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Il voto medio dato ai alle nostri e alle nostre insegnanti di chimica a Firenze è di 5,0 con più di 47 commenti.
16 €/ora
Le migliori tariffe: il 89% dei nostri (e delle nostre) insegnanti offre la prima ora di lezione. In media, le lezioni di chimica a Firenze costano 16€.
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A Firenze, il prezzo medio di un corso di chimica è di 16€ /ora. I costi variano a seconda di ogni insegnante, poiché è l'insegnante stesso a fissare la propria tariffa.
I fattori che gli/le insegnanti prendono in considerazione per fissare il prezzo delle lezioni sono la propria esperienza e formazione, il luogo di svolgimento delle lezioni: (a casa dell'allievo/a, a casa del/della professore/ressa, oppure a distanza), la frequenza delle lezioni e la la durata, e la concorrenza degli insegnanti di chimica nella zona.
La maggior parte dei/delle nostri/e insegnanti di chimica offre la prima lezione.
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La chimica è una delle materie più complesse che si studiano a scuola. Proprio per questo, rappresenta una sfida importante durante l'anno scolastico, per gli/le studenti/esse delle scuole medie e superiori, e in alcuni casi, anche per chi studia all'università.
Tanti giovani ammettono di avere grandi difficoltà con la chimica. Questo deriva almeno in parte a precedenti lacune accumulate nelle materie scientifiche, la matematica in particolare. Di conseguenza, è spesso importante programmare lezioni supplementari di chimica in casa oppure via webcam non appena si manifestano le prime difficoltà, per permettere di colmare le lacune in tempo senza accumulare troppo ritardo.
Contrariamente a quello che pensano in tanti, i corsi privati di chimica non si rivolgono solo agli/le allievi/e con importanti lacune, ma anche a chi desidera prepararsi alla maturità o semplicemente approfondire il programma.
Che cosa aspetti a entrare in contatto con i/le nostri/e insegnanti di chimica a Firenze?
Certamente! La maggior parte dei/delle nostri/e insegnanti, oltre a dispensare lezioni presenziali, propongono corsi via webcam.
Le lezioni a distanza sono più economiche rispetto a quelle faccia a faccia perché non ci sono supplementi di spostamento e sono più flessibili con l'orario perché si risparmia il tempo del tragitto.
Le lezioni di chimica online sono un'ottima opportunità per imparare e alzare la propria media. Ti basterà avere un computer, una connessione a internet e il tuo quaderno di chimica a portata!
A Firenze e dintorni ci sono 175 maestri/e disponibili per insegnare chimica.
I criteri che dovresti tenere in conto per selezionare l'insegnante più adatto a te sono:
Vedrai che seguendo questi criteri, trovare il/la professore/essa ideale sarà facilissimo
Con 47 valutazioni ricevute, i/le insegnanti di chimica hanno ottenuto un voto medio 5,0 su 5.
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Il Dipartimento di Chimica “Ugo Schiff” dell’Università degli Studi di Firenze, in via della Lastruccia a Sesto Fiorentino, ti dice qualcosa? Si tratta della sede del corso di Laurea Triennale in Chimica a Firenze.
Le aule ed i laboratori di riferimento per questo corso di studi sono distribuite presso il Polo Scientifico di Sesto Fiorentino:
Ma chi studia, oggi, chimica a Firenze? È vero che il numero di iscritti è in forte calo, rispetto ad altre discipline?
A torto, la chimica è spesso temuta da giovani e meno giovani. Soprattutto se se la ritrovano come materia di studio scolastica, universitaria o d’esame.
Il fenomeno, documentato da dati statistici sulle scelte universitarie e sui voti riportati nelle materie scientifiche considerate in senso stretto, è assai strano. Quasi incomprensibile.
Per non parlare delle diverse numerosità per genere riscontrate nelle carriere scientifiche…
In realtà, se diamo un’occhiata al modo in cui i piccolissimi si divertono di più, non facciamo che constatare la loro gioia al momento di toccare e mescolare con mano elementi, dando luogo a soluzioni, sospensioni, vere e proprie “pozioni” della felicità, insomma.
Chi di noi non ricorda la felicità nel mescolare “ingredienti” di ogni genere e sorta, in epoca infantile? Acqua e terra, acqua e sabbia, acqua e ghiaia, fogliame secco e fango…
Chi non adora, tutt’oggi, mescolare i colori a tempera con l’acqua, sperimentando sempre nuove commistioni e nuove nuances?
E che dire del rapporto dei piccolissimi con l’arte della cucina? Tutti amano mescolare, frullare, constatare la differenza tra molecole separate e poi legate.
Ecco: diciamo che il momento più propizio per spiegare un legame - concetto base della chimica alla scuola superiore – sarebbe proprio durante una di queste situazioni e scene di vita domestica o ludica.
La chimica, infatti, esiste ovunque e – notiziona! – tutti noi la adoperiamo continuamente!
Tanto varrebbe farsene, più che una ragione, una spiegazione e dedurne un modus operandi educativo.
Piuttosto che lasciare che la chimica sparisca dalle vite dei più piccoli, ad esempio negando loro la possibilità di giocare all’aperto o di “pasticciare” anche dentro casa con cibi, colori e materiali naturali tipo l’argilla, e poi rassegnarsi a vederla ricomparire nei tediosi programmi di scuola, stavolta in veste di morte nera con la falce tra le mani, dovremmo imparare ad assecondare la natura.
In questo caso, con ‘’natura’’ ci riferiamo non solo a Madre Natura, ma proprio alla tendenza naturale dei bambini ad appropriarsi e a manipolare da subito gli elementi chiave della vita: terra, acqua, poltiglie di ogni genere e sorta…
Perché non prendere spunto dai tutorial di chimica disponibili online ed organizzare dei “giochi di chimica”? La risposta: <<non v’è tempo a sufficienza>> non è consentita. Soprattutto perché non corrisponde a verità: quanto dura una partita col videogioco del momento, alla quale spesso i genitori più presenti prendono anche parte?
Ecco, proprio in questi frangenti ludici si può inserire la chimica…
Naturalmente, bisogna però che, in precedenza, essa non sia stata messa al bando.
Dunque, nei primissimi mesi di vita, quando il bambino si mostra curioso verso tutto, anziché censurarlo se si bagna o sporca le mani, se mescola il cibo con le dita e ne crea delle polpette volanti, si può cominciare con l’avere un atteggiamento diverso: accettare questa unione tra il corpo del piccolo e gli elementi “chimici”. In ogni caso, egli si sporcherebbe comunque e lancerebbe tracce organiche in giro, mangiando. Anche legato su un seggiolone ed abbrutito dall’imposizione di un programma televisivo (presunto coadiuvante del momento della pappa…)!
Tanto vale spegnere tutti i dispositivi elettronici e far sì che i suoi gesti di esplorazione vengano vissuti fino in fondo. Con consapevolezza. Un genitore che si sporca d’argilla insieme al figlio – magari prima del bagno – non solo libera la creatività ed asseconda la libera espressione. Sta al contempo giocando al piccolo chimico, dato che unisce due elementi chiave dell’esistenza e della storia evolutiva.
Le scuole montessoriane, da subito, mostrarono l’impatto cognitivo di questo genere di “politica educativa”, di questa “propedeutica alla vita corrente”. Ed il punto, a distanza di decenni, resta lo stesso: l’apprendimento e la vita corrente non vanno separati.
Non esistono due compartimenti stagni – il gioco, da un lato, la scoperta scientifica dall’altro.
Non esistono due epoche distinte – il divertimento ed il duro lavoro.
Il lavoro non è per forza l’opposto del gioco.
L’apprendimento non è scisso dalla partecipazione alla vita reale: terra, agricoltura, commercio, scambio, relazione sono elementi del gioco e della vita di ognuno.
Avere la consapevolezza del permanente trait d’union tra queste sfere è la sola vera direttiva-obiettivo da perseguire.
La chimica è un linguaggio.
Si tratta, esattamente, del parlare usato dalle cose del mondo. Tutte le cose.
Gli elementi che circolano sulla terra, dall’idrogeno al tungsteno, passando per l’ossigeno, sono parte del codice comunicativo delle cose del mondo.
Gli elementi chimici sono piccoli tasselli del tutto. Al tutto si arriva tramite l’unione di questi elementi: in atomi, in molecole. Questa unione dà vita a rocce, mari, aria, odori. A tutto, insomma: visibile ed invisibile, animato ed inanimato.
La chimica è ovunque e noi la chiamiamo in causa inconsapevolmente, nel compiere ogni sorta di gesto e di routine: giocare al mare con i granelli di sabbia, scavare un fosso in campagna, prepararci un bagno caldo in vasca, con tanto di sapone e schiuma.
E che dire delle magie della cucina? Da un uovo appena acquistato, in pochi passi, perveniamo ad assaporare una crema zabaione spumeggiante, aromatica, grazie all’unione di zucchero, latte, liquore, cannella…e chissà che altro ancora!
Una soluzione chimica tra le più amate dai piccini di ogni era, l’acqua e zucchero, sembra pura magia e, da sempre, risolleva le sorti morali di certi pomeriggi in casa…
Non è un caso, dato che la chimica è sempre esistita e, almeno a partire dal momento del big bang, non ha cessato di forgiare ambienti e vita.
Le occasioni per trasformare la giornata in un “apprendimento divertito e continuo” sono ovunque, basta solo farle emergere!
Emilio
Insegnante di chimica
Gentile, professionale e anche simpatico. Mi ha aiutato ben oltre a quanto fosse tenuto a fare. Consigliato!
Marco, 4 mesi fa
Marco
Insegnante di chimica
Ottimo molto paziente e competente, riesce a capire subito le difficoltà dei suoi allievi e li aiuta nel recupero delle lacune personali. Consigliamo!
Irene, 6 mesi fa
Paolo
Insegnante di chimica
Paolo è un professore molto preparato, paziente e disponibile, mi sono trovata davvero bene con lui e lo consiglio a chi come me frequenta un'università di indirizzo scientifico e ha bisogno di ripetizioni da parte di una persona molto competente...
Maria vittoria, 5 anni fa
Paolo
Insegnante di chimica
" Primo esame.Primo anno Medicina.Primo appello: 27 " Potrebbe essere un ottimo titolo di un film di avventura unversitaria, in realta' è il frutto di una collaborazione fra una ragazza intraprendente e sopratutto dalla qualità, puntualità,...
Mauro, 5 anni fa
Lorenzo
Insegnante di chimica
Buona, a mio figlio sono piaciute la calma di Lorenzo nello svolgere la lezione, le spiegazioni semplici e chiare.
Anna, Più di 5 anni fa