente diversi dialetti russi, raggruppabili in tre categorie:
- il russo settentrionale, con una cultura russa differente circa o, g e t;
- il russo centrale, più imbastardito, rispetto agli altri;
- il russo meridionale, più ammorbidito, fricativo e meno accentato.
Ecco cosa potrai ripassare per perfezionarti prima di un viaggio in Russia! Con queste basi storiche, ti resta solo da trovare un insegnante di russo per mettere a punto la grammatica e il lessico e prepararti al meglio, con l'aiuto di un esperto, prima del tuo soggiorno linguistico.
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In più, spesso troverai insegnanti disposti a tenere gratuitamente la loro prima lezione di lingua russa; in questo modo potrai valutare con calma il suo metodo, la didattica, anche il feeling stesso tra te e l'insegnante, prima di decidere se proseguire con il corso.
Insomma, massima flessibilità e possibilità di conciliare lo studio della lingua russa con tutti i tuoi impegni settimanali. Perché per avere successo in ogni cosa, ma tanto più nell'apprendimento di una materia che per certi versi può rivelarsi difficile, serve tanta motivazione.
Essere a tuo agio con il prof e trovare del tempo da consacrare a questa attività, lasciando da parte tutto il resto, è un ottimo modo per cominciare e per fare davvero progressi.
Impegnandoti nelle tue lezioni di russo, sarai davvero pronto ad esplorare la Russia!
Sappiamo che stai già pensando alla valigia... in caso, fati tutto per bene e non dimenticare i documenti necessari prima di partire!
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Ho dubbi che cirilico e stato diffuso direttamente in lingua russo come e scrito sopra .Prima passa dal bulgaro come lingua in cirilico e dopo e stato diffuso nelle altri paesi slavi