Capitoli
- 01. Pianoforte accordi: i primi step
- 02. Accordi piano: l'approccio giusto allo studio
- 03. Accordi maggiori pianoforte: come riconoscerli?
- 04. Accordi minori pianoforte: come si riconoscono?
- 05. Accordi semplici pianoforte... esistono? Esistono!
- 06. Tutti gli accordi pianoforte che devi conoscere
- 07. Iniziare con gli accordi semplici pianoforte
Un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito.
Alessandro Baricco, Novecento.
Suonare il pianoforte è innanzitutto una maniera efficace e creativa per riuscire a esprimere i propri sentimenti più intimi e profondi senza dover ricorrere alle parole, a volte davvero inadeguate. Il pianoforte può infatti tramutarsi nello specchio limpido e luminoso del nostro sentire più puro, capace di rivelare le sfaccettature nascoste della nostra anima.
Questo incredibile strumento, oltre a essere un veicolo potente ed efficace per esprimere ciò che sentiamo, richiede, per poter essere suonato a un certo livello, lunghi, impegnativi ma soddisfacenti percorsi individuali caratterizzati da anni ed anni di esercizio, di studio di spartiti, di solfeggio, di lezioni di piano e di lavoro sugli accordi.
Eh già, prima di padroneggiare la Settima Sinfonia di Beethoven davanti a un pubblico in ammirazione dovrai partire dalle basi, imparando cose come la posizione delle dita e le principali scala e accordi. Ma non preoccuparti, ti spieghiamo noi come fare step by step!
Pianoforte accordi: i primi step
Nel momento in cui si comincia a studiare il pianoforte ci si trova – come avviene per ogni principiante di fronte al suo nuovo strumento – davanti ad un muro invalicabile: si tratta dell’affascinante e misterioso, quanto complesso e difficoltoso, fenomeno della coordinazione mano sinistra/mano destra/cervello. Questa capacità, così complessa e articolata, ardua da affinare e padroneggiare, rappresenta un vero e proprio spettacolo della natura!
In tanti si sono trovati a combattere con le proprie dita, cercando di coordinarle al meglio nel tentativo di riprodurre una semplice melodia ... siete pronti a mettere alla prova mano destra e mano sinistra?
Di certo non bisogna arrendersi alle prime difficoltà, perché davvero tutti, anche i grandi musicisti, hanno iniziato come principianti (lezioni di piano), imbattendosi nelle difficoltà di un apprendimento esigente e davvero impegnativo, che sa premiare coloro che non si abbattono al primo ostacolo! Tenacia, perseveranza, passione e dedizione sono le parole chiave per poter imparare uno strumento, e in particolar modo il pianoforte, padre di tutti gli strumenti.
Tuttavia non occorre essere un gran virtuoso, come fu J. S. Bach o come è stato Schubert, per provare piacere nell'esprimere in modo sincero le proprie emozioni attraverso i tasti del pianoforte. Anche conoscere pochi accordi di base, a volte, può permettere di dilettarsi ad eseguire brani celebri e a trovare una propria oasi di pace emotiva, capace di rilassarci e di metterci in contatto con le nostre emozioni.
Una volta impadronitisi di una serie di accordi potremmo persino provare a comporre le nostre semplici melodie, esprimendo ciò che desideriamo in modo naturale musicale! Ebbene sì... se ci pensi moltissimi brani celebri, o i grandi classici del rock e del pop sono spesso basati sull'iterazione di pochi e semplici accordi, nella cui semplicità risiede la loro incredibile potenza comunicativa! Per potersi esprimere attraverso la musica non bisogna di certo essere dei virtuosi, né dei musicisti consumati con un repertorio di brani memorizzati.
Come trovare lezioni di piano online?
Accordi piano: l'approccio giusto allo studio
La musica può davvero essere un canale per liberarsi di ogni sensazione ed esprimere i propri pensieri, e questo non richiede anni e anni di studio, sebbene questi siano d'altro canto assolutamente necessari se si vuole padroneggiare il linguaggio musicale al meglio.
Lo studio è sempre importante, perché consente di affinare i nostri talenti, permettendo di superare i propri limiti e di arricchire le nostre competenze.
Il nostro consiglio è sempre quello di percorrere la strada della preparazione individuale seguita da un vero maestro di musica, capace di indirizzarti verso la piena consapevolezza delle tue capacità, e capace di far sviluppare i tuoi talenti inespressi, oltre a correggere errori e incertezze.
Per esempio, se un giorno volessi dilettarti con i preludi di Bach, rimarresti stupito nello scoprire che - sebbene si tratti di un brano tratto da una tradizione alta e prestigiosa - gli accordi su cui essi sono basati sono davvero semplici, e per padroneggiarli non è certo necessario essere dei musicisti classici consumati!
Chiaramente per poterli eseguire in modo corretto e fluido è importante lavorarci per un po' di tempo, con impegno, esercitandosi il più possibile, magari sotto la guida di un docente esperto e inflessibile.
Occorre eseguire tutto con estrema precisione e perfezione, sin dagli aspetti più basilari: accordi chiari, ben suonati, precisi, limpidi. Questa è la base di un buono studio, e vedrai che con un po' di impegno sarà davvero produttivo!
Lo abbiamo già detto, ma l'impegno è davvero alla base di tutto: senza di esso, insegnante o meno, sarà impossibile conseguire qualche risultato significativo.
Uno strumento come il piano non può essere certamente trascurato, e la costanza spesso supera il talento naturale in importanza.
In questo articolo, rivolto agli aspiranti virtuosi del piano, noi della redazione di Superprof vogliamo un po’ fare il punto sugli accordi di base al pianoforte e su come impararli: l'apparente difficoltà e insormontabilità degli spartiti non deve assolutamente spaventare i principianti del pianoforte. L'esercizio costante e la passione sono gli ingredienti fondamentali per poter padroneggiare gli accordi base, insomma ... si può fare!
Accordi maggiori pianoforte: come riconoscerli?
Per realizzare gli accordi di base al pianoforte, potresti imparare il solfeggio tramite lezioni di piano intensive, ma potresti anche riuscire a memorizzare con una certa rapidità una determinata successione di accordi, dato che la diteggiatura è particolarmente semplice, varia poco. Di solito al pianoforte la mano sinistra esegue un accordo, mentre la destra suona la melodia.
Quest’ultima, a sua volta, è costituita da note della scala cui appartiene l’accordo suonato con la sinistra. Se tutto ciò pare difficile da capire, occorre memorizzare una cosa. Suonare una melodia, gestire le note suonate dalla mano destra e quelle suonate dalla sinistra.
Qual è il miglior modo per suonare il pianoforte? Come si fa a distinguere, riconoscere ed imparare gli accordi maggiori dagli accordi minori?
Gli accordi maggiori sono quelli che imprimono un colore gioioso ai brani e possono essere eseguiti anche dai musicisti non professionisti, anzi! L'esecuzione degli accordi potrebbe risultare davvero semplice, quasi un gioco da ragazzi!

Ovviamente per poterli eseguire con una certa destrezza, ti serviranno inevitabilmente dei rudimenti di solfeggio, in particolare quelli relativi agli intervalli tra le note: questo tipo di conoscenza rappresenta infatti un prerequisito per poter eseguire al meglio tali accordi di base. Si parte sempre dalla tonica per poter riuscire a suonare un accordo correttamente. Dopo di che si aumenta di due toni, per identificare la terza maggiore. In seguito, si incrementa di un tono e mezzo per reperire la quinta, ultimo suono dell’accordo a tre note.
Facciamo un esempio comprensibile e piuttosto semplice. Un Do del modo maggiore avrà un accordo sviluppato come segue: do, mi, sol. Si tratta qui dell’accordo perfetto in Do maggiore, costituito dalla fondamentale (do), dalla terza maggiore (mi) e dalla quinta (sol).
Seguendo questo modo di procedere, si potranno suonare tutti gli accordi maggiori di una scala maggiore:
- Accordo di Do Maggiore: DO - MI - SOL
- Accordo di Do# Maggiore: DO# - MI# - SOL#
- Accordo di RE Maggiore: RE - FA# - LA
- Accordo di MIb Maggiore: MIb - SOL - SIb
- Accordo di MI Maggiore: MI - SOL# - SI
- Accordo di FA Maggiore: FA - LA - DO
- Accordo di FA# Maggiore: FA# - LA# - DO#
- Accordo di SOL Maggiore: SOL - SI - RE
- Accordo di LAb Maggiore: LAb - DO - MIb
- Accordo di LA Maggiore: LA - DO# - MI
- Accordo di SIb Maggiore: SIb - RE - FA
- Accordo di SI Maggiore: SI - RE# - FA#
Le cose, naturalmente, si complicano un po’ per suonare gli accordi maggiori con diesis e bemolli. Ma basterà trasporre sui tasti neri il tutto, contando naturalmente gli intervalli tra le note. Bisogna fare attenzione, però! Sarà sempre bene stare attenti a cercare di ben salvaguardare la distanza dei due toni tra la tonica e la terza e quella di un tono e mezzo tra la terza e la quinta.
Tutto chiaro?
Accordi minori pianoforte: come si riconoscono?
Al contrario dei maggiori, gli accordi minori imprimono una sonorità decisamente malinconica, che alcuni potrebbero anche definire nostalgica, quando si esegue un brano al pianoforte.
Gli accordi minori sono da sempre impiegati in quei passaggi di un brano o di una composizione nei quali si intenda sottolineare un aspetto intimo, triste, oscuro o tragico. Immaginate quanto possano essere utili nel creare atmosfere tenebrose o malinconiche in composizioni pensate per la settima arte, il cinema, ad esempio!
Coloro che desiderano dedicarsi alla composizione dovranno imparare a padroneggiarli al meglio, per poterli alternare a quelli in maggiore, creando così tappeti sonori vari e stratificati.
Che ne dici di eseguire qualche triade?
E ora che abbiamo provato a spiegare quali i sono le modalità per comporre ed eseguire correttamente un accordo maggiore, sarà semplicissimo anche reperire ed identificare gli accordi minori per poi poterli suonare ed eseguire adeguatamente! Ed ecco come fare…
Per riuscire a identificare la tonalità minore di un accordo maggiore, sarà sufficiente diminuire la terza maggiore di partenza di un semitono: la vecchia terza diverrà minore e si suonerà sul bemolle (molto spesso si tratterà del tasto nero a sinistra) della nota. Stesso procedimento, poi, descritto sopra per gli accordi maggiori. Un do minore darà luogo ad un accordo del tipo do, mi bemolle, sol. E così via, ma questa volta, sempre con un tono e mezzo tra la tonica e la terza minore, poi due toni tra la terza e la quinta.
Ecco quindi come risultano gli accordi minori sulla tastiera del pianoforte:
- Accordo di DO Minore: DO - MIb - SOL
- Accordo di DO# Minore: DO# - MI - SOL#
- Accordo di RE Minore: RE - FA - LA
- Accordo di RE# Minore: RE# - FA# - LA#
- Accordo di MI Minore: MI - SOL - SI
- Accordo di FA Minore: FA - LAb - DO
- Accordo di FA# Minore: FA# - LA - DO#
- Accordo di SOL Minore: SOL - SIb - RE
- Accordo di SOL# Minore: SOL# - SI - RE#
- Accordo di LA Minore: LA - DO - MI
- Accordo di SIb Minore: SIb - REb - FA
- Accordo di SI Minore: SI - RE - FA#
Per poter proseguire oltre, il nostro consiglio è quello di consultare un dizionario di accordi di base, i quali rappresentano le fondamenta del vostro bagaglio musicale, assolutamente fondamentale da conoscere e possedere saldamente.
Anche in questo caso è assolutamente fondamentale esercitarsi il più possibile, al fine di acquisire una vera padronanza dello strumento ed entrare in possesso di tutti quegli automatismi indispensabili per poter imparare a suonare in modo fluido e spedito.
Accordi semplici pianoforte... esistono? Esistono!
Il grosso vantaggio per coloro che decidono di dedicarsi allo studio del pianoforte consiste nel fatto che, una volta imparati gli accordi di base sul piano, di fatto si possono trascrivere e trasportare sulla tastiera gli accordi della chitarra, del basso o della fisarmonica, i quali sono decisamente più semplici.
Accordi tastiera semplici ma ugualmente d'effetto!
In generale, ribadiamo che è indispensabile apprendere almeno quattro accordi, insieme alla cosiddetta griglia magica:
- Do maggiore,
- Sol maggiore,
- La minore,
- Fa maggiore.
Come abbiamo accennato all'inizio di questo articolo, il segreto di un brano efficace risiede spesso nell'utilizzo di semplici accordi.
Quando infatti si dice di un accordo che esso è “magico”, è perché molto probabilmente lo si ritrova in innumerevoli pezzi noti e di successo. Molto frequentemente troviamo infatti le medesime sequenze di semplici accordi base in una moltitudine di canzoni, spaziando dai Beatles a De André, dai Pink Floyd a Gainsbourg, passando per milioni di esempi tratti dalla tradizione pop e folkloristica di tutto il mondo.

Si tratta di somiglianze basate sugli accordi al piano, i quali garantiscono in effetti una immediata gradevolezza all'orecchio per via della loro semplicità e della loro immediata riconoscibilità.
Questi accordi si sono imposti come veri e propri pilastri della musica al pianoforte e sono presenti, infatti, pressoché ovunque nel mondo della composizione. Possiamo paragonarli ad ingredienti assolutamente indispensabili con i quali preparare le basi delle principali "ricette" musicali!
Questi famigerati accordi magici sono di fatto un insieme di concatenazioni di accordi al pianoforte “che suonano” bene all’orecchio e sono costruiti su una stessa struttura.
Anche se, lo sappiamo, la magia della musica è ovunque!
Tutti gli accordi pianoforte che devi conoscere
La gradevolezza di queste concatenazioni fa sì che vengano prodotte melodie di impatto immediato, alla base di un grande successo!
Riconoscibilità, immediatezza, semplicità, ripetibilità: queste caratteristiche fanno di un brano una potenziale hit da classifica! Per entrare nello specifico della costruzione di tali concatenazioni, una griglia di accordi magici sarà spesso formata come segue:
- Un accordo maggiore di primo grado (la prima nota della scala),
- Un accordo maggiore di quinto grado (la quinta nota della scala),
- Un accordo minore di sesto grado (la sesta nota della scala),
- Un accordo maggiore di quarto grado (la quarta nota della scala).
Creare una melodia servendosi della griglia del do maggiore, del sol maggiore, del la minore è qualcosa di sicuro e assolutamente affidabile. Questo è un sistema che funziona sempre: se si desidera provare a comporre un brano, conviene sempre partire da una melodia generata da questi semplici accordi di base, che rappresentano davvero il segreto dietro il successo di tanti brani conosciuti!
L'aspetto sicuramente più arduo, al di là degli accordi, è quello di individuare e dar forma a una melodia che funzioni bene con questi accordi. Sebbene possa a questo punto apparire come qualcosa di relativamente semplice e meccanico (una volta capito il segreto di come suonare gli accordi base), comporre una struttura melodica non è di certo un gioco da ragazzi...anzi!
Entriamo infatti nell'ambito dell'orecchio, dell'inventiva e dell'ispirazione, caratteristiche che solo alcuni possiedono e che gli altri difficilmente possono imparare!
Naturalmente esistono delle tecniche e delle regole di composizione, che quasi potremmo definire "meccaniche", come abbiamo visto poc'anzi. Sussisterà sempre questa gerarchia tra gradi a fare tutto: essa dirigerà il cambio di tonalità di un pezzo al pianoforte.
Ciò avverrà tramite la trasposizione e dipenderà dal luogo in cui si suonerà l’accordo per la prima volta sulla tastiera. Per esempio, se si inizia con un mi maggiore: mi maggiore (mi, sol#, si), si maggiore (si, re#, fa#), do diesis minore (do#, mi, sol#), la maggiore (la, do#, mi). E così via! Sulla tastiera questi accordi sono piuttosto semplici da realizzare, in quanto l’intervallo tra ogni nota è regolare.
Un trucco per chi ha delle difficoltà? Contare sulle dita, facendo sfilare le note della gamma di do (do, re, mi, fa, sol, la, si, do) e ritrovando il susseguirsi di tutti gli accordi. Ogni pianista, agli inizi del suo lungo percorso di apprendimento, si divertirà a scoprire che la maggior parte dei successi musicali moderni è costituita dagli stessi quattro accordi magici!
Divertiti a individuarli e prova a riprodurli al piano: è un gioco divertente e formativo, che permette di allenare l'orecchio e di carpire i segreti compositivi dietro i successi radiofonici... e, una volta carpiti, sarà possibile provare a cimentarsi in prima persona con la composizione!
Si tratta semplicemente di allenarsi a scomporre i brani noti, analizzarli e, seguendo le strutture ricorrenti, provare a inventare in prima persona delle nuove melodie: potresti scoprire di avere un innato talento melodico, una volta individuati gli accordi e il loro utilizzo.
A proposito, perché non prendere lezioni con un insegnante esperto prima di metterti alla prova? Affidarsi a qualcuno che sa è sempre the best solution!
Su Superprof troverai tanti tutor pronti ad aiutarti nel tuo percorso musicale... Puoi trovare quello più vicino a te, se desideri seguire le lezioni in presenza, altrimenti affidarti a uno degli insegnanti online.
Considera che, spesso, la prima lezione è offerta dal prof stesso; in questo modo, avrai la possibilità di valutare se la sua metodologia è quella che fa per te e decidere se proseguire con le lezioni.
Niente male, eh?
Iniziare con gli accordi semplici pianoforte
Prima di fare il grandissimo investimento dell'acquisto di un vero pianoforte, il nostro consiglio è quello di esercitarti con gli accordi e apprenderli al meglio!
Trattandosi di uno strumento davvero molto costoso, non conviene compiere l'azzardo di affrontare una tale spesa, se prima non sono state acquisite delle competenze minime nel suo utilizzo. Sarà pertanto necessario aver studiato un po' di solfeggio e essersi impadroniti degli accordi di base...diversamente sconsigliamo vivamente l'acquisto!
Lo studio della musica deve essere innanzitutto un piacere; proprio per questo motivo il secondo consiglio che ci sentiamo di dare consiste nello scegliere un repertorio musicale che sia davvero adatto al tuo livello, proprio per evitare di farti scoraggiare e di frustrarti rapidamente a causa della difficoltà dovuta agli spartiti musicali. Non conviene, infatti, tentare di riprodurre al piano partiture musicali troppo complesse ed elaborate, se non si vuole correre il rischio di veder deluse le proprie aspettative.
Fondamentale, in questo genere di apprendimento, è il procedere per gradi e non bruciare le tappe, poiché il rischio di perdere entusiasmo è davvero molto alto. Fare le cose per gradi, con pazienza e costanza ripaga sempre e rafforza l'autostima!
Tutto sta nell’apprendere ad appoggiare e poi a lasciare il pedale del pianoforte prima dell’inizio di ogni serie di note. Davvero nessuna necessità di essere un esperto degli accessori del pianoforte per riuscire a comporre basandosi su delle arie di base. Sarà invece sufficiente conoscere gli accordi base e il funzionamento del pedale per ottenere una melodia armoniosa in solo poche lezioni di piano.
Prendendo dimestichezza con questi due aspetti si faranno grandi progressi e soprattutto si inizieranno a raggiungere i primi risultati soddisfacenti con brani di livello semplice o medio. Ecco qui una piccola lista non esaustiva delle migliori composizioni musicali per aiutarti a imparare gli accordi principali per il pianoforte:
- “Per Elisa” (ma attenzione, solo la prima parte!),
- “Comptine d’un autre ete” di Yann Tiersen (la colonna sonora del film “Il favoloso mondo di Amélie”),
- “Someone like you” di Adele,
- “All of me” di John Lennon,
- “Variazioni Goldberg” di Jean-Sebastian Bach,
- “La marcia nuziale” di Wagner (ma la versione per principianti),
- “La bella addormentata nel bosco” di Tchaïkovski,
- “Angels” di Robbie Williams,
- “Candle in the wind” di Elton John,
- “Si maman si” di France Gall,
- “Le paradis blanc” di Michel Berger,
- “Toi + moi” di Gregoire.
And molti altri!
Non esitare inoltre a a provare a fare delle variazioni rispetto ai generi musicali con i quali cimentarsi nel corso del tuo apprendimento. Provare a riprodurre brani appartenenti a generi musicali diversi può aiutarti a sviluppare la tua tecnica pianistica e conferire una maggiore varietà alle lezioni di piano e alle tue esercitazioni personali.
In generale, variare è sempre un ottimo modo per affrontare l'apprendimento di uno strumento.
I brani classici sono perfetti per imparare a suonare a due mani; allo stesso tempo, i brani contemporanei, invece, vanno bene per iniziare con il piano di base: infatti di solito utilizzano meno accordi.
Ricorda che digitando su google "piano chords and sheets" troverai molto materiale in formato pdf. Questo materiale è però rivolto a chi sa leggere la musica. Se non è il tuo caso, puoi sempre ricorrere a qualche lezione di solfeggio: ricorda che su Superprof puoi scegliere il tuo insegnante con cognizione, dal momento che sul suo profilo puoi vedere la sua formazione, le sue esperienze, nonché i commenti e le recensioni dei suoi ex alunni!
Finito di leggere questo articolo, che ne dici di prenotare la prima lezione?
Ogni grande successo inizia da un piccolo step!
Nel frattempo, leggiti la guida di Superprof per imparare a suonare il pianoforte.
Il portale che connette insegnanti privati/e e allievi/e
Grazie .molto utile
Molto chiaro, grazie Gianni 67 anni , principiante ma con molto orecchio!
Sono molto bravo sul melodico, voglio Ass imparare gli accordi da unire al melodico.
Grazie
Bellissimo articolo, sincero e incoraggiante. Ho letto e guardato video che ti spappolano il cervello con accordi di settima, ottava, nona, quindicesima…Super aumentati, stradiminuiti e ultra rivoltati. Distruttivi per un principiante anche di buona volonta’. Mi hai fatto ritrovare la speranza. Grazie e cordiali saluti.-
Gentilissimo Antonio,
la ringraziamo per il suo commento. Siamo davvero lieti di sapere che il nostro articolo le sia stato d’aiuto!
Grazie per la chiara ed esaustiva spiegazione. Mi aiuterà a memorizzare la posizione dei tasti sul pianoforte
Grazie a te Francesca per aver letto il nostro articolo!