Insegnare italiano in prima elementare è fondamentale per aiutare i bambini a compiere un grande passo verso la scolarizzazione e lo sviluppo cognitivo e personale: imparare a leggere e scrivere. La lettura è talmente importante che alcuni genitori iniziano a insegnare ai propri figli le lettere dell'alfabeto fin dalla scuola d'infanzia.
A proposito, qual è l'età migliore per insegnare l'alfabeto ai bambini e come aiutare i docenti di classe con attività di lettura a casa? Sicuramente, sono queste alcune delle domande che si pongono i genitori, interessati soprattutto a dare ai propri figli la migliore didattica dell'italiano per la scuola primaria.
Secondo Education at a glance, il rapporto annuale dell'Ocse, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, lo Stato italiano dovrebbe investire di più sulla formazione degli insegnanti e sull'apprendimento dei bambini.
In effetti, le spese annuali per la scuola pubblica in Italia diminuiscono costantemente dal 2008. Il risultato, secondo gli ultimi dati disponibili del 2022 e relativi al 2019, è che l'Italia dedica all'istruzione il 3,8% del PIL, contro una media Ocse del 4,9%.
Il primo gradino della scuola dell'obbligo è la scuola primaria, ed è proprio qui che si gettano le basi del successo o dell'insuccesso scolastico degli studenti, a partire dalle competenze fondamentali di lettura e scrittura su cui tutti sono d'accordo che è importante investire.
Non pensiamo solo alla quantità di spesa, ma alla qualità che va indirizzata verso la formazione dei docenti e l'applicazione di metodologie didattiche efficaci e possibilmente, anche creative e divertenti! Questo lavoro non può essere fatto solo in classe durante le lezioni di italiano, ma deve estendersi anche ad altre attività di studio autonomo e supporto in casa.
Con questa guida vedremo come insegnare italiano in modo creativo e facilitare l'apprendimento dell'italiano per gli studenti della scuola primaria.
Qualità didattica dell'italiano scuola primaria

Il metodo di insegnamento dell'italiano alla scuola primaria è davvero efficace?
Per rispondere a questa domanda, sono state creare le prove Invalsi. L'obiettivo è quello di misurare la qualità dell'insegnamento di due materie fondamentali, italiano e matematica, facendo svolgere la stessa prova agli studenti di seconda e quinta di tutte le scuole primarie italiane. Nella classe quinta è prevista anche la prova Invalsi di inglese.
I risultati dei test Invalsi per la scuola primaria, in genere, dicono che buona parte degli studenti raggiunge un livello adeguato di competenze di lettura e scrittura e che non ci sono molte disparità tra il Nord, il Centro e il Sud Italia.
Le differenze più marcate si notano con gli alunni stranieri.
Secondo l'Istituto Invalsi, i bambini stranieri di prima generazione, nati all'estero da genitori non italiani, hanno più difficoltà in italiano e matematica, rispetto agli studenti stranieri di seconda generazione, nati in Italia da genitori stranieri.
A loro volta, questi studenti hanno più difficoltà in italiano e matematica rispetto agli alunni nativi, nati in Italia o all'estero da almeno un genitore italiano.
In generale, nella classe seconda gli allievi stranieri di prima generazione ottengono 22 punti in meno dei nativi e quelli di seconda generazione, 15 punti in meno.
Alla scuola secondaria di primo grado, invece, le prove dimostrano che la questione geografica si fa più marcata, visto che le competenze di lettura e scrittura diminuiscono spostandosi da Nord a Sud.
Per ridurre la disparità nel rendimento degli studenti bisogna valorizzare l'insegnamento dell'italiano in età precoce adottando metodologie adatte ai bisogni dei bambini.
Metodo insegnamento italiano scuola primaria: quando iniziano a leggere i bambini?
I bambini tra i 3 e i 5 anni iniziano a familiarizzare con le lettere dell'alfabeto sotto la guida dei genitori o degli insegnanti. Anche se non distinguono le vocali dalle consonanti, individuano il grafema e cominciano ad associare lettere e suoni.
Alcuni bambini, ancor prima di entrare a scuola, apprendono il principio alfabetico per cui le parole sono composte da sillabe e ne riconoscono alcune, come quelle del proprio nome e di quello dei membri della famiglia. Poi iniziano a scrivere in stampatello e una volta raggiunta la classe prima, imparano anche lo stampato minuscolo.
Secondo Maria Montessori, il periodo sensibile per il linguaggio si situa tra i 3 e i 6 anni, quindi i bambini potrebbero imparare a leggere anche prima dei 6 anni!
Inoltre, prima ancora di seguire un corso di italiano alla scuola primaria, ogni bambino avrà già acquisito molte parole del lessico italiano.
Questo spinge alcuni a dire con una certa sicurezza che, se ogni studente imparasse a leggere e a scrivere prima dei 6 anni, il livello di lettura e scrittura nella scuola primaria sarebbe più alto.
Come insegnare italiano in prima elementare: consigli di lettura

E' davvero necessario che i bambini imparino a leggere prima delle elementari?
Qualunque siano le metodologie didattiche usate, la cosa più importante è assecondare la curiosità dei bambini per la lettura e la scrittura, a qualunque età si presenti.
Ecco alcuni consigli che potrebbero stimolare le capacità di lettura dei bambini di prima elementare, senza imposizioni:
- Non avere troppa fretta, in prima elementare i bambini imparano a leggere e si gettano le basi per la comprensione dei testi
- Lasciare che il bambino avanzi con il proprio ritmo, anche se ritenuto precoce nella lettura
- Incoraggiare il bambino a fare gli esercizi di lettura assegnati dai maestri a lezione di italiano nella scuola primaria
- Leggere ai bambini una storia prima di andare a dormire, fin dalla culla
- Lasciare che il bambino scelga le storie che preferisce e immagazzini il vocabolario che gli interessa di più
- Usare gli audiolibri per regalare il piacere della lettura e potenziare l'ascolto
Un bambino con difficoltà scolastiche può essere aiutato da un insegnante che sa come stimolare le sue capacità di lettura in modo creativo puntando sull'ascolto, sul gioco, sul movimento!
Non sarà certo ripetendo a memoria che si impara!
Per non far perdere la motivazione ai piccoli apprendisti si raccomanda agli insegnanti di usare dei giochi educativi per instillare nel bambino il piacere per la lettura. A volte basta una semplice canzone, per ricordarsi l'alfabeto.
Come insegnare la grammatica ai bambini della primaria

Se la difficoltà di lettura non viene affrontata subito, i bambini potrebbero trovare i ritmi degli ultimi anni delle elementari troppo serrati e rimanere ancora più indietro rispetto al livello che dovrebbero raggiungere. La disponibilità di corsi di recupero negli istituti scolastici, poi, è molto limitata perché dipende dalla disponibilità di fondi e docenti.
L'alternativa è sicuramente quella di aiutare i bambini con i compiti a casa. Non bisogna mai dimenticare che chi fa lezioni di italiano in prima elementare fa già un grande lavoro, come quello che devono fare gli adulti che imparano una lingua straniera. Non assimilano solo il lessico, ma anche la grammatica!
In seconda e terza elementare si scoprono le coniugazioni, gli aggettivi qualificativi, le frasi semplici e complesse.
Negli anni successivi si perfeziona l'acquisizione di un lessico più ricco e preciso. La grammatica rimane una dei pilastri per lo sviluppo delle competenze linguistiche dei bambini.
Quando non è sufficiente l'aiuto dei genitori, alcuni alunni hanno bisogno di approfondire lo studio della grammatica per la scuola primaria.
Su Superprof ci sono oltre 2.700 insegnanti di italiano. Grazie a un corso di italiano a domicilio o un corso di italiano online ogni apprendista può avere un supporto personalizzato e una metodologia adatta.
Online si trovano anche molte risorse didattiche gratuite pensate da insegnanti della scuola primaria, genitori e gruppi editoriali per aiutare i bambini con lo studio della grammatica italiana. Baby Flash, La pappa dolce, Rossana web sono solo alcuni esempi di siti dedicati a lezioni di italiano, di grammatica, per bambini.
Se cerchi un libro per insegnare italiano in quinta elementare, leggi "Grammatica della Fantasia", un classico di Gianni Rodari divertente e stimolante! Ci sono recensioni positive anche sul libro "I draghi Locopei. Imparare l'italiano con giochi di parole" di Ersilia Zamboni (con lo zampino di Umberto Eco).
Lezione di italiano scuola primaria: come usare il dettato

Nei primi anni di studio della lingua italiana il dettato ha un ruolo molto importante nel fissare l'ortografia e ampliare il lessico.I bambini devono essere in grado di scrivere correttamente quello che ascoltano, prima semplici parole, poi frasi.
Individuare le doppie, coniugare i verbi e accordare il verbo sono alcune delle difficoltà che incontrano gli studenti, anche se l'italiano è la propria lingua madre.
L'obiettivo del dettato è quello di colmare le lacune e acquisire una padronanza dell'italiano scritto.
Preparare un dettato di italiano per la primaria stimola gli studenti a scrivere in maniera automatica e prendere confidenza con le parole, arricchendo il proprio vocabolario.
Ecco alcuni consigli per prepararsi per un dettato:
- Leggere dei libri ai bambini
- Individuare e annotare le parole difficili
- Imparare a usare il dizionario e un libro di grammatica
- Seguire il ritmo di apprendimento del bambino
Il dettato non è uno strumento amato da tutti, genitori inclusi. Come tutti gli strumenti pedagogici, deve essere adattato all'età e alle capacità cognitive degli apprendisti. Attraverso il dettato si può prendere coscienza dei propri errori ed evitarli.
Ma chi lo ha detto che bisogna fare il dettato solo con carta e penna?
La scrittura e la motricità fine sono sicuramente importanti, ma in un mondo sempre più digitalizzato si potrebbero svolgere altre attività simili al dettato. Ecco alcune idee:
- Giocare a scarabeo, per comporre le parole con le tesserine
- Scrivere la lettera a Babbo Natale sul computer della tastiera
- Coniugare arte e italiano facendo un abecedario fa da te
E' sempre bene introdurre il dettato in maniera graduale, andando dalle sillabe alle parole, dalle frasi semplici a quelle complesse. Anche l'argomento del dettato deve essere in linea con gli interessi degli apprendisti. Insegnare
In quinta elementare i bambini avranno acquisito una certa padronanza linguistica che permette loro di affrontare anche poesie ed estratti di testi letterari.
I vocaboli da conoscere nella scuola primaria

Un alunno di quinta elementare dovrebbe conoscere almeno 6.000 vocaboli in italiano.Alla fine della scuola d'infanzia ci si aspetta che un bambino conosca 2.500 parole, per cui alla scuola primaria il suo lessico si deve arricchire di altri 3.500 vocaboli!
A pensarci è impressionante!
In realtà, la mole di vocaboli non è poi così alta. Infatti, i bambini hanno 5 anni per poter espandere il proprio lessico: dalla prima alla quinta elementare sono 600 parole l'anno, ossia 50 parole al mese e appena 2 nuovi vocaboli al giorno! Certo nel caso dei bambini stranieri tutto questo lavoro deve essere recuperato.
Ovviamente, l'apprendimento della lingua italiana non si misura dalla quantità di parole che si conoscono, ma i nuovi vocaboli sono comunque un indicatore del lavoro di lettura che viene fatto.
Lo studio della lingua italiana apre all'apprendimento interdisciplinare visto che la padronanza di linguaggio facilita l'apprendimento di altre materie come la storia, la geografia, la matematica.
I programmi scolastici della scuola primaria mettono l'accento su lettura, scrittura e lessico insegnando ai bambini a riconoscere l'ortografia delle parole, identificare nomi e azioni in una frase e usare le parole nuove.
Quindi, insegnare i vocaboli della lingua italiana è uno strumento utile per le scuole elementari. Un lessico ricco e vario permette di affrontare con sicurezza tutti i testi scritti.
Il lavoro dell'insegnante di italiano include delle pratiche pedagogiche che stimolano diversi tipi di memoria: visiva, uditiva e cinestetica.
Su questa base, si possono proporre ai bambini dei giochi educativi per confrontarsi con un numero crescente di vocaboli.
La via principale per arricchire il proprio vocabolario è, in ogni fase della propria vita, la lettura. I libri fanno immergere il lettore in un altro mondo, regalando una piacevole evasione che fa lavorare la propria immaginazione, la creatività e la concentrazione.
Insomma, espandere il lessico stimola la propria intelligenza.
Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne, sono l'arma più potente - Malala Yousafzai


















